Recensione PixelJunk Shooter Ultimate

Q-Games fonde i suoi twin stick shooter e assembla un'edizione next-gen

Recensione PixelJunk Shooter Ultimate
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  • PSVita
  • PS4
  • PixelJunk Shooter è una serie che ha contribuito a dar forma all'offerta di giochi scaricabili dal Playstation Network nell'era Playstation 3. I due episodi, poi seguiti da un meno riuscito seguito sottotitolato SideScroller, sono forse i titoli più riusciti nel portfolio di Q-Games, team storicamente incline a sperimentazioni e mix di gameplay atipici.
    Il pacchetto Ultimate racchiude proprio il primo e il secondo episodio della serie, tirati a lucido dal team britannico Double Eleven e portati per la prima volta anche su Playstation Vita.
    Il pacchetto è inoltre proposto all'interno della Instant Game Collection, in download gratuito per gli abbonati a Playstation Plus. I nuovi utenti di Playstation 4 hanno trovato una nuova gemma e i vecchi fan della versione Playstation 3 hanno un buon motivo per ripercorrere i cunicoli di PixelJunk Shooter?

    Due stick e tanto ingegno

    Alla base di PixelJunk Shooter c'è un sistema di controllo che affonda le due radici nella storia, quel twin stick che è tornato in carica con Geometry Wars e che poi ha trovato applicazione in moltissimi titoli della scorsa generazione. L'analogico sinistro per muovere la propria navetta e il destro per mirare, con i dorsali per fuoco e braccio di recupero degli oggetti, formano un layout accessibile a tutti e che nasconde molto bene le complessità di fondo del gameplay.
    Il giocatore, eventualmente con l'aiuto di un amico anche se solo in locale, affronterà quindi sequenze di caverne, nel tentativo di salvare dei minatori intrappolati nei cunicoli dopo alcuni esperimenti nel sottosuolo che non sono andati del tutto per il verso giusto.
    L'esplorazione è quindi l'aspetto fondamentale di PixelJunk Shooter, titolo sostenuto da un motore fisico perfettamente a suo agio nella simulazione dei liquidi e dei fluidi in genere, in particolare di acqua e lava.
    Gli ambienti sono infatti ricchi di elementi interattivi, in grado di innescare situazioni inaspettate ed esplosive anche solo per un colpo non ben ponderato. Distruggere una parte di roccia poco resistente potrà infatti generare colate laviche pericolosissime, in grado di aumentare il calore del proprio mezzo fino al limite della tenuta strutturale dello scafo (elemento, questo, che rappresenta la salute della navetta di salvataggio).

    Il motore fisico è anche responsabile del mescolamento degli elementi: facendo entrare in contatto acqua e lava si otterranno ad esempio dei blocchi di pietra, da distruggere poi con il proprio sparo in modo da proseguire nella missione.
    L'obiettivo è il medesimo per ogni livello: salvare un numero ben definito di minatori, avendo l'accortezza di non lasciarne morire nessuno, collezionando nel contempo diamanti utili a sbloccare nuove locazioni, sempre più in profondità. Scendendo troveremo nuovi materiali, come il gas e il metallo liquido, a rendere la sfida ancora più rischiosa ed appassionante.
    A differenza della prima uscita, infatti, il nuovo pacchetto propone entrambi i capitoli uniti e senza più una separazione netta, andando quindi a creare una lunga avventura che nella seconda parte, quella di Shooter 2, si fa decisamente più avvincete in termini di sfida. Il primo Shooter fu infatti vissuto quasi come un esperimento, nel quale l'esplorazione era dominante ma accompagnata da buoni elementi di puzzle solving, con però un tasso di azione pura alquanto limitato e che cresceva solo negli scontri con gli imponenti boss.
    L'idea di unire l'offerta di entrambi i capitoli in maniera lineare ha quindi il pregio di estendere di gran lunga l'avventura, andando ad offrire un pacchetto il cui costo è adeguato anche per chi non è abbonato al programma Plus di Playstation.

    Nella versione Ultimate torna anche la modalità multiplayer introdotta in PixelJunk Shooter 2, basata su scontri uno contro uno in una sorta di alternanza tra guardie e ladri, resa più ricca dalla presenza di svariati oggetti da utilizzare per sabotare il proprio avversario. Alcuni problemi di connessione funestano attualmente le partite online, a fronte di un numero di giocatori abbastanza alto, che garantisce quindi tempi d'attesa per trovare uno sfidante molto ridotti, con in più un sistema di matchmaking che propone avversari allo stesso livello di esperienza al quale si è arrivati.
    Tecnicamente il salto da Playstation 3 a Playstation 4 denota un maggiore uso di particelle nella rappresentazione dei fluidi, che diventano ancora più convincenti. Sono poi state sostituiti gli sprite 2D per le navette e sull'ammiraglia di Sony i mezzi sono ora in 3D, con effetti di inclinazione evidentissimi quando si compiono virate molto strette: non aggiungono nulla al gameplay, ma denotano la cura profusa nella produzione del porting. Meno convincente risulta invece l'edizione per Playstation Vita, praticamente identica all'originale per Playstation 3 e funestata da tempi di caricamento discretamente lunghi, soprattutto per quanto riguarda l'avvio iniziale.
    Da sottolineare anche la presenza di una nuova interfaccia dal design leggermente più moderno che, però, ha il difetto di non diventare semitrasparente quando si muove la propria navetta nella parte bassa della schermata, fattore che può risultare fastidioso e che crea qualche problema di leggibilità degli ambienti in determinate situazioni.
    Ottimo infine il supporto ai salvataggi sul cloud, in modo da poter giocare a casa e proseguire in mobilità, avendo l'accortezza di scaricare il proprio profilo su Playstation Vita prima di uscire, nel caso non si possegga il modello equipaggiato con connessione 3G.

    PixelJunk Shooter Ultimate PixelJunk Shooter UltimateVersione Analizzata PlayStation 4La carica arcade di PixelJunk Shooter funziona ancora e il mix di generi alla base del progetto, amalgamato sapientemente da Q-games, brilla esattamente come qualche anno fa. Le migliorie apportate alla versione Playstation 4 non sono determinanti, ma chi ha acquistato la console e non aveva ancora esplorato i cunicoli sotterranei del gioco, potrà scoprire un titolo immediato, divertente e impegnativo, da godersi anche in coop locale. Meno interesse rivestirà per chi l’ha già giocato in versione originale: il level design è rimasto il medesimo e non sono stati inseriti elementi inediti tali da giustificare un nuovo acquisto, se non in download gratuito grazie al sempre interessante servizio Plus. Un ottimo ritorno, quindi, in un pacchetto che per molti potrebbe rappresentare il gioco dell’estate: leggero e fresco per trascorrere piacevoli serate contro la calura incombente.

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