Recensione Pure Pool

I re della stecca

Recensione Pure Pool
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Il pubblico di Playstation 4 è sicuramente ampio e variegato, in grado di apprezzare colossal e grandi classici come l’edizione rimasterizzata di The Last Of Us ma anche titoli completamente differenti, che con i videogiochi si identificano solo per quanto riguarda la loro forma elettronica. Dopo lo sbarco della maggior parte dei tavoli di Zen Pinball 2, quindi, non stupisce trovare anche Pure Pool, simulatore di biliardo sviluppato da VooFoo Studios<7b>, team a proprio agio tra tavoli ricoperti di velluto e palle otto, in quanto già autori di Hustle Kings. A differenza del titolo precedente, ricco di contenuti folli e spesso non del tutto realistici, Pure Pool punta proprio alla simulazione, finendo però per offrire un pacchetto limitato anche se molto ben confezionato.

    Si va al pub

    Pure Pool si apre con un lungo caricamento che porta all’interno di un moderno pub. Tavolini, un bancone ben lucidato, luci soffuse e musica jazz di sottofondo creano l’ambiente perfetto per un paio di partite a biliardo. Purtroppo il pub è l’unico ambiente disponibile e benché realizzato in maniera ineccepibile, soprattutto per quanto riguarda illuminazione e materiali, dopo poco si inizierà a sentire la mancanza di altre ambientazioni. Conviene quindi concentrarsi sin da subito sul tavolo, in modo da dare il proprio meglio per sbaragliare gli avversari. Inizialmente è disponibile un semplice tutorial che spiega come poter interagire con la propria stecca, andando a simulare una partita con un solo giocatore, nel tentativo di mettere in buca tutte le palle presenti sul tavolo venendo assistiti mentre si impara ad effettuare tutti i colpi possibili. Dal classico diretto, all’uso delle sponde, anche multiple, fino agli effetti, in grado di far tornare indietro la sfera bianca al contatto con un’altra palla, tutto viene spiegato in maniera abbastanza chiara, dando anche consigli sul come impostare la partita.
    Una volta terminato il tutorial è quindi possibile iniziare una propria carriera in solitaria, oppure sfidare altri giocatori online. È proprio la modalità carriera a sottolineare nuovamente la mancanza di contenuti all’interno di Pure Pool, in quanto non offre nient’altro che una serie di partite contro l’intelligenza artificiale del gioco, inserendo alcune sfide di difficoltà crescente e aggiungendo quindi un po’ di pepe all’esperienza.
    Ad esempio si dovrà vincere senza sprecare nemmeno un colpo, magari utilizzando solo le buche d’angolo per le proprie palle. La curva di difficoltà è ben calibrata e l’avversario digitale tende a sbagliare solo nelle prime partite, mettendo rapidamente in difficoltà il giocatore.

    Pool avatar

    Il vero cuore di Pure Pool batte comunque nella modalità online, in quanto la carriera non fa nulla per cercare di premiare il giocatore per le proprie prodezze, se non sbloccando elementi grafici quali disegni per la superficie del tavolo o stecche di colori differenti. Online si possono trovare centinaia di giocatori, da scegliere sia attraverso un filtro sul livello raggiunto, semplice numero che denota quanto si ha giocato (considerato che i punti esperienza si possono guadagnare tanto vincendo quanto perdendo), oppure cercando tra tutti quelli disponibili. Nel caso il vostro avversario preferito non sia online, è comunque possibile sfidarlo grazie ad un sistema già visto all’opera in altri titoli, primo tra tutti Forza Motorsport 5. Pure Pool delinea infatti un profilo del giocatore che diventa sempre più accurato man mano che si accumulano partite. Il gioco monitorerà quindi quali tipologie di tiri si preferiscono, con quanta forza in media si tocca la palla bianca e che uso si fa degli effetti. Tale profilo verrà quindi salvato online e sarà sempre disponibile per tutti, offrendo quindi la possibilità di affrontare un avversario anche se non è in quel momento davanti alla console. Il sistema funziona discretamente bene e l’approccio differente dei giocatori si percepisce, anche se lo spirito agonistico è comunque falsato e difficilmente si giocherà con lo stesso grado di passione contro una persona o con una sua replica digitale, per quanto accurata.

    Poco ma buono

    Le sfide, sia online che offline, si possono dunque giocare scegliendo tra due regolamenti differenti, tra cui il celebre 8 Ball all’americana, anche se un maggior numero di varianti avrebbe sicuramente reso l’esperienza più completa. Esistono modalità alternative, ma è molto difficile trovare giocatori online disposti a provarle, con il risultato finale che si giocherà sempre con regole simili. Ogni sfida è comunque divertente e il sistema di controllo tramite DualShock 4 è eccellente, con la possibilità di dosare con precisione la mira, tramite l’analogico sinistro, e la forza del colpo, con lo stick destro. Ai tasti frontali sono poi deputati gli effetti, la mira di precisione e la possibilità di muoversi liberamente intorno al tavolo, in modo da verificare da vicino la posizione delle altre palle prima di un colpo. Anche la superficie touch del controller è utilizzata, con lo scopo di muovere lo sguardo del giocare nelle varie direzioni, magari per tener d’occhio una palla da colpire in seconda battuta dopo una sponda.
    Tecnicamente Pure Pool si presenta benissimo anche sul tavolo di gioco, e non solo per quanto riguarda l’ambientazione di sfondo: le palle hanno una resa molto lucida, che riflette l’illuminazione in maniera realistica ma a tratti un po’ eccessiva, mentre i materiali del tavolo stupiscono per fotorealismo, con le sponde che si comprimono leggermente quando una palla le tocca e una nuvola di gesso blu che viene emessa dalla stecca al contatto con la palla, nello slow motion che annuncia l’ultimo tiro e conseguente vittoria di uno dei giocatori.

    Pure Pool Pure PoolVersione Analizzata PlayStation 4Pure Pool è un’ottima simulazione di biliardo, accurata e soddisfacente, che nella sua modalità online ripone tutte le proprie qualità. Il sistema per giocare con avversari digitali anche quando i propri amici sono offline rappresenta un’innovazione interessante ma è in termine di numero di contenuti puri che il prodotto perde alcuni colpi. Si tratta comunque di un titolo consigliato per il pubblico dei giocatori di biliardo, che probabilmente verrà espanso nel tempo esattamente come accadde per Hustle Kings, nel passaggio dalla versione Playstation 3 a quella per PS Vita.

    7

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