Recensione Scrapland per PC

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Recensione Scrapland per PC
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  • Xbox
  • Pc
  • Premessa.

    Enlight Studios ed American McGee aiutano un giovane team di sviluppatori (al secolo Mercury Steam) ad entrare nella grande famiglia dei videogiochi. I ragazzi si sono affidati ad un nome altisonante, non a caso American McGee viene citato prima del titolo stesso. L'ex Id Sotware, da molti additato come genio incontrastato dei videogame, ha creato la sceneggiatura per Scrapand lasciando ad altri il compito di completare il titolo. Sarà un lavoro ben riuscito? Siamo qui per valutarlo.

    La storia.

    Il nostro alter ego informatico si chiama D-Tritus, un robot costruito su una lontana discarica spaziale, che un bel giorno decide di esplorare l'Universo che sta intorno a lui. La prima tappa del nostro viaggio sarà l'asteroide Scrapland, abitato da una singolare società robotica. Scrapland è l'antica Terra, divenuta ormai inabitabile per gli essere umani e lasciata in eredità ai robot. Da qui il nome "Scap Land". Tra i resti di una miriade di astronavi che sono precipitate su Scapland, i robot trovarono il Grande Database, una macchina in grado di restituire alla vita qualunque droide morto, sempre che contenga ancora i suoi dati. Il grande centro vitale di Scapland è Chimera (la città dei robot). Un bel giorno l'Arcivescovo di Chimera viene assassinato e quando il Grande Database prova a resuscitarlo si scopre che i suoi dati sono stati rubati, ergo l'arcivescovo è morto per sempre. Nel frattempo noi, nei panni di D-Tritus, troviamo lavoro a Scrapland come fotoreporter per una rete locale. Il nostro primo incarico è quello di fare la cronaca dell'orribile omicidio. Presto il nostro semplice incarico ci travolgerà all'interno di un vortice d'eventi mozzafiato...

    Bene. Giochiamo?

    Scrapland si presenta come un action/adventure 3D in terza persona. Classica visuale dietro le spalle di D-Tritus con la capacità di osservare l'ambiente 3D che ci circonda a 360 gradi. L'ambiente principale di gioco è la città Chimera. Imponente è la sua realizzazione: traffico degno di una metropoli moderna, edifici faraonici, autostrade a più livelli, ecc. Gli spostamenti all'interno di Chimera possono avvenire sia a piedi che utilizzando mezzi di trasporto (navicelle spaziali). Chimera è strutturata in tre macro aree: il Centro, il Distretto Commerciale e quello Industriale, interconnesse da tunnel e da un sistema di trasporto pubblico fatto di grandi autostrade sospese nel vuoto. Ognuna di queste aree ha almeno un edificio rappresentativo in cui possiamo entrare dall'esterno parcheggiando la nostra nave su di una piattaforma d'atterraggio o dall'interno usando il trasporto tubolare. Data la vastità dell'ambiente in cui D-Tritus si muove Scrapland ci dà la possibilità di utilizzare svariati mezzi di trasporto, e ben presto capiremo che non servono solo a quello. In pieno stile GTA e/o Mafia possiamo crearci un vasto parco di navicelle spaziali da usare come meglio crediamo. Il parco personaggi e navicelle è molto ampio e variegato. Durante la nostra storia ci faremo molti amici e, purtroppo, molti nemici. Diventeremo veri esperti di navicelle spaziali: nell'officina di Rusty (uno dei nostri amici robot) avremo a disposizione un hangar dove assemblare la nostra personalissima navetta spaziale. Presto diventeremo veri esperti degli elementi principali della navetta: tipi di propulsore, dotazione armi, tipo di scafo, pesi e velocità saranno il nostro pane quotidiano.

    Il gameplay...

    Lo schema di gioco è molto semplice: parlando con i vari personaggi che popolano Scapland ci verranno assegnate delle missioni. Avremo a che fare con Missioni primarie, necessarie allo svolgimento del gioco, e missioni secondarie per recuperare aggiornamenti per le nostre navi, soldi e oggetti utili durante il gioco. Spesso le missioni secondarie saranno gare tra navicelle o inseguimenti per Chimera per eliminare e distruggere altri veicoli.

    L'atmosfera impressa a Scrapland è canzonatoria e a tratti irriverente. Da questo punto di vista American McGee devia dal suo stile classico fatto di atmosfere gotiche e violente per dare sfogo ad un mondo bizzarro e ricco di satira: D-Tritus e company, infatti, sono robot dalla battuta facile. Spesso assisteremo a piccole gag, a botta e risposta esilaranti che, ci spiace dirlo, alla lunga diventano noiosi perchè ripetitivi. Il tanto blasonato gameplay di scrapland alla fine si riduce in un completare missioni che via via ci vengono assegnate. Il nostro potere decisionale è limitato alle sole missioni secondarie (assegnateci da un pazzo scommettitore) che possiamo decidere se fare o no. Le situazioni che si incontrano alla lunga sono ripetitive: gareggia con quello, uccidi questo, recupera il tal documento o fotografa il tal oggetto. Insomma lo reputotiamo il vero punto debole del gioco. La grande creatività e fantasia della storia è mal supportata da un gameplay sinceramente già visto.

    ...audio & video.

    Valutare graficamente Scrapland dopo l'uscita di HL2 e Doom3 è molto difficoltoso. Di fatto questi titoli hanno spostato in avanti (e non poco) la qualità grafica minima richiesta. In Scrapland i livelli di dettaglio e le texture sono di media fattura. Buono invece il dettaglio dei personaggi robot. A parziale scusante c'è da dire che il comparto grafico non è la parte rilevante su cui giudicarlo. Chimera è senza dubbio fatta molto bene e la grande fantasia nel realizzarla è lodevole. Così come la caratterizzazione dei singoli personaggi robot, ben diversificati e di pregevole fattura. L'audio è ben curato e ben realizzato. Nota dolente è la localizzazione, ma ormai noi italiani ci siamo abituati (ndr). Il gioco è tradotto solo con i sottotitoli e per il tipo di gioco che è, la cosa è penalizzante visto che per chi non ha padronanza dell'idioma anglosassone sarà costretto a passare parte del tempo di gioco a leggere le conversazioni invece di ascoltarle. Alla lunga è stressante.

    Scrapland ScraplandVersione Analizzata PCAmerican McGee ancora una volta ha tirato fuori dal suo cappello una gran bella sceneggiatura. D-Tritus ed il mondo dei robot sono coinvolgenti. L'atmosfera comica e leggera tipica di una commedia hollywoodiana amplia il numero dei possibili acquirenti. Ciò che stona è un gameplay non all'altezza: in certi punti banale e scontato. Avere maggiore libertà d'azione sarebbe stato azzeccato data la vastità del mondo creato. Purtroppo la libertà d'azione viene fraintesa con il girovagare liberamente per una mappa, che non è la stessa cosa. Il comparto grafico non mostra appesantimenti particolari quindi Scrapland può essere giocato tranquillamente anche su configurazioni poco spinte. L'impressione finale è che Scrapland sia uno di quei titoli che si ama o si odia. Dunque lo consiglio a tutti gli appassionati del genere senza nessuna limitazione di sorta. Buon Divertimento.

    7

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