Recensione Sonic 4: Episodio 1

Sonic torna alle origini: recensito il primo capitolo della serie Digital Delivery

Recensione Sonic 4: Episodio 1
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  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • iPhone
  • Sonic, il porcospino blu di SEGA, ne ha viste davvero di tutti i colori nei quasi 20 anni della sua carriera. Da personaggio nato per contrastare il successo dilagante di Super Mario, il nostro scattante eroe ha vissuto crisi d'identità, trasformato addirittura in un lupo mannaro, o relegato a personaggio comprimario all'interno di un track 'n field dedicato ai giochi olimpici. Ma per fortuna arriva sempre il tempo in cui è forse meglio fermarsi e guardarsi indietro, cercando di ristabilire il giusto ordine alle cose: trarre il meglio delle proprie esperienze per proporlo alle nuove generazioni di videogiocatori. E sembrerebbe proprio questo il percorso intrapreso da SEGA con Sonic The Hedgehog 4, un nuovo punto di partenza per le avventure bidimensionali di Sonic, che a cominciare da questo primo episodio offriranno, sia ai vecchi fan che alle nuove leve, una serie di titoli che ricalcano in maniera piuttosto fedele quello che ha reso così celebre il franchise, che sopravvive ormai da due decadi sulle nostre console.

    1991 - 2010: il ritorno alle origini

    Sonic The Hedgehog 4: Episode 1 è un plastform a scorrimento orizzontale che riprende essenzialmente le dinamiche del primo Sonic pubblicato nel lontano 1991. Una volta avviata la partita infatti ci ritroveremo catapultati nella Splash Hill Zone, che null'altro è che una versione leggermente rivisitata della nostalgica Green Hill Zone, fatta di campi erbosi a scacchiera, molle, e rampe da percorrere a tutta velocità. Fin dai primi momenti è quindi chiara l'intenzione di SEGA con questo primo episodio: riproporre in chiave moderna quelli che sono stati i "primi vagiti" del porcospino blu antropomorfo. Le ambientazioni delle restanti tre Zone infatti, costituite ognuna da tre livelli ed un boss stage, continuano ad omaggiare le origini della saga. La Lost Labyrinth Zone ci offrirà stage all'interno di un antico tempio, con sezioni al buio illuminate solo dalla torcia che Sonic terrà in mano, e con la presenza di aree sommerse dall'acqua, dove il nostro eroe non solo dovrà scattare a tutta velocità ma dovrà vedersela anche con la necessità di respirare attraverso le bolle d'aria sparse nel livello. La Casino Zone, rifacimento di quella presente in Sonic 2, vedrà Sonic saltare in un'enorme città illuminata da neon, con divertenti elementi bonus come la slot machine, attivabile scagliando il porcospino al centro di quello che è a tutti gli effetti un flipper, per poi raccogliere anelli e vite extra girando enormi carte correndo a tutta velocità. Infine la Mad Gear Zone è un'ambientazione industriale, con enormi ingranaggi, presse e pistoni pronti a schiacciarci, e getti di vapore capaci di farci raggiungere altezze improponibili. Il level design è rimasto solidissimo come quello delle origini, con fasi platform frammiste a momenti in cui il porcospino dovrà correre a tutta velocità. L'introduzione di alcuni nuovi elementi, come liane su cui potersi aggrappare, cannoni da cui farsi sparare per raggiungere le piattaforme poste in alto, enormi sfere su cui rotolare o carrelli da minatore che corrono a velocità folli sui binari, sono sicuramente ottimi diversivi per vivacizzare dinamiche di gioco tradizionali, ma che francamente non smettono mai di divertire. I boss stage, che ci vedranno sfidare ogni volta la nostra nemesi, il Dr.Eggman, ci chiederanno essenzialmente sfruttare gli elementi presenti nell'arena per colpire più volte la navetta del malvagio scienziato. Ogni stage, oltre ad avere una progressione orizzontale, si sviluppa soprattutto verticalmente, con diversi percorsi intraprendere per raggiungere il traguardo, molti dei quali raggiungibili solo sfruttando le innate abilità del nostro protagonista. Anche qui Sonic 4 non perde dunque l'occasione di compiacere i nostalgici, eppure, soprattutto per quanto riguarda le possibilità motorie, il porcospino blu ha saputo conservare anche nuovi trucchetti appresi negli ultimi anni del franchise. La più ovvia introduzione in questo ambito è l'attacco homing, ripescato da Sonic Unleashed e adottato anche nell'atteso Sonic Colors: ogni qual volta ci troveremo di fronte ad un nemico o ad un oggetto con cui poter interagire, un sistema di lock ci permetterà di eseguire un attacco automatico con la pressione del tasto dedicato al salto. Questo trucchetto ci sarà utile molto spesso all'interno del gioco: potremo utilizzarlo per eliminare velocemente una serie di nemici disposti in fila e soprattutto sfruttarlo per raggiungere aree inarrivabili con un semplice salto. C'è da dire che questa introduzione facilità di molto il nostro lavoro nel comandare Sonic, rendendo le fasi platform sicuramente più semplici rispetto ai titoli del passato. E' indubbio che SEGA abbia abbassato volutamente il livello di difficoltà complessivo del gioco: basti notare la facilità con cui è possibile ottenere le vite, ed anche una volta esaurite, il gioco ci farà semplicemente ripartire dall'ultimo livello, senza dover prestare attenzione ai "Continue" a nostra disposizione (completamente assenti). A risentire di tutto questo è inoltre la longevità: completare il gioco una prima volta non richiederà più di un paio d'ore, anche se sono presenti alcuni elementi che invogliano l'utente a tornare nei coloratissimi livelli una volta conclusa la storia principale. Ad esempio ci si potrà dedicare alla raccolta di tutti e 7 gli smeraldi del caos, ottenibili negli elaborati bonus stage. Questi stage, anche loro estrapolati da Sonic 1, ci vedranno percorrere labirinti bidimensionali in cui Sonic è posto al centro dello schermo, mentre potremo comandare il suo orientamento nello spazio con lo stick analogico. Il nostro compito sarà quello di raggiungere la gemma entro lo scadere del tempo, raccogliendo gli anelli per aprire i portali, evitando le zone d'uscita, e cercando di non perdere preziosi secondi nel rimbalzare troppo sui respingenti. Collezionando i 7 smeraldi sbloccheremo una nuova abilità del protagonista e un finale alternativo che ci introdurrà al secondo episodio, in arrivo ad inizio 2011. Infine troviamo anche due modalità extra: Time Attack e Score Attack, in cui potremo rigiocare ogni livello di Sonic 4 per raggiungere il traguardo con il miglio tempo e il miglior punteggio rispettivamente, e pubblicare i nostri risultati all'interno di una classifica mondiale.

    Dal punto di vista tecnico Sonic 4 ripropone egregiamente tutte le atmosfere della serie. Tutte le ambientazioni saranno facilmente riconoscibili dai fan, ricche di colori e soprattutto di dettagli: nella Splash Hill Zone saremo immersi in una natura rigogliosa con un bellissimo cielo azzurro sullo sfondo, mentre spettacolare è la metropoli della Casinò Street Zone, illuminata da molteplici neon e fari che si scorgono in lontananza. Ottima anche l'ambientazione archeologica della Labyrinth Zone, con bellissime texture realizzate a mano. Per quel che riguarda il comparto sonoro, il titolo punta a riprendere i fantastici motivetti passati alla storia dei videogiochi con gli episodi a 16 bit, ma ad essere sinceri il risultato è abbastanza altalenante: sebbene le tracce siano decisamente fedeli alle ambientazioni, poche colpiscono realmente il giocatore, ed alcune, soprattutto il tema del combattimento del boss, ci appaiono decisamente poco ispirate.

    Sonic The Hedgehog 4: Episode 1 Sonic The Hedgehog 4: Episode 1Versione Analizzata PlayStation 3Sonic The Hedgehog 4 riesce a portare a casa l'obiettivo di proporre un gioco di Sonic divertente da giocare, con una struttura essenziale (costituita solo da una dozzina di elaborati livelli platform), dinamiche di gioco veloci, ma sapientemente bilanciate, special stage e coinvolgenti boss-battle. Nessun personaggio extra, cutscene o inutili fronzoli: Sonic 4 riporta sulle console dell'attuale generazione tutte le atmosfere del passato. Ci aspettavamo però un titolo più "cattivo" nei riguardi dei fan, e meno volto ai giocatori inesperti (come ad esempio il Magaman 9 di Capcom). A risentire di questa "morbidezza" è soprattutto la longevità, un aspetto che pesa molto sulla decisione di spendere 15 euro per il titolo, quando con la stessa cifra è possibile recuperare (anche sugli store online) diversi titoli del vecchio corso di Sonic, tutti decisamente più impegnativi di questo.

    7.5

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