Recensione Pogo Island

Personalmente avrei meno paura a trovarmi sull'isola di Lost...

Recensione Pogo Island
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Disponibile per
  • DS
  • Febbre da minigiochi

    Se c'è un genere di cui il Nintendo DS non soffre la mancanza è quello dei minigame. Che siano inseriti come extra in titoli appartenenti ad altri generi o che ne siano la componente principale, i minigiochi accompagnano la console portatile Nintendo sin dalla sua uscita e non accennano a diminuire; questo è dovuto in gran parte alla natura della console stessa (il touch-screen, simulando un mouse, è perfetto per questo genere di piccole applicazioni) ed al nuovo target Nintendo, sempre più decisa a coinvolgere nel suo mondo i casual gamers.
    Ora è il turno di Electronics Arts di tuffarsi nel filone del gameplay mordi e fuggi, proponendoci Pogo Island, una raccolta di cinque dei minigame presenti sul suo sito pogo.com. Accompagniamo dunque i fumettosi protagonisti del gioco sull'isola di Pogo e vediamo se è poi così divertente come potrebbe sembrare.

    I magnifici cinque

    L'esperienza di gioco di Pogo Island è basata sui cinque minigame che andiamo a descrivere.

    Phlinx è un clone del giocatissimo Puzzle Bobble, in cui dobbiamo lanciare sfere colorate da un cannone al fine di avvicinarle alle loro omocrome e farle così scoppiare; la differenza sostanziale rispetto al classico da salagiochi riguarda il sistema di controllo che prevede (oltre all'uso opzionale dei tasti) l'impiego del pennino: trascinando un'icona a destra o a sinistra si imposta la direzione e toccando il cannone si lancia la sfera. Una novità rispetto all'originale è anche la presenza di palle bonus dai vari effetti, come quelle esplosive o quelle che distruggono le altre sfere senza fermarsi o cambiare traiettoria: inoltre è possibile usare altri due cannoni presenti ai lati di quello iniziale in modo di avere angoli di tiro differenti e raggiungere sfere "nascoste"; da notare anche che è sempre visibile a schermo la traiettoria del lancio che si andrà ad effettuare e che ai fini del gioco è utile unicamente far cadere delle sfere perchè si è riusciti a staccarle dalle altre e non farle semplicemente scoppiare. Nonostante le buone intenzioni e le piccole novità, Phlinx non riesce ad essere divertente come il suo illustre predecessore a causa di un rilevamento delle collisioni non sempre perfetto, del nuovo sistema di controllo (macchinoso e non sempre preciso) e della scomodità nell'osservare il quadro di gioco diviso fra i due schermi.

    Tri-Peaks Solitaire è un semplice solitario nel quale lo scopo è quello di ripulire lo schermo da tutte (o da una parte, a seconda del livello di difficoltà) le carte. Queste sono disposte a formare tre piramidi nelle quali solo l'ultima fila, quella alla base, è scoperta; all'inizio il giocatore ha a disposizione una carta e può andare ad eliminare solo quelle, già scoperte, il cui valore differisce di uno, in più o in meno, da quella data. Dopo aver eliminato più carte possibile ed aver esaurito le possibilità di rimozione si passa alla prossima carta del mazzetto, fino alla fine delle carte sul tavolo (in caso di vittoria) o quelle nel mazzetto (in caso di sconfitta). Essendo un classico solitario, Tri-Peaks non gode di moltà varietà, ma risulta comunque rilassante e moderatamente divertente.

    In Poppit il giocatore è chiamato a toccare i palloncini sullo schermo al fine di farli scoppiare, sempre che il palloncino toccato ne avesse almeno uno dello stesso colore accanto. Eliminando i palloni posti in alto, quelli bassi saliranno a prendere il loro posto, mentre eliminando una colonna intera i palloncini si spostano lateralmente al fine di tornare compatti. Si tratta di una variante di un gioco classico riproposto in mille forme ed in mille versioni (dai cellulari ai giochini del digitale terrestre! ed i power-up inseriti (la possibilità di scoppiare un qualsiasi pallone e quella di spostare verso il basso una colonna di palloncini) non sono sufficienti a svecchiare un gameplay semplicistico ed inflazionato.

    Altra variante dell'"accoppia e scoppia" è Squelchies, nel quale bisogna trascinare dei pesci di vario colore da una colonna all'altra toccando la parte bassa del touch-screen; a spostarsi sono solo i pesci dello stesso colore posti nella parte bassa di ogni colonna e il game over giunge nel caso i pesciolini raggiungano il fondo dello schermo.

    La ciliegina sulla torta è Word Whomp, emulo del classico gioco da tavolo Il Paroliere. Con le sette lettere a disposizione, il giocatore deve trovare più parole di senso compiuto possibili prima dello scadere del tempo, magari trovando la parola dorata e senza usare gli aiuti (al costo di dieci secondi ognuno). L'aspetto ironico della faccenda è che, non essendo Pogo Island localizzato in italiano, Word Whomp è completamente in inglese, e dunque completamente ingiocabile da chi non mastica la lingua d'oltremanica.

    A fare da collante tra i cinque minigiochi è presente una modalità chiamata Island Adventure, una specie di gioco dell'oca in cui affrontare più volte questi minigame ed anche altri "micro giochi" in cui è necessario compiere vari tipi di azione, dal lanciare degli oggetti in un forziere (usando una fionda simulata dal touch-screen) al rattoppare la vela della propria nave a colpi di pennino.

    E' uno scherzo... dov'è la telecamera nascosta?

    Tralasciando gli aspetti tecnici del titolo, che pur avendo qualche momento ispirato si attestano su una generale mediocrità, non possiamo che rimanere stupiti di fronte alla quantità di difetti che affliggono Pogo Island. Il primo disappunto riguarda la quantità e qualità dei giochi inseriti in questa raccolta: se già è evidente che cinque minigame siano pochi, la loro bassa qualità e mancanza di profondità peggiora la situazione. Inoltre, è ridicolo constatare che uno dei giochi sia praticamente destinato solo a chi possiede una buona conoscenza dell'inglese, e dunque moltissimi giocatori italiani possono divertirsi con sole quattro attività. Si conti per altro che la struttura di ogni minuteria ludica non è affatto perfezionata, innovativa e divertente, e spesso le partite a Pogo Island risultano inutili e ripetitive.
    Sconfortante anche l'aspetto multiplayer. Utilizzando un solo DS è possibile giocare insieme a tre amici, facendo la propria partita e passando la console al prossimo giocatore: certamente un modo di giocare macchinoso e poco coinvolgente per chi non è impegnato a giocare. Disponendo di due DS e due cartucce di Pogo Island l'unico minigioco in cui è possibile sfidarsi è Word Whomp (oltre al danno, la beffa), mentre con due console ma una sola cartuccia si può unicamente inviare a chi non ce l'ha una demo di Word Whomp (ARGH!).
    Per coloro i quali siano incuriositi dal logo della Nintendo Wi-Fi Connection sulla confezione è bene sapere che non è contemplata alcuna forma di multiplayer on-line. L'unico scopo per il quale connettersi ad internet è quello di scaricare i token ottenuti sul proprio account al sito pogo.com. La semi-totale mancanza del multiplayer in un titolo come Pogo Island è semplicemente sconcertante, in quanto una robusta modalità per più giocatori (magari anche via internet) sarebbe stata in grado di mascherare almeno in parte la scarsa qualità dei minigiochi presenti.
    L'ultimo buon motivo per evitare l'acquisto del gioco è la semplice constatazione che gli stessi minigames presenti nella raccolta sono gratuitamente giocabili sul sito ufficiale di Pogo. Pagare un prezzo non budget solo per potersi portare in giro una compilation di giochi mediocri sarebbe onestamente una scelta assurda, che diventerebbe totalmente folle nel caso si sia già in possesso di una qualche altra raccolta di minigames, come ad esempio quella inclusa in New Super Mario Bros.

    Pogo Island Pogo IslandVersione Analizzata Nintendo DSPiù che una compilation di minigame, Pogo Island è una compilation di difetti. Ecco i principali: sono presenti solo cinque minigiochi (fra cui uno ingiocabile per chi non conosca l'inglese), il multiplayer è limitatissimo, la Wi-Fi Connection non è sfruttata ai fini del gameplay, gli stessi minigiochi sono presenti gratuitamente sul sito ufficiale pogo.com, viene venduto a prezzo pieno. Sicuramente qualcuno si divertirà a fare qualche solitario od a giocare alla brutta copia di Puzzle Bobble, ma ciò non toglie che Pogo Island sia l'ennesimo tentativo di guadagnare soldi facili con prodotti scadenti.

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