Recensione Pure Football

Il Calcio da Strada secondo Ubisoft!

Recensione Pure Football
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    Il calcio di strada non è solo uno sport, è quasi una filosofia di vita. Nato nelle polverose strade di una qualsiasi città del mondo, questa pratica è una vera e propria ‘scuola’, un gioco legato al territorio e allo stesso tempo influenzato dai miti del calcio internazionale. E’ sognare di diventare un fuoriclasse, di partecipare alla finale dei mondiali, di segnare il goal della vittoria. Con magari delle pietre a fungere da pali e dei bastoni a delimitare l’area di rigore.
    Pure Football prende spunto da questo basilare concetto del gioco del calcio, proponendo un titolo dalla spiccata anima arcade, che vede 10 giocatori scendere in campo pronti ad affrontarsi in una sfida all’ultimo goal, senza arbitri, regole o imposizioni di alcun tipo. Il calcio secondo Ubisoft sarà in grado di distrarci dai virtuosismi simulativi dell’ultimo capitolo di Pro Evolution Soccer e FIFA? Non ci resta che scoprirlo pad alla mano.

    La dura legge del Goal

    In campo vedremo sfidarsi due squadre composte da cinque calciatori provenienti da 17 squadre nazionali reali (tra cui ovviamente anche l’Italia), su terreni di gioco presi da otto diverse città (tra cui troviamo anche Milano, oltre che varie altre locazioni dal mondo). Prima di ogni partita potremo decidere i cinque componenti da mandare in campo, sebbene siano del tutto assenti tattiche di gioco ed opzioni manageriali di alcun tipo. Pure Football cerca di venire incontro al giocatore offrendo un sistema di controllo fondato su due stili, uno estremamente simile ai comandi di PES mentre l’altro strizza ovviamente l’occhio a FIFA (apparentemente, quindi, un connubio tra simulazione e spettacolarità). Le tecniche di difesa sono basate esclusivamente sul contrasto, sulla scivolata e su di una schivata laterale, mentre quelle offensive si basano sul tiro, sul passaggio (filtrante e non) e sul cross.
    Detta così il gameplay di Pure Football potrebbe quantomeno risultare interessante, ma vi assicuriamo che purtroppo il risultato è ben al di sotto delle aspettative: tutte le movenze dei nostri calciatori sono infatti pre-calcolate e ciò va a discapito della libertà di movimento, assolutamente limitata. Ad esempio, durante una rimessa laterale non potremo muovere i nostri compagni di squadra! Tutto si fonda tendenzialmente sulla giusta pressione dei tasti al momento opportuno, cosa questa che vanifica ogni sforzo tattico o strategico. A volte vi sembrerà infatti di stare giocando ad un laser game camuffato da titolo calcistico: una barra di caricamento del tiro determinerà la potenza e la precisione del colpo. Se premeremo il tasto al momento giusto, eseguiremo un colpo denominato (appunto) "pure", rafforzato da una coreografica sequenza al rallentatore.
    Inoltre, ogni azione andata a buon fine ci permetterà di accumulare punti, i quali saranno in grado di rendere automaticamente il nostro tiro successivo un “pure”. Insomma, è l’esaltazione della spettacolarità a scapito di una giocabilità vera e propria. Le modalità di gioco di Pure Football offrono ovviamente diverse varianti sia per il multiplayer che per il single player: quattro giocatori potranno infatti sfidarsi sulla stessa console (o due giocatori tramite Xbox LIVE), mentre nella modalità per giocatore singolo, oltre che alla classica partita veloce, saremo chiamati ad affrontare anche una modalità carriera: questa ci permetterà di creare una squadra con tanto di nome e logo, formata da un ‘dream-team’ ideale. Il nostro scopo, poco sorprendentemente, sarà quello di scalare una classifica generale, grazie anche alla possibilità di comprare nuovi giocatori tramite l’ausilio di punti esperienza.

    Street Soccer

    E la carriera in singolo, sebbene non offra chissà quale rivoluzione del genere, è sicuramente uno dei punti di forza del titolo Ubisoft, grazie alla possibilità di migliorare la nostra squadra ed i giocatori al suo interno: le partite prevedono infatti obiettivi sempre diversi (come segnare un determinato numero di goal o eseguire una sequenza particolare di azioni sul campo), grazie ai quali sarà poi possibile ampliare la propria rosa di calciatori.
    Peccato solo che, una volta portata a termine la carriera, Pure Football ha veramente poco altro da offrire. Anche nella modalità online (giocabile solo se si possiede un account UPLAY) è possibile costruire la propria squadra, sebbene l’opzione non permetta di importare lo stesso team già creato nella carriera in single-player (il perché di tale scelta ci risulta inspiegabile).

    A questo si aggiunge un comparto grafico decisamente sotto gli standard attuali, incapace di tenere testa ai titoli concorrenti (come ad esempio la serie di FIFA Street). La gestione della telecamera permette inoltre al gioco di darci una visuale molto ravvicinata della partita senza compromettere la giocabilità (complice anche il numero esiguo di calciatori sul campo), sebbene la sensazione di coinvolgimento sia sminuita a causa di texture ed animazioni al limite dell’accettabile.
    Discorso dissimile per quanto riguarda il comparto audio del titolo Ubisoft: una colonna sonora asfissiante (presente tra l’altro solo ed esclusivamente nelle schermate di caricamento e selezione delle varie modalità), renderà insopportabili le attese pre-match, mentre è praticamente assente una vera e propria telecronaca della partita, sostituita da frasi pronunciate dai giocatori sul campo (assolutamente ridicole nella maggior parte delle situazioni).

    Pure Football Pure FootballVersione Analizzata Xbox 360Con Pure Football, Ubisoft ha messo in piedi un prodotto evidentemente fuori dalla portata dei ‘giganti’ del genere, vale a dire i classici Pro Evolution Soccer e FIFA di turno. La sua anima arcade mal si sposa con una giocabilità meccanica e decisamente poco versatile, fondata solo ed esclusivamente sulla tempistica. Ma forse, il ‘bello’ del gioco risiede proprio nel suo essere anticonformista, nell’infrangere le complicate (e talvolta inflessibili) regole del calcio ‘vero’. Peccato solo che la disarmante mediocrità con cui il tutto è stato messo in piedi (sia a livello di sistema di controllo che per quanto riguarda il comparto tecnico, assolutamente indegno per un titolo uscito nel 2010), scoraggerà anche chi dal calcio chiede solo ‘una partita e via’. E questo, arbitro, è decisamente un fallo da cartellino rosso.

    5

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