Recensione Suikoden Tierkreis

108 Stelle del Destino nel palmo di una mano

Recensione Suikoden Tierkreis
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Dieci e non sentirli

    Nintendo DS si è imposto nel corso degli ultimi mesi come una macchina definitiva per gli amanti dei giochi di ruolo.
    Malgrado questo, però, analizzando con cura la sua ricca softeca, non è difficile notare come abbondino titoli sperimentali o poco convenzionali (TWEWY, Sigma Harmonics, ma anche Mario & Luigi Partners in Time) e un gran numero di porting e remake. Non si tratta di un difetto, però non bisogna stupirsi se tra il pubblico inizi a serpeggiare il bisogno di qualcosa di classico senza ricorrere a nostalgici tripli carpiati nel passato.
    A stendere il tappeto rosso per questo tanto atteso matrimonio tra classicismo e modernità ci pensa Konami, portando sul portatile Nintendo niente poco di meno che Suikoden, indiscutibilmente una delle migliori saghe ruolistiche fantasy giapponesi.
    Il decimo titolo della serie si presenta con il sottotitolo Tierkreis ed è, almeno a quanto dichiarato dagli addetti ai lavori, uno spin off, il quinto dopo Rhapsodia, Card Stories e i due Suikogaiden.
    Eppure basta poco per capire che Suikoden Tierkreis ha moltissimi punti in comune con i suoi fratelli maggiori, e senza perdersi in pignolerie eccessive potrebbe tranquillamente inserirsi nel quintetto di titoli cadetti.
    Mettiamo da parte dunque la smania di saperne di più su Hikusaak e Harmonia e prepariamoci a fronteggiare l'Order of the One True Way.

    Destino predeterminato?

    La scelta di realizzare un titolo indipendente, slegato dalla storia imbastita in ben cinque capitoli usciti tra PSX e PS2 è facilmente giustificabile, anzi praticamente vincente. L'avventura totalmente inedita di Tierkreis garantisce un accesso facilitato per quei giocatori che hanno avuto la sfortuna di non incontrare mai la strada di Suikoden. Fortunatamente la bellezza della sceneggiatura non impiegherà molto a convincere chiunque a provare anche i vari prequel. Così Konami prende due piccioni con una fava: conquista una nuova fetta di pubblico e lascia soddisfatti i fan un pò arrabbiati, che tramuteranno l'espressione di disappunto in un ghigno di piacere nel notare come fondamentalmente questo episodio per DS preservi tanti elementi del gameplay tipici, ma sopratutto mantenga inalterata la qualità della sceneggiatura, vero marchio di fabbrica del lavoro Konami.
    Sebbene latitino questa volta del tutto volti familiari, infatti, la trama di Suikoden Tierkreis dopo un inizio un pò in sordina, fa sfilare sulla passerella una serie di personaggi molto ben caratterizzati, coinvolti in una vicenda di carattere politico ricca di colpi di scena, tradimenti e momenti toccanti. Ve lo assicuriamo, la qualità del comparto narrativo vi lascerà stupiti in più di un'occasione, e renderà molto difficile staccarsi dalla console.
    Il protagonista senza nome del titolo è un orfanello cresciuto nel villaggio di Citro, che durante una battuta di caccia con i suoi amici entrerà in possesso di un misterioso libro. Venuto in contatto con il testo, il gruppo vedrà la realtà squarciarsi e fondersi con una serie di immagini e ricordi appartenuti a misteriosi guerrieri. Da questi i protagonisti erediteranno anche poteri straordinari, che dovranno utilizzare per fronteggiare le forze dell'Order of the One True Way, un gruppo militare alla conquista del mondo in grado di prevedere il futuro.
    Grandi poteri e grandi responsabilità però non sono da soli abbastanza per fronteggiare un esercito, e per questo uno dei nostri compiti principali sarà ingrandire le fila dell'armata d'indipendenza ai nostri comandi, reclutando amici e nemici fino a raggiungere il ragguardevole numero di 108 personaggi (più qualche sorpresa) direttamente controllabili.

    Esplorazione Sintetica

    Il gameplay di Suikoden Tierkreis affonda le sue radici, come già abbondantemente ribadito in apertura, nello schema di gioco classico dei Roleplay Game di matrice nipponica. Pur non lesinando sulla presenza di una serie di elementi caratteristici, seppur non innovativi, il compito del giocatore può riassumersi nel canonico vagare tra cittadine e dungeon, affrontando incontri e assistendo a varie cutscene.
    Rispetto alla maggiorparte degli altri titoli della serie, le prime cose che balzeranno all'occhio del giocatore scafato sono l'assenza di una world map esplorabile e, purtroppo, anche di cittadine strutturate in modo classico.
    Se l'atlante del mondo è difatti rappresentato da una semplice mappa con location selezionabili (alla Final Fantasy Tactics per intenderci, con tanto di passaggio di giorni e stagioni che influenzeranno alcuni elementi del gioco), le città sono purtroppo strutturate interamente a menu. Accogliamo questo fattore con disappunto, perchè uno degli aspetti che da sempre rende vivo e vibrante il mondo di Suikoden è l'incredibile cura urbanistica. Questa volta ci verranno illustrate una serie di aree di interesse, come piazze, locande, negozi, cui potremo accedere semplicemente selezionando un'opzione. Ciò non toglie che queste singole frazioni siano ben realizzate e ricche di personaggi con cui dialogare ed interagire. Difatti se escludiamo l'aspetto puramente "nostalgico" il gioco riesce con successo a presentare al giocatore una serie di ambienti ben studiati (tra cui l'immancabile fortezza che si espanderà mano a mano che recluteremo alleati), a volte un po' ripetitivi nel caso dei dungeon, ma sicuramente d'impatto, anche grazie allo stile grafico che avremo modo di esaminare in seguito.
    La particolarità di Tierkreis è che la storia si snoda sopratutto attraverso una fitta rete di sottotrame in modo non lineare, grazie ad una serie di missioni opzionali. Se durante le prime ore ci limiteremo a seguire una trama teleguidata, una volta abilitati a girare liberamente per il mondo in cerca di personaggi potremo accettare un gran numero di quest parlando con un particolare png nel nostro castello, visitando nuove città e scoprendo risvolti della trama e collegamenti tra i protagonisti inaspettati, ma anche arricchendo notevolmente la psicologia dei personaggi. Gioca in questo caso un ruolo fondamentale il tempismo del giocatore, che dovrà stare bene attento a non avanzare troppo con la trama principale e al passare delle stagioni, pena la perdita di numerose occasioni di partecipare a missioni secondarie importanti e, conseguentemente, lasciando per sempre nel limbo molti personaggi reclutabili.

    We're still fighting it

    Per quanto concerne i combattimenti, invece, il titolo Konami mantiene pregi e difetti di tutti i suoi antenati, in alcuni casi snellendoli e adattandoli al formato portatile.
    Come in Suikoden IV, gestiremo soltanto quattro personaggi nel party, ognuno contraddistinto da caratteristiche e skill diverse.
    Questa volta potremo equipaggiare i personaggi con armi differenti, contrariamente a quanto visto negli altri capitolo della serie in cui è possibile unicamente upgradare una singola arma per protagonista, con buoni risultati sulla versatilità di ognuno.
    Assenti anche le rune: in Tierkreis otterremo magie e abilità passive recuperando degli oggetti chiave, e potremo settarne fino a quattro diverse. Questo sistema semplificato garantisce comunque una buona personalizzazione del proprio gruppo, e malgrado il numero di combattenti ridotto da far scendere in campo la gamma di opzioni è buona, anche grazie alla possibilità di farsi accompagnare da un quinto personaggio di supporto in grado di attivare opzioni e funzioni bonus, come attacchi letali in grado di eliminare in un colpo tutti i nemici di livello inferiore al nostro oppure recuperare HP alla fine di ogni turno.
    Come al solito, all'inizio di ogni combattimento dovremo scegliere i comandi da impartire ai nostri eroi, che si alterneranno ai nemici in base al valore di velocità. Una volta che tutte le mosse saranno state eseguite, dovremo tornare ad impartire nuovi comandi.
    La cosa che stupisce è l'enorme velocità con cui avviene l'azione. I personaggi si lanceranno all'attacco contemporaneamente, eliminando eventuali periodi di latenza (tipici di titoli come Final Fantasy) e garantendo una certa spettacolarità, grazie a movimenti di camera repentini, zoom e linee cinetiche.
    Portando in combattimento i giusti abbinamenti di personaggi potremo anche eseguire attacchi combinati dagli effetti più svariati e dalle coreografie spettacolari: provate a portare in battaglia tutti i tre fucilieri di Ritterschild e capirete meglio il motivo di tanto entusiasmo.
    Tutte le buone idee del battle system, ereditate ed implementate correttamente dai titoli per le console da casa, si infrangono però contro la barriera di una dificoltà davvero risibile. La vera sfida sarebbe quasi far apparire la schermata di game over. Un difetto comune anche a Suikoden V, ma che passa in secondo piano una volta focalizzata l'attenzione sull'esplorazione (in questo caso parzialmente lesa da una frequenza degli incontri casuali a volte elevata) e il reclutamento delle stars of destiny.
    E' possibile controllare il gioco sia utilizzando il d-pad e i face button che affidandosi al pennino. Nel primo caso tutto scorrerà in maniera canonica, mentre utilizzando lo stylus basterà puntare una zona dello schermo per muovere il personaggio in quella direzione, oppure selezionare le varie opzioni dei menu confermandole con un "doppio-tap". E' difficile dire se uno dei due metodi di controllo sia meglio dell'altro. Il doppio click potrebbe rivelarsi troppo macchinoso a lungo andare, mentre muoversi con il d-pad è lievemente più scomodo a causa sopratutto della velocità della corsa del nostro avatar sullo schermo, decisamente bassa a meno che non recuperiate un artefatto chiamato Godspeed Talisman per raddoppiarla.

    Online-o-rama

    I mondi paralleli sono da sempre uno dei temi portanti di Suikoden. In Tierkreis giocano un ruolo ancor più fondamentale, piuttosto che come elemento storico però, operano da escamotage per introdurre un'inaspettata sfaccettatura nel gameplay della serie, ovvero una piccola funzione multiplayer.
    Da un certo punto dell'avventura in poi, infatti, potremo mandare i nostri personaggi (ma non il protagonista!) in viaggio per l'"infinito", il multiverso di Suikoden, nel tentativo di completare alcune missioni speciali.
    Una volta partiti, i nostri alleati potranno essere raccolti da altri giocatori via Wi-Fi connection oppure attraverso la connessione in locale con un amico dotato di una copia del gioco.
    Potremo inoltre "scaricare" vari alleati che ci affiancheranno per un periodo di tempo limitato, solitamente in ore.
    Trattenere un visitatore troppo a lungo o dimenticarsi di recuperare i propri inviati speciali causerà una serie di anomalie e problemi, ma sfruttando questa carta con attenzione e puntualità sarà possibile recuperare denaro, oggetti e preziose informazioni extra. Senza contare che reclutare alleati dall'infinito è un ottimo trucchetto per scoprire quali tra i numerosi presenti nel gioco potremo aggiungere al nostro gruppo.

    Solo qualche incertezza

    Il motore grafico di Suikoden Tierkreis affianca fondali 2D disegnati a mano a personaggi tridimensionali. I fondali sono realizzati ottimamente, e sebbene talvolta lievemente ripetitivi, creano ambientazioni suggestive grazie anche a giochi di luce ed elementi in movimento come foglie sollevate dal vento, corsi d'acqua e farfalle che svolazzano qua e là.
    I personaggi invece sono resi in modo piuttosto elementare: composti da pochi poligoni ed animati in modo spesso simile tra loro. In un certo qual modo si tratta di un problema inevitabile per un gioco con una mole così vasta di personaggi, specie se rilasciato so una console portatile. Pensare però alla realizzazione di Suikoden III non può che rattristare: con qualche sforzo è chiaro che si sarebbe potuto fare di meglio.
    Se tutto sommato la modellazione poligonale può essere valutata sopra la sufficienza, lo stesso non si può dire degli effetti speciali, in particolare in combattimento. Le magie sono poche, simili tra loro e realizzate in modo chiaramente frettoloso. Fortuna che a controbilanciare ci sono i team attack e la realizzazione dei fondali, che in combattimento sono completamente 3d. Per scelta dei colori (simile a quelli utilizzati negli sfondi bidimensionali fatti a mano) e grazie ad una regia estremamente capace nel metterne in risalto i pregi maggiori, questi giocano un ruolo fondamentale nel nascondere le incertezze del motore grafico.
    Il lavoro svolto dagli artisti Konami trova la sua massima espressione nel fantastico character design che, come sempre, è uno dei fiori all'occhiello della serie. Qualuno potrebbe lamentare un look troppo "anime", eppure non si può negare che ogni singolo personaggio del gioco sia incredibilmente accattivante.
    Volendo fare una stima, chi ha giocato tutti i Suikoden certamente non faticherà ad ammettere che Tierkreis presenta uno dei cast più riusciti dell'intera saga. E di certo non si è lesinato sui valori di produzione: più di 100 personaggi ritratti in diverse pose ed espressioni, una gran quantità di full motion video di ottima fattura e, per concludere alla grande, un numero spropositato di dialoghi interamente doppiati in inglese.
    L'impressionante lavoro di voice acting stupisce tanto per quantità che per qualità: solo il protagonista all'inizio del gioco potrebbe infastidire a causa di una parlantina esageratamente svelta.
    Purtroppo mancano dialoghi o frasi doppiate in combattimento, ma sullo schermo superiore, oltre ai disegni delle location e lo stato dei membri del nostro party, spesso verranno visualizzate le frasi che questi pronunceranno durante le battaglie. Come non apprezzare poi lo sforzo di Halifax, che ha tradotto in tempo record il titolo completamente in un italiano non perfetto, ma comunque comprensibile.
    Qualitativamente parlando non è da meno la colonna sonora, maestosa, etnica e varia, ricca di richiami ai capitoli passati.

    Suikoden Tierkreis Suikoden TierkreisVersione Analizzata Nintendo DSSuikoden Tierkreis è un gioco di ruolo che fa bene quello che tutti i suoi colleghi, portatili e non, sembrano aver perso di vista. Racconta una storia, e lo fa senza perdersi in manierismi grafici ed elementi di gameplay orpellosi. Come un diretto tirato senza esitazione, colpisce chiunque gli dedichi l'attenzione necessaria a permettere alla trama di decollare, il tempo di un paio d'ore. Non avrà gli elementi innovativi di The World Ends With You oppure la difficoltà di Etrian Odyssey, e nemmeno il motore grafico di Final Fantasy IV, eppure Tierkreis può contare su un comparto narrativo e un cast di personaggi perfettamente all'altezza del nome che porta. E scusate se è poco.

    8

    Che voto dai a: Suikoden Tierkreis

    Media Voto Utenti
    Voti: 22
    7.6
    nd