Recensione Silent Ops

Uno shooter in terza persona dai toni Stealth

Recensione Silent Ops
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  • iPad
  • Continua l'infornata dei nuovi titoli Gameloft, che dopo 9mm e Backstab ci propone un action in terza persona dai risvolti stealth. Purtroppo come vedremo, in questo caso il risultato è solamente discreto.

    UNA SANA SPY STORY

    La trama di Silent Ops viene narrata tramite uno stratagemma narrativo simile a quello utilizzato nella serie di Assassin’s Creed: il gioco comincia con un filmato che ci presenta Il Cardinale imprigionato in quello che sembra un laboratorio segreto. Egli è il supervisore di alcuni agenti segreti ed ha il potere di assistere agli eventi tramite gli occhi dei suoi sottoposti. Viene rapito da un'organizzazione criminale avversaria, che ne vuole carpire i ricordi tramite appositi fantascentifici macchinari. Ogni livello quindi narra le avventure che questi agenti segreti hanno vissuto durante gli anni, riviste tramite le memorie del Cardinale. Impersoneremo quindi Jack, esperto in armi e corpo a corpo, Yuri, un cecchino, e infine Nicole, specializzata nell'hacking di sistemi informatici. Le differenze fra i vari personaggi sono solo estetiche, e impersoneremo l’uno o l’altro solo per esigenze di copione.
    La trama scorre gradevolmente per i sette (corti) livelli che compongono il gioco e, seppur banale e confusa, non annoia ed ha tutti gli elementi da spy story: ci sono inseguimenti, resi interattivi tramite semplici quick time event, organizzazioni segrete, minacce mondiali e colpi di scena.

    QUALITA’ GAMELOFT

    Per quel che riguarda grafica e sonoro, Silent Ops non delude proponendo un titolo di qualità in linea con le altre uscite della casa francese. I livelli sono vari e ben realizzati, e la grafica in generale è gradevole, sia per quel che riguarda i modelli che le ambientazioni. Non manca il doppiaggio in inglese dei dialoghi, e i vari effetti sonori accompagnano l'azione senza strafare.
    Purtroppo la mappatura degli ambienti è grossolana: capita di camminare sul vuoto in prossimità di buche e cornicioni, e a volte risulta impossibile sparare fra alcuni oggetti dell’ambientazione, ad esempio quando si vede la testa di un nemico spuntare fra dei monitor su una scrivania: il sistema considera la scrivania come un ostacolo, impedendo il passaggio dei proiettili e obbligando il giocatore ad aggirare l'ostacolo piuttosto che usarlo come copertura.

    SPIE IMPACCIATE

    I difetti di Silent Ops riguardano principalmente i controlli e il livello di difficoltà. Per i controlli si potrebbe chiudere un occhio e conviverci: è il solito layout Gameloft, pad sulla sinistra per muoversi, comandi per le diverse azioni sulla destra, gestione della telecamera tramite swipe sullo schermo. In questo caso peró il pad per il movimento è calibrato male, ed è difficile muoversi dove si vuole. Oltretutto, la telecamera si sposta costantemente alle spalle del personaggio, dando molte noie durante gli spostamenti ed i combattimenti e rendendo impossibile bloccare la visuale in una direzione. Il sistema di puntamento è ostico da gestire, e ci si deve affidare quasi esclusivamente sulla mira automatica.
    In ogni caso, nonostante i comandi, non incontreremo mai grandi difficoltà durante una partita: i nemici rimangono praticamente immobili, sparando qualche proiettile di tanto in tanto. Andando contro un avversario entreremo in modalità corpo a corpo e sarà possibile eliminarlo con qualche pugno, mentre gli altri si metteranno diligentemente in fila attendendo il proprio turno. Il sistema stealth del gioco è appena abbozzato, e ogni livello si riduce in una sparatoria costante (o una scazzottata alla Bud Spencer). Un altro difetto è la mancanza di salvataggio dei checkpoint: una volta chiuso il gioco bisogna riniziare il livello da capo, senza possibilità di riprendere da dove abbiamo lasciato. Solo una volta completato è possibile partire in un secondo momento da quello successivo.

    SPY VS SPY

    Oltre alla modalità per giocatore singolo è presente una modalità multiplayer locale via bluetooth o wi-fi, oppure online, accessibile tramite il proprio account Gameloft Live, grazie alla quale è possibile creare o accedere a partire fino a 12 giocatori. Il sistema registra alcune statistiche, come il numero di partite giocate e il numero di morti ed uccisioni. Accedere ai server può essere problematico in alcuni momenti, ma una volta dentro fila tutto liscio. Rispetto alla modalità single player, combattere contro avversari umani è sicuramente più divertente, ma il sistema di gioco rimane limitato. C’è la possibilità di comprare armi, granate e potenziamenti tramite il sistema di acquisti in-app, cosa che potrebbe avvantaggiare chi decide di investire ulteriormente nel titolo.

    Silent Ops Silent OpsVersione Analizzata iPhoneNonostante il comparto tecnico di prim’ordine, Silent Ops non convince sotto il punto di vista della giocabilità. La difficoltà inesistente e la linearità dei livelli permette di completare il gioco in poche ore, e il lato multiplayer non basta per risollevare la durata complessiva. Rappresenta l’ennesimo sforzo di portare giochi “da console” nell’ambiente smartphone, e sotto questo punto di vista Gameloft è la maggiore esponente in campo, ma proprio senza bisogno di andare a cercare altrove, i recenti 9mm e Backstab risultano superiori, e Silent Ops rimane quindi consigliato a chi cerca un’esperienza di questo tipo ed eventualmente ha già terminato gli altri titoli. L'app è universale e può essere usata indistintamente sia su iPhone che iPad.

    6

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