Recensione StarCraft 2: Nova Covert Ops - Il Primo Mission Pack

La storia di Starcraft si allarga con un'avventura dedicata a Nova, composta da nove episodi. Il pacchetto introduttivo che include i primi tre introduce qualche timida novità sul fronte del gameplay, con sezioni stealth e una sorpresa arcade.

StarCraft 2: Nova Covert Ops
Recensione: PC
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  • Con Legacy of The Void le avventure di Raynor & compagni si sono concluse in grande stile. Eppure, giù nel profondo del settore Koprulu, c'era ancora qualche storia che aspettava di essere narrata. Del resto, una saga ricca di celebri personaggi come Starcraft non poteva esaurirsi in un batter d'occhio, e dalle parti di Blizzard hanno ben pensato di accontentare i fan con un DLC a pagamento, dedicato proprio ad uno degli eroi più amati di sempre, ovvero la bellissima (e biondissima) cecchina Terran. Le Nova: Covert Ops sono un'idea che non ci dispiace affatto: nove missioni inedite strutturate esattamente come la campagna principale, acquistabili in blocco al prezzo scontato di 14,99€, oppure in pack autonomi da tre missioni ciascuno, spendendo però 7,99€.
    Il primo di questi è uscito qualche giorno fa, e noi lo abbiamo prontamente divorato; peccato ora ci tocchi attendere gli altri, che invece verranno distribuiti in maniera episodica nell'arco di questo 2016. Senza perdere altro tempo vi diciamo subito che la durata è breve, ma l'impatto è stato buono: tornare ad ascoltare le voci dei nostri cari SCV è sempre un piacere, eppure, per dare un senso a questa espansione ci si aspettava qualcosa in più del classico gameplay RTS. Così è stato, o almeno in parte. Accanto al solito trinomio "raccogli, costruisci, combatti", gli sviluppatori hanno infatti inserito una componente stealth niente male, con tanto di coni visivi ed allarmi, che si sposa perfettamente con le tipiche missioni basate sul singolo eroe. In più c'è anche un piccolo sistema di potenziamento del personaggio e addirittura un minigioco in stile arcade. Insomma, se non ne avete ancora abbastanza di Starcraft, Nova: Covert Ops è quello che stavate cercando.

    NOVA MON AMOUR

    Nova: Covert Ops si rivolge ovviamente a coloro che di Starcraft amano soprattutto la storia, e probabilmente nasce dalle ceneri di Ghost, il vecchio titolo Nova-centrico che purtroppo (o per fortuna) non vide mai la luce nella scorsa decade. Lo stile della narrazione è identico a quello visto nei capitoli principali, basato su qualche dialogo in-game e sui tipici filmati realizzati con l'engine di gioco. Il primo pack di missioni è costruito come un'introduzione, con tanto di tutorial annesso. Il plot è come sempre semplice, ma comunque ben narrato e interessate: le vicende si svolgono qualche anno dopo la battaglia finale di Legacy of the Void, in uno scenario che vede il Dominio destabilizzato, attanagliato da una nuova minaccia Zerg e ostacolato da una misteriosa forza Terran denominata "i Difensori dell'Umanità".
    In tutto questo, la nostra Nova sembra aver perso completamente la memoria. Lei e alcuni compagni della sua vecchia unità si risvegliano in una struttura militare nemica, tenuti sotto stretta sorveglianza e completamente all'oscuro dei recenti avvenimenti. Sarà nostro compito fuggire in punta di piedi, salvando più commilitoni possibili, per tornare di fronte al nostro amico Matt Horner e al nuovo imperatore Valerian, che prontamente ci informeranno di una incombente nuova minaccia. La curiosità per la trama c'è tutta, anche perché Nova si è sempre rivelata un personaggio accattivante e la sola idea di scoprire qualcosa di più sul suo passato ci affascina, solo non aspettatevi l'epicità vista nelle battaglie campali dei Protoss, perché i toni di questa avventura sono completamente diversi (almeno per ora). L'avanzare della trama è lineare e Il solito espediente dei ricordi cancellati comincia a scricchiolare, eppure nel complesso il racconto funziona, grazie anche al ritorno di alcuni volti noti della saga. L'esperienza è breve, tanto che per completare le prime tre missioni è bastato poco più di un'ora, ma se il ritmo dei prossimi episodi si farà più incalzante Nova: Covert Ops potrebbe essere un degno dessert per gloriosi eventi di Legacy of the Void.

    KILLING ME SOFTLY WITH THIS...SWORD?

    Si può evolvere un gameplay datato e allo stesso tempo solido come quello di Starcraft? Forse la risposta è no, ma Blizzard ha pensato comunque di potenziare l'archetipo degli RTS con alcune piccole ma efficaci modifiche. Nova: Covert Ops riprende infatti la struttura base della campagna, vi aggiunge un semplice sistema di potenziamenti per la nostra eroina e condisce il tutto con momenti di puro stealth. Le missioni alternano le classiche sezioni basate sulla "macro", dove si gestisce un esercito, ad altre prettamente "micro", dove prenderemo il comando della sola Nova per infiltrarci di soppiatto in qualche struttura militare. Qui i nemici sono davvero molti, e non si può certo affrontarli in maniera diretta, poiché si verrebbe scoperti e spazzati via in un secondo. Potremo fare affidamento sulla nostra invisibilità, ma bisogna comunque stare attenti ai dispositivi di rilevamento e al raggio visivo delle guardie elitè, studiarne i pattern e prendere bene il tempo delle ronde. Isolare per poi uccidere i nemici uno ad uno è l'unico modo per procedere ed è sempre appagante, soprattutto se lo si fa con un bel colpo di spada laser (sì, ci sono anche quelle). Va detto però che dopo qualche tentativo sarà fin troppo facile comprendere la strategia migliore per procedere, ragion per cui vi consigliamo subito di provare la modalità difficile, così da rendere l'esperienza più gustosa e longeva.

    Ad arricchire l'offerta, poi, gli sviluppatori hanno inserito anche un sistema equipaggiamento, con tanto di armi alternative, jetpack e corazze avanzate da provare. Alcuni di questi oggetti sono facoltativi e ben nascosti fra gli obiettivi secondari, ma se vi sforzerete di raccoglierli avrete molte valide opzioni per affrontare la missione successiva. In pratica è la stessa filosofia delle unità modificabili vista nei capitoli principali, adattata però al singolo eroe. Le introduzioni stealth non saranno dunque rivoluzionarie ma funzionano a dovere, anche perché Blizzard è maestra nel creare mappe avvincenti, sempre arricchite con espedienti vari e divertenti. In più, sorpresa delle sorprese, in una delle missioni c'è addirittura una breve sezione che esula completamente dal mondo degli RTS; una piccola chicca nostalgica dal gusto squisitamente arcade, di cui non vogliamo assolutamente farvi spoiler. Siamo sicuri, però, che gradirete...

    StarCraft 2: Nova Covert Ops StarCraft 2: Nova Covert OpsVersione Analizzata PCIl primo mission pack delle Nova: Covert Ops è esattamente quello che ci aspettavamo: un'estensione della campagna principale, con qualche piccola aggiunta sul versante gameplay. Si tratta fondamentalmente di sezioni stealth all'insegna di un ritmo più riflessivo. Un semplice sistema di equipaggiamento aumenta inoltre le variabili, garantendo approcci differenti per ogni missione. Insomma, un perfetto mix fra micro e macro, dove tutto funziona a dovere in puro stile Starcraft: del resto non c'è niente di più collaudato del suo iconico gameplay. Eppure abbiamo ancora qualche riserva su questo primo episodio. Forse si tratta della sua durata un po' troppo breve, peraltro resa ancor più evidente dal diluitissimo metodo di distribuzione, o forse è colpa della trama lineare e poco dirompente; fatto sta che, dopo averlo terminato, non ci siamo sentiti completamente soddisfatti. Non fraintendeteci: tornare con Nova su Tarsonis è stato per noi un tuffo al cuore, e se domani annunciassero un mission pack per Tosh o Stukov ne saremmo felicissimi. Ma vogliamo sperare che nei prossimi capitoli il ritmo diventi ancor più sostenuto, magari infarcito di qualche degno colpo di scena.

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