Recensione Strong Bad's Cool Game: Episode 2

Potresti essere migliore del nostro Re...

Cosa fareste se la vostra vita, di cui buona parte dedicata a corrispondenze e-mail di tutti i tipi, venisse improvvisamente turbata dal Re della vostra città con l'emanazione di una "Email Tax" con entrata in vigore istantanea e retroattiva?
Semplice, dopo aver subito l'assalto di uno S.W.A.T. ed essere stati condannati agli arresti domiciliari rimane solo una soluzione: evadere. D'altronde come non ascoltare le proteste pacifiche (come no) che avvengono dinnanzi alla vostra prigione dorata? Ed è qui che inizia a farsi estremamente chiara la differenza fra un mediocre cittadino qualsiasi ed una persona Cool: che farsene della libertà?
Scappare? No. Una persona Cool non può scappare con la coda fra le gambe.
Tentare di provare la propria innocenza? No. Una persona Cool non deve dimostrare niente a nessuno, nemmeno ad un Re.
Fondare un proprio stato indipendente e dichiarare guerra alla città che vi ha imprigionati? Decisamente sì. E poi persino i fan lo chiedono a gran voce.

Ed è così che si apre il secondo capitolo della fortunata saga punta e clicca dei TellTale, che ci terrà compagnia per altri tre episodi per un totale di cinque capitoli esclusivamente disponibili sul servizio di digital delivery Nintendo WiiWare o su PC.

Conferme: in tutti i sensi.

Abbiamo già avuto modo di discutere delle linee generali che contraddistinguono l'ultima fatica dei TellTale con la recensione del primo gioco della saga Strong Bad: RECENSIONE.
Tralasciando la realizzazione tecnica ed il suo stile che per forza di cose sono e rimarranno immutati fino al completamento della saga, l'articolo si concludeva con meritati applausi per il lavoro svolto ma lasciando spazio anche a speranze su un secondo episodio la cui durata fosse maggiore ed i cui enigmi fossero anche leggermente più complessi.
Le speranze sono state in parte soddisfatte. Di fatto ci troviamo dinnanzi ad un secondo episodio veramente ben fatto, che non perde nulla sotto nessun punto di vista rispetto al suo predecessore ma anzi guadagna qualcosa proprio sui due difetti principali che affliggevano il primo episodio. E' necessario però ammettere come il passo compiuto in questa direzione non sia enorme e quindi i cardini su cui si regge il titolo in esame siano sempre e comunque lo humor e la personalità dei personaggi.
A fronte di una longevità leggermente superiore abbiamo anche un set di enigmi più divertenti ed accattivanti. Nonostante ciò la possibilità di ricevere aiuti e lo spirito di fondo delineano comunque un gameplay adatto più ai novizi dei punta e clicca che agli appassionati. Chiunque tuttavia rientrasse in questa seconda categoria non deve temere di giocare un punta e clicca scialbo e privo d'ispirazione. Come nel primo episodio sarà sufficiente la simpatia del cast e la trama avvincente per farvi rimanere incollati allo schermo in attesa di vedere la realizzazione dell'ennesimo folle piano del nostro protagonista che, in questo caso come non mai fino ad ora, espande fino a limiti estremi il suo ego e con esso la sua divertente demenza.
Chiaramente, non essendo il titolo in esame il capostipite della serie, è consigliato (ma non necessario) che abbiate giocato il primo episodio affinchè possiate godere appieno dei profili psicologici del cast, in quanto la maggior parte dei personaggi presenti sono già stati oggetto di presentazioni e buffe vicende.
Il gioco, così come sarà tutta la serie, è completamente in inglese, sia per quanto riguarda il doppiaggio che nei sottotitoli.