Star Fox Command Recensione: il team della volpe stellare arriva su DS

Il team Star Fox arriva su DS. Sarai capace di guidarlo alla vittoria?

Star Fox Command Recensione: il team della volpe stellare arriva su DS
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    Nella piccola console a due schermi di casa Nintendo, pian piano, riusciremo a vedere tutti i titoli che hanno reso celebre questa vecchia e gloriosa Software House. Abbiamo visto Mario, sia in 2D che in 3D, abbiamo visto Metroid, Mario Kart, Kirby... mancano ancora all’appello Zelda, Pikmin poche altre celebrità: grazie all’uscita di Star Fox, la lista dei protagonisti mancanti è andata molto assottigliandosi.
    Abbandonate le vesti simil-zelda del primo episodio uscito su Game Cube, Star Fox torna alle origini, proiettandoci in universo ricco di avversari pronti a scontrarsi con le nostre navicelle e con i nostri intrepidi eroi.
    Riusciremo nuovamente a salvare l’universo?

    Vecchie glorie

    Il gioco vi proietta alcuni anni dopo gli eventi del primo Star Fox. Dopo aver eliminato Andross la squadra Star Fox si scioglie, ed ogni membro va per la sua strada. Solo Fox McCloud, storico leader del gruppo, ed il fido ROB sono rimasti operativi.
    Quando Fox riceve una richiesta di aiuto da parte dei cittadini del sistema Lylat perché minacciati da Anglar, scattano una serie di eventi che porteranno il nostro eroe ad affrontare intrepide missioni, a incontrare vecchi amici e vecchi nemici, e ad incontrarne di nuovi.
    La storia, sebbene non sia essenziale ai fini del gioco, serve a coinvolgere maggiormente l'utente nella risoluzione delle missioni e nel modo di vivere gli eventi del gioco. Tutta la storia verrà raccontata attraverso dei dialoghi tra i vari componenti del team, che, tramite un’apposita funzione, potranno essere “ascoltati” con la nostra voce, in modo da dare una particolare personalità al gioco ed sentirci "protagonisti". Sebbene assolutamente marginale, quest’ultima funzione rende i discorsi un po’ più divertenti.

    I controlli

    Ora veniamo all’aspetto più importante del titolo. Come detto in precedenza il gioco è uno sparatutto in cui ci troveremo a controllare una nave spaziale.
    Per dare una maggiore panoramica dell’area di gioco, l’inquadratura è situata dietro al nostro veicolo.
    I controlli sono gestiti quasi interamente grazie al Touch Screen, in maniera per altro molto funzionale. Muovendo il pennino su schermo sarà possibile cambiare la direzione della nostra nave e puntare il nemico. Il fuoco si apre premendo qualsiasi tasto della console, in modo da rendere il gioco già pienamente fruibile dia dai mancini che dai destrorsi.
    Nel touch screen stesso poi esistono dei pulsanti che permettono di effettuare un giro della morte o di esibirsi in un “testacoda”, entrambe manove evasive per allontanarsi dal pericolo. I pulsanti sono molto grandi e facili da premere, inoltre la presenza del radar nello schermo inferiore fa si che in quella frazione di secondo in cui si tocca l’apposito pulsante non si resti del tutto estraniati dall’azione di gioco. Un altro pulsante, leggermente più piccolo onde evitare di essere toccato per sbaglio, permette infine di lanciare le bombe che, a differenza dei colpi sparati dal nostro cannone principale, sono disponibili in numero limitato.
    I controlli comunque non finiscono qui: anche la gestione della velocità si effettua senza bisogno di ricorrere alla pulsantiera. Premendo due volte in rapida successione sulla parte superiore dello schermo faremo accelerare la nostra nave, viceversa, premendo due volte nella parte in basso, la faremo decelerare.
    Infine, l’ultimo comando di cui tener conto è forse il più importante di tutti. Effettuando un movimento rotatorio con il nostro pennino, faremo si che l’astronave inizi a roteare su se stessa. Tale funzione è estremamente importante per svariati motivi. Oltre ad essere l’unico modo per evitare i proiettili nemici, permette di attirare tutti i vari power up lasciati dagli avversari che si trovano nelle vicinanze (evitandoci quindi di dover passare sopra agli stessi), inoltre, schivando gli attacchi avversari, permette di recuperare preziosi punti di benzina.
    Questi sono i controlli principali con cui avremo a che fare per tutto il gioco, sia nelle partite singole che nelle partite multiplayer. Questi rispondono perfettamente, permettendoci di effettuare tiri precisi e giravolte senza soffermarsi bisogno di eseguire i movimenti su schermo con perizia millimetrica.
    Purtroppo, come tutti i giochi che richiedono l’uso continuato del pennino, il rischio di avere qualche fastidio ai polsi in caso di partite prolungate esiste.

    Non per tutti

    Sebbene i controlli siano di facile acquisizione (anche grazie al comodo tutorial presente all’inizio della partita in single player), lo stesso non si può dire del gioco in se. È giusto precisare che il gioco ha una difficoltà medio/alta, che porta il giocatore a dover affrontare più volte la stessa missione.
    Analizziamo come è strutturata una missione.
    Dopo una serie di eventi raccontatici tramite dialoghi, ci troveremo con le nostre navi vicino alla nave principale, in una sorta di mappa dell’area di gioco.
    Avremo tante astronavi quanti sono gli eroi che interverranno in quella missione.
    L’astronave principale non potrà muoversi, ed è essenziale che né flotte nemiche, né missili la colpiscano, altrimenti la missione fallirà.
    Detto questo, ci troveremo a dover stabilire il percorso da far compiere alle nostre navi disegnandolo con il touch screen. La lunghezza del percorso è limitata, e consuma inoltre il prezioso carburante che servirà nel corso delle battaglie aeree. Scelto il percorso da far compiere ad ogni singolo pilota si inizia il turno. Il numero di turni da usare in ogni missione è estremamente limitato, e se si esauriscono tutti i turni prima che la missione finisca è game over. È essenziale quindi prevedere il percorso che faranno i nemici, intercettarli ed annientarli nel minor numero possibile di turni.
    A nostro vantaggio intervengono particolari power up dispersi per la mappa. Alcuni permettono di far recuperare benzina o HP alla nostra nave, altri permettono di armare la nave madre di alcuni preziosi missili. Questi ultimi permetteranno alla struttura principale di difendersi autonomamente dai nemici troppo vicini.
    Considerando che ogni eroe ha le sue caratteristiche (Fox per esempio ha un’astronave estremamente veloce, Slippy ha un cannone più lento ma più potente, ecc.) si può intuire come le missioni richiedano un enorme fattore strategico, in cui il minimo errore può comportare il fallimento delle stesse.
    Le battaglie aeree si strutturano principalmente in tre tipologie. In caso di scontro con un’altra flotta ci troveremo nella più classica delle battaglie aeree. Dovremo eliminare alcuni obiettivi prestabiliti per vincere la battaglia, e poi raccogliere le apposite stelle che lasceranno cadere. Ciononostante nei campi di battaglia saranno presenti altri nemici e dei particolari cerchi, che serviranno a garantire vari power-up nel caso venissero a mancare gli HP o la benzina.
    Nella seconda tipologia di assegnamento, dovremo inseguire un missile e distruggerlo prima che colpisca il suo obbiettivo. Per effettuare l’inseguimento dovremo passare attraverso delle aree contrassegnate che daranno uno sprint alla nostra nave. Raggiunto il missile dovremo distruggerlo, continuando a tenere d'occhio i bonus di velocità.
    L’ultima tipologia di incarico riguarda la conquista delle basi. In queste missioni ci troveremo dapprima a distruggere gli obiettivi che ci vengono forniti e, una volta fatto ciò, dovremo distruggere la grossa astronave che asserraglia la base. Per farlo dovremo attraversare le aree "boost" e, giunti in prossimità della nave nemica, effettuare un movimento rotatorio per bucarla da parte a parte.
    A tutto questo dobbiamo aggiungere gli incontri che di tanto in tanto si avranno con i boss. Questi potranno essere a bordo di più navi, o a bordo di un’unica nave più potente.

    Come detto in precedenza il gioco è abbastanza difficile, ed in alcune missioni rischia davvero di divenire frustrante, ma la soddisfazione e l’appagamento che riesce a regalare il portare a termine una missione varrà tutto quello sforzo.
    Sul versante multiplayer il gioco permette di affrontare amici sia in lan locale (fino a 6 giocatori con una sola cartuccia) che attraverso la wi-fi connection. Nelle partite multiplayer, scopo della missione sarà quello di collezionare il maggior numero di stelle prima dello scadere del tempo.
    Potreste quindi aver affrontato un estenuante battaglia contro un vostro avversario ed alla fine vedervi soffiare la stella da qualcuno che era rimasto in disparte sino ad allora. Il gioco di gruppo si rivela davvero divertente ed appagante.
    Se a questo aggiungete che nel gioco in singolo esistono vari finali, ed alcune missioni che possono essere sbloccate solamente dopo aver completato il gioco almeno una volta, capirete che con Command avrete da divertirvi per parecchio tempo.

    Chi ha bisogno delle console casalinghe?

    Nonostante già la stessa Nintendo ci avesse viziato con Metroid, c’è da dire che tecnicamente parlando questo gioco supera di molto le aspettative.
    Il gioco sfrutta un solido motore grafico, in grado di muovere a dovere i poligoni sia delle varie navi su schermo, sia dello scenario stesso.
    Lo scenario in particolare non è formato da una semplice immagine posta nella parte bassa dello schermo: sarà possibile fare lo slalom tra le montagne o tra gli altri elementi ambientali, per altro tutti quanti enormemente definiti.
    L’astronave del nostro protagonista sarà sempre curatissima nei dettagli: sara visualizzato persino l’aumento o la diminuzione della potenza del nostro propulsore in caso di accelerazione o decelerazione. Inoltre, l’effetto creato durante le evoluzioni, in cui la telecamera resta ferma per dare una maggiore visibilità dell’azione compiuta, riescono a rendere bene la spettacolarità dell'azione.
    Gli stessi nemici sono animati e disegnati splendidamente, e negli scontri non sembra di avere a che fare con modelli statichi, ma con qualcosa di vivo. Evitare i loro colpi, fiondarsi su di loro, vederli esplodere. Il tutto riesce a ricreare un’enorme enfasi.

    Se a questo aggiungete che neanche nelle fasi più confusionarie (con molti nemici e molti colpi sparati) il motore di gioco sembra non soffrire di alcuna incertezza, capirete che il lavoro è davvero notevole.
    Sul versante del sonoro il gioco non è da meno. Ai classici colpi di laser sparati dai nostri cannoni si aggiungono tutta una serie di effetti sonori tratti dai più classici film di guerre stellari.
    Le musiche accompagnano egregiamente l’azione di gioco, e molte sono riarrangiamenti dei vecchi motivi della saga.
    Insomma, su questo versante, attualmente, non è possibile chiedere di più al DS.

    Star Fox Command Star Fox CommandVersione Analizzata Nintendo DSUn gioco tecnicamente splendido sotto tutti i punti di vista. I controlli tramite touch screen ben si addicono al gameplay proprio della serie (e speriamo di vedere altri esponenti della saga, o qualche altro shooter, che utilizzino la stessa meccanica). Le missioni sono molte e varie, peccato solamente che non sia stata inserita la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, perché lo standard del titolo è medio/alto, e potrebbe portare i giocatori meno esperti a ritenerlo frustrante e ad abbandonarlo presto. Un titolo comunque consigliati a tutti i fan della saga e non.

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