Recensione Osu! Tatakae! Ouendan! 2

Nulla è impossibile se gli Ouendan sono con te!

Recensione Osu! Tatakae! Ouendan! 2
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Disponibile per
  • DS
  • Le barriere della lingua

    Quanta gente giocherebbe un videogioco dall'idioma del tutto incomprensibile? La lingua giapponese sembra solo un cumulo ordinato di ideogrammi astrusi agli occhi della maggior parte degli occidentali, e non tutti hanno voglia di andare a tentativi cimentandosi in un po’ di “trial and error” prima di cominciare a godersi un titolo. Ciononostante c’è sempre qualcuno, armato di pazienza, che si procura versioni nipponiche di titoli che, ispirati ad anime poco conosciuti od appartenenti a generi poco apprezzati dagli occidentali, non potrebbero altrimenti giocare. Ad ogni modo, ci sono anche giochi che, per semplicità e immediatezza, risultano godibili nonostante la lingua "aliena", ed uno di questi è Osu! Tatakae! Ouendan! per Nintendo DS. Grazie soprattutto al passaparola tra gli utenti delle community online (ma anche alla mai troppo lodata mancanza di blocchi regionali sulla console), questo bizzarro rhythm game riunì senza troppi problemi una discreta schiera di fan tra i videogiocatori occidentali, tanto che il buon volume di vendite import convinse gli sviluppatori, gli Inis (già noti per Gitaroo Man per PS2), a produrre uno spin-off sulla falsariga di Ouendan appositamente per il pubblico occidentale. Alla loro nuova fatica, Elite Beat Agents, mancava però lo humour ed il carisma dei protagonisti che i fan del suo "padre spirituale" avevano tanto amato. Ma niente paura, cari amanti del Giappone: gli Ouendan sono tornati!

    Non tutto è perduto!

    I problemi e le complicazioni della vita vi fanno disperare? Che siate un venditore di scarpe che deve piazzare la propria merce agli alieni, una scrittrice di romanzi rosa in preda ad una crisi d’ispirazione o un ragazzo che va ad un appuntamento romantico cercando di nascondere i propri problemi di licantropia, basta urlare a squarciagola “Ouendaaan!” per ottenere un aiuto provvidenziale. All’eco di questo grido arriveranno in nostro soccorso (comparendo improvvisamente nei paraggi nei modi più imprevedibili) tre uomini impettiti e fieri con una divisa nera, gli Ouendan appunto. Questi, esibendosi a ritmo di musica in coreografie la cui compostezza ed energia ricordano combattimenti di arti marziali, infondono forza al malcapitato che, grazie al ritrovato sostegno morale, riesce nelle imprese più ardue, superando tutti gli ostacoli e ritrovando così la felicità.
    In Ouendan 2, come nel precedente titolo, lo scopo del gioco è proprio guidare il gruppo di insoliti sostenitori che accorreranno in soccorso di gente disperata da un angolo all’altro della propria città, ma adesso c'è una novità: dal nulla è comparso un nuovo team di incitatori! Si accende così la rivalità tra le due squadre, che danno il meglio di se nell’incitare le persone nei rispettivi territori della città.

    3, 2, 1, GO!

    Nonostante le complicazioni implicite al giocare un videogioco in una lingua del tutto sconosciuta, Ouendan 2 risulta molto accessibile: i menu, dalle voci ordinate e intuitive, permettono di accedere senza problemi alle modalità single e multiplayer, mentre dopo pochi tentativi diventeranno facilmente navigabili anche i sottomenu delle opzioni e dei replay salvati durante le partite.
    Al primo avvio del gioco verrà eseguito un tutorial; le istruzioni ovviamente saranno in giapponese, ma per ogni dettaglio della meccanica di gioco viene mostrato un breve esempio, che viene poi fatto eseguire al giocatore rendendogli tutto facilmente intuibile.
    Il gioco consiste essenzialmente nel premere delle icone rotonde numerate che compaiono continuamente sullo schermo inferiore; attorno ad ognuna di queste vi è un sottile cerchio concentrico che si restringe gradualmente, ed è proprio nel momento in cui il cerchio coincide col bordo dell’icona che questa dev’essere toccata. Ovviamente, come in ogni rhythm game, è premiato il buon tempismo, e questo è raggiungibile solo seguendo attentamente la melodia di sottofondo e lasciandosi guidare dal suo ritmo, mentre i numeri sulle icone e la distanza tra le stesse permettono di comprendere al volo la sequenzialità delle “note” da suonare e le pause tra un gruppo e l’altro di esse. Di tanto in tanto oltre ai classici tondini compaiono delle strisce; seguendo l’indicazione del solito cerchietto che si contrae attorno ad uno dei due capi, bisogna toccare un’estremità e poi continuare a trascinare il pennino sullo schermo seguendo un palla che percorre la striscia in tutta la sua lunghezza muovendosi a velocità costante. A volte, inoltre, compare sullo schermo una ruota, che dev’essere fatta girare rapidamente col pennino, per far così riempire completamente un indicatore luminoso sullo sfondo della schermata prima che l’onnipresente cerchio si chiuda sul perno della ruota. Sulla parte superiore del touchscreen una barra rappresenta lo spirito combattivo del protagonista della storia, che viene decrementata in caso di errore o lentamente ricaricata se si procede speditamente nel gioco; il totale svuotamento di questa determina la sconfitta, con annesse conseguenze disastrose per il malcapitato che non si è riusciti ad aiutare.

    In quanto a struttura di gioco, Ouendan 2 non propone nulla che non si sia già visto nel precedente episodio. Il funzionamento del gioco è infatti del tutto identico, le uniche novità sono delle piccole rifiniture e migliorie già viste in Elite Beat Agents, quali le possibilità di salvare i replay delle partite giocate e di saltare completamente le scene introduttive dei livelli.

    Anche se illustrandolo a parole può sembrare complicato, il sistema di gioco di Ouendan 2 è in realtà molto facile da assimilare; ci vuole poco per acquisire sufficiente dimestichezza per godersi lo scorrere del gioco in maniera fluida e divertente, soprattutto grazie all’ottimo design dei livelli, in cui la disposizione e l’organizzazione delle icone e delle bande con cui si interagisce è così in armonia con la rispettiva traccia sonora di sottofondo da rendere ogni piccola performance ludica decisamente gratificante. In più, ogni stage presenta una propria particolare configurazione delle “note”, tale da attribuire a ciascuno di essi un carattere ed un modo di giocare caratteristico, rendendo così ogni livello unico e sempre nuovo.

    Il potere del cheerleading

    Ciò che rende davvero divertente Ouendan è il contesto comico in cui è calato. Ogni stage è preceduto da una introduzione a vignette in stile manga, che pur riportando battute totalmente in giapponese riescono a far intuire facilmente le disperate quanto assurde situazioni in cui versano gli sfortunati protagonisti. Durante il gioco, sullo schermo superiore, alcune scene animate mostrano le imprese del protagonista del livello, che riesce o meno a cavarsela in base alla nostra bravura nel gioco, mentre sullo sfondo dello schermo inferiore (quello in cui il giocatore sta interagendo col gioco) gli Ouendan si esibiscono muovendosi in piena sincronia con le nostre azioni sul touchscreen. Il di scene assurde durante il gioco (che riusciranno spesso a deviare l’attenzione dall’azione sullo schermo inferiore), unito alle coreografie strambe degli Ouendan resi ancora più buffi per le entrate tutt’altro che formali e la loro apparente serietà, fanno sì che Ouendan 2 riesca a strappare qualche sorriso al giocatore, se non proprio sonore risate, estendendo il fattore divertimento ben oltre lo stretto ambito delle meccaniche di gameplay.
    Nonostante sia semplice imparare a giocarci Ouendan 2 riserva al giocatore sfide consistenti, con 4 impegnativi livelli di difficoltà; se si considera poi che con l’avanzare delle difficoltà gli stage diventano anche più divertenti e gratificanti da giocare, è facile intuire come il gioco possa rimanere a lungo nello slot del proprio DS, ,

    Completando tutti i livelli di difficoltà si sblocca un’opzione che elimina i cerchietti attorno alle icone numerate, costringendo il giocatore a toccarli a tempo senza ausilio alcuno. Si tratta di una modalità di gioco che offre ai fan sfegatati un’ulteriore sfida che, sempre per merito del buon design dei livelli, diverte senza diventare frustrante o esageratamente difficile.
    per essere rigiocato anche solo per rivedere alcune scenette demenziali o risentire una canzone.
    E’ inclusa anche una modalità multiplayer (che necessita purtroppo di una scheda di gioco per giocatore), con la quale sfidare fino a 3 amici in modalità cooperativa o in modalità sfida in una gara di cheerleading. E’ da notare come per quest’ultima modalità siano state create appositamente altre 4 “storie”.

    Osu!

    Graficamente Ouendan 2 mantiene quasi inalterato lo stile del precedente episodio, migliorando però alcuni dettagli, in particolare nelle animazioni. Come sempre, le vignette introduttive e le scene animate all’interno del gioco sono ben disegnate e tanto chiare da rendere le situazioni illustrate quasi sempre comprensibili nonostante la lingua straniera.
    Non avrebbe guastato, però, un lavoro di perfezionamento anche sui 3 Ouendan, rappresentati durante il gioco da modelli poligonali fin troppo semplici.
    Anche stavolta la colonna sonora è composta da un’ottima selezione di brani, tutte cover di canzoni giapponesi ben arrangiate e dannatamente orecchiabili, che a volte risultano anche migliori delle rispettive versioni originali. Pur passando in varie occasioni tra influssi rock, punk ed hip hop, la colonna sonora di Ouendan 2 è più tendente al j-pop rispetto al titolo precedente. Ma per quanto i fan continueranno probabilmente a preferire le canzoni del primo Ouendan, la tracklist di questo secondo capitolo rimane comunque di tutto rispetto, e sicuramente tutti coloro che si sono a suo tempo procurati i brani del gioco per sentirli anche al di fuori del contesto ludico, faranno lo stesso anche con le canzoni di Ouendan 2.
    Ad incorniciare il tutto un set di effetti sonori forse un po’ limitato, ma comprendente suoni e campionamenti azzeccati, come il mitico “OSU!” (trad.: “FORZA!”) che gli Ouendan urlano ogni volta al povero disperato di turno.

    Osu! Tatakae! Ouendan! 2 Osu! Tatakae! Ouendan! 2Versione Analizzata Nintendo DS“Moero! Nekketsu Rhythm Damashii: Osu! Tatakae! Ouendan 2” riporta i simpatici e zelanti sostenitori made in Inis sui nostri DS, mantenendo la stessa collaudata struttura di gioco che lo rende semplice e divertente, insieme ad un’ottima colonna sonora e ad una valanga di nuove situazioni assurde e demenziali trovate che rendono il titolo ancora più spassoso. Nonostante non vi siano altre novità di rilievo rispetto al primo episodio, Ouendan 2 resta un gioco irrinunciabile per chi lo ha già apprezzato e, in generale, per gli amanti dei manga e della demenzialità giapponese; è comunque consigliabile anche a chi non ama particolarmente i rhythm game e a chi non spende molto tempo per i videogames, per via della semplicità del gioco e della vivacità delle situazioni, che contribuiscono a tener vivo l’interesse e la voglia di giocare. L’unico motivo che potrebbe mettere in dubbio l’acquisto di Ouendan 2 è dover giocare senza capire una sola riga delle scritte su schermo, ma -come già detto- gli ideogrammi non limitano del tutto l'accesso allo spirito del titolo. A fronte delle ore di divertimento (e dell’assuefazione) che può garantire, vale ben la pena fare un piccolo sforzo d’intuito nelle sessioni di gioco.

    9

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