Recensione Out Run 2

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Recensione Out Run 2
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  • Xbox
  • Lo storia

    Corre l'anno 1986 e nelle sale giochi di tutto il mondo appare quella che
    sarebbe diventata la base dei videogiochi moderni di corse. Un concetto
    semplice, immediato. Si chiama Out Run. Difficile non averlo giocato almeno una
    volta.
    Convertito in seguito per ogni macchina da gioco esistente, è da considerarsi
    l'icona del gioco arcade di corse.
    Dopo qualche anno fece la sua comparsa Out Runners. Il concetto alla base era lo
    stesso, ma non poteva essere il degno erede al trono. Nè tantomeno poteva essere
    considerato un seguito. Non ottenne neanche lontanamente lo stesso successo del
    primo episodio. A distanza di quasi venti anni, iniziano a circolare voci sullo
    sviluppo del seguito di Out Run. Molti occhi si illuminano.

    E' arrivato!!!

    Inizialmente sviluppato per piattaforma Chihiro (che ricordo essere una versione
    Arcade della nostra amata Xbox), viene ampiamente apprezzato dal pubblico,
    sempre attento, che prontamente ne richiede ad alta voce la conversione
    casalinga. Voci di corridoio iniziano poi a dare per imminente tale uscita,
    informazioni mai ufficialmente confermate. Ma alla fine è qui. Out Run 2,
    l'unico seguito (e ci tengo a sottolinearlo) del famoso cabinato, arriva
    finalmente sui nostri schermi.
    Non possiamo che gioire. Abbiamo ciò che la mente geniale di Yu Suzuki ha
    sfornato quasi due decenni fa, sulle nostre console di ultima generazione.
    Un'idea tanto semplice quanto attuale, divertente e immediata.

    Un'anima arcade

    Dopo una intro "da coin op" puro, il menu che ci si presenta davanti è da
    subito "familiare". Abbiamo diverse modalità di gioco tra cui scegliere. La
    prima, la principale, è la modalità Arcade Out Run che ci farà rivivere le
    emozioni del gioco da sala dove, su di una delle nostre Ferrari, dovremo correre
    contro il tempo scegliendo al termine di ogni stage quale direzione di un bivio
    prendere. Questo ci permetterà di scegliere la difficoltà del percorso che ci
    troveremo davanti.
    Sono presenti altre due sotto-modalità.
    La prima ci metterà alla guida della nostra auto per, oltre arrivare al termine
    dello stage entro il tempo limite, recuperare una serie di cuori sparsi per la
    pista facendo in questo modo felice la ragazza che siede al nostro fianco. La
    seconda ci permette di gareggiare nella più familiare modalità Time Attack, con
    relative Ghost Cars, dove potremo cercare di migliorare e limare, curva dopo
    curva, secondi preziosi sulle piste fino a quel momento sbloccate.

    Le
    novità

    La reale novità rispetto al titolo presente nelle sale giochi è la
    modalità Challenge. Questa opzione ci propone diversi tipi di sfide, la più
    interessante delle quali è "Missions", nella quale dovremo risolvere una serie
    di "missioni" per far felice la nostra dolce compagna di viaggio. Sarà proprio
    lei ad indicarci, di volta in volta, quale ardua impresa intraprendere. Si
    spazia dalla già citata Heart Attack, al percorrere zone di tracciato senza mai
    scendere al di sotto di determinati limiti di velocità, controsterzare il più a
    lungo possibile, raccogliere dei cuori sparsi per il tracciato e rilasciarli in
    un'apposita zona della carreggiata e così via. Abbiamo poi la piacevolissimo
    Math Mayhem dove, durante la corsa, saremo costretti ad eseguire delle
    operazioni aritmetiche con numeri che vedremo svolazzare sopra il tracciato per
    poi percorrere, al termine della prova, il bivio contrassegnato da un cartello
    con il risultato corretto. In un'altra mission, davvero originale, ci
    cimenteremo con una macchina fotografica in scatti ad altissima velocità. Dei
    cuori voleranno sospesi ai bordi della pista e sarà nostro compito derapare per
    ottenere una buona inquadratura del soggetto e scattare una foto. Al termine di
    ognuna di queste missioni, l'angioletto che ci accompagnerà darà un voto alla
    nostra prestazione, senza perdere occasione di farci notare ogni errore che
    commettiamo.
    Le missioni sono oltre il centinaio, e tutte sbloccano contenuti bonus o
    semplici gadget da poter poi visionare all'interno di un'apposita gallery.
    Sono presenti molte altre possibilità di gioco, single e multi player, davvero
    molto interessanti. Tra queste ricordiamo la Party Mission, versione multiplayer
    dell'appena citata modalità missioni, più un'altra serie di opzioni che ci
    permetteranno di sfruttare le piste e le auto sbloccate per gareggiare da soli o
    con amici in modalità di gioco più o meno originali. Non dimentichiamo poi la
    possibilità di giocare in Live o System Link, con altri 8 giocatori, salvare i
    nostri tempi migliori e gareggiare contro migliaia di Ghost Car di altri utenti.
    Prima di ogni gara, qualunque sia la modalità, potremo selezionare l'auto tra
    quelle da subito disponibili e quelle che andremo a sbloccare di volta in volta,
    il tipo di cambio e la colonna sonora che ci accompagnerà nelle nostre imprese.

    Una nuova pietra miliare

    Impressionante. I modelli delle auto che guidiamo sono dettagliatissimi, con
    riflessi molto piacevoli alla vista. Gli scenari sono caratterizzati
    egregiamente e molto vari. Si passa da zone di costiera per proseguire poi
    all'interno di una foresta o lungo le mura di una città medievale, ritrovandoci
    su di una nebbiosa strada di campagna, con paesaggi davvero molto evocativi. Si
    può assistere a splendidi effetti di luce, riflessi, bagliori, aloni, luci
    volumetriche tra i rami degli alberi.
    Per non parlare poi dell'orizzonte. Quanto di più ampio si sia fin'ora visto
    in un gioco. Il tutto a 60 fotogrammi al secondo. Non c'è che dire, questo
    titolo spreme per bene la nostra scatola, mostrando a tutti le meraviglie di cui
    è capace. L'unico appunto che si può fare è la scarsità di dettagli delle auto
    presenti sul tracciato. Per quanto riguarda il sonoro, le tracce presenti non
    sono moltissime, e non è presente neanche la possibilità di ascoltare le nostre
    tracce personali, ma quello che c'è è davvero ben fatto. Troviamo le 3 tracce
    del coin op dell'86, completamente riarrangiate. Le piacevolissime Splash Wave
    e Passing Breeze sono adatte ad ogni occasione.
    Abbiamo poi alcune basi cantate e i remix delle 3 tracce originali. Gli effetti
    sonori, sicuramente adatti al contesto, si muovono perfettamente attorno a noi e
    il suono del motore è molto realistico e piacevole.

    Bruuum Bruuuuuuuuuuum!

    Dal punto di vista tecnico non c'è molto da dire. L'incarnazione arcade
    delle corse di auto, nata dalla mente di un genio, sviluppata da un team unico,
    convertito e arricchito per bene. Chi cerca il menù dei settaggi dell'auto
    ancor prima di aver giocato al titolo in sè, non è fatto per questo gioco. Qui
    si corre. Punto. La tecnica necessaria a portare a termine il gioco è parecchia.
    Ma non è tecnica che può essere in qualche modo rapportata alla realtà. Qui il
    comportamento dell'auto non è reale. Ma è divertente. Maledettamente
    divertente. Eseguire le curve in controsterzo permette di mantenere una velocità
    elevatissima per tutto l'arco della manovra. E' possibile, con un po' di
    agilità, "agganciare" derapate successive per portare a termine i tratti ad "S"
    dei percorsi proposti. L'utilizzo del cambio poi arricchisce il tutto con
    un'ulteriore possibilità di controllo.
    E riuscire ad uscire da una situazione controsterzante è altrettanto importante
    se non vogliamo trovarci a schizzare lungo i bordi del tracciato perdendo
    secondi preziosi.

    Dove lo metto
    il gettone?

    Vedo già qualcuno che storce il naso. Ma molto è stato fatto dalla Sega
    per soddisfare pienamente i due mercati, console e arcade. Per le sale giochi ha
    creato un titolo immediato, semplice, intuitivo, senza troppi fronzoli,
    graficamente stupendo, giocosamente fantastico. Nella conversione per console
    completa il quadro la possibilità di giocare in Live e la presenza delle
    "missions". Tante.
    E' un titolo che in sè non vi impegnerà tantissimo per essere portato a
    termine, ma è un titolo che vi potrà regalare ore di sano divertimento.




    Un titolo eccezionale dal punto di vista tecnico.
    Graficamente è quanto di meglio si possa vedere attulmente su console.
    Lo giocherete con piacere ed è sempre divertente come 18 anni fa.
    Ma potrebbe durare meno di altri titoli simili. La Sumo si è impegnata molto per
    sviluppare le modalità qui presenti e i numerosi bonus sbloccabili, ma forse non
    abbastanza per non deludere chi, abituato a numeri da capogiro, potrebbe
    pretendere qualche pista o auto in più. Un lieve abbassamento del prezzo sarebbe
    stata un'ottima scelta. Ai posteri l'ardua sentenza? Potreste ritrovarvi a
    giocarlo tra vent'anni, così come avete fatto fino a poco fa con il primo Out
    Run, con immenso piacere, visitando i vari cabinati bonus presenti in altri
    titoli Sega....

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