Recensione Otogi 2 : Immortal Warriors

Arriva l'esperienza "totalizzante" di Otogi 2: Immortal Warriors

Recensione Otogi 2 : Immortal Warriors
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Disponibile per
  • Xbox
  • "Risvegliati, Unisciti, Distruggili."

    Nonostante il primo capitolo della saga di Otogi non abbia riscosso un successo enorme di vendite, From Software ha comunque deciso che fosse necessario dare un seguito alle incredibili gesta di Raikoh, l' immortale guerriero. E fortunatamente i secondo episodio è altrettanto interessante e stupefacente,e in alcuni casi supera in bellezza e complessità quel primo Otogi, che già era considerato una piccola gemma nel panorama dei giochi per la console Xbox.

    Raikoh,dopo le titaniche imprese di distruzione purificatrice nel primo episodio, cadde in un sonno eterno in attesa di una resurrezione, necessaria solo se il male fosse nuovamente tornato a minacciare il mondo. Sfortunatamente per il Male, ma fortunatamente per noi videogamers, è tornato il tempo di vestire i panni dell'eroe immortale. Risvegliato dall'ibernazione forzata, grazie al nobile gesto di altri guerrieri che versano il loro sangue sul "sepolcro" di Raikoh, il nostro eroe (con l'aiuto di altri cinque combattenti ) potrà finalmente tornare a purificare le regioni appestate dal Male.

    "Sei immortale,per sconfiggere la morte portata dal male"

    Otogi 2 Immortal Warriors permette di scegliere tra sei diversi personaggi, ciascuno dei quali con caratteristiche e punti di forza diversi.
    Ovviamente Raikoh è il personaggio più bilanciato e che permette di affrontare ogni livello di gioco con un buon mix di specifiche di combattimento e svariate armi. Una delle particolarità del gioco è che usando diversi personaggi nelle stesse locazioni darà buone possibilità di sperimentare altri approcci sia contro i nemici, che contro lo stesso scenario, che come nel primo Otogi è quasi completamente distruttibile. Scegliendo Kintoki avremo il classico guerriero massicio e potente ma lentissimo, Tsuna, l'uomo-lupo è dotato di aggressività e di lame micidiali nell'affettare il nemico; Sadamitsu è un altro personaggio simile a Raikoh, velocissimo ma debole contro gli attacchi fisici degli sgherri del Male;Suetake può restare nell'etere aereo a piacimento a discapito della velocità; Seimei infine è dotata di potentissime e arcane magie non utilizzabili dagli altri guerrieri immortali.

    "La violenza purificatrice si trasformerà in volontà"

    Il cuore della meccanica di gioco del titolo pubblicato da Sega è in sostanza cercare di distruggere e purificare tutto ciò che è in movimento e non solo. Sebbene lo scopo sia sempre lo stesso in tutte le differenti missioni (scatenare la vostra infernale potenza positiva sui demoni minori), c'è comunque discreta varietà di ambienti e situazioni che garantiscono un costante livello di sfida per il giocatore.
    La semplicità ed immediatezza dei comandi contribuiscono ad un'azione fluida e intuitiva, e attraverso la pressione di B e Y sul pad dell'Xbox potrete scatenare una serie di attacchi pesanti e leggeri che vi garantiranno soddisfazione e nel contempo vi permetteranno di "purificare" ragni giganti, piccoli e grandi demoni, enormi navi fantasma, e così via. Otogi 2 non è comunque un gioco facile, tutt'altro. Dopo le prime due, tre missioni di acclimatamento la difficoltà di gioco si paleserà nel fatto che più volte vi troverete defunti, a dispetto del vostro status di "guerriero immortale". I boss di medio e fine livello talvolta vi sembreranno insormontabili, ma la pazienza e la dedizione sono due delle caratteristiche principali di Raikoh...

    "Ammira la magnificenza di ciò che distruggerai"

    Il comparto grafico del primo Otogi rimane uno dei più impressionanti mai visti su Xbox, e questo sequel riesce perfino a raggiungere livelli ulteriori di magnificienza. In Otogi 2 siamo forse di fronte al migliore e più massiccio uso di effetti particellari mai visti in un videogame su qualsiasi sistema . Massacrare legioni di nemici e distruggere tonnellate di materia inerte sprigiona milioni di bagliori, colori vibranti e scintillanti comete di luce che stupiscono chiunque abbia la possibilità di vedere il gioco in movimento. Gli stessi personaggi sono ottimamente caratterizzati e dettagliati, così come l'ambiente circostante in cui interagiscono. Vi fermerete ad ammirare imponenti costruzioni e opere d'arte che saprete per certo che dopo il vostro passaggio purificatore saranno solo un cumulo di macerie fumanti fuse con i resti dei demoni che avrete annichilito. Un orgia di colori e luci vi colpirà la retina quando scatenerete alcune tra le magie più violente e policromatiche mai viste in un videogioco. Oltre ad una grafica stupefacente, Otogi 2 continua la tradizione del primo capitolo con l'utilizzo di una coinvolgente colonna sonora completamente integrata e parte fondante dell'esperienza catartica che vorrei chiamare "bellezza della distruzione". Il comparto sonoro del gioco permette di essere ancora più coinvolti nell'opera purificatrice di Raikoh e compagni, aggiungendo ulteriore mordente e frenesia all'orgia distruttiva dei sei guerrieri immortali.

    "Sei davvero padrone di te stesso?"

    Non è facile trovare difetti importanti all'opera videoludica di From Software.
    Oltre alla succitata difficoltà talvolta eccessiva in alcuni frangenti ( contro alcuni boss soprattutto ), la magnificenza artistica talvolta è interrotta da episodi di calo del frame rate o rallentamenti dell'engine, dovuti forse all'eccesso di effetti visivi e alla distruzione particellare degli ambienti che sicuramente richiedono un grande sforzo alla CPU dell'Xbox per elaborare cotanto splendore grafico.

    "Tornerai al sonno eterno ,Raikoh"

    Concludendo,se possedete un Xbox non ci sono motivazioni per le quali non dovreste acquistare Otogi 2. Forse potrete non gradire le avventure basate sul tematiche classiche o mitologiche giapponesi, oppure non apprezzare l'azione pura senza troppa riflessione. Se al contrario siete amanti della splendida grafica, dell'azione continuata e mozzafiato, dei personaggi mitizzanti e degli eroi senza ombre, vi fareste un torto a non provare l'esperienza "totalizzante" di Otogi 2: Immortal Warriors.

    Splendidamente realizzato graficamente e una testimonianza delle incredibili capacità tecniche dell'Xbox, talvolta evoca immagini e colori che potrebbero essere descritti come un quadro di Monet o di Constable in movimento.
    Una fusione di colori e dinamismo che sembra voler collegare il futurismo con l'impressionismo. Otogi 2, come il prequel, è una filosofia, un modo di interpretare l'immagine che crea il videogioco,un nuovo concept che pochi altri titoli hanno potuto raggiungere.

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