Recensione Phantasy Star Online

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Recensione Phantasy Star Online
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Disponibile per
  • Xbox
  • NGC
  • Phantasy Star Online

    Phantasy Star Online, tre parole che risuonano dolci nel cuore degli appassionati.

    Ancora una volta, a segnare il passo nelle console della nuova generazione, ritorna un gioco apparso sulla storica console Dreamcast, in una versione riveduta, corretta e ampliata, nel tentativo di ottenere quel successo in qualche modo “dovuto”.

    Un'idea vincente

    Una console, un gioco e una tastiera: questo bastava tre anni fa per incominciare una grandiosa avventura sul pianeta Ragol, incontrando avventurieri provenienti da ogni luogo e unendosi per compiere le più grandi imprese e scoprire i misteri celati nella scomparsa della Pioneer 1.

    Per chiunque non abbia avuto un Dreamcast, questa serie di parole può sembrare difficile da comprendere, quindi è meglio spiegare tutto con chiarezza.

    Phantasy star online rappresenta il primo, vero concreto tentativo di portare il gioco via internet su console: l'ultima macchina Sega disponeva di un modem integrato, e permetteva l'accesso alla rete tramite il servizio Dreamarena e l'abbonamento a un qualsiasi provider gratuito.

    Era necessario quindi procurasi una tastiera per comunicare con gli altri giocatori e il gioco era fatto: pochi secondi per collegarsi e dinanzi a noi si spalancava un universo sconosciuto, in cui l'astronave Pioneer 1 vagava alla ricerca di un nuovo pianeta per la propria popolazione, incapace di sopravvivere su quello natale a causa dell'inquinamento.

    Arrivati sul pianeta Ragol, i passeggeri si stabiliscono e in breve tempo realizzano un “central dome” da cui dare inizio alla colonizzazione del pianeta: stabilito un contatto con la seconda astronave, la Pioneer 2, avviene un'improvvisa esplosione che interrompe la trasmissione... starà quindi a voi, membro scelto tra i soldati d'elite, scendere sul pianeta per indagare e scoprire il motivo dell'espolsione.

    L'inizio di tutto

    Inserito il gioco nel vostro Gamecube, potrete scegliere se incominciare una partita offline o, nel caso disponiate di un modem o un adattatore a banda larga, online: fatta questa scelta, inizierà la creazione del vostro personaggio, di cui prima di tutto dovrete scegliere la classe di appartenenza.
    Ci sono tre classi disponibili: Hunter, abili nel combattimento corpo a corpo, Ranger, specialisti nell'utlizzare le armi da fuoco e Force, profondi conoscitori di tutte le tecniche magiche.

    Per ognuna di queste classi ci sono quattro elementi disponibili, appartenenti a tre diverse “specie”: gli umani, i più equilibrati, i “nuovi umani”, i newman, meno forti fisicamente ma più abili nelle tecniche magiche e i robot, fortissimi fisicamente e molto precisi nei colpi, ma incapaci di utilizzare delle magie.

    Scelto l'aspetto preferito per il vostro alter-ego, siete pronti.

    Il gioco viene spesso citato come RPG d'azione, forse erroneamente: la struttura che più si avvicina alla natura di PSO è quella storica dei giochi alla Golden Axe, in cui il vostro eroe, solo o in compagnia, avanza lungo i livelli uccidendo ogni nemico gli si paia di fronte, fino al fatidico, gigantesco, boss.

    Ciò che lo rende simile ad un RPG è il sistema di sviluppo del personaggio, che proprio come nel genere di Final Fantasy, si basa sui punti esperienza: sconfiggendo nemici (ma anche solo colpendoli una volta, a patto che qualcun altro li sconfigga) si ottengono dei punti che permettono di farvi aumentare di livello e migliorare nelle vostre caratteristiche.
    Queste ultime si rivelano determinanti per poter equipaggiare determinate armi e armature, o per imparare le magie.

    L'avventura eterna

    Per quanto l'universo creato dal Sonic Team sia affascinante e coinvolgente, giocare in single player offline alla lunga può diventare noioso, e presto sentirete la necessità di trovare 3 compagni di avventura, che potranno unirsi a voi grazie a uno multiplayer via split screen: il risultato cambierà radicalmente, anche se sarete costretti a giocare osservando un fazzoletto di schermo...
    In effetti la grandezza di Phantasy Star Online, come si può evincere dal titolo, è la possibilità di collegarsi alla rete e di affrontare i misteri di Ragol insieme ad altri 3 giocatori provenienti da qualsiasi parte del mondo: oltre a una trama principale, che si estende lungo i quattro livelli del primo episodio e quelli dell'inedito secondo (inserito in questa versione per offrire delle concrete novità ai giocatori), vi è la possibilità di venire ingaggiati per delle missioni (quest) a pagamento, utilissime per rimpolpare il vostro conto in banca e permettervi di acquistare l'equipaggiamento necessario alla battaglia.
    Oltre ad essere numerose, le missioni funzioneranno da tutorial, iniziandovi al gioco e mettendovi a conoscenza dei particolari più interessanti che nella storia principale non vengono neanche citati. Inoltre sono aggiornabili via internet e spesso vengono create per alcuni eventi particolari (in giorni come Natale o San Valentino) o per donare ai giocatori armi o oggetti rari.

    Le possibilità di gioco quindi sono tantissime e rendono la longevità del titolo immensa, quasi infinita: quando avrete finito le quest infatti, basterà incontrarsi nuovamente ed esplorare Ragol ad un nuovo livello di difficoltà, con nuovi mostri da affrontare e nuove armi da ottenere: per quanto possa apparire ripetitivo ad un primo sguardo, combattere insieme a degli amici rappresenta un incentivo fortissimo, rendendo questo gioco assolutamente irrinunciabile.

    Grafica e sonoro, aspetti secondari

    Bastano poche righe per affrontare gli aspetti “secondari” di questa esperienza di gioco, la grafica e il sonoro. Esteticamente, ci troviamo di fronte a uno spettacolo che tre anni fa aveva impressionato chiunque, grazie a texture eccezionali, effetti grafici di prim'ordine e una definizione video sorprendente: oggi, con l'avvento delle nuove console, non c'è stato l'aggiornamento grafico dovuto, e complessivamente ci troviamo di fronte a uno spettacolo appena sufficiente, che farà storcere il naso ai puristi della grafica.

    Il sonoro invece si presenta ottimo, con accompagnamenti degni di nota capaci di creare una grande atmosfera: unica pecca è rappresentata dagli effetti sonori, che saltuariamente tendono a “scomparire”; abbastanza fastidioso ma limitato nella sua frequenza.

    Come già detto, l'aspetto tecnico passa in secondo piano di fronte all'esperienza di gioco offerta: vi dimenticherete in fretta qualsiasi cosa non vi piaccia del sonoro e della grafica.

    Ma vale la pena?

    E' questo il punto.
    Per rispondere a questa domanda, dovrete prima verificare se siete disposti a spendere i soldi per il gioco, il modem o l'adattatore a banda larga, l'abbonamento mensile di 8,95€ e, se volete vivere al meglio l'esperienza, una tastiera compatibile.

    Effettivamente non si tratta di cifre piccole, anche se (forse) pienamente giustificate da ciò che vi viene offerto.

    Ciononostante, riteniamo che la spesa sia giustificata, considerando anche che si tratta di una tipologia di gioco unica nel catalogo Gamecube: non guardate il voto con sospetto, è una via di mezzo tra il valore offline e quello online quindi, se volete e potete permettervi le spese, alzate pure il voto anche di un punto e mezzo; in caso contrario, state molto attenti perché potreste rimanere fortemente delusi.

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