Recensione SBK 08 Superbike World Championship

Il gioco ufficiale del campionato SBK

SBK 08 Superbike World Championship
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Dedicato ai motociclisti

    Dopo un’attesa quasi spasmodica, fra annunci di rinvii continui e date di rilascio prima confermate e poi regolarmente smentite, finalmente vede luce SBK 08, titolo della software house italiana Milestone dedicato interamente alle due ruote e da oggi disponibile sugli scaffali del vostro negozio di videogiochi preferito. Per gli amanti delle competizioni, la sigla SBK richiama alla memoria un glorioso campionato motociclistico nel quale piloti di altissimo livello in sella a bolidi rigorosamente derivati di serie si fronteggiano in gare spettacolari e ricche di colpi di scena, che fra sorpassi, controsorpassi e staccate da paura, spesso si risolvono solo all’ultima curva. La sfida di Milestone in SBK 08 è quella di sfruttare i diritti del campionato in corso ricreando lo spirito della superbike, in un videogioco che punti molto sulla simulazione di guida.

    Realtà simulata ed iper-realismo

    In SBK 08, quello che colpisce più di ogni altra cosa non sono aspetti quali la grafica, il sonoro o la fluidità del motore di gioco. Alla Milestone hanno lavorato sodo affinché la vera sorpresa del titolo fosse il livello di realismo avvertibile, in particolare il poter offrire delle risposte quanto più verosimili alle varie situazioni dinamiche che si presentano durante le fasi di guida.
    Il giocatore ha a disposizione diversi livelli di realismo che vanno ad incidere fortemente sul modello di gioco finale. Con l’aumentare della difficoltà, infatti, saranno all’ordine del giorno impennate in accelerazione, derapate in curva da controllare parzializzando il gas, assetti che si scompongono in staccata, sbacchettamenti, controlli al limite e inevitabili, rovinose cadute. Siete all’esordio su un tracciato? Scordatevi di impostare una gara “all’arrembaggio” se non volete finire piedi all’aria anzitempo. Ogni circuito va visto, testato, studiato, riprovato, imparato nelle traiettorie, nei punti di staccata, nei cambi di direzione; solo in questo modo nessuna curva sarà più un segreto e potrete iniziare ad affrontare i cordoli in modo più aggressivo. Tutto come nella realtà dunque, compresa la ricerca di un bilanciamento ottimale della moto, costantemente coadiuvati da una telemetria realistica e dalla figura dell’ingegnere di pista, che non si risparmierà nell’elargire suggerimenti preziosi.
    Alla luce di queste considerazioni, SBK 08 è un titolo che richiede molta, moltissima pratica. Sono pochi i titoli dedicati alle competizioni in moto, e ancora meno quelli che osano ricreare una simulazione fedele di una due ruote, vuoi per limiti di hardware delle precedenti generazioni, vuoi per il fatto che gli appassionati motociclisti non sono mai stati numerosi come oggi, vuoi anche per il riscontro che un titolo del genere può avere sul pubblico.
    Il tentativo è, dunque, da lodare, ma è anche vero che affrontare il titolo ad una difficoltà più elevata della “base” o “arcade”, con un modello di guida così radicale e vicino alla realtà, poco si sposa con l’idea del videogioco alla portata di tutti, e spesso vede grandi limiti nella stessa interfaccia del joypad. Un esempio concreto è la gestione dell’appoggio in piega nei curvoni veloci: con lo stick risulta davvero arduo tenere una traiettoria costante ottimale e allo stesso tempo parzializzare il gas. Certo, la pratica aiuta molto, e gli hardcore gamers troveranno pane per i loro denti. Ma per tutti gli altri potrebbe rivelarsi un’esperienza quasi ai limiti della frustrazione. Fortunatamente Milestone ha previsto tutto questo, offrendo al giocatore una completa libertà di impostazione del realismo e dell’IA degli avversari.

    Modalità

    Il menu iniziale, strutturato in maniera semplice ed intuitiva, ci introduce alle diverse modalità di gioco selezionabili. Si va dal classico campionato completo, con 12 prove da disputare su altrettanti tracciati, al singolo week-end di gara (varie prove libere, superpole, warm up e gara), passando per una sfida a tempo nella quale gareggiare col cronometro, fino ad una possibilità di azione immediata che ci proietta all’istante sulla griglia di partenza di un circuito casuale. Non manca un’interessante modalità Sfida, dove sarà necessario completare una serie di “prove” e scenari precostruiti, per mettere alla prova la propria abilità di centauro virtuale.
    Un utile quanto indispensabile tutorial correrà in aiuto dei novizi, ma anche dei giocatori più avanzati che intendano affinare la loro tecnica di guida e renderla più efficace.
    Sia le moto che i piloti sono aggiornati alle livree del campionato attualmente in corso, quindi troveremo Bayliss e Lanzi nel team Ducati Xerox, Biaggi a bordo della Ducati Sterilgarda, le tre Honda del team Hannspree Ten Kate, e tutti gli altri.
    Come sottolineato in precedenza, è possibile variare la difficoltà del gioco selezionando uno dei cinque livelli di realismo pre-impostati, più un sesto livello nel quale poter personalizzare i singoli valori che andranno ad influenzare il modello di guida finale. Le variabili del realismo includono: potenza di frenata, gestione autonoma del freno anteriore e posteriore in sostituzione di un più semplice sistema di frenata congiunta, controllo di trazione attivabile e disattivabile, inerzia realistica della frenata, aiuto nei fuori pista e gestione manuale del peso del pilota; e ancora, salute pilota (può infortunarsi e saltare delle gare), danni alla moto (solo nominali purtroppo, non grafici), usura delle gomme, partenza manuale (con la possibilità di un jump start), regole reali, giro di warm up, cambio automatico.
    Fra i livelli pre-impostati troviamo una vasta gamma di alternative. Il livello “base” è una passeggiata, potete spalancare il gas a vostro piacimento senza alcuna preoccupazione, frenare al limite e non preoccuparsi del riscaldamento dei freni e delle gomme. Selezionando “arcade”, invece, c’è qualche variabile in più da gestire, bisogna iniziare a padroneggiare con il gas e la frenata inizia ad essere un po’ meno permissiva. In “avanzato” le cose si fanno più serie: c’è da considerare il peso del pilota, differenziare la frenata fra anteriore e posteriore, prestare attenzione a non eccedere negli angoli di piega e tenere d’occhio le temperature di freni e gomme. Già in questo livello l'aggressività dei piloti risulta notevole: gli avversari controllati dall CPU sono in grado di sfruttare ogni errore, calcolare attivamente traiettorie migliori e tentare sorpassi azzardati. E finalmente si arriva al livello “simulazione”, l’essenza di SBK 08, dove ogni minimo errore si paga con una rovinosa caduta, e anche solo tenere la moto in pista necessita di abilità non indifferenti. Resta l'ultimo livello, “estremo”: il nome dice tutto, e la complessità dell'impianto di gioco è difficilissima da padroneggiare: i piloti aggressivi e la totale assenza di aiuti lasciano quasi senza scampo, per una sfida che non molti utenti saranno in grado di raccogliere.
    E’ importante ricordare che le differenze fra i vari livelli sono piuttosto nette ed è necessario un po’ di tempo per abituare la propria sensibilità quando si passa ad nuova difficoltà. Il “salto” può essere ammorbidito sfruttando il livello di difficoltà personalizzato. La presenza di una gamma così vasta di difficoltà è un elemento di assoluto rilievo nell'economia del gioco. Da una parte le prime modalità lasciano “respirare” i novizi e rendono SBK accessibile anche ai giocatori che cercano un divertimento disimpegnato, ma al contempo accontentato i semi-professionisti della console, dall'altra offrono la possibilità di una costante e continua evoluzione dell'impianto ludico. Chi sarà rapito dall'emozione delle gare potrà votarsi al miglioramento trovando, di volta in volta, sistemi di guida davvero diversi tra loro.

    Tecnica, grafica e sonoro

    Il livello tecnico nel complesso è elevato; in particolare, come già sottolineato, colpisce la cura riposta nello sviluppo del motore fisico e nella gestione delle risposte dinamiche della moto, oltre ad una IA nel complesso convincente. Da un punto di vista prettamente grafico, il confronto con la serie motoGP della THQ è inevitabile: in SBK 08 le moto appaiono notevolmente più curate, ben modellate, fedelmente riprodotte e ricche di dettagli. Le texture sono pulite e convincenti, anche per merito di un bump mapping esemplare. Fluide e realistiche le animazioni, anche se può capitare che, nelle fasi più concitate, i movimenti del pilota siano un po’ slegati fra loro e poco coordinati. Le visuali disponibili in-game comprendono tre splendide inquadrature in soggettiva, di cui due fisse e una che segue i movimenti del pilota in sella, che ci permette di ammirare bellissimi cruscotti dettagliati, con strumentazioni a led funzionanti; troviamo altre ben cinque visuali esterne, per un totale di sette inquadrature. Buona anche la fluidità complessiva del motore grafico, non mostra un frame rate da urlo (a 30fps) ma nemmeno cali di fluidità evidenti anche nelle situazioni più pesanti da gestire.
    Lo stesso discorso, purtroppo, non vale per i tracciati, che sono riprodotti in maniera abbastanza fedele, ma il livello di dettaglio lascia un po’ a desiderare; risulta ben evidente qualche problema di pop-up di troppo, visibile soprattutto nei replay. Da questo punto di vista, il rivale motoGP primeggia nella cura dei dettagli a bordo pista e per un orizzonte visivo più ampio. Sono apprezzabili alcuni effetti particellari quali il fumo delle sgommate o la polvere sollevata nelle uscite di pista.
    Altro aspetto svantaggioso è la mancata implementazione dei danni visivi alla moto in seguito a cadute o collisioni: il pilota potrà infortunarsi in caso di caduta e la moto subire danni nominali, ma il modello 3D resta immutato e senza ombra di dettagli che rimandino ad un incidente; in un titolo next generation inizia ad essere una mancanza non da poco. Buono anche il livello raggiunto dal sonoro, è ben evidente la differenza fra il rombo basso e cupo un bicilindrico ducati e il classico “urlo” di un 4 cilindri lanciata in zona rossa.

    Live o non live?

    Anche SBK 08 prevede una modalità online, come ogni gioco nextgen che si rispetti. Inizialmente si era pensato di sviluppare un tipo di gara “mista” che prevedeva giocatori reali sfidarsi insieme a piloti gestiti dalla CPU. Quest’idea è stata accantonata, e il titolo permette una sfida fra 8 diversi avversari umani in contemporanea.
    Nella media il numero di opzioni per il matchmaking e la creazione di partite personalizzate. Con semplici passaggi è possibile scendere in pista, per trovare un netcode efficace ed ottimizzato, in grado di gestire al meglio tutte le situazioni di gioco. Ovviamente, come in tutti i racing game, l'incentivo alla rigiocabilità è dato dalla presenza delle classifiche online con i tempi dei migliori piloti del pianeta, divise per classe di difficoltà.

    SBK 08 Superbike World Championship SBK 08 Superbike World ChampionshipVersione Analizzata Xbox 360SBK 08 è uno dei pochi titoli racing dedicati alle due ruote decisamente votato alla simulazione, molto curato nella tecnica e avvincente da padroneggiare. Imperdibile per gli appassionati di moto, risulta accessibile ai novizi a difficoltà base ma allo stesso tempo una sfida dalla difficoltà crescente. SBK 08 è, a conti fatti, un nuovo punto di riferimento per il racing game motociclistico: l'unico prodotto attualmente disponibile sul mercato che tenta con successo un approccio davvero simulativo al mondo delle due ruote, considerando un numero incredibile di parametri, e superando di fatto l'ormai vetusto Tourist Trophy, che aveva percorso la strada (in salita) della simulatività qualche anno fa. Il voto assegnato premia anche il coraggio e l'impegno del team di sviluppo. Resta vero che SBK, alle difficoltà più elevate, è in grado di raggiungere livelli estremi, tanto risultare quasi frustrante e inaccessibile alla maggior parte dei giocatori, forse a causa di qualche esagerazione di iper-realismo e alle congenite limitazioni di un sistema di controllo che, giocoforza, deve passare per un Pad. La presenza di una sfida "esagerata" rischia di essere il limite più evidente per coloro che cercano una partita poco impegnata, che potranno comunque avere qualche soddisfazione con la modalità "arcade", il cui modello di guida risulta comunque semplificato, nella media delle altre produzioni (e quindi non pienamente entusiasmante). Al contempo, SBK esalterà gli hardcore gamer ed i motociclisti incalliti, per cui il gioco risulterà senza dubbio un Must Buy, ed una rinascita dei racing motociclistici su console.

    8.5

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