Recensione Pro Cycling Manager Stagione 2011

La simulazione ciclistica per eccellenza torna sui nostri schermi!

Recensione Pro Cycling Manager Stagione 2011
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  • Il ciclismo è uno degli sport più popolari praticati in Italia, sia a livello agonistico, sia a livello amatoriale, con schiere di ciclisti che ogni giorno affollano le nostre strade, specialmente ora che siamo alle porte dell'estate. Non c'è quindi periodo migliore per far uscire un simulatore di ciclismo, ora che il Giro d'Italia 2011 è da poco finito con la vittoria di Contador ed il Tour de France deve ancora iniziare il 2 luglio. Di quale simulatore stiamo parlando? Di Pro Cycling Manager 2011, titolo sviluppato da Cynide Studio che da anni è il re incontrastato del genere, essendone di fatto l'unico esponente.

    Una lunga pedalata

    Pro Cycling Manager Stagione 2011 presenta una moltitudine di modalità di gioco che faranno contento anche il più grande appassionato di ciclismo. Si passa dalla modalità carriera, in cui si controllerà in tutto e per tutto un'intera squadra anche dal punto di vista finanziario, alla stagione singola, fino a disputare un'unica tappa od una delle grandi classiche che sono in calendario durante l'anno: dalla Milano-Sanremo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Chi volesse potrà inoltre cimentarsi nel ciclismo su pista, con una serie di competizioni che vanno dall'inseguimento allo sprint, in una modalità di gioco che evade piacevolmente dai canoni del titolo.
    Il punto forte rimane comunque la modalità carriera. In questa sede porteremo un'intera squadra, lungo il corso dell'anno, ad affrontare le più svariate competizioni, tutte rigorosamente reali. Sottolineiamo anche che i team presenti ed i nomi dei corridori sono anch'essi realmente esistenti, con i roster aggiornati all'anno in corso.
    Una volta scelta una squadra ed avviata la partita avremo la possibilità di agire su numerosi campi. Innanzitutto dovremo procedere con la preparazione atletica attraverso una serie di allenamenti da svolgere in giro per il mondo e seguire poi con le prime competizioni minori, come ad esempio il Giro d'Australia, che fungeranno da preparazione generale per le più importanti corse a tappe o le maggiori classiche. Sarà bene tenere d'occhio il volere del team, gli obiettivi che si è posto, così come i piazzamenti e i risultati minimi degli sponsor. In quest'ultimo caso in particolare deludere uno sponsor potrebbe voler dire perderlo assieme agli introiti che ne derivano, con tutte le conseguenze del caso. I soldi sono necessari per acquistare innanzitutto il materiale per i corridori (telai, ruote, caschi): quando si correranno le competizioni più importanti avere un telaio più performante potrebbe essere decisivo ai fini della vittoria finale, sempre che si abbia un corridore di punta da riuscire a piazzare ai vertici. Oltretutto nel bilancio della squadra si dovrà tenere conto anche degli stipendi degli atleti, dello staff, dell'iscrizione alle varie competizioni e cosi via. La parte gestionale risulta quindi essere abbastanza curata e profonda.
    Il bello del gioco arriva però con lo svolgersi delle corse, o delle tappe. Qui saremo immersi direttamente nel vivo dell'azione e dovremo gestire i nostri atleti dall'inizio alla fine di una corsa. Le variabili da tenere in considerazione sono molte cosi come le azioni da intraprendere. Sostanzialmente la nostra strategia andrà adattata a quelle che sono le caratteristiche della nostra squadra e dei nostri uomini di punta. Prendendo ad esempio la Lampre, in cui milita Petacchi, avremo il nostro punto forte nelle volate e nelle tappe pianeggianti. Qui sarà quindi opportuno far tirare la volata di Petacchi ai suoi gregari, controllando che durante la corsa non vi siano pericolose fughe, e nel caso rispondere a dovere. Potremo anche ordinare di tirare lungo ad un corridore con una resistenza alta, oppure ordinare a tutti di tirare brevemente cosi da darsi il cambio; ancora potremo comandare uno scatto od un contrattacco oltre che necessariamente consigliare ai corridori di andare a fondo gruppo per rifornirsi di borracce. Infine ci avremo l'opportunità di decidere quale debba essere lo sforzo profuso da ogni atleta in ogni azione che gli indichiamo di fare tramite una barra apposita, con valori che vanno da 0 a100. Eccedere ed impostare ad esempio il valore vicino al 100 per troppo tempo farà si che i corridori arrivino troppo stanchi alla fine della corsa o nei momenti cruciali, mancando ad esempio una volata finale o venendo meno nel momento più importante di una tappa in salita.
    Il livello di sfida sembra essere davvero alto e non risulta facile vincere nemmeno le tappe dei giri minori, non senza una grande attenzione al dettaglio. Un errore può facilmente portare ad una cocente sconfitta, anche quando tutto sembra andare per il verso giusto.
    Discorso a parte per le modalità di gioco inerenti il ciclismo su pista. In questo caso non si potrà simulare una stagione intera, ma avremo a disposizione l'opportunità di portare a termine eventi singoli in ognuna delle specialità presenti. Una volta scelto l'atleta da impersonare, potremo controllarne solamente il grado di sforzo in gara (regolando di conseguenza la velocità che terrà in pista), e la direzione da tenere, stando molto attenti a non finire la sua riserva di resistenza con troppo anticipo, pena la sconfitta. Il tempismo in questo frangente del gioco sarà ancora più fondamentale dato che ci si contenderà la vittoria per pochi decimi e le cose più importanti saranno tenere la scia dell'avversario e scattare al momento opportuno.

    Processo alla tappa

    Se sotto l'aspetto contenutistico il titolo merita degli elogi, è sotto il profilo tecnico e grafico che invece affonda. I modelli degli atleti sono l'unica cosa realmente ben curata mentre per il resto non c'è da stare troppo allegri. Gli elementi a bordo strada sono poco dettagliati e con pochi poligoni, cosi come le moto che accompagnano il gruppo o l'auto del direttore di corsa. Sono certamente tutti elementi marginali, ma che si mostrano orrendemente in tutta la loro scarsa qualità. Alcune inquadrature poi risultano inutilizzabili, come ad esempio quelle dalle moto, dato che non permettono di fare un quadro esatto della situazione: sarà sempre meglio affidarsi alla macchinosa camera libera, cosi da gestire la regia della gara personalmente. Tutto questo, aggiunto alla generale imprecisione (capita ad esempio che la visuale dall'alto "si perda", cosi come l'inquadratura in moto), rende l'esperienza di gioco complicata ed a tratti davvero frustrante. In alcuni frangenti il gioco pecca anche nel framerate. Al massimo dettaglio raggiungeremo l'apoteosi degli FPS traballanti, indifferentemente dalla nostra configurazione e senza che questi apportino migliorie significative, se non un'illuminazione irreale viziata da un forte bloom. A tutto ciò aggiungiamo un'interfaccia scarna e poco curata ed una colonna sonora insoddisfacente e il quadro completo presenterà un titolo buono solo per metà.

    Pro Cycling Manager Stagione 2011 Pro Cycling Manager Stagione 2011Versione Analizzata PCPro Cycling Manager Stagione 2011 sarebbe stato un gran titolo con un po' di cura in più sul lato tecnico ed invece non può aspirare a più di una sufficienza abbondante. Il gioco vanta roster aggiornati, tutte le maggiori competizioni, un'anima gestionale (nella modalità carriera) e tattica (in gara) non indifferente. Ma quasi tutto è poi rovinato dalla realizzazione tecnica scarsa, che non è al livello del resto e che compromette seriamente il gameplay. Bisogna comunque riconoscere che essendo l'unico titolo del genere l'appassionato non potrà fare altro che acquistarlo, magari riuscendo a soprassedere su tali difetti, impegnato come sarà a preparare la tappa di montagna decisiva del Giro d'Italia.

    6.5

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