Red Rope: Don't Fall Behind Recensione

Red Rope Don't Fall Behind è un gioco che fa di una semplice meccanica il fulcro della sua narrativa e del suo gameplay.

Red Rope: Don't Fall Behind Recensione
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  • Pc
  • La metafora è uno degli strumenti più potenti a disposizione del medium videoludico. Tramite l'uso di meccaniche basilari o molto complesse, uno sviluppatore può raccontare o suggerire un tema, un'emozione, una sensazione. Questa peculiarità del videogioco è ben chiara a Yonder, lo studio italiano responsabile di Red Rope: Don't Fall Behind, un gioco che fa di una semplice meccanica il fulcro della sua narrativa e del suo gameplay, trasformando il significato delle azioni che il giocatore compie durante la partita. Il titolo racconta infatti la storia di una coppia che, ritrovatasi in un atipico labirinto abitato dalle creature più disparate, cerca di trovare un modo per fuggire. A legare le due figure ci sarà solo una corda rossa, che diventa strumento e condanna della coppia stessa: attraverso di essa, infatti, potremo stringere in una morsa i nemici ed eliminarli, ma al minimo errore rischieremo di danneggiarla, di tagliarla, e portare entrambi i suoi estremi alla morte. Non aspettatevi dunque cinematiche o particolari intermezzi testuali: tutto ciò che viene raccontato in Red Rope è davanti ai nostri occhi mentre giochiamo, mentre riusciamo miracolosamente a salvarci da un nemico, o mentre scopriamo come superare quello che sembrava un muro invalicabile.

    La sottile linea rossa

    Prima di procedere con l'analisi del gioco è necessaria una premessa: Red Rope è un gioco pensato per esaltare al massimo le sue caratteristiche in cooperativa locale. Ciò vale sia sul piano ludico che sul piano narrativo: il gameplay risulta molto più appagante e divertente se si aggiunge la necessaria coordinazione col compagno di gioco, e il tema della coppia risulta potenziato dalla presenza di un vero duo al di là dello schermo. È di certo apprezzabile che nell'era dell'online e della morte dello splitscreen, si sia puntato così tanto su un'esperienza dal sapore rétro, quasi d'epoca.

    In ogni caso, il gioco è completabile anche da soli, richiedendo un'abilità e una coordinazione senza pari, dato il livello estremo di sfida offerto dal lavoro di Yonder. È questo il secondo degli elementi più caratteristici di Red Rope: la sua difficoltà.
    Nelle svariate decine di stanze che dovremo affrontare (e che in pochissimi al mondo hanno completato, ad oggi), ci saranno sempre livelli e nemici diversi, che richiederanno enorme coordinazione e capacità di interpretazione, dato che niente ci verrà mostrato o spiegato. Saremo dunque spinti ad affrontare stanze ricche di enigmi e meccaniche originali e particolari, mai ripetute al punto da diventare noiose, ma sempre fresche e stimolanti. Non fatevi dunque spaventare: l'unico vero nemico del giocatore è la sua arrendevolezza, perché sebbene possa sembrare frustrante, Red Rope è sempre bilanciato, chiaro nelle meccaniche, e una volta che ci si sarà abituati ad un certo nemico o ad un certo tipo di livelli, sarà sempre più facile affrontarli.
    Red Rope però non chiede solo coordinazione e tempismo: il titolo, ricordando anche in quest'aspetto una tipologia di videogiochi oggi quasi dimenticata, ci mette a disposizione solo un certo numero di tentativi, di morti possibili; una volta finite, ci obbligherà a ricominciare questa folle, infinita fuga. Spetterà dunque ai giocatori decidere quando, come e perché acquistare nuove vite o salvataggi (dagli appositi mercanti che dovremo scovare nelle stanze del labirinto), e come usare le risorse accumulate.

    Inoltre, la corda che lega i giocatori si allungherà (fino a un'estensione massima predefinita) in base alla bravura dei giocatori: meno morti significa una corda sempre più lunga, che permette azioni più veloci e libertà di movimento maggiore. Una volta spezzata, una volta morti, la corda ritornerà corta come a inizio gioco, a simboleggiare la cattiva coordinazione dei giocatori (o del giocatore), e quindi lo scarso legame della coppia. In ogni caso, niente paura: dai mercanti è possibile acquistare anche una corda più grande, rischiando però di rimanere senza risorse per gli altri oggetti richiesti nel superare i livelli. Come trovare questi mercanti, questi oggetti e queste risorse è parte integrante dell'esperienza di gioco, e non è dunque il caso anticipare nulla, in questa sede.Come spesso capita per delle produzioni indipendenti, graficamente il gioco non punta su di uno smaccato realismo o su un dettaglio tecnico elevato. Il gioco è però un gioiello di pixel art, appagante nel design dei personaggi e con oggetti necessariamente ben definiti e chiari (perché in qualche modo legati alla scoperta delle strategie necessarie a superare un livello o bloccare un gruppo di nemici). Inoltre, le animazioni sono eccezionali nella loro semplicità, precise e fortemente intrecciate con il ritmo della progressione, dal momento che un singolo movimento può fare la differenza tra il superamento di un ostacolo o la morte. La visuale isometrica sfruttata da Yonder permette una chiara e costante individuazione degli elementi fondamentali della mappa di gioco, che include di volta in volta l'intera stanza in cui si ritrovano momentaneamente le due figure protagoniste della vicenda, in modo da permettere ai giocatori un breve momento di studio dei movimenti e delle caratteristiche dei nemici e del livello, prima di lanciarsi nella mischia.

    Red Rope: Don't Fall Behind Red Rope: Don't Fall BehindVersione Analizzata PCGiocare Red Rope è un'esperienza difficile, titanica, che richiede un compagno al nostro fianco con cui dovremo comunicare costantemente, senza farci prendere da facili ire, pena la morte della coppia e la sconfitta del giocatore. Se riuscirete a resistere, di fronte a voi si apriranno le porte di un mondo ricco di simbologie e significati da scoprire, ma soprattutto riuscirete a creare un legame straordinario con chi vi sta accanto, stanza dopo stanza. E chissà: forse sarete tra quei pochi “eroi” che oggi si trovano iscritti nella bacheca del gioco, coloro che sono riusciti a fuggire dal labirinto. Red Rope è un'esperienza originalissima nella concezione e nella resa finale, coraggiosa nel rischiare in un'idea da molti abbandonata, che gioca il tutto per tutto su pochi temi ed elementi, ma sviluppati e resi alla perfezione.

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