Recensione SBK: Snowboard Kids

Riuscirà Atlus a portare il divertimento di Snowboard Kids su DS?

Recensione SBK: Snowboard Kids
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  • DS
  • Apparso in passato su Nintendo 64 e Playstation, Snowboard Kids aveva lasciato un buon ricordo tra coloro che lo avevano giocato all'epoca, grazie alla sua impostazione sbarazzina e decisamente arcade; mentre altre serie come Amped o 1080° mantenevano una certa tendenza simlutativa, Snowboard kids sembrava più che altro una specie di incrocio tra Mario Kart e SSX, divertente ed adrenalinico al punto giusto. Sarà riuscita Atlus a mantenere gli standard qualitativi del precedente episodio?

    Panoramica del gioco

    Le principali modalità di gioco sono, per giocatore singolo, World tour challenge, Slalom e Boss battle, mentre per multigiocatore c'è la modalità Sfida con la possibilità di poter giocare fino a 4 sfidanti con una sola cartuccia. La modalità Slalom consiste semplicemente nell'arrivare alla linea di traguardo entro il limite di tempo, cercando nel contempo di passare attraverso alcuni anelli che permettono di recuperare qualche secondo di tempo. Nella modalità Boss battle invece dovremo cercare di abbattere con alcuni colpi un mostro prima che questi arrivi al traguardo. La modalità più corposa è però quella chiamata World tour challenge: si tratta di alcuni livelli, di difficoltà progressiva, ognuno composto da una decina di prove diverse; per lo più gare di velocità in cui dovremo arrivare nei primi tre classificati o addirittura primi, ma a volte anche solo arrivare al traguardo entro i limiti di tempo, variando quindi di volta in volta gli obiettivi. Di primo acchitto sembrerebbe interessante, ma sebbene l'idea sia piuttosto buona, a livello pratico il nostro entusiasmo viene ridimensionato subito bruscamente in quanto le piste vere e proprie sono solo otto, che si ripetono continuamente, e in definitiva pur se ben studiate non hanno una grande profondità o percosi alternativi segreti da scoprire, vista la pressoché inesistente interazione con le ambientazioni. I bonus sbloccabili inoltre non sono di grande interesse, per lo più personaggi e tavole extra.

    I controlli di gioco sono piuttosto semplici ed immediati. Grande importanza assumono i tricks, ossia le acrobazie od evoluzioni che dir si voglia, che riusciremo ad eseguire durante le gare, in prossimità di alcuni trampolini disposti lungo i percorsi; con delle buone combinazioni di piroette e capriole la nostra barra si riempirà fino a farci ottenere dei potenzizamenti come dei proiettili con cui colpire i nostri avversari, e renderà il nostro compito un po' più semplice. Gli sviluppatori hanno implementato in vari modi l'uso del touch screen per gestire i triks: durante i salti potremo essere infatti chiamati a premere alcune sezioni dello schermo, secondo una determinata sequenza o in maniera libera, oppure semplicemente toccare lo schermo per un certo numero di volte. Anche qui c'è un piccolo problema, che cioè una volta effettuate queste azioni è molto difficile atterrare rimanendo in piedi, dato che nel frattempo saremo probabilmente caduti al suolo. È anche possibile creare delle combo personalizzate richiamabili facilmente tramite touch screen. In questo gioco dovremo utilizzare tutti i mezzi pur di arrivare primi al traguardo, e durante i vari percorsi troveremo delle armi simili a quelle utilizzate in giochi come Mario Kart: fulmini, colpi soporiferi, acceleratozioni fulminee. Il guaio con queste armi è che rendono il gioco piuttosto aleatorio, mancando qualsiasi tipo di strategia, al contrario del già citato Mario Kart; difendersi dalle armi è pressoché impossibile se non in particolari occasioni, e questo rende giocare la modalità in singolo terribilmente frustrante.

    Pro e contro

    Questo titolo targato Atlus presenta dunque vari effetti positivi, ma i difetti sono così macroscopici da inficiare il risultato finale. Il gioco può andare bene per qualche partita veloce, e soprattuto in multiplayer potrebbe regalare un po' di sano divertimento senza molte pretese. Il principale problema è che per molti aspetti l'esperienza di gioco diventa talvolta estremamente frustrante; per esempio c'è sproporzione nelle difficoltà tra le diverse sezioni, con alcune estremamente facili ed altre nelle quali non si capisce chiaramente nemmeno quale sia l'obiettivo da raggiungere. In alcuni livelli ci basta arrivare tra i primi tre (su quattro partecipanti), ed anche se arriviamo primi la cosa non ha nessun peso a livello di punteggio), in altre bisogna arrivare primi per andare avanti. Le sezioni con i boss poi sono molto corte ed è difficile colpire quattro o cinque volte l'avversario, a meno di rallentare vistosamente(in tal caso anche il boss rallenterà la sua corsa in modo da non allontanarsi eccessivamente). La sfida con un suo diretto concorrente come Mario kart vede questo titolo soccombente un po' sotto tutti i punti di vista, ma se ci fossero stati un po' più di percorsi disponibili e con un gestione delle armi e delle combo leggermente migliori il giudizio sarebbe stato molto più benevolo.
    Tra l'altro dobbiamo evidenziare una grave mancanza: non esiste una localizzazione italiana del gioco (e a dire il vero neanche in nessun altra lingua oltre l'inglese), perciò sia nei tutorial che nel corso del gioco, quando verranno richieste al giocatore alcune specifiche azioni, il rischio è quello di avere problemi nel cercare di capire a cosa si riferisca il testo a schermo, a meno che non si abbia un minimo di conoscenza della lingua d'Albione. Almeno nel manuale cartaceo interno viene spiegato tutto in maniera dettagliata in italiano, ma in ogni caso una maggiore attenzione in questo senso avrebbe giovato all'immediatezza dell'approccio, soprattutto pensando che i videogiocatori sono soliti lanciarsi subito nell'azione del gioco, senza perdere tempo a leggere opuscoli allegati.

    Grafica e sonoro

    La grafica del gioco è gradevole, con uno stile da simil-anime, un frame rate costante, buone animazioni e dei colori vivaci; peccato per la scarsa definizione delle texture e per la poca varietà degli scenari, che ci propongono tra l'altro ambientazioni inverosimili come quelle di New York o Londra. Si notano anche alcune imperfezioni tecniche, ad esempio nella Boss battle risulta difficilissimo vedere i blocchi di ghiaccio lanciati dal nostro nemico, a causa di una imperfetta gestione della trasparenza. I personaggi, pur nella pochezza dei dettagli sono ben caratterizzati, e durante il gioco pronuncieranno un paio di espressioni stereotipate ciascuno, a seconda della diversa situazione di gioco.
    Le musiche sono gradevoli, composte da un semplice ed indovinato sottofondo elettronico che accompagna il gioco, ma non lasceranno il segno nei ricordi dei giocatori.

    SBK: Snowboard Kids SBK: Snowboard KidsVersione Analizzata Nintendo DSUna scommessa persa a metà questa di Snowboards Kids, ed è un peccato, perché gli elementi per un gioco di buona qualità c'erano tutti: azione frenetica e veloce, gemeplay diversificato, svariate modalità di gioco. Purtroppo la mancanza di un numero di piste adeguato, la poca cura messa nella curva di apprendimento e la scarsa sfida in giocatore singolo compromettono la riuscita del titolo. Nonostante tutto, questo gioco potrebbe rivelarsi comunque una sorpresa per gli appassionati di giochi di corse, mentre a tutti gli altri coviene puntare prima su altri giochi simili, come Mario Kart o il tanto atteso Tony Hawk Downhill, sperando che in quest'ultimo caso vanga fuori un prodotto degno delle attese.

    6.5

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