Recensione Rise of Flight

777 Studios ci regala un simulatore di volo favoloso in soluzione free-to-play

Recensione Rise of Flight
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  • Può capitare di perdersi un importante titolo per strada, alle volte perché oscurato dalle produzioni più importanti e di primo piano, altre per la sua appartenenza ad un genere ritenuto ormai di nicchia, rivolto ad un piccolo gruppo di videogiocatori che paiono quasi in via d'estinzione, proprio come nel caso dei simulatori di volo.
    Nel lontano 2009, gli sviluppatori dello studio specializzato in simulazione aeree 777 Studios rilasciarono Rise of Flight, una flight simulation ambientata nel ricco e affascinante contesto della prima guerra mondiale, un gioco - pardon, una simulazione - ancora oggi ritenuta tra le migliori del suo genere. Alla luce dell’annuncio di IL2: Battle of Stanligrad, che vedrà la collaborazione di 1C e i ragazzi di 777, abbiamo pensato di proporvi la nostra recensione di questo eccezionale titolo free-to-play che ci vede salire a bordo dei primi aeroplani bellici della storia.


    UN FLIGHT SIM FREE-TO-PLAY

    Dal 2009 ad oggi, il simulatore di 777 Studios ha subito svariati miglioramenti e upgrade, motivo per il quale è da sempre considerato come uno dei migliori esponenti del suo genere. Gli ultimi 3 anni sono stati utili a introdurre nuove campagne, mezzi aerei e mappe multiplayer in grande quantità, senza contare le continue levigature ad un motore grafico che ancora oggi fa faville, seriamente in grado di spingere al limite anche le configurazioni più recenti.
    Lo starter pack disponibile sul sito ufficiale di Rise of Flight, mette a disposizione degli utenti una generosa campagna d’addestramento in single player e due missioni, una per ogni modello d'aeroplano disponibile nel pacchetto stesso. Le principali caratteristiche che hanno permesso a Rise of Flight di toccare le vette tra i simulatori di volo, sono insite nelle sue meccaniche di simulazione, unite ad un occhio attento per la fisica dell’aria. Nel titolo di 777 ciascun aereo differisce totalmente dagli altri: alcuni dispongono di un miscelatore o un radiatore, altri invece li hanno entrambi; alcuni vantano un sistema di raffreddamento a liquido con cilindri incamiciati, altri sono raffreddati ad aria, quindi più soggetti a problemi di surriscaldamento anche se più leggeri e maneggevoli.
    Sebbene gli aerei usati nella guerra tra il 1915 e 1918 fossero molto più semplici rispetto a quelli del secondo conflitto mondiale e soprattutto dell’aviazione moderna, il giocatore dovrà tenere gli occhi aperti sugli strumenti a disposizione e sui comandi, onde evitare problemi di navigazione. Prima del decollo è obbligatorio eseguire il “Warm up” del motore, ovvero portare in temperatura l’olio idraulico per la partenza: si tratta di un’operazione che richiede diversi minuti d'attesa, ma che previene il rischio di danneggiamento del motore. La presenza di un sistema di raffreddamento ad acqua è un ulteriore parametro da tenere sotto controllo, dovendo noi aprirlo e chiuderlo all'occorrenza, per raffreddare i cilindri e influire quindi sulle prestazioni del velivolo. Ma Rise of Flight corona il sogno degli amanti delle dogfight, rendendo i combattimenti aerei dei momenti eccezionali, tanto accattivanti quanto ricchi di realismo.
    Il sistema dei danni e di malfunzionamento è ricreato con una cura quasi maniacale, dove i colpi ricevuti sul motore influiscono anche sulla visuale, a causa di fastidiosi schizzi d’olio, precludendo la visuale e causando perdita di potenza e riduzione della velocità di crociera. I danni alle ali compromettono invece la stabilità del mezzo e la capacità di padroneggiare lo stesso, con il serio rischio di perdere l’ala e quindi il controllo del l'aereo. Anche il pilota stesso è pericolosamente esposto alle raffiche di colpi del nemico, a causa della totale assenza del tettuccio sull’abitacolo degli aerei di quell'epoca. Ecco quindi che, se feriti, la vista comincerà ad annebbiarsi, il campo visivo ridursi, e la risposta ai comandi impartiti al Joystick farsi inaccurata.
    Saranno molti i fattori che i piloti virtuali dovranno tenere a mente durante l’ingaggio contro un aereo nemico. Innanzitutto, ai tempi della prima guerra mondiale la navigazione veniva fatta a vista, motivo per il quale dovremo anche noi fare affidamento su quel che ci fornisce la visuale di gioco, facendoci al massimo aiutare da una semplice mappa di gioco, a seconda del livello di realismo e di difficoltà scelto. Per volare al meglio dovremo sfruttare il comune senso dell'orientamento, basandoci su rilievi geografici d'importanza, come strade, fiumi e città.

    Una volta scovato l’aereo nemico la tattica migliore è quella di ingaggiarlo in coda senza farsi notare, cogliendolo di sorpresa e sparandogli raffiche di colpi brevi e mirate, contro le ali o le parti delicate della fusoliera. È storicamente appurato che le mitragliatrici dell’epoca avevano la tendenza all'incepparsi con una certa frequenza, e in quanto ricostruzione storica e simulativa, così succede anche in Rise of Flight. Limitare le raffiche di piombo sarà obbligatorio per evitare di ricaricare continuamente l’arma nelle fasi più concitate. Durante questi spettacolari inseguimenti aerei, i piloti saranno tenuti a conoscere perfettamente i limiti del proprio velivolo, onde evitare di incorrere in stalli, collisioni mortali o manovre eccessivamente lente che potrebbero trasformarci da predatori a prede. Inutile dire che vedere il proprio nemico precipitare a terra ed esplodere in una palla di fuoco, regala un senso di appagamento ineguagliabile, mai provato in altri titoli simulativi analoghi. All’epoca non esistevano missili, sistemi di puntamento e neanche primordiali collimatori per le mitragliatrici, il tutto era basato sulle capacità del pilota e sulla sua esperienza, esattamente come nel titolo di 777 Studios.

    "Il multigiocatore è il fiore all’occhiello di questa produzione, una modalità che sintetizza e condensa le vere potenzialità dei simulatori di volo, in particolar modo quando i server sono impostati al massimo grado di realismo."

    Il multigiocatore è il fiore all’occhiello di questa produzione, una modalità che sintetizza e condensa le vere potenzialità dei simulatori di volo, in particolar modo quando i server sono impostati al massimo grado di realismo. Queste partite multigiocatore ripercorrono le stesse missioni della campagna in single player, modalità nella quale ciascun giocatore dovrà eseguire ricognizioni, bombardare obiettivi rilevanti ed ovviamente ingaggiare l’aviazione nemica pilotata dall’ottima IA o da altri giocatori. Il pacchetto demo permette ai giocatori non in possesso di un determinato aereo di prendere posto come mitragliere a bordo dello stesso. Ma non è tutto oro quello che luccica: sebbene l’offerta gratuita di Rise of Flight sia particolarmente generosa, il costo del pacchetto base “Iron Cross” non è particolarmente popolare con i suoi 34,99 $ di prezzo, pur garantendo due intere campagne single player e una manciata di aerei per il multiplayer. La maggior parte dei velivoli disponibili nel catalogo sono a pagamento con prezzi che variano dai 4,99$ per gli aerei più piccoli, e 12 $ per i bimotori con diverse postazioni da mitragliere. Inutile dirvi che diversi tra i triplani e biplani migliori che abbiano mai solcato i cieli della grande guerra, sono acquistabili esclusivamente a parte, minando alla base tutto l'ambito multiplayer d Rise of Flight. Le partite online dipendono costantemente dal numero di giocatori che posseggono questi aerei extra, unico vero tallone d’Achille del titolo di 777 Studios che risulterebbe altrimenti perfetto sia nel single player che nel multigiocatore.

    COS’E’ IL TRACK IR?

    Sicuramente gli aviatori virtuali più esperti ne saranno già al corrente, ma la maggior parte dei giocatori forse non conosce l’importanza del track IR, elemento quasi indispensabile per le simulazioni aeree, input device propedeutico al jotstick.
    Il Track IR non è altro che un costoso sensore infrarosso (il suo prezzo si aggira intorno ai 300 €), che con l’ausilio di tre led da indossare sul capo, permette al giocatore di spostare la visuale in game con semplici movimenti della testa. Durante le infuocate dogfight online infatti, i giocatori sono tenuti a tenere gli occhi costantemente sul bersaglio ed al tempo stesso a controllare la direzione del proprio aeroplano. Ciò risulta eccessivamente macchinoso e difficoltoso con il solo joystick, quindi questo costoso oggetto viene in aiuto a tutti gli amanti dei combattimenti aerei rappresentando un must per coloro che vogliono una simulazione al massimo del realismo.
    Esistono anche versioni più economiche e “fai da te”, come Free Track IR: un software gratuito che con l’ausilio di una webcam e di tre normalissimi led, permette di adempiere agli stessi compiti, a patto di avere un’enorme pazienza per la calibrazione del device stesso.
    In ultimo, è disponibile un progetto in rete che si chiama face track noir che si basa sul riconoscimento facciale della propria webcam senza l’ausilio di hardware esterno. Purtroppo è un programma esoso in termini di CPU e necessita di una corretta e costante illuminazione nella stanza in cui lo si usa, onde evitare problemi di lag o di sincronizzazione del movimento.

    LA GRANDE GUERRA VISTA DAI CIELI

    Come anticipato in apertura, il motore grafico di Rise of Flight ha goduto di notevoli e costanti miglioramenti, dall'uscita ad oggi, ed è capace di spremere al massimo anche le configurazioni più preformanti. Ciò nonostante, le opzioni vantano una grande scalabilità in modo che anche chi non possiede un PC all’ultimo grido possa giocare scendendo a qualche compromesso: possiamo infatti selezionare l'intensità del filtro HDR, super sampling, qualità delle texture e fonti di luce. Sulla nostra configurazione (un I5 2500, 8 gb di ram e una 560 ti) siamo riusciti a farlo girare senza problemi con quasi tutti i filtri al massimo, lesinando sull’HDR e con una risoluzione 1920x1080.
    Inutile dire che l’impatto visivo della fatica di 777 Studios è ancora oggi impressionante, con texture del terreno in altissima definizione, in grado di dare il meglio anche quando osservate da distanze ravvicinate, mentre se si volge lo sguardo al cielo si possono osservare nuvole con una volumetria e riflessi mai visti in nessun altro simulatore. Non manca una realizzazione dettagliata degli scenari e delle ambientazioni, con elementi quali edifici, hangar, camion e postazioni antiaeree, mentre i velivoli sui quali siederemo vantano una cura maniacale, sia per l’abitacolo (con indicatori come altimetro e tachimetro che danno un riscontro in tempo reale) che per gli esterni, con tanto di ali fratturate e fori di proiettile in caso di danneggiamento.
    La parte audio è curata con la medesima attenzione del settore grafico, con il motore di ogni apparecchio che risuona in maniera differente, una componente non solo legata ad un ricerca di realismo sonoro, bensì affine ad un gameplay dove lo stridere dei pistoni e un ronzio dei motori è un campanello di allarme per un malfunzionamento del velivolo.
    Sfortunatamente Rise of Flight non gode di localizzazione italiana, e rischia quindi di diventare ostico per coloro che non masticano bene la lingua inglese e il linguaggio aeronavale.

    Rise of Flight Rise of FlightVersione Analizzata PCRise of Flight è un simulatore di volo con la S maiuscola e rappresenta un titolo eccezionale per coloro che da sempre sognano d'intraprendere campagne aeree ambientate nella grande guerra. Nonostante un motore grafico non particolarmente performante quando installato su configurazioni non recenti, il titolo vanta comunque un’altissima scalabilità, non solo relativa al comparto grafico ma anche sul fronte del gameplay, con un livello di realismo e difficoltà completamente personalizzabile in base ai propri gusti. Di grande pregio anche una modalità multiplayer in grado di rapirvi per immediatezza e competitività. Unico neo lo store online, che pone prezzi davvero esosi anche per l’acquisto di un singolo aeromobile. Consigliamo tutti i giocatori appassionati di provare la generosa demo e, in caso d'interesse, suggeriamo il pacchetto Iron Cross, rappresentativo dell'offerta più completa e interessante del negozio online. Non c’è modo migliore per spolverare i propri Joystick in attesa di IL2: Battle of Stalingrad che vedrà la spettacolare collaborazione di 777 studios e 1C.

    8.5

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