Recensione Star Wars: Battlefront 2

Affrontate (di nuovo) le più grandi battaglie di Star Wars: il sequel dell'apprezzatissimo shooter sci-fi non delude le aspettative!

Recensione Star Wars: Battlefront 2
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  • Psp
  • I sith saranno nuovamente i padroni della galassia

    L’anno scorso, in occasione dell’uscita del DVD del film Star Wars Episodio II, Lucas Arts rilasciò un titolo destinato a diventare uno dei suoi più grandi successi: Star Wars Battlefront era senza dubbio un prodotto estremamente valido (8.5 fu il voto nella recensione di Everyeye), e dopo l’uscita di diverse patch che ne risolveron i numerosi bug, potè meritatamente imporsi nel vasto mondo degli sparatutto prettamente multiplayer. Forte di quel successo, la software house ha deciso di ripetere la vincente operazione rilasciando in concomitanza all’uscita del DVD del terzo e ultimo capitolo della saga di Star Wars un seguito a questo ottimo titolo, battezzandolo, senza troppa fantasia, Star Wars Battlefront 2. Ricordiamo che il titolo originale era uno sparatutto a squadre basato sui primi 5 film della saga di star wars, nel quale, nei panni di un soldato di uno dei quattro eserciti visti al cinema, si dovevano conquistare le basi avversarie. Il successo del titolo fu assicurato dal buon bilanciamento tra le classi di fanteria (soldati, genieri, cecchini, piloti più una classe speciale per esercito) e l’enorme numero di mezzi che potevano essere guidati per attraversare il campo di battaglia e sterminare i nemici.

    E sarà sempre...pace.

    Al vecchio sistema di quattro eserciti (repubblica, separatisti, alleanza ribelle, impero galattico) in diverse epoche (guerra dei cloni e guerra civile), divisi classi (mitragliere, granatiere, cecchino,...) dotate di equipaggiamenti distintivi (fucile mitragliatore per la fanteria d'assalto, bazooka per i granatieri) sono state aggiunte due componenti totalmente inedite rispetto al predecessore: le battaglie spaziali e gli eroi.
    Le prime sono un vero stravolgimento del concept di gioco: al posto della mappa ci si trova in una porzione di spazio occupata da 2 navi maggiori di schieramenti opposti (Star Destroyer per l’impero, MC80 Calamar Cruiser per i ribelli, Federation Frigate per i separatisti e Republic Star Destroyer per la repubblica) e fregate di supporto. L’obiettivo delle squadre è la distruzione dell’ammiraglia avversaria tramite il danneggiamento di tutti i sistemi principali che la compongono. Tre classi di caccia (intercettatore, superiorità spaziale e bombardieri), ovviamente diversi per ogni fazione (ci sono X-Wing, Tie Fighter, Droid Fighter e tutti gli altri), devono fronteggiarsi nell’orbita e colpire le navi nemiche, mentre le navi da sbarco cercano di introdursi nell’hangar avversario e far sbarcare truppe col compito di danneggiare il vascello dall’interno.
    Gli eroi invece sono personaggi “storici” della saga, quali Darth Vader, Luke Skywalker, Yoda, Obi-Wan o altri meno famosi come il maestro jedi Ki-Adi-Mundi e Boba Fett, dotati di abilità e equipaggiamenti (e poteri nel caso dei jedi) nettamente superiori alle altre unità, e per questo in grado di sterminare, magari col giusto appoggio, intere legioni di avversari.
    Non riguardante le impostazioni delle fazioni, ma non certo meno importante, è l’aggiunta di una nuova modalità multiplayer per rendere più variabili gli obiettivi, fermi al banale “conquista i punti di comando” ai tempi del primo Battlefront: stiamo parlando del mitico Cattura la Bandiera, da sempre sfruttato negli sparatutto multiplayer. Per quanto il suo inserimento nel contesto Star Wars lascia molti dubbi, applaudiamo al tentativo di rendere più compelta l'esperienza di gioco.
    Le innovazioni, purtroppo, si fermano qui: restano una manciata di nuove mappe ispirate ad Episodio 3, un paio di nuove classi per fazioni e una lieve rivisitazione delle vecchie locazioni, ora più grandi e complesse che in passato (soprattutto vaste zone come Cuspide e Hoth), mentre è assolutamente rinunciabile l’aggiunta di pochissimi mezzi a quelli già presenti, che comunque sfioravano la trentina.
    Finalmente degna di nota la campagna single player, che vede l’evolversi dell’impero a partire dalle battaglie intraviste su Episodio 3 e presenterà, una volta tanto, obiettivi variabili (come difendere una postazione, catturare e portare al sicuro datapad avversari o uccidere specifici personaggi) e una buona successione logica degli avvenimenti, il cui narratore è il comandante di una unità elite della repubblica (e in seguito dell’impero).

    Esegua l’ordine 66

    In questo seguito gli sforzi degli sviluppatori si sono concentrati soprattutto nel rendere più bilanciati gli scontri. Troppo spesso in passato un singolo mezzo d’assalto poteva sterminare decine di soldati o poteva succedere che tutti i giocatori in-game scegliessero le classi più potenti e ci si trovasse a fronteggiare eserciti di clone-jetpack o wookies. Ora, invece, i razzi anticarro sono più efficaci che in passato ed è stato inserito un sistema di punti che controlla i personaggi in gioco: scelto lo schieramento con cui giocare e la mappa, in principio solo 3 classi sono disponibili (soldato, cecchino, artigliere) e solo ottenendo un certo numero di punti tramite l’uccisione dei nemici è possibile sbloccare le altre (ingegnere, ufficiale, speciali, eroi), le quali comunque hanno un numero massimo di personaggi schierabili nello stesso momento, in modo da evitare che ci si trovi a combattere con 5 droidi distruttori in contemporanea. Per quanto riguarda l’accesso agli eroi la gestione è molto semplice: i giocatori che raggiungono i punti necessari per utilizzare un eroe ricevono a turno un pop-up che propone loro di lasciare il personaggio in cui si trovano per passare al diretto controllo di quello speciale. Una barra blu avente la forma di una spada laser indicherà per quanto tempo il giocatore potrà giocare nei panni dell’eroe: una volta che questa raggiungerà l’elsa il turno passerà al giocatore successivo. Uccidendo nemici la barra tornerà su di qualche millimetro, mentre subendo colpi scenderà vertiginosamente.

    Tu sottovaluti il mio potere

    Nonostante gli elementi innovativi un aspetto di Battlefront II è rimasto invariato dal predecessore: i terribili problemi di connettività e di lag nei server di gioco. Ovviamente, in un gioco prettamente multiplayer non è possibile accettare di terminare una partita per crash ogni tre minuti, e un’esperienza resa ingiocabile dagli scatti e dai blocchi in game è tremendamente seccante. Considerando che nel titolo precedente il problema è stato risolto dopo ben 2 patch, si spera di non dover aspettare così a lungo anche in questo caso, e ci si stupisce che 3 mesi di beta non siano serviti a rendere noto il problema agli sviluppatori. Entrando nell’ambito tecnico ci si trova di fronte ad un notevole perfezionamento del motore grafico originale, tramite nuove texture, nuove skin e notevoli effetti speciali, e pur non trovandoci ai livelli di FEAR, ci si deve ricordare che alcune mappe presentano fino a 40 bot e 62 giocatori schierati in contemporanea, giustificando pienamente la scelta di mantenere un motore decisamente leggero e scalabile. Ottime le musiche e i suoni di accompagnamento, ripresi direttamente dal film (e, nel caso delle voci, non dall'obbrobrioso doppiaggio italiano, ma dall’originale in lingua inglese).

    Star Wars: Battlefront 2 Star Wars: Battlefront 2Versione Analizzata PCBattlefront 2 sembra più un’espansione particolarmente curata che un prodotto a se stante, ma le battaglie spaziali valgono da sole il suo prezzo (sarà perché su PC non esiste da anni un simulatore spaziale competitivo), e gli ottimi bilanciamenti rendono l’esperienza di gioco molto più scorrevole e meno frustrante che in passato. Peccato per i problemi di connettività, che si sperava di veder assenti fin dalla prima release e per le poche mappe aggiuntive, problemi dei quali si auspica una risoluzione grazie alle future patch. Consigliato comunque a tutti gli amanti del primo capitolo, Battlefront II riesce a centrare l'obbietivo prefisso di aumentare le vendite e la diffuzione del concept.

    7.6

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