Star Wars Battlefront Recensione PS4

La Forza scorre nell'ultima produzione DICE: il nuovo sparatutto multiplayer ambientato nell'universo di Guerre Stellari si rivela un titolo interessante.

Star Wars Battlefront
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • L'Impero Colpisce Ancora è quasi universalmente riconosciuto come il miglior episodio della trilogia originale di Guerre Stellari, e i motivi non sono difficili da rintracciare. Velocissimo nel ritmo, libero dalle lunghe sequenze introduttive dell'esordio e dai lacrimosi commiati dell'epilogo, va dritto al punto: dopo pochi minuti, ci troviamo nel mezzo della battaglia di Hoth, uno degli scontri più memorabili che Hollywood abbia mai restituito al grande pubblico. Qualunque fan di Star Wars conosce molto bene quel quarto d'ora di spettacolare combattimento, e sentirsi trasportati proprio lì, schiacciati dalla mole degli AT-AT mentre gli Snowspeeder sfrecciano tutt'intorno, è un'esperienza unica nel suo genere per chiunque ami l'opera di Lucas. Se c'è un aspetto in cui Star Wars: Battlefront riesce senza mezze misure è proprio questo, ossia riproporre con una tale verosimiglianza tutti quei dettagli che hanno reso grande la "galassia lontana lontana" da lasciare senza fiato il fan medio. Uno straordinario lavoro di riproduzione che si affianca ad una rilettura molto "divulgativa" del gameplay da sparatutto competitivo, certo non adatta ai puristi del genere, eppure in grado di riservare qualche piccola sorpresa.

    Sempre due ci sono

    L'offerta ludica di Star Wars: Battlefront si divide nettamente in due, come esplicitato dal menu principale. Da una parte ci sono le modalità multigiocatore competitive pure, dall'altra le Missioni, una categoria che comprende diversi livelli tutorial singolo giocatore, una modalità survival a orde studiata per la cooperativa a due giocatori e altre due modalità da giocare in compagnia di un amico, che richiedono l'eliminazione delle forze avversarie entro un tempo limite. Come risulta già sin d'ora chiaro, Star Wars: Battlefront è sostanzialmente un gioco pensato esclusivamente per essere goduto in multigiocatore: sia il suvival sia le missioni cooperative sono giocabili in solitaria, ma si tratta di un'esperienza accessoria. I livelli tutorial permettono di apprendere alcune delle meccaniche da utilizzare successivamente nelle modalità multiplayer, ma presentano anche qualche inaspettata (e gradita) sorpresa: impossibile non citare la possibilità di inforcare una speeder bike imperiale e guidarla tra gli alberi secolari di Endor. Peccato che questa meccanica, a differenza delle altre, non venga riproposta online, ma rimane comunque un'esperienza che farà sognare qualunque fan della trilogia. La modalità Sopravvivenza è invece una classica Orda per due giocatori, i quali si troveranno a resistere agli attacchi di quindici ondate assortite di Stormtrooper e camminatori AT-ST. Se a normale e difficile superarla non costituirà un grande problema, l'ultimo livello di difficoltà è stato studiato per impegnare anche i giocatori più navigati, e già superare lo scoglio della terza o quarta ondata richiederà coordinazione, conoscenza delle mappe e assoluta concentrazione. Va comunque detto che, seppure sorprendentemente impegnative, Sopravvivenza e le altre due modalità competitive per due giocatori rimangono un contorno destinato a esaurirsi dopo qualche ora di gioco, lasciando al multigiocatore il compito di mantenere il giocatore interessato.

    Insieme domineremo la galassia

    Il comparto multigiocatore competitivo di Star Wars: Battlefront è stato evidentemente studiato per adattarsi a un ventaglio d'utenza molto ampio. In altre parole anche un semplice fan della saga cinematografica senza particolari esperienze potrà divertirsi e vivere i suoi momenti di gloria, mentre i giocatori più navigati avranno modo di approfondire leggermente le meccaniche e le combinazioni di armi e bonus, seppure in un clima nettamente più rilassato rispetto al medio sparatutto online. Dal punto di vista del gameplay, già la recente beta aveva sfatato l'ipotesi di un semplice "copia e incolla" delle meccaniche di Battlefield, e le nostre prove hanno confermato. Star Wars: Battlefront sfoggia un ritmo e un feeling delle armi del tutto personale, che parte da un time to kill piuttosto elevato e affiancato da una rigenerazione della salute che richiede diverso tempo per entrare in azione, portando i giocatori a sfruttare il più possibile le coperture offerte dallo scenario.

    Quanto all'arsenale, il comportamento delle armi laser è piuttosto singolare: il rinculo, data l'assenza di detonazioni e parti meccaniche in movimento, risulta quasi assente, favorendo quindi la precisione e la velocità nel prendere la mira. Inoltre, non vi è necessità di ricarica, dato che le armi sparano ininterrottamente sino al surriscaldamento: una volta sopraggiunto quest'ultimo, si dovrà premere un tasto al momento giusto per raffreddare rapidamente l'arma, pena il ritrovarsi per qualche secondo completamente inermi. Interessante anche la decisione di assegnare un singolo slot arma per ogni giocatore, impedendo così modalità di fuoco molteplici (ma sarà comunque passare da un fucile laser all'altro durante la pausa di respawn). Originale è anche il sistema di carte: ogni giocatore ne avrà a disposizione due per gli equipaggiamenti tattici (granate, jetpack, scudi) e le armi secondarie a colpo singolo, una per un potenziamento temporale all'arma principale (che può renderla più precisa, più dannosa oppure adatta ai veicoli) e una personale, che aggiunge un piccolo perk alle statistiche del personaggio (come una rigenerazione più rapida della salute). Le carte saranno da sbloccare salendo con il proprio livello globale e andranno successivamente acquistate con i crediti di gioco: la crescita è caratterizzata da un passo piuttosto lento, e le carte migliori richiederanno tempo per essere ottenute, così come le armi più efficaci. Col tempo, si sbloccherà anche la possibilità di creare due differenti "build" di carte da portare con sé in battaglia, scegliendo tra l'una e l'altra durante il respawn, oppure la chance di utilizzare la selezione del proprio compagno di squadra. Nel complesso, si tratta di un sistema ben bilanciato ed efficace: le carte sono molte, e questo mitiga in buona parte la natura molto meno performante in battaglia di alcune rispetto alle altre, e costruire il proprio kit è un'esperienza divertente, soprattutto se si tengono in conto le specificità delle diverse mappe e modalità. Da non sottovalutare la presenza sul campo di diversi power up da raccogliere e utilizzare istantaneamente: tra torrette da piazzare e esplosivi di prossimità la varietà non manca. Il fatto che siano da raccogliere sul campo rende la loro disponibilità decisamente randomica e non meritocratica, sempre secondo la filosofia che Star Wars: Battlefront si prefigge di dare a tutti una chance per divertirsi, e qualche sbilanciamento potrà a volte farsi sentire, ma nel divertente caos generale la questione passerà perlopiù inosservata.

    Veniamo infine agli Eroi, che possono essere trovati sia sotto forma di (ben nascosti) power up sul campo, sia utilizzati in modalità specifiche, come vedremo più avanti. Darth Fener, l'Imperatore e Boba Fett per l'impero, Luke, Han e Leila per l'Alleanza: questo sestetto di protagonisti presenta abilità e armi uniche, e si rivela molto divertente da utilizzare sul campo. Alcuni risulteranno più facili da utilizzare di altri (l'Imperatore e Boba Fett, ad esempio, possono apparire come più deboli e meno efficaci di Han e Leila, notevolmente più immediati da utilizzare), ma col tempo i punti di forza e debolezza di ognuno emergeranno al punto giusto, presentando tra l'altro una curva d'apprendimento piacevole da affrontare. Nel complesso, non si può definire Star Wars: Battlefront come uno sparatutto online che punta al bilanciamento perfetto: il solo fatto che diversi power up siano da raccogliere a terra aggiunge chiaramente un elemento randomico all'andamento delle battaglie, così come altri criteri di assegnazione dei bonus in determinate modalità, secondo la filosofia generale di conferire a tutti una chance per brillare. Allo stesso modo, l'abilità col pad è comunque premiata, il lavoro di squadra perlopiù necessario, e le combinazioni di carte rappresentano anch'esse uno strumento che può essere approfondito dai giocatori più esperti, trovando la giusta combinazione per mappe e modalità.

    Quanto alle personalizzazioni, il comparto non ci ha completamente soddisfatto: la possibilità di cambiare volto e armatura al proprio personaggio si limita a un set non troppo nutrito e caratterizzato da volti generalmente non troppo riusciti. Di certo non compromette l'esperienza, ma in tal senso si poteva fare di più. Anche l'arsenale avrebbe meritato qualche attenzione extra: alcuni blaster diversi dalla media ci sono, ma, sbloccati i migliori, tornare indietro non avrà più molto senso. Fortunatamente, le armi ad utilizzo singolo fornite dalle carte aggiungono un pizzico di varietà.

    All'ombra dei Camminatori

    Assalto Camminatori è certamente la modalità più rappresentativa dell'intera produzione: in essa, due squadre da venti giocatori ciascuna, affiancate da altri combattenti guidati dall'intelligenza artificiale, si confrontano con obbiettivi differenti. La Ribellione dovrà cercare di eliminare due enormi camminatori AT-AT prima che questi raggiungano il nucleo della base, seguendo un iter ben preciso: per prima cosa, occorrerà mantenere il controllo di due radiofari per una manciata di minuti, attivando così un bombardamento automatico. Questo non danneggerà i camminatori, bensì disattiverà i loro scudi per qualche tempo, permettendo a quel punto di intaccare i loro punti vita. Dall'altra parte, l'Impero avrà a disposizione ogni mezzo possibile per portare avanti la propria inesorabile avanzata.

    Si tratta, nel complesso, di una modalità ben studiata. La situazione, almeno durante le prime partite, pare decisamente a favore delle truppe Imperiali, ma una volta afferrate certe meccaniche, come la necessità di dividere adeguatamente il team per conquistare i punti di controllo il prima possibile, anche i Ribelli possono guadagnarsi le loro chance di vittoria. A variare notevolmente la formula di base ci pensa l'inclusione di tutti i bonus presenti nel gioco, dalla presenza degli Eroi a quella dei veicoli (per la Ribellione ci si dovrà limitare ai mezzi aerei, ma l'Impero avrà a disposizione anche i temibili camminatori AT-ST, e la possibilità di controllare le torrette dei quadrupedi). Una volta imparato a distinguere bene le icone che indicano i vari obbiettivi (cosa che richiederà qualche partita) e memorizzati i punti di spawn dei principali veicoli ed Eroi, Assalto Camminatori esprime tutto il suo potenziale, regalando momenti davvero unici. L'immensità e la coralità dello scontro sono tangibili, aiutate dalla vastità delle mappe interessate e dalla qualità del comparto grafico e sonoro. A patto di essere fan, sul grande schermo e a pieno volume non emozionarsi è davvero difficile. Come sempre, rimangono i concetti di base del gameplay, votato a dare a tutti una chance di gloria piuttosto che premiare i più bravi, ma il lavoro di squadra rimane comunque necessario per ottenere risultati. Degne di nota sono anche le modalità che prevedono l'utilizzo degli Eroi non come power up, ma come vere e proprie unità giocanti. La prima, Caccia all'Eroe, mette un giocatore nei panni di uno dei celebri personaggi e altri sette in quelli di normali truppe d'assalto. Chiunque riesca ad uccidere l'Eroe ne prenderà il ruolo dopo qualche secondo di attesa, e così via.

    May the Frost be with you

    La versione PS4 da noi testata ha rivelato un lavoro tecnico davvero notevole da parte di DICE. L'engine proprietario tiene 900p a 60 FPS quasi costanti, con qualche lieve calo verso i 50 in alcune limitate situazioni. Il rendering complessivo è sorprendente, sia per qualità delle mappe di superficie, sia per l'effettistica legata alle esplosioni, davvero convincente e in grado di mettere in scena momenti spettacolari. Da non sottovalutare il comparto animazioni, che fa un ottimo lavoro nel riprodurre le movenze tipiche degli Stormtrooper. Quanto agli Eroi, qui la qualità è invece altalenante, con alcune animazioni di corsa non troppo credibili. Sebbene la distruttibilità tipica del Frostbite sia stata limitata solo ad un numero esiguo di elementi dello scenario, complessivamente Star Wars: Battlefront sfoggia su Playstation 4 un look davvero next gen. Quanto alla versione Xbox One, la risoluzione fissata a 720p si fa sentire soprattutto dal punto di vista dell'aliasing, purtroppo molto più evidente, ma la qualità di texture e particellari rimane tutto sommato la medesima. Da menzionare anche l'eccellente lavoro svolto sul fronte audio, come da tradizione DICE: l'effettistica è semplicemente eccellente, le musiche originali sempre gradite, e persino il doppiaggio in italiano tutto sommato ben fatto

    Si tratta di una modalità divertente per vari motivi: in primo luogo, la maggior parte delle uccisioni si potranno effettuare solamente nei panni dell'Eroe, e dunque per sperare di vincere occorrerà impegnarsi. Inoltre, gli Eroi disponibili saranno sempre tre, e dunque conoscerne bene le abilità diventerà fondamentale, pena brutte figure nonostante le abilità di fatto potenziate. Come sempre, l'abilità è premiata fino ad un certo punto: a prendere i panni dell'Eroe sarà infatti chi infligge l'ultimo colpo fatale, e non chi ha apportato più danni, una particolarità chiaramente volta a dare a tutti una chance, sebbene in Caccia all'Eroe la conoscenza dei personaggi famosi sia in ogni caso imprescindibile per ottenere buoni risultati. Altrettanto riuscita e divertente è Eroi contro Malvagi, che vede sei Eroi schierarsi in due squadre contrapposte, completate da semplici soldati di fanteria. Del tutto sorprendente è invece Fighter Squadron, modalità da giocare tutta a bordo delle astronavi tipiche della saga (X ed A-Wing per la ribellione, Tie Fighter e Interceptor per l'Impero): sebbene il modello di volo sia molto semplificato, il dogfighting regala grandi soddisfazioni, e la possibilità di dirottare l'energia della nave ai motori o alle armi in tempo reale aggiunge un elemento strategico da non sottovalutare. Anche qui fanno ritorno i power up, con particolare menzione per la possibilità di utilizzare la nave di Boba Fett e il leggendario Millennium Falcon. Le restanti modalità riescono a rimanere divertenti grazie al buon gunplay e al sistema di carte, ma l'originalità viene decisamente meno: dal classico deathmatch a squadre si passa a diverse declinazioni dei punti di controllo (dove la più riuscita, anche se poco bilanciata, è quella con tre droidi in costante movimento sulla mappa).

    Complessivamente, l'offerta di Star Wars: Battlefront è sufficientemente densa per tenere impegnati per un buon numero di ore, anche grazie agli sbloccabili: Assalto Camminatori la fa da padrone, ma le due varianti sul tema degli Eroi funzionano molto bene grazie alla complessità di questi ultimi, e Fighter Squadron rappresenta una graditissima sorpresa.

    Star Wars Battlefront Star Wars BattlefrontVersione Analizzata PlayStation 4Seppure non privo di difetti, Star Wars: Battlefront è il fan service che avremmo sperato. A fronte di una riproduzione straordinaria delle atmosfere della trilogia originale, l'esperienza riesce a rendersi accessibile per chiunque, regalando anche ai meno abili qualche momento di gloria. Ciò nondimeno, uno sguardo attento svela qualche meccanica più approfondita, permettendo anche ai giocatori navigati di impegnarsi, seppure limitatamente. Nell'offerta ludica si sente in ogni caso la mancanza di una campagna singolo giocatore, quasi sottolineata dai brevissimi filmati introduttivi che accompagnano le missioni cooperative: abbiamo la netta sensazione che, anche a fronte di una sceneggiatura non troppo brillante, un minimo di trama avrebbe potuto conferire maggiore completezza al prodotto finito. Allo stesso modo, spiace per il limitato parco armi e personalizzazioni e per una serie di modalità non troppo ispirate, alle quali fanno fortunatamente seguito le vere star del pacchetto, tra cui gli eccezionali scontri da quaranta giocatori, la riuscitissima modalità dedicata puramente alle astronavi e gli scontri tra Eroi. Se cercate uno sparatutto competitivo rigoroso, profondo e tattico, di certo non siete nel posto giusto. Se invece il solo riconoscere quel suono unico prodotto da un detonatore termico vi provoca un brivido lungo la schiena, se desiderate un intrattenimento online libero da impensierimenti eppure discretamente ricco e longevo, Star Wars: Battlefront è esattamente quello che stavate cercando: al servizio dei fan e con qualche occasione mancata, ma graziato da un infinito rispetto e amore per il materiale d'origine.

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