Recensione Star Ride

Un puzzle game interessante e divertente, tutto italiano

Recensione Star Ride
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  • iPhone
  • Per noi di Everyeye recensire Star Ride è un piccolo successo. Non solo perché il gioco è stato citato dal Guardian come una delle app “insostituibili” per il cellulare Apple, ma anche perché lo sviluppatore è un ragazzo italiano, Andrea Mazzini, che molti dei nostri lettori conosceranno meglio con lo pseudonimo di Bleed, ex moderatore di Pceye e tutt’ora colonna portante del nostro forum. Andrea, insieme ai suoi collaboratori Federico Fanelli (che si è occupato della parte musicale di Star Ride) e Marco Ronzano, programmatore e beta tester, ha sviluppato il gioco come primo progetto per iPhone e, visto il successo, siamo certi che non sarà l’ultimo. Soprattutto ora che, con l’arrivo di iPad, le opportunità per lo sviluppo su App Store sembrano diventare sempre più allettanti.

    Star Ride è tanto semplice quanto "addictive": il gioco inizia con il nostro personaggio in piedi vicino a un albero, durante una splendida notte stellata. Saltando su una delle tante stelle cadenti che affollano il cielo, inizieremo la nostra corsa verso l’infinito, cercando di avanzare spostandoci da una stella all’altra, avanti, fino alla fine del cielo. Chiaramente più saliremo verso il cosmo, più il nostro punteggio aumenterà, ma al tempo stesso ci muoveremo sempre più velocemente, rendendo molto difficile il controllo del protagonista. I controlli sono estremamente immediati, muovendo il dito a destra e sinistra decidiamo la direzione da seguire, mentre muovendolo in alto saltiamo, ma quest’ultima azione, naturalmente, è utile solo all’inizio, quando dobbiamo decidere da quale stella iniziare il nostro viaggio astrale.
    La grafica è semplice ma elegante, tutta giocata su ombre cinesi e silhoutte, con un effetto notte che richiama alla memoria i grandi classici dell’epoca 16 bit, mentre la connettività è garantita dall’implementazione di OpenFeint, un servizio di ranking online in cui ogni giocatore può iscriversi per avere classifiche sempre aggiornate, e geolocalizzate, di Star Ride e altri giochi.

    Quattro chiacchere con lo sviluppatore

    Grazie alla disponibilità di Andrea abbiamo potuto preparare questa piccola intervista, in cui ci racconta la sua esperienza come sviluppatore freelance e le sue prospettive per il futuro.

    Per cominciare ci racconti un po’ com’è nato il progetto di Star Ride? Quali sono state le tue fonti di ispirazione?

    Star Ride è nato inizialmente come un esperimento. Volevamo affacciarci su questa nuova piattaforma quando era ancora piuttosto acerba e meno conosciuta. L’idea di base era creare un gioco semplice, controllabile con un dito, ideale per brevi partite. Il genere che ora viene identificato come "Jumping game" ci sembrava l’ideale. L’ispirazione per l’atmosfera e la direzione artistica viene principalmente dalla fusione del gioco di Orisinal, "Winter Bells" e il quadro "Starry Night" di Van Gogh.

    Com’è stato il primo impatto con l’SDK per iPhone? Trovi che sia una buona piattaforma per gli sviluppatori alle prime armi? Hai qualche consiglio da dare a chi si avvicina per la prima volta a questo ambiente di sviluppo?

    Come buona parte dei giochi su AppStore, Star Ride utilizza OpenGL e solo in minima parte Cocoa Touch. Il primo impatto con il kit di sviluppo è stato quindi positivo, visto che avevo già sviluppato con le librerie OpenGL su Windows in passato. Il primo scoglio è stato prendere confidenza con il linguaggio Objective C e il modello di programmazione utilizzato su piattaforma Apple. Fortunatamente la documentazione del kit di sviluppo è ricca e Apple offre molti esempi completi da analizzare per poter iniziare facilmente lo sviluppo. Ci sono sicuramente barriere all’ingresso per gli sviluppatori alle prime armi, ma è una piattaforma molto versatile e di alto livello, quindi una volta compresi i concetti fondamentali è molto semplice realizzare applicazioni a livello professionale. Il mio consiglio è di non dare troppa importanza alla miriade di tutorial passo passo che si trovano in rete, troppo spesso poco significativi e senza una chiara spiegazione di cosa si sta effettivamente facendo, e di leggere invece le Reference Guides teoriche sull’architettura del sistema, che si trovano sul portale Apple per gli sviluppatori. iOS SDK è molto strutturato, quindi è fondamentale sapere come funzionano esattamente le cose, anche per le applicazioni più semplici.

    Star Ride stato un buon successo su App Store, tanto da essere citato anche da una testata inglese fra le "app da non perdere". Senza entrare in considerazioni economiche personali, secondo te uno sviluppatore indipendente può puntare con decisione sullo sviluppo per iPhone? In altre parole, l’investimento è commisurato agli effettivi ritorni?

    Premetto che escludo da queste considerazioni tutte le novelty app e lo shovelware che popola l’AppStore, e spesso le classifiche di vendita. Ogni giorno su AppStore compaiono centinaia di nuove applicazioni, e da diversi mesi anche gli sviluppatori più grandi si sono affacciati su questa piattaforma. La concorrenza quindi è estremamente forte. In questi casi non sempre la qualità dell’app è sufficiente a decretarne il successo, ma la pubblicità e il passa parola sono la vera chiave. Per come è strutturato l’AppStore, l’applicazione inizia a generare vendite solo quando diventa popolare, e per diventare popolare deve generare un numero considerevole di vendite. Se non si hanno risorse, come spesso accade per i piccoli sviluppatori, innescare questo "circolo virtuoso" può essere un’esperienza frustrante. Gli sforzi sono comunque ricompensati a prescindere dall’esperienza, visto che non capita spesso di poter esporre una propria creazione in una vetrina mondiale come l’AppStore.

    Secondo te quali sono le principali caratteristiche che differenziano l’App Store dai progetti analoghi che hanno tentato di imbastire Google, Nokia e altri competitor?

    Probabilmente le caratteristica che ne hanno decretato il successo sono le stesse caratteristiche che vengono spesso criticate, ovvero il controllo da parte di Apple sulle applicazioni e la piattaforma chiusa. Da un lato limita le possibilità di scelta degli utenti, dall’altro lato però garantisce uno standard qualitativo a cui gli sviluppatori devono attenersi, e un numero limitato di dispositivi su cui l’applicazione deve essere testata(grande vantaggio per gli sviluppatori che devono investire minor tempo e fatiche nel quality assurance). Questo garantisce all’utente finale, con le dovute eccezioni, la sicurezza di avere un’applicazione che funzionerà senza problemi e che rispetta la descrizione data nella vetrina dell’appstore.

    Come si comporta Apple nei confronti degli sviluppatori? E’ collaborativa? Si merita il suo 30% sui vostri profitti?

    Il supporto di Apple agli sviluppatori, per la mia esperienza, è ottimo e cresce di giorno in giorno. Credo sia opinione comune tra gli sviluppatori che il 30% dei profitti sia il perfetto compromesso per l’utilizzo di uno store mondiale con così tanta visibilità e una userbase così grande.

    Per concludere, qual è la tua visione del futuro del gaming mobile? Pensi che Nintendo sarà scalzata dall’avanzare degli smartphone? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

    Nintendo è molto forte nel gaming mobile, e sicuramente sarà forte ancora per molto tempo. Però l’AppStore e l’Android market hanno sicuramente iniziato una piccola rivoluzione in questo ambito. Nintendo ha già in parte risposto con i titoli WiiWare su DSi e non è improbabile che con il 3DS o con un aggiornamento del DSi si concentri ancora di più su questo tipo di giochi scaricabili. Sicuramente questo formato è il futuro per il gaming mobile, tanti piccoli titoli di buona qualità pensati espressamente per la partita occasionale mentre si ha un momento libero quando ci si trova fuori di casa. La possibilità di avere uno smartphone e una console portatile all’interno dello stesso dispositivo è sicuramente un vantaggio in grado di spostare le tendenze dei videogiocatori attuali, e allo stesso tempo porta nuovi clienti all’industria videoludica. Per quanto riguarda i miei progetti per il futuro, in questo momento sto sviluppando un nuovo titolo esclusivo per iPad, sto lavorando con Federico Fanelli(l’autore del comparto audio di Star Ride) per la realizzazione di un’applicazione iPhone e iPad, e continuerò a supportare Star Ride(che ho portato su iPad come universal App la settimana scorsa).

    Grazie mille per la tua disponibilità!

    Grazie a voi!

    Star Ride Star RideVersione Analizzata iPhoneStar Ride è una piccola perla, divertente, impegnativa e pericolosamente assuefacente. Il gioco è disponibile sia per iPhone che su iPad, gratuitamente.

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