Recensione Pokemon Battle Revolution

Falsa partenza per Pikachu e compagni

Pokemon Battle Revolution
Recensione: Nintendo Wii
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • Enter Battle Revolution

    Quella degli spin off dedicati ai giochi dei Pokemon è una storia incostante e poco prevedibile, fatta tanto di delusioni quanto di piacevoli sorprese.
    Tra queste figura sicuramente Pokemon Colosseum, che su Gamecube era riuscito con discreto successo a riproporre le meccaniche vincenti delle incarnazioni portatili della serie anche sulle home console.
    Malgrado fosse lecito aspettarsi un qualche tipo di ampliamento di questa formula di gioco, in occasione dell'esordio su Wii dei mostri tascabili, Nintendo ha deciso di cambiare le carte in tavola, puntando tutto sulla Wi-Fi Connection per garantire un'esperienza online coinvolgente.

    Eutopia?

    Il gioco è ambientato sull'isola di Poketopia, una metropoli che potremmo tranquillamente considerare la Rapture dei mostri tascabili.
    Affacciato sul mare, questo enorme agglomerato di luci al neon e palazzi ciclopici è un vero e proprio paradiso per allenatori.
    Sfogliando il libretto e leggendo distrattamente, è inevitabile pregustare visite per negozi e indimenticabili sfide in scintillanti arene da combattimento.
    Dopotutto, però, la parola Utopia indica qualcosa di molto preciso, e non è un caso che una volta lanciato il gioco, la situazione che si dipinge sui nostri monitor sia ben diversa delle aspettative.

    Da una finestra all'altra

    Il primo passo da compiere in Battle Revolution è creare un Pass Lotta con i dati più importanti dell'allenatore che impersoneremo.
    La mancanza di personalità del protagonista, un comodo escamotage per permettere al giocatore di immergersi al meglio nel gioco che funziona benissimo in altre sedi, in questo caso perde mordente quando ci viene imposta dai programmatori la scelta di due soli archetipi di default, dotati di un set di mostri di base. Solo connettendo al Wii un DS con una copia di Pokemon Diamante o Perla potremo effettivamente creare un allenatore personalizzato, modificandone l'aspetto e accompagnandolo con una squadra di sei creature scelte a piacimento tra quelle che avremo catturato e allevato nella versione portatile del gioco.
    Purtroppo il divertimento, per chi non possiede la console a due schermi, risulta completamente compromesso: Pokemon Battle Revolution non consentirà di visitare nuove zone del mondo inventato da Satoshi Tajiri, e tantomeno permetterà di allevare creature partendo da zero.
    L' “esplorazione” di Poketopia è compressa in serie di menu dalla navigazione lenta e fastidiosa.
    Il problema è che sono proprio questi elementi mancanti, unitamente al gusto di completare la propria collezione di mostri, ad aver decretato il successo della serie.
    Quello che rimane agli utenti Wii è invece è una sequela di scontri da affrontare sempre con gruppi di creature statici, pre-costruiti allo scopo di sbloccare varie feature, come arene bonus e crediti con cui acquistare nuovi capi di abbigliamento per il nostro alter ego.

    Affatto Rivoluzionario

    Le opzioni disponibili non sono molte, e comprendono la possibilità di combattere liberamente contro la CPU o contro altri tre giocatori, la modalità arena e quella online, che tramite il controverso sistema di codici amico
    permetterà di organizzare partite anche con amici distanti o perfetti sconosciuti.
    I controlli non sfruttano affatto le potenzialità del Wiimote, che viene utilizzato come semplice puntatore. Tanto vale settare il sistema di controllo alternativo tramite croce direzionale e riposarsi le braccia.
    Leggermente più fortunati i possessori di DS, che anche in questo caso potranno sfruttare una delle poche caratteristiche interessanti del titolo, ovvero l'utilizzo della console portatile come Pad.
    Sincronizzando le due macchine Nintendo, infatti, potremo giocare la battaglia libera utilizzando la squadra attiva di Diamante e Perla scegliendo le azioni dei nostri mostri direttamente dal touch screen.
    Il sistema di combattimento a turni è lo stesso di sempre. Sono disponibili due modalità differenti: una “due contro due” ed una in cui sarà un solo mostro per volta a scendere in campo.
    Ogni membro del nostro party avrà a disposizione fino a quattro diversi attacchi, che dovremo utilizzare per sfruttare le debolezze degli avversari in un complesso intreccio di resistenze elementali.
    La decisione di non includere nel gioco oggetti di alcun tipo ha contribuito ad appiattire notevolmente la varietà degli scontri, che risultano in definitiva eccessivamente semplificati anche a causa di alcuni piccoli cambiamenti, probabilmente apportati distrattamente, come l'impossiblità di cambiare al volo il nostro mostro dopo aver sconfitto quello dell'avversario nelle battaglie singole.
    Il risultato finale è ben lontano dal mix perfettamente bilanciato di accessibilità e strategia presente nei capitoli titolari della saga, e finisce anzi per annoiare il giocatore, che perderà velocemente interesse nel prodotto una volta provate le poche variabili di gioco online.
    Battle Revolution non offre niente che già non fosse possibile fare con Diamante e Perla, anzi elimina addirittura alcune feature, come la chat vocale, la possiblità di scrivere messaggi e lo scambio via Wi-Fi.

    Premio di consolazione

    L'unica arma rimasta al titolo per accattivarsi l'utenza Wii è dunque il motore grafico 3D.
    Delle quasi 500 creature che compongono il bestiario di Pokemon, oltre la metà sono state realizzate in modo più che soddisfacente. Hanno ricevuto un trattamento di favore i mostri più recenti, inclusi per la prima volta in
    Diamante e Perla, mentre lascia perplessi una parte dei modelli già visti su Gamecube: la tentazione di riciclare è stata troppo forte e pare che i programmatori non siano riusciti a resistervi, limitandosi ad applicare ad alcune, sfortunate creature, degli shader elementari per mantenere una certa omogeneità.
    Le animazioni in combattimento sono molto ben caratterizzate, sia per quanto riguarda gli allenatori che i Pokemon, e anche gli effetti speciali degli attacchi sono decisamente piacevoli da vedere, e sebbene non spingano al massimo l'hardware Nintendo, riescono a generare piacevoli effetti particellari e di luce. Talvolta alcune mosse risultano più generiche o si assomigliano troppo, ma con un arsenale di migliaia di colpi speciali di cui disporre si tratta di un dettaglio quantomeno trascurabile.
    Il comparto visivo è comunque soddisfacente nell'insieme, sopratutto grazie alle arene, varie, colorate, ricche di dettagli. Ottima l'idea di eliminare le varie barre di energia dalla scena (appariranno solo per mostrare i danni subiti dalle creature), lasciando il giocatore libero di ammirare i combattimenti a tutto schermo. Un vero peccato però che questa sagace intuizione non sia stata supportata da una regia all'altezza, che invece di donare dinamismo e drammaticità alla scena la riprende freddamente: un passo indietro rispetto a Colosseum e XD, che con un sistema efficace di inquadrature che alternavano un effetto steady a zoom repentini riuscivano a rendere interessanti anche i momenti in cui l'azione si fermava per permettere ai giocatori di scegliere le prossime mosse.
    La colonna sonora è anonima e svolge decentemente il mero lavoro di sottofondo senza spiccare particolarmente, salvo nei momenti in cui qualche piacevole riarrangiamento si concede all'orecchio dei fan più affezionati. Vergognosa invece l'ostinazione con cui Nintendo continua a riproporre gli stessi versi dei mostri anche su console casalinghe: in alcuni casi questi risalgono addirittura all'epoca del Game Boy originale.
    Gli incontri sono commentati da uno speaker, in lingua italiana. Anche se sarebbe stata apprezzabile una varietà di frasi maggiore e ben presto il silenzio diventa preferibile alla compagnia della voce, va premiato il tentativo di localizzare così a fondo il prodotto anche per il mercato nostrano.

    Pokemon Battle Revolution Pokemon Battle RevolutionVersione Analizzata Nintendo WiiPokemon Battle Revolution si rivolge ad un pubblico preciso, eppure non dispone di doti sufficienti a soddisfare neppure il meno esigente tra gli appassionati dei pokemon. Le poche opzioni di gioco, il comparto tecnico altalenante e la mancanza di tutte quelle caratteristiche che hanno portato la serie nintendo ad essere così amata dal pubblico (quasi completamente assenti in quest'incarnazione per Wii), sembrano additare senza pietà un prodotto incompleto, approssimativo. La causa di questo probabilmente risiede nella necessità da parte di Nintendo di lanciare il titolo in tutta fretta sul mercato giapponese ed americano, ove per lungo tempo ha rappresentato l'unico esponente dei giochi compatibili con Wi-Fi Connection per la candida console. Alla luce della lunghissima attesa per una release Europea, della mancata volontà di provare almeno a sistemare alcuni dei difetti più gravosi e, sopratutto, del prezzo pieno, l'acquisto è decisamente sconsigliato. Ai giocatori curiosi di provare la connettività Wii-DS non resta che attendere ancora.

    4.5

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