Recensione R.U.S.E. per Xbox 360

L'RTS ambientato nella Seconda Guerra Mondiale arriva su 360!

Recensione R.U.S.E. per Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    A Ubisoft la guerra piace, e molto. Basti pensare alla serie d’azione tattica di Tom Clancy’s Ghost Recon: Advance Warfigher (il cui ultimo episodio è in dirittura d’arrivo), passando per la più celebre saga stealth di Splinter Cell (il cui ultimo capitolo, Convinction, ha scalato frettolosamente le classifiche di vendita di tutto il mondo), passando per la lunghissima serie di Rainbow Six e concludendo con il buon simulatore di volo Tom Clancy’s H.A.W.X e relativo sequel (per l’appunto H.A.W.X. 2).
    Ora però, la casa di Rayman, Prince of Persia ed Assassin’s Creed si butta a capofitto in un contesto per lei atipico (sebbene già sperimentato con il discreto EndWar), vale a dire quello dei titoli strategici di impostazione militare. E per farlo, ha deciso di immergerci nel contesto storico più noto, ossia quello della Seconda Guerra Mondiale. Stiamo parlando di R.U.S.E, sviluppato dal team di programmatori francesi della Eugen Software. Ma innanzitutto: in cosa consiste l’acronimo R.U.S.E.?

    World at War

    R.U.S.E. deriva dalla parola russa ‘Maskirovka’, termine adoperato per definire uno stratagemma militare atto ad ottenere un vantaggio strategico sul nemico ma con il dispendio di risorse più basso possibile. Ovverosia, la filosofia di fondo del titolo che stiamo andando ad analizzare. Ma partiamo dal principio: l’universo delle console è da sempre terreno poco fertile per i titoli strategici in tempo reale, genere altresì decisamente più noto ai possessori di personal computer sin dall’alba dei tempi. Ultimamente, però, una ventata di aria fresca hanno provato a portarla titoli come Halo: Wars o l’ultimo Command & Conquer, capaci di far provare l’ebbrezza degli RTS anche ai possessori di console casalinghe Playstation 3 e Xbox 360, grazie ad alcuni titoli decisamente ben riusciti e divertenti. R.U.S.E., quindi, va a prefiggersi il compito di continuare questa tradizione, dimostrando che anche le piattaforme di nuova generazione possono avere il loro discreto parco titoli per quanto riguarda gli strategici in tempo reale.
    Come descritto poche righe più in alto, il gioco ci immergerà nel vivo della Seconda Guerra Mondiale, permettendoci di assumere il controllo dei principali schieramenti che hanno partecipato al conflitto, ossia Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Germania, Francia e Unione Sovietica. La campagna single-player vedrà come protagonista il maggiore Sheridan, il quale dalle sabbie del Nord Africa fino all'invasione della Germania dovrà ripercorrere l'intero conflitto sul Fronte Occidentale, dando allo stesso tempo la caccia alla misteriosa spia chiamata ‘Prometeo’.
    Il gioco ci vedrà attraversare ben 23 scenari diversi, i quali comporranno la modalità principale del titolo: un video realizzato con grafica in-game si occuperà di spiegare al giocatore lo scopo della battaglia mostrandogli contempo anche il terreno di scontro. Successivamente, arriva la fase in cui dovremo decidere le varie unità da far scendere in campo: potremo scegliere tra i tank, agli aerei, alle navi, passando per la classica fanteria (comprese le truppe paracadutabili). Una volta pronti alla battaglia armi in mano, saremo chiamati a completare diversi obiettivi primari e non, al fine di proseguire alla missione successiva. Il tutto è impostato come il più classico degli strategici in tempo reale, dandoci la possibilità di scegliere una qualsiasi unità attraverso la semplice pressione di un tasto sul pad Xbox 360, impartendo poi i singoli ordini utilizzando la proiezione dell'unità precedentemente selezionata. Purtroppo, però, l’estrema complessità gestionale del tutto (specie nelle situazioni di battaglia contro i vari eserciti avversari), causerà diverse difficoltà al giocatore, impossibilitato nel manovrare correttamente i vari menu di gioco con il solo utilizzo del Joypad.

    Risiko

    In R.U.S.E., difatti, il gameplay risulterà essere estremamente macchinoso e di non facile esecuzione: dover richiamare manualmente ogni unità o gruppo prima di qualsiasi movimento, renderà l'organizzazione tattica e strategia seriamente difficoltosa. Anche il ‘cursore intelligente’, il quale tenderà a evidenziare automaticamente le unità più vicine, complica oltremodo la gestione delle nostre truppe invece che facilitarla.
    Ad ogni modo, a tentare di salvare la situazione intervengono alcune caratteristiche interessanti, come ad esempio l’inquadratura di gioco: l’utente avrà infatti modo di osservare il campo di battaglia in quasi tutta la sua interezza, grazie ad un’interfaccia decisamente ampia senza alcun limite di visuale o ‘nebbia artificiale’ a coprire il tutto. Ciò darà il via ad un’esperienza ludica dal ritmo tutt'altro che frenetico; i movimenti delle nostre unità sul campo di battaglia saranno difatti molto lenti, elemento questo che esalterà l’essenza strategica dell'esperienza evitando situazioni caotiche o confusionarie. Sarà quindi fondamentale disporre con estrema intelligenza le proprie truppe, al fine di anticipare in tempo le mosse del nemico.
    Nel gameplay spicca la presenza degli Stratagemmi, ovverosia abilità speciali utilizzabili in battaglia per ottenere un vantaggio sui nostri avversari (capaci di garantirci specifici bonus in grado di migliorare le nostre abilità tattiche offensive o difensive). Sul campo avremo inoltre anche la possibilità di nascondere le nostre truppe lungo il territorio, eseguendo poi dei fulminei attacchi a sorpresa. A questo seguono l’abilità ‘Decrittazione’, la quale ci permetterà di scoprire le mosse del nemico in parti di territorio precedentemente occultate, seguita da ‘Spia’, capace di portare allo scoperto tutte le unità nemiche presenti in una determinata zona del campo di battaglia. Dovremo quindi imparare a padroneggiare ogni caratteristica del nostro esercito, dalla fanteria a nostra disposizione alle risorse in dotazione, senza trascurare la conformazione territoriale.
    Ad un occhio attento, R.U.S.E. è un susseguirsi di tattiche d'astuzia, in cui talvolta vedrà il più scaltro uscire vincitore dal conflitto. Peccato solo che il tutto sia stato reso eccessivamente frustante in talune occasioni.

    Tecniche di guerra

    A livello tecnico ed estetico, R.U.S.E. ci offre diversi spunti interessanti alternati da incomprensibili cadute di stile: i vari campi da gioco saranno formati da colline, foreste, spazi aperti, o cittadine abbandonate, capaci di ricreare l’atmosfera bellica tipica della Seconda Guerra Mondiale. Dall’altro lato, però, la modellazione poligonale delle truppe risulta essere di qualità realmente infima, tant’è che la maggior parte delle volte preferiremo non zoomare sul campo per non intercorrere in infelici bug del motore grafico messo in piedi dagli sviluppatori. Ad ogni modo, potremo dire che il tutto rimanda simpaticamente alla memoria i classici board game alla Risiko, in cui il ‘contenuto’ è talvolta più importante dell’estetica di per se. A poco servono inoltre le condizioni climatiche variabili, più che altro solo una artifizio grafico di modesta fattura.
    Fortunatamente, un ottimo doppiaggio in lingua italiana (presente soprattutto nelle cut scene che legano le varie missioni) è accompagnato da una partitura musicale che svolge bene il suo compito, compreso tutto il campionario dei numerosi effetti audio a sfondo bellico.
    La consueta componente Multiplayer online chiude il cerchio, grazie alla quale potremo variare l’esperienza di gioco rispetto alla normale campagna per giocatore singolo: troveremo infatti i classici Deathmatch a squadre e Tutti contro tutti, oltre al classico 1 contro 1. La possibilità di giocare contro un avversario umano renderà i vari scontri bellici decisamente interessanti, visto che spesso incapperete in veri e propri strateghi della guerra, capaci di mettere a dura prova le vostre capacità organizzative.

    R.U.S.E. R.U.S.E.Versione Analizzata Xbox 360In definitiva, l’ultimo titolo strategico in tempo reale targato Ubisoft e sviluppato da Eugen System non è in grado di offrire l'esperienza strategica definitiva che si era prefissato di imporre al grande pubblico delle console di nuova generazione. Difatti, alcuni pesanti limiti nel gameplay (ed in particolar modo, l’incapacità di gestire regolarmente le varie truppe sul campo da gioco), un comparto tecnico solo discreto ed una longevità appena entro la media, rendono R.U.S.E. un titolo strategico dedicato solo ed esclusivamente agli appassionati irriducibili del genere, i quali dopotutto risentiranno anch’essi di una notevole sensazione di stanca verso le battute finali del titolo (salvo la presenza di un comparto multiplayer divertente e ben congegnato). Su console l’ultimo RTS prodotto da Ubisoft è quindi sicuramente un titolo in grado di ritagliarsi una dignitosa sufficienza, ma che purtroppo è incapace di offrire un reale tasso di sfida a chi, da sempre, è cresciuto a pane e Command & Conquer. O Risiko, se preferite. Senza dubbio meglio rivolgersi alla versione PC, che mostra un comparto tecnico più ottimizzato, un sistema di controllo eccellente, ed un gameplay senza semplificazioni.

    6

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