Recensione Skylanders Swap Force per PS4

Swap Force arriva su PS4 con un portino tecnicamente non eccezionale ma sempre divertentissimo ed appassionate

Recensione Skylanders Swap Force per PS4
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • 3DS
  • Wii U
  • PS4
  • Xbox One
  • Avete appena comprato una PlayStation 4 fiammante, selezionando attentamente fra i titoli del "Day One" quelli che più vi sembrano adatti per la vostra esperienza Next-Gen. E adesso, fra una partita a Killzone Shadow Fall e una derapata su Need For Speed, avete il problema di far giocare i vostri pargoli. The PlayRoom, software preinstallato nella console, è bastato appena per qualche ora, e già si fa sentire la mancanza di sostanza di un'applicazione che vuole essere più una tech demo che un gioco vero e proprio. Potrebbe esserci Knack, pensato appositamente per le famiglie, ma la difficoltà è abbastanza alta e probabilmente sareste costretti a scendere in campo in prima persona, nella modalità co-op.
    E allora perchè non andare sul sicuro e puntare su Skylanders: Swap Force? Il brand Activision si presenta ai nastri di partenza della nuova generazione con un look ancora più pulito e la solita formula di gioco, pronto per una performance da urlo il prossimo natale. Senza timor di smentita, possiamo confermare che Swap Force resta la miglior proposta videoludica per i più piccini che abbiano la fortuna di poter stringere un DualShock 4. Ci sarà un motivo, in fondo, se Skylanders è il brand più venduto della storia del gaming moderno?

    Piccoli Frankenstein crescono

    Giocando a Skylander Swap Force ci si trova di fronte ad una struttura già abbondantemente collaudata con Spyro's Adventure e poi con Giants. La formula di gioco non cambia, ed il titolo resta ancorato alla tradizione degli action platform più classici, proponendo un avanzamento che si divide fra sequenze di combattimento e momenti d'esplorazione.
    La principale novità di Swap Force è dunque il lancio di nuovi personaggi "componibili", in un set di 16 statuette che saranno divise in due pezzi. Night Shift, Stink Bomb, Hot Loop e compagnia bella avranno il torso separato dalle gambe, ma se ne staranno belli composti, sul portale "magico" che li proietta nel mondo di gioco, grazie a due piccole calamite che terranno unite le due parti.
    La particolarità delle statuette Swap Force è che i personaggi possono appunto scambiarsi i componenti, in modo da creare combinazioni sempre diverse. Questo aspetto ha un impatto direttamente nel gioco, andando a modificare il set di mosse a disposizione di ogni personaggio. Mettiamo caso ad esempio che un giocatore voglia combinare i pugni di Night Shift (un tenebroso vampiro boxeur) con il vortice aereo su cui solitamente si muove il rapace Free Ranger: basterà scambiare la base ed il torso dei due personaggi ed il gioco è fatto.
    La composizione delle statuette non determinerà soltanto il set di attacchi a disposizione del giocatore. Anzi, ciascuna delle basi dei personaggi Swap Force è legata ad una precisa abilità, grazie alla quale è possibile attivare una serie di sfide disseminate nei livelli. Blast Zone, ad esempio, grazie ai sui propulsori, può lanciarsi in corse spericolate fra detriti volanti, mentre Wash Buckler riesce grazie ai suoi tentacoli ad arrampicarsi sulle pareti.
    Quello che fin da subito lascia abbastanza incuriositi è il level design, che oltre a rimpolpare le sezioni platform, non si fa scappare l'occasione di infilare in ogni stage un paio di stanze bonus veramente difficili da trovare. É ovvio che poi il tutto sia pensato per innescare un meccanismo abbastanza morboso di dipendenza dal possesso delle (bellissime) statuine. Perchè magari ci sono forzieri che possono essere aperti solo da uno Skylanders Gigante, sentieri a cui accedere solo con particolari elementi, e addirittura porte "doppie" che vanno aperte con una precisa combinazione di elementi.
    E' proprio di fronte a queste sezioni che il giovane giocatore deve ingegnarsi a scombinare e ricombinare i propri personaggi, mettendo ad esempio "gambe velenose" sotto al corpo di uno Skylanders di Fuoco, per procedere nell'esplorazione di mondo sempre più complessi, articolati e ricchi.

    Questo tornare a concentrarsi sull'aspetto "giocattoloso" delle statuette ci sembra francamente un toccasana per il franchise, che anche a livello ludico risulta decisamente impreziosito.
    Ovviamente il titolo è completamente compatibile con tutte le vecchie statuette, che come sempre si "portano dietro" i progressi e i punti esperienza accumulati nelle precedenti avventure.
    Torna anzi il sistema di potenziamento degli Skylanders, che possono acquisire nuove mosse spendendo le ricchezze accumulate e le gemme dell'anima. Ovviamente i personaggi componibili hanno torso e gambe che si evolvono indipendentemente, guadagnando via via nuove abilità.
    A livello di contenuti, insomma, Swap Force è bello corposo, ed ovviamente l'arrivo di questo terzo episodio è accompagnato da un nuovo set di statuine, per la gioia dei collezionisti sfegatati. Oltre ai sedici personaggi Swap Force (due per ogni elemento), nei negozi potremo trovare 16 nuovi Skylanders classici, di cui otto LightCore (quelli che si illuminano, per intenderci). La qualità costruttiva delle nuove statuette, per inciso, è davvero eccezionale, e certi Skylanders sono davvero ispiratissimi. Insomma, chi volesse approntare un bel pacco regalo da infilare sotto l'albero non avrebbe problemi a trovare cosa metterci dentro.
    Resta infine da giudicare la versione Ps4 dal punto di vista tecnico. In effetti i miglioramenti grafici ci sono, legati soprattutto ad una fluidità finalmente incrollabile e ad una risoluzione "maggiorata" rispetto alle edizioni "old-gen". Si tratta comunque di dettagli che difficilmente i più piccoli noteranno: alla stessa maniera per loro sarà poco importante osservare che i modelli poligonali sono gli stessi della versione PlayStation 3, con spigoli bene in vista. Solo le texture sembrano essere un po' più definite, ma in linea di massima il porting non fa faville.
    Resta vero che rispetto ai risultati di Giants, il mondo di Swap Force è più vivo, brillante e dettagliato, e che il vero punto di forza di Skylanders, in fondo, è quello di aver saputo creare un'iconografia d'impatto, che non ha nulla da invidiare ai nomi più blasonati dell'entertainment per ragazzi. Il character design sempre accattivante e vivace, le scenografie coloratissime e ben caratterizzate, i livelli piacevoli da esplorare rendono l'esperienza con Swap Force sinceramente entusiasmante.

    Skylanders Swap Force Skylanders Swap ForceVersione Analizzata PlayStation 4Skylanders non è il titolo con cui inaugurerete la vostra esperienza Next-Gen. Anzi, a livello tecnico il porting fa ben poco per sfruttare l'incremento di potenza delle nuove console, accontentandosi degli ottimi risultati raggiunti su Ps3 e Xbox 360, e limitandosi a ripulire un po' la scena ed alzare la risoluzione nativa. Non è ovviamente questo che conta, in un titolo del genere, pensato chiaramente per un'utenza di giovanissimi: l'importante è infatti che Swap Force sappia conquistare i giocatori meno smaliziati, trascinandoli in un mondo colorato dove vivere mille avventure con le stravaganti creaturine immaginate da Activision. L'idea di mescolare videogame e giocattoli, solleticando al contempo lo spirito collezionistico dei più giovani, è brillante oggi come la prima volta, ma i personaggi componibili avvicinano ancora di più questi due mondi apparentemente tanto distanti, “costringendo” i giocatori a smontare e rimontare i propri personaggi. Una trovata veramente geniale che, unitamente ad un level design più attento alle fasi platform e pieno di segreti, infonde nuova energia alla saga. E insomma, per tutti voi lettori con figli a carico, Swapforce potrebbe essere una buona scusa per infilare nel salotto di casa una bella Ps4.

    8

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