Recensione Quarrel

Un Puzzle Game interessante, che gioca con le parole

Recensione Quarrel
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • I puzzle game innovativi e ben caratterizzati sono sempre ben visti dalla critica e dai videogiocatori, in quanto garantiscono ore e ore di divertimento facendo funzionare allo stesso tempo anche il cervello. A metà tra uno Scarabeo ed un Risiko, Quarrel è uno strategico a turni basato sulla conquista dei territori della mappa, attraverso battaglie che si combattono a colpi di anagrammi. Un ibrido che funziona alla perfezione e riporta su XBLA tutto lo straordinario pacchetto già presente su iOS, aggiungendo il supporto per gli avatar Xbox (che fungeranno da protagonisti principali durante ogni partita) e il tanto desiderato multiplayer online. Lo scopo del gioco è tanto semplice da intuire quanto complicato da attuare: ogni utente parte con una porzione della mappa in suo possesso e non deve far altro che conquistare i restanti territori, ovviamente in mano nemica. Ognuno avrà il proprio esercito (che in base al colore varierà anche visivamente) che dovrà essere saggiamente diviso tra le zone in nostro possesso per difenderle dalle sicure incursione avversarie. Non appena scenderemo in battaglia però, non una goccia di sangue verrà versato e non un singolo soldato cadrà: l’avrà vinta chi riuscirà a comporre l’anagramma migliore utilizzando una serie di lettere distribuite a caso dalla CPU. Ogni lettera avrà un preciso valore numerico visibile in basso e chi avrà il punteggio più altro si aggiudicherà il suolo. Il numero di lettere non sarà arbitrario, ma dipenderà esclusivamente dal numero esatto di soldati presenti su quella determinata regione; non si deve però fare l’errore di pensare che una parola più lunga equivalga ad una vittoria certa, poiché la CPU premia soprattutto gli anagrammi originali e molto ragionati, dando poco valore a lettere facilmente componibili. Anche il tempo farà la propria parte: infatti in caso di parità di punteggio tra i due contendenti, vincerà chi avrà risposto più velocemente.

    Scontri all'ultima lettera

    La strategia vincente di Quarrel è sicuramente quella in cui il giocatore riesce a sfruttare al meglio il suo turno, distribuendo in maniera equa il suo esercito sui propri territori ed evitando di lasciarsi andare ad una conquista selvaggia che nel tempo non porterà a nulla se non ad una vergognosa sconfitta. Tempo che si dilaterà oltre ogni immaginazione soprattutto in 4 partecipanti: non sarà raro giocare partite della durata di oltre un’ora e in giochi come questo la strategia ponderosa può fare la differenza tra una vittoria e una disfatta. Proprio per questo motivo Quarrel da il suo meglio negli scontri tra 2 giocatori, che permettono lo stesso divertimento in tempi non troppo dilatati. Anche perché sono presenti parecchie azioni extra che permettono di avvantaggiarsi durante la partita; un esempio perfetto è la chiamata di rinforzi che, previo riempimento dell’apposita barra, andrà a rimpolpare le nostre difese in caso di necessità. Oltre alle partite multiplayer grazie alle quali Quarrel mostra il suo lato migliore, all’interno del gioco è presente anche una modalità in singolo che permette di giocare con avversari controllati dall’IA su 14 mappe differenti. Purtroppo però in questo caso il titolo mostra il fianco, dotando i personaggi virtuali di una bravura fuori da qualsiasi schema umano. L’IA è velocissima e molto spesso compone parole di cui ignoravamo persino l’esistenza, determinando una difficoltà eccessiva, soprattutto per un giocatore alle prime armi.

    Lost In translation

    Anche perché, occorre ricordarlo ai più, il gioco è completamente in lingua inglese. Vale a dire che se non si ha una conoscenza quantomeno eccellente della suddetta lingua, acquistare Quarrel si rivela totalmente inutile. Essendo un titolo che basa molta della sua longevità proprio sul multiplayer online, è facile immaginare che unire tutto sotto un unico vocabolario era una scelta quasi obbligata, ma ciò non toglie che una persona con una preparazione “solo” discreta non ha la benché minima possibilità di cavarsela nei match online, tantomeno -ci dispiace dirlo- in quelli single-player più avanzati. Fatto sta che il team Denki non ha fatto nulla per facilitare le cose, lasciando in lingua originale ogni riga del menù e persino il sostanzioso tutorial, assolutamente necessario per capire a fondo le dinamiche del puzzle-game. Graficamente il titolo ha ben poche pretese, mostrandosi al pubblico con modelli poligonali fortemente ispirati al mondo dei cartoni animati e dei fumetti, ambienti coloratissimi e animazioni spassose. Unica nota dolente l’accompagnamento sonoro che, seppur composto da un vasto numero di effetti musicali in perfetto stile cartoon, resta anonimo e tende ad essere ignorato dopo pochi minuti.

    Quarrel QuarrelVersione Analizzata Xbox 360Quarrel riesce nell’intento di portare su XBLA e PSN tutta la magia di un puzzle-game di successo. La formula funziona alla perfezione ed i match online ben presto si riveleranno come vere e proprie sfide all’ultima lettera. Il problema della lingua inglese è tuttavia da non sottovalutare, onde evitare di lasciar perdere il gioco dopo i primi minuti di scompiglio. Anche perché occorrerà davvero tutta la vostra astuzia e bravura nel comporre parole sempre diverse e originali per accaparrarvi un prezioso territorio nemico. La longevità è ai massimi termini grazie ad una modalità multigiocatore estremamente curata e le numerose possibilità offerte al singolo. Al prezzo a cui viene proposto (400MP) è una buona occasione.

    7.2

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