Recensione Rayman

Un platform 2D d’eccellenza su PlayStation Store

Recensione Rayman
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  • DS
  • PS3
  • Psp
  • Calma Piatta

    Nel periodo in cui le grandi console casalinghe fremono di novità e Top Title, il portatile Sony sembra essersi assopito appena giunti i primi caldi primaverili. Nessun grande annuncio e pochi titoli in vista rendono il panorama di PSP non troppo esaltante. Vale la pena, dunque, fare un tuffo nel sempre più nutrito Playstation Store, alla ricerca di qualche perla consumata dal tempo. In una serie di articoli dedicati agli ultimi titoli disponibili in Digital Delivery, speriamo di risvegliare l'attenzione dei giocatori.

    Ultimi titoli analizzati:
    -Ape Quest
    -Bishi Bashi Special
    -MotorHead
    -Kula World
    -Fade to Black
    -Beats
    -Street Skater

    Il biglietto da visita di Michel Ancel

    Il mondo dei videogames vanta diversi game designer dalla fama universale: Michel Ancel è sicuramente tra questi. Volto storico di Ubisoft, Ancel ha raggiunto fama non indifferente grazie alla paternità di uno tra i personaggi videoludici più amati di sempre: Rayman.
    Privo di gambe e braccia e dotato di un linguaggio monosillabico, Rayman si rivelò frutto di un character design vincente, in grado di competere con icone del calibro di Sonic e Super Mario.
    Il primo capitolo, datato 1995, è stato l’unico della serie ad appartenere al genere dei platform bidimensionali. Ha fatto, inoltre, da apripista alla carriera di Ancel rivelandosi uno dei titoli più convertiti di sempre (è stato rilasciato su ben nove piattaforme), nonché capostipite di una saga infinita di seguiti e spin-off. Per coloro che se lo sono perso al tempo, Sony ha messo a disposizione questa pietra miliare sul PlayStation Store, alla solita, modica cifra di 4,99 Euro.

    Platform perfect

    Rayman, come da tradizione per il genere, poggia le basi su un plot piuttosto esile, semplice premessa al fine di giustificare il peregrinare del protagonista.
    Il mondo è in pericolo: Mister Dark, antagonista di turno, ha rapito il Great Protoon, l’entità detentrice dell’equilibrio planetario, e disperso gli Electoons, esserini che gravitavano attorno ad esso. A noi l’onere di salvarli e sconfiggere Dark e scagnozzi.

    La struttura di gioco si basa su un totale di cinque ambientazioni principali, a loro volta suddivise in livelli e sottolivelli. Attraverso una comoda mappa potremo selezionare la zona di partenza e salvare la partita. Inizialmente Rayman avrà a disposizione il solo salto ma, col procedere del gioco riceveremo una serie di azioni indispensabile al prosieguo dell’avventura. Tali potenziamenti comprendono, oltre all’essenziale pugno (potenziabile tramite power-ups), la possibilità di aggrapparsi a sporgenze, di utilizzare i capelli come elica e di sfruttare degli anelli posizionati all’interno degli scenari al fine di raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili.
    Una costante del titolo Ubisoft è la presenza delle gabbie nascoste lungo i livelli; la ricerca delle quali si rivela parte integrante del gameplay tanto quanto il superamento dei livelli stessi. Ogni gabbia trovata ci permette di liberare gli Electoons imprigionati all’interno e, per quanto non sia un requisito obbligatorio al termine dell’avventura, incoraggia a ripercorrere le zone già visitate mettendo in luce il fantastico level design ad opera degli sviluppatori. Ogni ambientazione, infatti, prevede l’uso di tutti i poteri del protagonista. Poteri che, però, non avremo subito a disposizione e che, una volta acquisiti, ci permettono di percorrere strade inaccessibili in precedenza. Tali deviazioni, come si diceva, conducono sia alle gabbie nascoste sia a livelli bonus, prove a tempo che ci daranno la possibilità di guadagnare una preziosissima vita extra. Preziosa perché Rayman non è un gioco facile da portare a termine, nonostante il look infantile possa trarre in inganno. Gli accoliti di Mr Dark godono, infatti, di buona resistenza e di una mobilità ed aggressività non indifferente. Gli elementi platform, inoltre, talvolta sono portati all’estremo, raggiungendo picchi di difficoltà piuttosto alti, anche se, fortunatamente, bilanciati da sezioni più rilassate. Il gameplay, dunque, si rivela perfettamente equilibrato, a tratti ostico ma senza raggiungere quella frustrazione che avrebbe rischiato di renderlo poco appetibile per gran parte dell’utenza.
    A completare l’offerta ludica vi è la presenza di diversivi come boss fights ben concepite, sezioni a cavallo di zanzare giganti e fughe da inondazioni: tutte situazioni studiate alla perfezione, che, come se ce ne fosse bisogno, sottolineano ulteriormente la cura superiore che ha distinto la genesi di questo videogame storico.

    L’arte della bidimensionalità

    Sotto il profilo tecnico Rayman si rivela una sorpresa. Forte di una veste bidimensionale di gran classe, il titolo Ubisoft sembra beffarsi degli anni trascorsi dall'esordio mettendo in mostra uno spettacolo che, soprattutto sul portatile Sony, lascia quasi a bocca aperta.
    Sfondi indipendenti scorrono su vari livelli di profondità, mentre, in primo piano, l’azione scorre con fluidità impeccabile. La cura riposta nella realizzazione grafica si estende alle splendide animazioni di gioco e a mille particolari che impreziosiscono costantemente la scena (gruppi di farfalle in volo, funghetti saltellanti, ecc). Antagonisti e comprimari godono di un’ottima caratterizzazione come, allo stesso modo, ognuna delle 5 ambientazioni principali. La palette scelta, inoltre, si rivela azzecata, privilegiando tinte pastello dai toni fiabeschi e luminosi. In conclusione, sotto il profilo grafico, abbiamo a che fare con un piccolo capolavoro d’arte bidimensionale, in grado di appagare la vista ancora oggi, a 13 anni dall’uscita.
    Assolutamente efficaci, per concludere, gli effetti sonori e le tracce audio, quest’ultime dotate di melodie davvero orecchiabili perfettamente in linea con il feeling della produzione.

    Rayman RaymanVersione Analizzata PSPRayman è sicuramente uno dei migliori titoli PsOne attualmente disponibili sullo Store di casa Sony. Il platform 2D Ubisoft si rivela, oggi come allora (ben 13 anni fa), un prodotto validissimo sotto tutti i punti di vista. Un livello di difficoltà leggermente sopra la media tiene incollati allo schermo e la presenza di power up ed oggetti nascosti spinge il giocatore a ripercorrere, volentieri, le zone già esplorate. Giocato su PsP, inoltre, riesce a competere inaspettatamente con gli standard qualitativi odierni grazie ad un valore artistico superiore e ad un comparto grafico di grande impatto. In conclusione, Rayman si rivela un piccolo gioiello da recuperare a tutti i costi, uno degli ultimi esponenti di un genere che, al di fuori dei confini delle console Nintendo, si è gradualmente estinto cedendo il passo ai primi esperimenti 3D. Rayman è disponibile sul PlayStation Store europeo a 4,99 Euro.

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