Recensione Starfront: Collision

Gameloft propone il suo RTS su AppStore

Recensione Starfront: Collision
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  • iPhone
  • iPad
  • Gameloft è uno tra i produttori più attivi su App Store, e ci ha ormai abituati al lancio di titoli di ogni genere. Questa volta le fatiche dei cugini d'oltralpe si sono focalizzate su di un RTS, Starfront Collision, che come d'abitudine non spicca in originalità (le similitudini con Starcraft sono evidentissime) ma riesce comunque a difendersi bene in quanto a realizzazione tecnica.
    La storia è ambientata in un lontano pianeta, disperso nei meandri dello spazio, e costantemente segnato da cataclismi di ogni genere. Il plot ruota intorno all'importantissimo Xenodium, risorsa energetica primaria e base imprescindibile di ogni attività produttiva. Ovviamente la preziosità del minerale è motivo di conflitto tra le tre fazioni che si trovano sul pianeta: il Consorzio, composto dagli umani che popolano il pianeta, le Miriadi, una strana specie di locuste piuttosto aggressive, ed i Guardiani, una schiera di potentissimi robot.

    L'unione fa la forza

    Il gameplay di Starfront Collision è quello dei più classici strategici in tempo reale. Un control scheme assolutamente intuitivo ci consentirà di muovere le nostre truppe sullo schermo semplicemente toccando la zona del territorio in cui vogliamo spedirle. Alcuni pulsanti tattili ci faciliteranno le cose, permettendoci per esempio di selezionare tutte le truppe create, evitandoci così la fatica di cercarle una ad una sparse per la mappa, o anche di bloccare immediatamente l'azione appena ordinata evitando così fatali passi falsi. In ogni partita, inizialmente sarà necessario costruire varie strutture che possano gestire l'estrazione e l'immagazzinamento di materie prime, la cui quantità sarà sempre visibile in alto al centro dello schermo. Per arricchire le quantità di Xenodium bisognerà costruire dei centri d'estrazione, posizionabili soltanto dove è ben visibile una grande roccia semi sommersa di questo minerale. Non è tutto però, perchè nonostante lo Xenodium sia importantissimo non è l'unica risorsa indispensabile: bisognerà accumulare più energia possibile attraverso delle apposite strutture, dette raccoglitori. Anche questi potranno essere posizionati soltanto in zone sensibili, indicate da fasci di luce che cadono dal cielo. Da tenere sott'occhio anche la popolazione, segnalata da un'icona che indica il quantitativo attuale e quello massimo: quest'ultimo potrà essere incrementato attraverso l'aggiornamento della struttura centrale. Questa struttura è fondamentale per la riuscita di ogni missione: già preinstallata ad inizio partita, ci consentirà di creare gli operai, in grado di costruire tutte le strutture sopra citate e partecipare alla loro manutenzione: più operai si affideranno ad una certa struttura, più cospicuo sarà il guadagno in termini di energia e Xenodium. Ultima costruzione, ma non di certo per importanza, è quella che ci consentirà di creare le nostre forze belliche, caratterizzate da molte specificità e sempre in aggiornamento durante l'avanzare delle missioni. Oltre alla semplice fanteria, pesante e leggera, avremo a che fare nei livelli più avanzati anche con velivoli e cingolati, passando per mezzi speciali come i ricognitori, in grado di individuare e rendere visibili alcune specie di nemici, che altrimenti ci attaccherebbero senza darci alcuna possibilità di replica. Da non sottovalutare anche gli upgrade alle singole strutture: se in quelle di estrazione e raccoglimento energetico si tratterà di aumentare il numero degli operai impiegabili, nelle strutture militari i vari potenziamenti consentiranno invece l'aggiunta di nuovi colpi, l'aumento di potenza d'attacco e della difesa delle truppe: elementi di grande importanza per lo scacco matto finale.
    Per avviare una spedizione vincente è necessaria una paziente fase di preparazione, in cui accumulare molte risorse e generare un plotone d'esecuzione al completo, prima di avventurarsi nei territori nemici. Gli avversari faranno ben poco per impedirci quest'operazione di “farming”: escluse rare eccezioni sarà molto semplice metter su uno squadrone ben variegato senza interferenze particolarmente incidenti. Una volta radunato l'esercito, il più numeroso possibile, saremo pronti ad asfaltare ogni tipo di nemico, a patto di tenere sempre il comandante al centro dello schieramento, ben protetto, perchè la sua morte significherebbe la fine della missione.
    Il gameplay quindi lascia poco all'immaginazione: pochi semplici tocchi di dita da ripetere ad intervalli regolari ed un po' di pazienza nelle fasi di potenziamento sono gli ingredienti fondamentali per avere successo in questa sbilanciata creazione Gameloft. Ci sarà anche offerta la possibilità di giocare nei panni di ognuna delle tre fazioni contendenti che abbiamo elencato all'inizio: certamente apprezzabile come caratteristica, peccato che ogni campagna sia composta con il riciclo degli stessi obbiettivi, contestualizzati soltanto in maniera leggermente diversa. L'intento di incrementare la longevità con questa trovata quindi fallisce, perchè sarà difficile, una volta finito il gioco con una fazione, trovare le giuste motivazioni per iniziarlo con un'altra. La durata di una singola campagna, poi, raggiunge un risultato mediocre, aggirandosi tra le 4 e le 6 ore.
    Ben realizzato invece il lato multiplayer, dove sarà possibile avviare delle sfide uno contro uno, due contro due o il più classico tutti contro tutti, scegliendo la propria fazione e gettandosi sul campo di battaglia e generando uno spettacolo pirotecnico.
    Tecnicamente StarFront Collision, è ben realizzato, fondamentalmente però senza infamia ne lode. L'aspetto grafico è gradevole: soprattutto su Retina Display si ammirano paesaggi puliti e ben definiti, seppur scarni e molto simili tra loro. Le truppe sono abbastanza variegate e ben distinguibili, ed anche durante le battaglie più concitate e con molti elementi a schermo sono praticamente nulli i rallentamenti (almeno su iPhone 4).
    Da notare che la batteria viene messa a dura prova, soprattutto perchè le sezioni di gioco sono, per forza di cose, abbastanza lunghe e tenendo l'applicazione in background le risorse non si accumulano, quindi si è obbligati a tenere sempre l'App aperta con conseguente diminuzione rapida della batteria.
    Dal punto di vista del sonoro invece il titolo rimane anonimo: musiche che non lasciano il segno, poche e poco incisive. Di certo non il punto forte di Starfront. Insomma Gameloft non fa centro in pieno sotto l'aspetto dove di solito riesce meglio e stupisce.

    Starfront: Collision Starfront: CollisionVersione Analizzata iPhoneStarFront Collision è un RTS che trae spunto dai migliori esponenti del genere. Andando quindi sul sicuro, non azzarda e non stupisce. Nonostante ciò è comunque in grado di affascinare e divertire per una manciata di ore, grazie al gameplay davvero semplice ed intuitivo, e capace di creare assuefazione negli amanti del genere. Peccato per la scarsa focalizzazione dell'IA, che concede all'utente tempi dilatati per accumulare metodicamente le risorse e preparare i suoi assalti senza gestire con attenzione l'aspetto strategico delle battaglie. Il titolo non è una goduria per gli occhi, ma sicuramente risulta graficamente gradevole, seppur non assistito da una buona colonna sonora, che risulta anzi monotona ed anonima, sottraendo punti preziosi all'impatto emozionale. Un occhio di riguardo alla batteria, che verrà stressata non poco dalle sezioni di gioco inevitabilmente abbastanza lunghe.

    6.5

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