Recensione Sonic The Hedgehog 4: Episode 2

A distanza di quasi due anni, il secondo episodio del nuovo titolo di Sonic

Recensione Sonic The Hedgehog 4: Episode 2
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Due lunghi anni

    Sarebbe inutile ripercorrere nuovamente le vicissitudini, piuttosto note a tutti gli appassionati, che hanno coinvolto il porcospino più famoso del globo durante il suo viaggio, tutt’ora in corso fortunatamente, nel mondo dei videogiochi. Da inattesa mascotte capace di mettere in dubbio il trono occupato da Super Mario, Sonic negli ultimi anni ha spesso disatteso le aspettative, protagonista di prodotti tutt’altro che convincenti e capaci di rendere giustizia al suo glorioso passato.
    L’indiziata principale, colpevole di questo evidente abbassamento qualitativo generale, è sempre la stessa: la terza dimensione, ritenuta largamente incompatibile con il gameplay di fondo della saga. Sega, pur incapace di rinunciare del tutto a questa feature, nel 2010 avviò il progetto Sonic The Hedgehog 4: nuovo episodio, esclusivamente in 2D, che sarebbe uscito a episodi sulle principali piattaforme di distribuzione digitale. A differenza di prodotti simili, che si completano nel giro di pochi mesi, Episodio 2 esce a distanza di quasi due anni dal predecessore.
    Tutto questo tempo sarà servito alla software house per aggiustare il tiro, dopo un Episodio 1 discreto, ma tutt’altro che indimenticabile?

    Il ritorno di Tails

    Come premesso, Episodio 2 è un platform rigorosamente in 2D, che si avvicina, nelle meccaniche, agli esordi del sonico porcospino nel mondo dei videogiochi. Ciò significa che spesso attraverserete i livelli a velocità sostenuta, affidandovi a riflessi prontissimi, quando non all’esperienza, per evitare baratri o possibili nemici che rallenteranno il vostro incedere. Non mancheranno comunque momenti più lenti, dove esibirsi in salti millimetrici o usare un pizzico di materia grigia per superare alcuni ostacoli.
    Purtroppo, questo secondo tempo di Sonic The Hedgehog 4, conferma il trend inaugurato due anni fa: ben lontano dall’essere un fallimento o meritevole di un’insufficienza, si dimostra poco ispirato, incapace di accontentare un pubblico eterogeneo e tecnicamente limitato.

    Poche, ma ben caratterizzanti le novità di questa puntata. Tanto per cominciare il protagonista, similmente a quanto accadeva in Sonic 2, sarà accompagnato dall’instancabile amico Miles “Tails” Prower. La sua presenza ha innanzitutto permesso di ampliare il gameplay, dando modo al duo di sfoderare alcune mosse che si riveleranno assolutamente irrinunciabili per raggiungere il limite estremo del livello di turno. Usando le sue code, per esempio, Tails potrà sollevare da terra il compagno, permettendogli di raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili. Alternativamente avrete la possibilità di appallottolare i due personaggi in un'unica sfera, riuscendo così a sfondare muri particolarmente spessi. Non si tratta di nulla di così innovativo o capace di far evolvere realmente il gameplay, ma ciononostante si tratta di nuove mosse utili, come vedremo, per dare un po’ di brio a un level design altrimenti estremamente debole.
    L’altro ambito in cui Tails ha permesso un’espansione di Sonic The Hedgehog 4 è l’introduzione del multiplayer, sia in locale che online. Episodio 2 è infatti interamente giocabile in cooperazione con un amico. Questo è sicuramente l’aspetto più intrigante e riuscito del prodotto, visto che è genuinamente capace di moltiplicarne longevità e divertimento. E’ pur vero che l’obbligo di mantenere i due protagonisti nella stessa schermata mortifica l’esperienza, dal momento che il giocatore che resterà indietro verrà spostato automaticamente, ma con la giusta coordinazione è possibile ottenere grandi soddisfazioni.
    L’altra grande novità di Episodio 2 è rappresentata dai bonus stage. Se nel capitolo precedente ricordavano i labirinti visti in Sonic 1, in questo caso, poco a sorpresa, sono stati ripresi quelli di Sonic 2. All’interno di un half pipe, da attraversare longitudinalmente a tutta velocità, dovrete raccogliere un numero sufficiente di anelli, superando i vari checkpoint entro il lasso di tempo prestabilito. Senza alcun ombra di dubbio i bonus stage rappresentano i livelli più divertenti di Episodio 2, grazie soprattutto alla semplicità della formula sulla quale si basano.

    Macchina potente, tracciato deludente

    Se il sistema di controllo si rivela semplice e assolutamente affidabile, ciò che non funziona come dovrebbe in questo capitolo è il level design: da solo capace di abbattere le ambizioni della produzione. Pur non mancando numerose strade alternative, molte delle quali ben nascoste e generose di speciali ricompense, si procede con ben poche sorprese e variazioni sul tema. Manca esplosività, brio, inventiva. Per quanto le nuove mosse in combinazione con Tails permettano ai più curiosi e ingegnosi di scovare sentieri più rapidi o lievemente più ispirati, si procede con poche emozioni e sorprese. Non bastano le tante sezioni sott’acqua della Zona Sylvana Castle, né le slavine di White Park, né il vento, capace di sbalzare i due eroi, che di tanto in tanto soffia nell’Oil Desert: per quanto ben lontani dal disastro, i ragazzi di Sega hanno mostrato ben poca fantasia nel progettare i livelli di quest’Episodio 2.
    Anche i boss fight si dimostrano deboli sotto il profilo ludico. Fin troppo lunghi e pretenziosi di precisione chirurgica, risultano frustranti piuttosto che impegnativi. Dotati di pattern d’attacco ripetitivi, si scopriono poco chiari persino dal punto di vista semiotico: anche dopo l’ennesimo game over non saprete dire con certezza quali sono le parti del nemico il cui contatto va evitato a tutti i costi.
    Il gameplay è insomma largamente sopra il par, ma non brilla affatto. Ogni livello resta fedele a ciò che Sonic ha sempre rappresentato, pieni come sono di giri della morte, respingenti e nemici per tutti i gusti, ma manca il guizzo, la sorpresa, il tocco di classe. Non ci si annoia, ma neanche si gioca con gli occhi sbarrati dal divertimento.
    Dal punto di vista grafico, Sonic 4: Episodio 2 svolge il suo compito piuttosto bene. Il frame rate è assolutamente granitico, le animazioni di protagonisti e nemici convincono e il livello di definizione renderà giustizia ai vostri schermi HD.

    "Se il sistema di controllo si rivela semplice e assolutamente affidabile, ciò che non funziona come dovrebbe in questo capitolo è il level design: da solo capace di abbattere le ambizioni della produzione. "

    Tuttavia si potrebbe muovere qualche critica a uno stile grafico fin troppo realistico per quanto concerne le ambientazioni. L’assolata Green Hill e la luccicante Casinò Night, hanno lasciato il posto a foreste monocromatiche e a deserti fin troppo ferrosi e aridi. Il discorso è di natura prettamente estetica, quindi non può assolutamente ritenersi oggettivo, ma siamo comunque sicuri che l’eccessiva freddezza del comparto grafico di Episodio 2 indispettirà più di un fan del porcospino più veloce del mondo.
    Deludente invece il sonoro, dominato da musiche ripetitive e assolutamente anonime. Si salvano solo alcuni effetti che si rifanno alla tradizione e proprio per questo efficaci e ben campionati.
    Parlando di longevità, Episodio 2, che vanta circa una quindicina di livelli, può essere portato a termine nel giro di un paio di pomeriggi senza troppi problemi. La presenza del multiplayer, le tante strade in ogni stage e la voglia di acciuffare tutti i Chaos Emerald regalano tuttavia non poca vita extra al prodotto. I quasi tredici euro per accaparrarselo sono tutto sommato un prezzo proporzionato all’offerta per quanto riguarda la quantità, ma non troppo quando si guarda alla qualità.

    Sonic The Hedgehog 4: Episode 2 Sonic The Hedgehog 4: Episode 2Versione Analizzata Xbox 360Sonic 4: Episodio 2 è un gioco riuscito a metà. Svolge il suo compitino con estrema caparbietà e esperienza, ma fallisce in buona parte quando gli si chiede di proporre qualcosa di realmente emozionante o che batta nuove strade. Si gioca e ci si diverte, ma senza mai un balzo sulla sedia, senza mai un sospiro di sorpresa. Il multiplayer si dimostra comunque ben implementato e funzionale, così come va messo in evidenza un comparto grafico di buon livello e una più che sufficiente longevità. Consigliato ai fan irriducibili di Sonic. Tutti gli altri ponderino attentamente l’acquisto. E’ un capitolo della saga molto, troppo, classico e poco ispirato.

    6.5

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