Recensione Pirates of Black Cove

Quindici uomini sulla cassa del morto, Yo-ho-ho e una fiasca di rum!

Recensione Pirates of Black Cove
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  • Pc
  • Era il 1883 e Robert Louis Stevenson creava lo stereotipo perfetto del pirata, che ancora oggi è nelle menti di tutti. Abbordaggi, grog, tesori nascosti, tutti elementi presenti in ogni riproduzione della vita degli antieroi per eccellenza a cui negli anni si sono aggiunte varie sfumature come maledizioni, pirati zombie e scimmie a tre teste. Il mondo dei videogiochi, come quello del cinema, ha subito sfruttato tale universo che ben si prestava a diversi tipi di trasposizioni e che vedono il loro culmine nella famosa saga di Monkey Island. Pirates of Black Cove, sviluppato da Nitro Games ed edito da Paradox Interactive, si inserisce proprio in questo fortunato filone, coniugando elementi RPG e RTS.

    Come cominciò la mia avventura per mare

    Lanciato il gioco avremo la possibilità di scegliere fra tre personaggi differenti: tre pirati ognuno con la propria storia (che non influenzerà direttamente il corso degli eventi) e con caratteristiche peculiari. Va subito specificato quindi che Pirates of Black Cove si presenta come un gioco dall'anima duplice: ad una sezione di esplorazione del mondo in cui guideremo la nostra nave per le acque dei Caraibi, combatteremo contro altri vascelli, scoveremo oggetti e nuovi porti, si affiancherà una sezione da giocare a terra, dove controlleremo direttamente il nostro personaggio assieme alla ciurma che avremo reclutato, in pieno stile RTS con alcuni elementi RPG. Ad un primo impatto vedremo come i contenuti non mancano per quantità, ma il problema è che spesso risultano davvero troppo trascurati o appena accennati.
    Nella nostra prima missione saremo accompagnati al nostro primo porto pirata e faremo la conoscenza delle meccaniche di gioco. Una volta approdati, scopriremo un luogo pieno di negozi e luoghi utili -dal mercante all'alchimista- e dove dopo poco potremo realizzare il nostro primo quartier generale, utile per reclutare uomini nella nostra ciurma che a loro volta si riveleranno necessari per concludere le missioni da svolgere sulla terraferma. Ovviamente col passare del tempo potremo reclutare pirati sempre migliori e più agguerriti.
    Il completamento delle missioni sarà necessario per incrementare il nostro livello di reputazione nelle acque dei Caraibi. Ad un livello maggiore avremo accesso a missioni più complesse e remunerative fino a diventare infine Re dei Pirati. La varietà delle quest ci è sembrata piuttosto buona passando dal rapimento di un Governatore all'assalto di alcune navi da carico, alternandosi tra azioni da svolgere sulla terraferma e altre da svolgersi in mare aperto. I combattimenti, sia per terra che per mare, ci faranno riportare dei danni permanenti che per quanto riguarda le navi saranno riparati da appositi kit sparsi per il mondo di gioco o acquistabili presso un cantiere navale (dove potremo anche acquistare nuove navi una volta sbloccate), mentre quelli subiti dagli uomini dell'equipaggio saranno curati da una bella bottiglia di Rum in pieno stile piratesco. All'inizio il gioco sarà particolarmente frustrante per via della incredibile lentezza della nostra prima nave che al più presto dovrà essere sostituita da un modello di migliore qualità. Nonostante tutto però anche i primi combattimenti contro navi migliori e più veloci risulteranno fin troppo facili da portare a termine.
    In generale i combattimenti si svolgeranno con la massima semplicità: col tasto destro del mouse indicheremo la direzione, mentre col sinistro indicheremo dove e quando sparare con i cannoni. La barra spaziatrice ci permetterà invece di usare una delle abilità speciali che avremo a disposizione e che potranno essere man mano sbloccate: si passa dal membro dell'equipaggio che viene letteralmente lanciato con una catapulta sulla nave avversaria per tentarne l'abbordaggio, al letale colpo di mortaio. Purtroppo però i duelli navali non risulteranno molto raffinati e ci si troverà quasi sempre a sparare a raffica senza alcuna strategia o tattica. Semplicemente chi ha la nave migliore vincerà il duello, complice un'IA poco brillante che non farà altro che girare in tondo finendo nel nostro mirino più volte, nonchè la totale assenza del vento che non influenzerà per nulla i vascelli.
    Spostando la nostra attenzione sulla "terraferma" vedremo che anche in questo caso Pirates of the Black Cove si limita solo ad accennare qualcosa, ma senza approfondire. Ancora una volta l'IA nemica si rivelerà quasi assente ed il tutto si risolverà in scontri in cui non avremo quasi alcun controllo. Dovremo solo preoccuparci di guarire i nostri quando il loro livello di vita scenderà troppo e di usare le abilità speciali del Capitano quando disponibili. La sensazione è di avere a che fare con un titolo ancora grezzo e poco rifinito, che avrebbe decisamente meritato un po' di attenzione in più. A ciò si aggiunge anche l'imprecisione nel controllo delle nostre unità a cui difficilmente riusciremo ad indicare cosa fare. Assente infine una qualsivoglia modalità multiplayer, cosa che insieme allo scarso appeal del gameplay, porta la longevità verso una profondità davvero esigua; dopo alcune missioni non esiteremo ad abbandonare lentamente il gioco lasciandolo incompiuto.

    Polveri e armi

    Pirates of Black Cove non eccelle nemmeno sotto il profilo tecnico, mostrando l'ennesima pesante approssimazione. Innanzitutto abbiamo da recriminare una scarsa fluidità che non è giustificata dal mediocre impatto visivo che il titolo ci offre e che spesso risulta anche sotto la sufficienza. Se il mare risulta discretamente riprodotto, tutto il resto è inguaribilmente da rivedere: texture poco definite e monotone, ombre che a volte scompaiono nel nulla o che "lampeggiano" -il cosiddetto flickering-, modelli poligonali delle unità assolutamente insufficienti e scarso controllo sul livello di zoom. L'utilizzo stesso della telecamera nella sezione RTS del titolo si rivela difficile e frustrante, inficiando direttamente l'esperienza di gioco. Nota di merito solamente per l'azzeccata palette cromatica e per il doppiaggio in lingua inglese, mentre anche la colonna sonora non si discosta da una mediocrità che pervade l'intero titolo.

    Pirates of Black Cove Pirates of Black CoveVersione Analizzata PCUn'occasione sprecata questo Pirates of Black Cove. L'idea di fondo è intrigante e la simulazione della vita da pirata dei Caraibi -perlomeno nelle intenzioni- è assolutamente affascinante, ma non è stata accompagnata da una degna realizzazione tecnico/artistica. Troppi elementi lasciati incompiuti, non approfonditi e appena accennati (come ad esempio lo stesso impianto RTS) ne fanno un titolo deludente sotto quasi ogni aspetto. Da Paradox Interactive certamente ci si sarebbe aspettato di più.

    5

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