Recensione Quake4

“Tesoro, quest'estate vacanze su Stroggos”.

Recensione Quake4
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  • Xbox 360
  • Pc
  • “Tesoro, quest'estate vacanze su Stroggos”.

    E' tempo di ferie e fervono i preparativi per un meritato relax: finalmente dedicheremo più attenzioni alla nostra amata, la bella xbox360, senza troppe preoccupazioni per la testa, ad eccezione forse della mancanza cronica di uscite eccellenti per il periodo estivo. Per venire incontro alla fame videoludica dei nostri affezionati lettori, e in parte per rimediare allo sgarbo di non averlo presentato prima, la copiosa redazione di Everyeye si lancia nell'appassionata recensione di Quake 4, ultimo capitolo di una delle più famose saghe FPS targate Id Software.
    Nonostante il brand in gioco sia uno dei cavalli di battaglia della softwarehouse texana, dopo il malcontento generato da un'eccessiva aspettativa per Doom 3, si è pensato bene di dare a Raven Software la responsabilità del suo sviluppo, pur coltivandone la supervisione.

    What's the Story? Morning Glory...

    Sono passati ben due lustri dall'avvento del primo capitolo, innovatore nel campo FPS con l'introduzione del primo vero motore grafico 3D e altre prelibatezze squisitamente tecniche, ma povero di un background che sapesse legare l'incedere del nostro alter ego tra le varie mappe di gioco. Non era certo prerogativa di Id Software fornire “anche” una trama, però col suo seguito, Quake 2, seppe condire l'azione con una certa logica e immergerla in un contesto credibile, realizzando quella che a tutt'oggi è ritenuto una pietra miliare del settore. In un'ambientazione fantascientifica, il giocatore prese parte all'Operazione Overlord, un disperato tentativo di proteggere la Terra dall'invasione aliena, lanciando una controffensiva al pianeta nativo dell'ostile razza cibernetica degli Strogg. Molti soldati furono catturati e uccisi prima ancora di varcare la superficie del pianeta, così il giocatore si trovò da solo ad intrufolarsi nella capitale Strogg, armato di tutto punto, con l'obiettivo di sgominare le difese planetarie e assassinare il leader nemico, tale Makron. Ed è qui che rientriamo nuovamente in scena, nei panni del Caporale Matthew Kane, un membro della gloriosa squadra d'elite Rhino avremo il compito di terminare ciò che resta dell'odiosa minaccia indigena. Purtroppo per noi gli Strogg si sono rivelati estremamente rapidi nel riprendersi e coll'infuriare della guerra sono riusciti a riorganizzarsi e a costruire un nuovo Makron, ancora più letale; l'unica speranza di vittoria è diventare uno di loro. Riusciremo nuovamente a bucare le difese nemiche e sopravvivere alle innumerevoli incursioni aliene? Al Makron l'ardua sentenza.

    Ce l'hai da accendere?


    La stretta parentela che lega Quake 4 a Doom 3 fortunatamente si limita al solo utilizzo del motore grafico, mentre atmosfera e giocabilità prendono strade differenti, senza scordare le peculiarità offerte dal titolo demoniaco, sapientemente amalgamate. Croce e delizia del gioiello di Carmack era per esempio la famigerata torcia alla quale il giocatore ricorreva per le fasi esplorative immerse nell'oscurità, perdendo così l'utilizzo dell'arma in dotazione. Con Quake 4 cambia la musica: non siamo più soli e inermi al fioco pallore di una torcia divorato dalle tenebre, ma possiamo esibire tutta la nostra spavalderia con armi munite di luce, e le stesse ambientazioni per la maggior parte del gioco, godono di buona illuminazione. Di rilievo sono i larghi spazi a nostra disposizione per le manovre, non più stretti cunicoli arredati a corridoi, e col progredire dell'avventura imboccheremo vaste lande desolate, alla guida di svariati mezzi blindati, tra i quali spiccano un tank e un mech, incrementando la già massiccia potenza di fuoco. Non temete, questi giocattoli oltre a schiacciare gli odiosi Strogg come formiche ci permetteranno di affrontare entità ben più toste, variando così l'esperienza di gioco ed elevandone la difficoltà.
    Difficile, dunque, ma non impossibile: avremo spesso diversi marine di supporto al nostro seguito, di importanza vitale non solo per il fuoco di copertura, ma come abili medici ed ingegneri per ripristinare salute ed armatura, e potenziare i nostri giocattoli con nuovi gadget. L'intelligenza artificiale delle unità ausiliarie è buona, i ragazzi sanno il fatto loro su come abbattere il nemico, questo almeno per i livelli "Soldato" e "Caporale" di difficoltà, mentre da "Tenente" o "Generale" bisognerà prendersene cura se non vorremo assistere alla loro prematura dipartita. E' interessante notare come i compagni si adattino al nostro stile di gioco: a noi la scelta se essere delle teste d'ariete oppure abili cecchini, loro faranno il resto. Consigliamo fin da subito di affrontare il gioco da Tenente, la massima difficoltà offerta all'inizio, per avere un'esperienza appagante e credibile; certo alcuni punti risulteranno impossibili ai primi tentativi, ma non demordete, sarà una soddisfazione superarli. Mentre potete tenere gli altri livelli di difficoltà, vere e proprie passeggiate, per sbloccare l'infinità di obbiettivi offerti dal gioco offline; e attenzione a non usare i cheat, altrimenti non guadagnerete punti personaggio. Incredibile ma vero, in più di un'occasione dovremo utilizzare un minimo di strategia per affrontare gli innumerevoli contatti nemici, al contrario gettarsi nella mischia ad armi spiegate ci condurrà spesso ad una morte certa. A rendere ancora più convincente l'atmosfera del gioco, Raven ha introdotto vere e proprie persone: col proseguire delle vicende incontreremo personaggi con identità credibili e storie da raccontare, non solo ammassi poligonali, all'inizio persino titubanti nei nostri confronti. Nonostante queste piacevoli variazione sul tema, il gioco resta fortemente ancorato all'essenza originaria dei primi FPS: attraversare un livello seguendo un percorso prestabilito, eliminando tutto ciò che ci viene incontro, prevalentemente in solitaria... E qui subentrano i limiti "relativi" del titolo in analisi, a partire da una vera e propria deficienza artificiale con nemici che ci corrono addosso stanchi di esistere, incapaci di allestire attacchi coordinati, alla fisica dimenticata ed applicata ai soli barili esplosivi. Ricordiamo ai lettori che il gioco in questione è pur sempre Quake, volutamente studiato per essere immediato e frenetico, non certo un titolo ragionato; di sicuro non sarà dispersivo come Half Life 2, ma risulta indubbiamente godibile, molto più divertente del lento "cugino" Doom 3, o del soporifero Perfect Dark.

    Frullato di Strogg servito Live

    Alla Raven non si sono scordati del pluripremiato terzo capitolo della saga: prepotentemente incentrato sul multiplayer, dopo un ammodernamento grafico, è stato ripreso pari pari per le modalità online di Quake 4, seppure con qualche licenza. Non ce ne vogliano i nostri lettori, ma abbiamo trovato la parte online abbastanza noiosa: non bastavo le poche locazioni messe a disposizione, solo cinque, ma lo stesso level-design è indirizzato esclusivamente ad un convulso frag-party, ristretto ad otto persone. Sebbene le modalità siano tutto sommato varie, “Deathmatch” in singolo o a squadre, “Tourney” per lo scontro 1vs1 e cattura la bandiera classica oppure in variante “Arena” e relativi potenziamenti, alla fine lo scopo è sempre e solo quello di fraggare il proprio avversario... senza il ben che minimo interesse per le strategie. Le stesse mappe, monotone, non offrono certo la possibilità di applicare strategie, viste le piccole dimensioni e una struttura simmetrica a più livelli che si sviluppa principalmente in altezza. Ci troviamo difronte a vere e proprie arene da combattimento, ambienti che funzionavano con Quake 3, quando il gioco online era prerogativa del mondo PC; ma dopo l'avvento di Halo 2, le cose sono cambiate, almeno sul versante console, e avremmo gradito vere e proprie mappe sul modello dell'irraggiungibile titolo Bungie. Questa però resta un'opinione altamente soggettiva, tant'è vero che lo stesso Quake 3 è ancora un titolo di successo in rete, nonostante l'età che si porta appresso.
    In conclusione, puntate l'acquisto sull'online solo se siete dei veri e propri mastini di razza.

    Doom 3 a profusione

    Non c'è da meravigliarsi che il titolo in analisi ricordi il già citato Doom 3, da esso infatti trae il motore grafico; peccato però non lo sfrutti a pieno, se si considera l'hardware estremamente potente che equipaggia xbox360. Purtroppo ci troviamo difronte all'ennesimo porting sempliciotto da PC, con tutti i difetti che ne conseguono, come lunghi tempi di caricamento (se la gioca con PGR3), un frame-rate instabile che in parte ne mina la giocabilità nei punti più affollati, e controlli pensati più all'abbinata mouse&tastiera che non al bianco gamepad. Si poteva fare molto di più dal momento che lo stesso engine era stato alleggerito nella fisica; Quake 4 strizza solo l'occhio alla nextgen, e non è in grado di avvicinarsi a quanto invece ha saputo far intravedere un certo Prey, derivato dal medesimo motore. Nonostante la realizzazione solo discreta, il titolo in questione risulta essere comunque valido, offrendo delle ottime ambientazioni, e un'ampia libertà di movimento. Il motore grafico di Doom3 sa dare il meglio di sé negli interni meccanici, ma anche gli stage all'aperto risultano ben realizzati, e gli strogg sono veramente allucinanti. Viene riproposto lo stesso gioco di luci e ombre presente nel titolo di Carmack, certo con meno buio e molti più effetti luminosi, regalando una suggestiva coreografia di sicuro impatto. Menzione estremamente positiva per l'audio, davvero fuori dalla media, con un ottimo campionario di effetti... in poco tempo imparerete a riconoscere il rantolo di ogni singola unità strogg, e a patto di possedere un buon impianto surround, riuscirete ad individuare il nemico con la massima facilità. Le musiche risultano sempre azzeccate in funzione del momento, e intervallate da ampi silenzi, dove saranno i sibili nemici a far da padroni. Ma è nella campionatura delle voci che l'audio trova il massimo plauso: dovete sapere che per la versione originale ogni singolo personaggio su schermo è doppiato da un attore professionista, offrendo dialoghi di spessore, per quanto possano esserlo visto lo stampo prettamente militaresco. Purtroppo però non possiamo dire lo stesso della controparte italiana, inspiegabilmente “bassa” rispetto al volume generale, poco espressiva e a volte mal gestita: capiterà più di una volta di sentir parlare un personaggio con voci differenti. Si tratta comunque di un lavoro discreto, superiore alla media, in linea con quanto ci aveva già offerto Doom 3.

    Bontà extraterrestre

    Scusate il titolo abbastanza pacchiano, però alla Raven meritano tutto il nostro plauso per aver condito un gioco già estremamente valido da se, con un capolavoro come Quake 2, tutt'oggi ancora tremendamente attuale, grafica a parte. Certo serviva un punto di collegamento per la nuova trama, ma avrebbero potuto scegliere un riduttivo filmato, e invece ci viene offerta la possibilità di rigiocare interamente il secondo capitolo di questa longeva saga. Possibilità che in redazione non ci siamo fatti scappare, riscoprendo un titolo in grado di dire ancora la sua in fatto di level-design, atmosfere e caratterizzazione dei personaggi, ma soprattutto un gioco dannatamente divertente. Completano gli extra del disco bonus, interessanti approfondimenti sugli aspetti salienti del nuovo titolo Raven, come la presentazione dei singoli componenti della squadra Rhino o le armi, grandi, grosse e cattive, e tanto altro materiale ancora, quasi a voler rendere partecipe il giocatore dell'immane impegno profuso dai programmatori nella creazione di questo ottimo titolo.

    Quake4 Quake4Versione Analizzata Xbox 360In un periodo di "magra", Quake 4 si presta come ottimo passatempo grazie alla corposa campagna offline che è in grado di offrire, e ai controversi frag-party disponibili in LIVE, a patto che ne siate dei veri cultori. Con una realizzazione tecnica discreta, non certo da nextgen, soddisfa comunque l'occhio del giocatore, anche se sarà l'orecchio il maggiore entusiasta tra i sensi. Merita infine l'acquisto anche solo per la presenza dell'indiscusso capolavoro di Quake 2, completamente giocabile, disponibile nel disco bonus. Se siete alla ricerca di un titolo immediato, frenetico e appagante, Quake 4 è il gioco che fa per voi.

    7.5

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