Splinter Cell Recensione: Sam Fisher in azione su GameCube

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Splinter Cell Recensione: Sam Fisher in azione su GameCube
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  • PS2
  • Gba
  • N-Gage
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Tom Clancy's Splinter Cell

    Dopo il successo di Rainbow Six, la Ubisoft, casa creatrice del mitico Rayman, ha continuato a sfruttare la licenza dei libri fantapolitici di Tom Clancy per trarne videogiochi, ottenendo sempre buoni risultati di vendita, e l'ultimo Splinter Cell non è stata l'eccezione alla regola, colmando la lacuna dei cosiddetti “stealth-game” per GCN, ovvero quei giochi di cui Metal Gear Solid è il re incontrastato dove bisogna far fruttare la pazienza e il cervello piuttosto che l'azione frenetica alla Quake.

    Sam Fisher in azione!

    Una volta aperta la confezione ci si ritrova in mano il libretto d'istruzione, realizzato molto bene che spiega dettagliatamente tutte le opzioni di gioco, e il mini-dvd. Inserito il disco si sceglie la lingua, compare il logo Ubisoft ed ecco che parte il video iniziale che racconta la storia: due agenti della CIA sono inviati in Georgia perché tale nazione non ha rispettato le disposizioni dell'ONU. Dopo essersi infiltrati nella base dei presunti cattivi furtivamente, scoprono che in effetti c'è qualcosa che non va, dato l'alto numero di carri armati e soldati; tutto sembra andare per il meglio, finché gli agenti non vengono scoperti e catturati. Così Third Echelon, un associazione ultra segreta che usa i tradizionali metodi di spionaggio grazie ad un unità note come Splinter Cell, decide di entrare in azione chiamando il loro agente migliore, Sam Fisher, che stava trascorrendo una dolce vacanza con la figlia facendo immersioni in alto mare. Naturalmente il prode agente non potrà rifiutare e comincerà così la sua nuova avventura. Il video che mostra tutto ciò, così come gli altri presenti nel gioco, sono realizzati discretamente: se le scenografie sono ottime, i personaggi non sono all'altezza, sembrando troppo fittizi e non raggiungendo ad esempio il livello dei video di Resident Evil, sicuramente il top. Il doppiaggio è accettabile, con Luca Ward che si occupa di Sam (uno dei più grandi doppiatori italiani, che ha dato la voce a Russel Crowe, Keanu Reeves e altri), ma indegna la sincronizzazione tra la voce e il movimento delle labbra, che poteva essere curata maggiormente. Più che buona la regia e la colonna sonora.
    Terminato il filmato si accede al menù iniziale contente tre voci: “inizio partita”, dove ci comincia il gioco, “extra”, dove è possibile rivedere i filmati del gioco e altri speciali, come l'intervista a Sam Fisher (naturalmente fatto in CG) o il making of del video introduttivo, e infine “titoli”, in cui vengono mostrati i nomi di coloro che hanno lavorato al gioco.

    Fisher: l'uomo dalle mille tecniche

    Dopo aver visto tutti gli extra, cominciamo la partita: si inserisce il proprio nome, si mettono a posto le opzioni, come il volume, colore e impostazioni del controller, si salva il gioco (servono 17 blocchi) e finalmente si comincia a giocare.
    Col passare del tempo Sam Fisher si è un po' arrugginito, così si comincia con una bella sezione di addestramento. Le prime cose che saltano all'occhio sono la grafica molto pulita, gli splendidi effetti luce e, purtroppo, i movimenti un po' legnosi del personaggio, cui per fortuna non si farà tanto caso, se non nelle fasi iniziali del gioco, dato che una volta immersi nel gioco si sorvolerà tale aspetto. Questa sezione serve ad imparare le mosse base e il concetto di silenziosità, fattore determinante del gioco. Il nostro eroe potrà camminare in piedi o accucciato (in piedi si sarà più veloci, ma più rumorosi, nel secondo invece, più lenti ma più silenziosi, per questo nella maggior parte del gioco si starà accucciati), effettuare balzi ed appendersi in sporgenze oppure effettuare doppi balzi rimbalzando nei muri in stile Super Mario 64 per arrampicarsi o restare sospesi tra due muri vicini per attaccare il nemico silenziosamente dall'alto (sarà sicuramente una delle vostre tecniche preferite). E' presente una grande interattività con i nemici: è possibile stenderli con una gomitata oppure avvicinarsi furtivamente alle spalle per afferrarli e usarli nel miglior modo che credete, come scudi umani, per interrogarli, per usare scansioni della retina e una volta che non servono più li mettete KO; ricordatevi però di nascondere per bene il corpo, perché se viene trovato da una guardia o vista dal sistema di sicurezza, potrebbe scattare l'allarme. Non credete però che catturare le guardie sia impresa facile, dato che sono dotate di una AI altissima: al minimo rumore o qualcosa di strano, come una telecamera rotta o appunto un corpo inanimato a terra, si metteranno subito in guardia e perlustreranno la zona e l'unica cosa che potete fare è nascondervi in una zona buia, utilizzando il vostro visore notturno, una grande invenzione che userete spesso nel gioco, dato che sono molte le zone buie inserite dai programmatori; in molte stanze è perfino possibile spegnere la luce per attaccare il nemico senza essere visti. Con l'avanzamento del gioco sarà possibile usare anche il visore termico. Infine una delle mosse più usate e ripresa da Metal Gear Solid è quella di accostarsi al muro, con la possibilità di sbirciare negli angoli e anche di estrarre la pistola per sparare senza essere visti. Saranno disponibili solo due armi da fuoco: una pistola e un fucile-mitragliatore con modalità cecchino, che quando verranno utilizzati, si vedrà solo il busto del protagonista e comparirà un mirino, tutto ciò per facilitarne l'uso; discorso diverso invece per la moltitudine di aggeggi di cui si disporranno, come il grimaldello, per aprire porte chiuse, i proiettili di gomma o elettrici, per stendere avversari senza ucciderli o il cavo ottico per vedere sotto la porta se ci sono pericoli nella stanza dove vogliamo entrare, tanto per citarne alcuni. Per concludere, sarà possibile usare lattine o bottiglie da lanciare (il lancio degli oggetti vari è implementato molto bene col tasto R: una lieve pressione fa comparire il mirino, tenendo premuto li lancia) per attirare l'attenzione delle guardie.

    La grafica non è tutto...

    Per quel che riguarda l'aspetto tecnico, ci troviamo di fronte ad un gioco di buon livello; la grafica non è a livelli altissimi, si può definirla senza infamia e senza lode; fortunatamente gli effetti luce sono fantastici, fattore importante in un gioco come questo, dove alcune ombre posso essere fatali per essere scoperti oppure possono essere sfruttate per capire in che direzione si sta movendo una guardia; i programmatori Ubisoft hanno anche voluto inserire un indicatore di luce nell'angolo dello schermo, che mostra se Sam è in luogo buio dove nessuno può vederlo o se c'è anche solo un pizzico di luce che lo illumina: molto utile per nascondersi quando si è inseguiti da nemici.
    Il comparto sonoro è di buon livello, anche i più piccoli passi vengono distinti se ci si trova in scale di ferro o sopra la ghiaia; la colonna sonora è azzeccata e s'addice molto all'ambiente di gioco, senza mai essere troppo invadente ed è molto azzeccata la scelta di cambiare motivo quando le guardie si accorgono di qualcosa di strano e variarla nuovamente se si accorgono del nostro eroe, per tornare nuovamente normale se si riesce a fuggire.
    Il punto di forza del gioco è sicuramente la giocabilità fantastica: dopo solo poche ore di gioco, grazie anche al fantastico utilizzo del controller del GCN, si ha il perfetto controllo di Sam Fisher e sembrerà di essere completamente immersi con lui nell'avventura (perfino noi stavamo col fiato sospeso se una guardia ci stava per scoprire).
    Anche la longevità si attesta su buoni livelli, grazie ad un numero discreto di missioni e la presenza di due livelli di difficoltà.
    Infine il gioco è stato programmato molto bene: i tempi di caricamento, presenti tra una missione e l'altra o dopo il salvataggio durante la missione, sono brevi, anche se lunghi rispetto ad altri titoli Nintendo, ma mai lunghi da infastidire il giocatore. Lo stesso discorso vale per il salvataggio; una cosa molto importante riguarda questo aspetto nel gioco: le missioni sono molto lunghe, per questo i programmatori hanno deciso di inserire dei checkpoint di tanto in tanto, cosicché se la missione fallisce ci sarà un caricamento rapido che ci riporterà al checkpoint, senza doverla ricominciare da capo; con i checkpoint però se si spegne la console, si ricomincerà la missione dall'inizio, per questo motivo sono presenti anche dei punti di salvataggio, che se da una parte spezzano il ritmo di gioco, dall'altra sono ovviamente molto utili per l'utente.

    Lo compro o non lo compro?

    Splinter Cell è un gioco che consigliamo per ingannare l'attesa di coloro che aspettano con impazienza il ritorno di Snake. Anche gli altri utenti non si pentiranno dell'acquisto, grazie ad una giocabilità che immerge il giocatore già dalle prime fasi di gioco e vi terrà impegnati per alcune settimane. Sconsigliato invece alle persone che preferiscono l'azione pure senza il minimo uso del cervello o pazienza, dato alcune fasi di gioco, specialmente l'inizio, che possono risultare frustanti soprattutto per i giocatori meno esperti poiché potrebbe richiedere la ripetizione dell'area più volte prima di passare alla fase successiva. Tecnicamente la conversione è stata fatta molto bene, anche se si poteva spremere maggiormente le potenzialità della console. Ottima l'implementazione tra GCN e GBA: nel GBA verrà visualizzata una mappa che segnala tutti i pericoli e l'utente GBA potrà interagire con gli oggetti, usare bombe adesive, disinnescare mine e utilizzare le torrette mitragliatrici; dall'altra parte, coloro che possiedono Splinter Cell per il portatile, potranno scaricare alcune missioni dalla console casalinga. Insomma, sicuramente un buon titolo che va a colmare una lacuna nella line-up per GameCube e che gli appassionati dello “stealth-game” non possono lasciarsi sfuggire; il gioco vale i soldi spesi, ma alcuni giocatori è meglio che lo provino prima di acquistarlo.

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