Recensione Star Wars : Republic Commando

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Recensione Star Wars : Republic Commando
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • Pc
  • Nascita di un Elite

    Republic Commando, il nuovo titolo di Lucasarts basato sull'immortale universo di Guerre Stellari, è un FPS in piena regola, con l'importante aggiunta di un'implementazione di tattiche di gestione di una squadra di Cloni Elite, che appassionerà sin dai primi istanti sia i fans di Star Wars; sia qualsiasi giocatore alla ricerca di uno stimolante e accattivante FPS .Ambientato durante la Guerra dei Cloni, sin dai primi istanti Republic Commando saprà mettere in risalto il suo essere un titolo diverso da tutti quelli precedentementi ispirati ai capolavori di Geoge Lucas.
    Le prime immagini introduttive del gioco vi caleranno sin da subito nella figura solitaria eppur confortata dai propri commilitoni di un Drone Elite dell'esercito segreto della Repubblica.

    La tua squadra è la tua arma principale

    Impersoneremo quindi il leader di una squadra speciale di quattro Commandos, che sebbene siano tutti cloni, sono dotati di un'ottima caratterizzazione personale e saranno subito distinguibili sia per i discorsi che per gli atteggiamenti che terranno mentre affronteranno al vostro fianco l'intera campagna in single player.

    Il gioco utilizza infatti in modo ricorrente e costante una microgestione della squadra assegnataci, riuscendo ottimamente a semplificare una notevole varietà di comandi e ordini assegnabili attraverso l'utilizzo di un solo tasto ( A ) e la sua combinazione con la croce direzionale del pad Xbox.

    Considerando la più che buona IA mostrata dai nostri compagni di battaglia , siamo tranquillamente affermare di trovarci di fronte ad una delle più riuscite sperimentazioni (nel campo dei videogiochi) di tattiche di gestione di un gruppo di soldati.

    Anche i cloni hanno un cuore

    Un esempio ottimo dell'intelligenza “ emotiva” sorprendentemente attuata dai nostri compagni virtuali è dato dalla non infrequente situazione di “pre-morte” che dovremo affrontare se subiremo troppi danni. Invece di trovare la scritta Game Over, ci troveremo a seguire, gravemente feriti e a terra, la continuazione della battaglia Se richiederemo ai nostri uomini di portarci aiuto, li vedremo prima sgombrare l'area il più possibile dai pericoli e poi , con tutti i rischi del caso, attuare le procedure di “resurrezione” , riportandoci tra i vivi e ributtandoci nel mezzo della mischia. Tutto questo mentre la nostra percezione dell'ambiente esterno sarà filtrata da una luce rossastra e da un effetto blur che darà l'idea dell' impotenza delle nostre azioni.
    Davvero un ottima, originale e coinvolgente variazione dell'l'idea classica degli FPS riassumubile nel concetto “se ti colpiscono troppo sei morto”. Considerato che durante tutto il gioco la nostra visuale in prima persona sarà scandita dalla forma dell'elmetto classico delle truppe dei cloni ( alla Metroid Prime per intenderci), la sensazione di coinvolgimento claustrofobia, caos e delirio delle guerre del futuro fantascientifico di Guerre Stellari è resa
    in modo magnifico ed encomiabile.
    Da non sottovalutare l'importanza del fatto che praticamente tutte le informazioni necessarie sia alla battaglia che alla gestione della squadra sono ottimamente visibili e disponibili nell'HUD del nostro elmo-visore.

    Percepisco l'universo intorno a me

    Ciò che potremo osservare dell'universo di Star Wars attraverso questa “visione mediata” è davvero ai massimi livelli graficamente parlando. La potenza visiva di Xbox è sfruttata egregiamente, con un framerate molto stabile e veloce, un dettaglio incredibile con effetti di luce talvolta sbalorditivi, effetti particellari e di rifrazione tra i più belli mai visti anche recentemente sulla console Microsoft. Eccellenti le animazioni dei personaggi sullo schermo, in particolare i nostri cloni-commilitoni della squadra Delta dei Commandos si comportano come veri soldati, si appostano, si coprono a vicenda, interagiscono in modo plausibile con l'ambiente e rispondono quasi perfettamente ai nostri comandi.

    Un discorso a parte deve essere fatto per le armi principali che utilizzeremo durante l'intera campagna di guerra. Invece di avere a disposizione decine di armi diverse, una novità interessante data da Republic Commando è che la nostra arma principale, il blaster DC-17M potrà essere upgradato con l'aggiunta di “accessori” che lo renderanno, tramite la semplice pressione di un tasto e la conseguente animazione;un fucile di precisione da cecchino, oppure una temibile arma anticorazzato. L'estrema naturalezza con cui questo interscambio di accessori per la nostra arma principale è una chicca preziosa nell'ottica di una esperienza di gioco senza complicazioni ed improntata all'immediatezza assoluta.

    Il fronte sonoro è uno degli aspetti eccezionali che caratterizzano l'ultima fatica targata Lucasarts. L'eccezionale campionatura degli effetti delle armi, dei motori delle astronavi, dell'intero universo acustico mutuato da Guerre Stellari è riprodotto in modo cristallino e perfettamente curato in ogni singolo boato, riverbero, grido. Stupendi gli effetti di stridio al passaggio dei caccia genosiani, oppure i dialoghi “metallici” dei Droidi che ad ondate si infrangeranno contro i vostri potenti laser d'assalto. Se potessimo dare un voto superiore al dieci per il campo sonoro sarebbe davvero la prima volta che non avremmo dubbi nel farlo.

    Clonazione non perfettamente riuscita

    Naturalente non tutto è completamente positivo all'analisi dettagliata di Republic Commando. E' abbastanza evidente ad esempio come non sia presente una grande varietà di nemici che potremo incontrare durante l'intera campagna in single player. Per altro, a livello Normale la difficoltà è settata piuttosto in basso, consigliamo quindi di iniziare subito l'avventura settando la difficoltà sul livello difficile, per godersi al massimo l'esperienza di guidare una squadra di cloni-specialisti della guerra tattica d'infiltrazione.

    Inoltre, il gioco in single player non è certo un campione di longevità, entro le 10 ore potreste aver concluso la campagna di gioco anche nella modalità più difficoltosa. C'è da dire che sarebbe da preferire un gioco corto ma interessante e coinvolgente ( come Republic Commando) piuttosto che un titolo da una trentina d'ore di noia. Ma ci è sembrato doveroso segnalarne la brevità forse eccessiva.

    Il gioco è comunque utilizzabile via Live!, le opzioni sono anche ben bilanciate, sebbene si attestino sulla tipologia classica di Team Deathmatch e le conseguenti variazioni sul tema. Non è stato ricercato nulla di innovativo per la gestione dell'esperienza in multiplayer, ad esempio un Cooperative Mode in 4 via Live! avrebbe portato sull'olimpo un titolo che inoltre avrebbe tratto un vantaggio enorme in longevità data l'ottima implementazione delle dinamiche di squadra in single player. Tutto sommato comunque l'esperienza via Live! è positiva sebbene non particolarmente esaltante o rivoluzionaria.

    Missione Compiuta

    Concludendo, Star Wars Republic Commando è un'esperienza di gioco piena di stile, ricercatezza nei particolari, piccoli e grandi accorgimenti che denotano una cura incredibile per rendere l'atmosfera di guerra e tensione credibile. Ci sentiremo davvero partecipi di qualcosa di importante e svilupperemo anche “affetto” (se così si può definire un sentimento verso dei cloni con armature pesanti di metallo che uccidono di tutto sul loro cammino) per Seven, Fixer e Scorch, i nostri fidi compagni di battaglia. Forse la mancanza di una trama importante e l'eccessiva enfasi sulla linearità del concetto “trova-uccidi-spara-fai saltare in aria” durante il single-player potrebbe non risultare troppo gradito a chi vorrebbe un approccio più di “riflessione” al videogioco.

    Certo è che Republic Commando garantisce ore di sano divertimento, splendore grafico e sonoro d'avanguardia, adrenalina e concitazione in molte occasioni. Nonostante alcune pecche che abbiamo evidenziato, il titolo Lucasarts rappresenta sicuramente una delle migliori produzioni legate all'universo di Star Wars, e un FPS comunque particolare e degno di nota in uno dei generi più abusati e sfruttati nel campo videoludico.

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