Recensione Plants vs Zombies Garden Warfare 2

L'eterna lotta tra giardini ben curati e cimiteri irrequieti giunge al suo secondo capitolo: un ibrido tra MOBA e sparatutto online che nasconde una insospettabile profondità sotto uno stile grafico leggero e irresistibile.

Plants vs Zombies Garden Warfare 2
Recensione: Xbox One
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Circa due anni fa rimanevamo colpiti dal gran lavoro svolto da Popcap con Plants vs Zombies: Garden Warfare, da quella capacità notevole di ribaltare completamente un gameplay senza però perdere per strada l'identità di un brand irresistibile. Tutto quello che Rovio non è stata capace di fare insomma, e ora gli sviluppatori con base a Seattle ci riprovano con un sequel diretto. Diciamoci la verità, all'annuncio di Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 abbiamo quasi tutti pensato ad altissime probabilità di un mero "more of the same". Una piccola iniezione di modalità e personaggi nuovi, quanto bastasse per travestire la monetizzazione da operazione quantomeno accettabile. Invece, l'eterna lotta tra agguerrite piantine e carne non-morta ambulante ha deciso di tornare alla grande, arricchita non solo da una componente singolo giocatore, che era totalmente mancata nel capitolo precedente, ma anche di un enorme hub di gioco, divertente da esplorare.

    Giardinaggio della domenica

    E proprio da quest'ultimo, definito "Cortile di Battaglia", cominciamo una volta avviato il gioco, scoprendo come ne esistano due, perfettamente speculari, per piante e zombie. Questi due livelli "gemelli", differenti solo nell'impostazione grafica a tema, vanno a sostituire completamente i menu visti nel predecessore, e, possiamo già dirlo senza mezze misure, lo fanno con pieno successo. Tutte le operazioni di base, si tratti di selezionare una specifica "classe" per entrare in battaglia, acquistare carte di potenziamento, cominciare una sessione online o in solitaria, persino controllare le sfide completate e quelle ancora da intraprendere, tutto avviene in queste due ambientazioni, sufficientemente grandi ma mai troppo dispersive. Una volta fatto il primo giro di ricognizione, ritrovare quello che vi servirà quotidianamente per godere dei contenuti del gioco sarà questione di un attimo. Certamente, l'idea di un meta-livello che vada a sostituire i tradizionali menu non è nuova, ma Popcap è riuscita nell'intento di realizzarla in maniera molto simpatica ed efficace. Se il cuore dell'offerta ludica di Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 è ancora costituito dalle battaglie online, con questo secondo capitolo gli sviluppatori hanno deciso di rendere il pacchetto più invitante anche per coloro interessati allo scontro con l'intelligenza artificiale. Ecco quindi che l'hub di gioco permetterà anche di intraprendere una serie di missioni introdotte da un breve dialogo con l'NPC di turno e animate da brevissime sequenze filmate. Per quanto i compiti siano spesso basilari, ricalcando talvolta anche le classiche modalità di gioco competitive, si tratta di uno sforzo produttivo non indifferente, anche considerata la mole di missioni, e riesce ad espandere piacevolmente l'offerta complessiva.

    Il massimo si sarebbe raggiunto con una "vera" campagna singolo giocatore, e l'ottima caratterizzazione dei personaggi l'avrebbe senza dubbio supportata a dovere, ma anche così le missioni si fanno apprezzare. Sono più di venti per fazione, per un totale tutt'altro che trascurabile, e riescono a tenere impegnati per una manciata di ore. Naturalmente, le missioni costituiscono anche un ottimo modo per iniziare a guadagnare la valuta virtuale che permette in seguito di acquistare carte potenziamento e sbloccare nuove classi o versioni speciali delle stesse, così da presentarsi sui campi di battaglia online non solo sufficientemente abili nelle meccaniche di base, ma anche discretamente equipaggiati.

    Zombie vegani e piante carnivore

    Come dicevamo, il cuore dell'esperienza offerta da Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 risiede ancora ampiamente nell'esperienza online, senza la quale l'appeal del gioco rischia di esaurirsi sin troppo in fretta. Anche in campo multigiocatore i ragazzi di Popcap hanno lavorato a fondo, variando le modalità in maniera intelligente e aggiungendo una manciata di nuove classi perfette per costruire su quanto di buono già fatto con il predecessore. Relativamente a queste ultime, il totale arriva ora a sette personaggi per ognuna delle due fazioni, tutti ben differenziati e presenti in diverse "varianti" sbloccabili grazie all'acquisto delle carte con la valuta di gioco (esclusivamente virtuale: proprio come il capostipite, anche Garden Warfare 2 non supporta le microtransazioni). Tra i nuovi arrivati, segnaliamo in particolare la Rosa e il Cedro per le piante: la prima è in grado di "ammaliare" gli avversari con il suo fascino, disattivando le loro abilità speciali per diversi secondi, mentre il secondo ricorda vagamente il Bastion di Overwatch, dotato di uno scudo e di un fuoco a raffica devastante, oltre alla capacità di rannicchiarsi a mo di "palla" e rotolare felicemente in giro per il campo di battaglia. Gli zombie possono contare sul Pirata, che sfrutta l'immancabile pappagallo (zombie anche quello, si suppone) per sparare dall'alto e può sedersi su un gigantesco cannone, perdendo la capacità di muoversi ma guadagnando in potenza di fuoco. Degno di nota anche il Super Zomb, una sorta di supereroe putrefatto: attacca con un letale raggio alla Iron Man e mena pugni da distanza ravvicinata, forse non comodissimi da direzionare ma ottimi per alternare agli approcci più lontani quelli vis-à-vis. Quanto alle modalità, ai classici come Tombe e Giardini (ossa una modalità conquista a più riprese, che vede gli zombie all'attacco di una serie di punti di controllo progressivi) e Gnomba (sorta di "cattura la bandiera" con gnomi esplosivi) si affiancano Attacco Erboso, dove ad attaccare sono le piante, un'Eliminazione Confermata in puro stile Call of Duty.

    Relativamente alle due modalità principe, ossia Tombe e Giardini e Attacco Erboso, abbiamo scoperto con piacere che le fasi finali presentano ora delle attività diverse dal solito: ci si potrà trovare, ad esempio, a "segnare dei gol" con delle sfere da spingere nelle rispettive porte, mentre tutt'intorno si scatena un inferno di eliminazioni tra le due fazioni in conflitto. Anche in questo caso si tratta di un bel modo per rileggere il gameplay di base, che si basa come sempre sulla capacità di trovare la giusta sinergia tra i poteri speciali che caratterizzano e rendono uniche le diverse classi. In questo senso, e in maniera ancor più netta rispetto al predecessore grazie alle new entry, Garden Warfare 2 si avvicina molto di più alla filosofia dei MOBA che non a quella degli sparatutto online tradizionali. In parte questo lo si deve a quel sostrato tower defense che ogni tanto riemerge, ma sono soprattutto i poteri assegnati alle varie classi, e la loro versatilità sul campo, a caratterizzare in maniera molto netta il gameplay. Potrà anche essere deliziosamente colorato e catroonesco, ma Garden Warfare 2, ancor più del suo predecessore, nasconde in realtà meccaniche molto più approfondite di quanto uno sguardo superficiale potrebbe suggerire, e proprio da questa caratteristica scaturisce il suo irresistibile effetto magnetico.

    Giardini ben tenuti

    Se la bravura di Popcap nel reparto artistico è più che confermata da questo sequel, anche l'aspetto tecnico non è stato trascurato. A fronte di un'effettistica ancor più avanzata rispetto al passato, che riempie lo schermo di coloratissime esplosioni, piante e zombie si rivelano mossi da animazioni molto curate, e anche dal punto di vista del filtraggio delle texture il risultato finale è molto buono. Il tutto con una fluidità che regge nella quasi totalità delle occasioni, e soprattutto senza alcun problema a livello di ottimizzazione.

    Al di là del buon lavoro svolto nel variegare e arricchire la formula già proposta due anni fa, Popcap ha compiuto passi avanti anche sulle ambientazioni. La cura è quella di sempre, ma la varietà è nettamente aumentata, anche all'interno della medesima mappa. Quasi tutti i campi di battaglia sfruttano la divisione in "sezioni" che ben si abbina ai progressi della modalità Tombe e Giardini proponendo un'alternanza continua di contesti, sempre caratterizzati da una cura al dettaglio quasi maniacale. Nella frenesia dei combattimenti tutto questo potrebbe anche sfuggire, ma il level design ha evidentemente conosciuto un'evoluzione tangibile, e riesce sempre a incanalare l'azione nel modo giusto.

    Plants vs Zombies Garden Warfare 2 Plants vs Zombies Garden Warfare 2Versione Analizzata Xbox OneCon Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 i ragazzi di Popcap si confermano grandi interpreti della loro licenza, capaci di valorizzarla fino in fondo. A due anni di distanza dal buon capostipite, tornano sul mercato con un seguito arricchito sotto molti punti di vista. Data l'ottima qualità delle missioni, spiace non vedere una vera e propria modalità storia, magari accompagnata da una trama un po' folle, ma l'aggiunta degli incarichi singolo giocatore risulta comunque molto gradita, anche nell'ottica di fare da approfondito tutorial per l'esperienza online. Quest'ultima rimane naturalmente fondamento della produzione, e va tenuto presente che coloro interessati esclusivamente alla componente singolo giocatore non potranno comunque contare su un'offerta ludica sufficiente. Per il resto, il lavoro svolto dagli sviluppatori è notevole, sull'ottimizzazione non si discute, e la guerra tra piante e zombie può continuare in un clima di grande follia e divertimento.

    8.6

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