Recensione Super Street Fighter II Turbo HD Remix

Ken, Ryu e compagni tornano nella veste più affascinante di sempre

Recensione Super Street Fighter II Turbo HD Remix
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Una lunga storia

    Ci siamo, dopo mesi di estenuante attesa è finalmente approdato sul Marketplace di Xbox live! e sul PSN store (Usa e Jap, la versione europea è stata purtroppo rimandata) il capitolo in alta definizione di una delle serie più amate e famose nella storia dei videogames, ovvero Super street fighter 2 Turbo HD remix, remake coi lustrini (ed oltre) del miglior esponente della saga di Ken, Ryu e compagni.
    Dal momento in cui è stato annunciato e soprattutto dopo la pubblicazione delle prime bellissime immagini che mostravano il tocco esperto della Udon Entertainment (famosa casa nipponica produttrice di fumetti) gli appassionati sparsi per il globo hanno inaugurato un rituale ed entusiastico countdown, riempiendo pagine e pagine di forum ed aprendo siti ad hoc per celebrare e commentare il ritorno di un titolo che ha segnato nel cuore soprattutto una generazione, quella dei ragazzi che oggi hanno circa 30 anni e che hanno speso tantissimo tempo e denaro per l'opera Capcom di maggior lustro (insieme a Resident Evil).
    Al di là dell'operazione commerciale osservabile in una proposta del genere, che vede nei commenti più maligni la realizzazione di un prodotto apripista per Street fighter IV (titolo che vuol riportare in auge un marchio comunque mai tramontato), le qualità intrinseche di questo ennesimo capitolo sono particolarmente evidenti, soprattutto per i giocatori più appassionati ed avvezzi al gameplay (i migliori al mondo sono stati addirittura ingaggiati da Capcom per essere coinvolti nello sviluppo).
    Le componenti tecniche rivisitate in chiave next-generation senza snaturare l'anima della serie, una giocabilità ulteriormente raffinata e limata nel bilanciamento e soprattutto l'introduzione di un corposo e valido comparto online sono i punti cardine e la ragion d'essere dell'ultima fatica Cacpcom; esaminiamola nel dettaglio e scoprirete perché merita di far parte di ogni collezione videoulidica che si rispetti.

    Hd Remix

    Il primo aspetto che colpisce maggiormente nel nuovo Street fighter 2 è senza dubbio dato dalla cosmesi made in Udon Entertainment, che ci propone personaggi e scenari completamente ridisegnati alla stregua di un anime giapponesee, realizzati con colori brillanti e vividi che esaltano ulteriormente l'ottimo lavoro svolto dai grafici e le proprietà dell'alta definizione; nonostante ciò il notevole colpo d'occhio per le immagini statiche perde l'appeal moderno a causa delle animazioni, ancorate sullo stesso numero di frame del passato sia per quanto concerne i protagonisti che per il pubblico (spesso dotato di soli due fotogrammi): tale scelta - condivisibile - è stata fatta dai programmatori per non tradire il feeling dell'originale e per non snaturarne l'anima.
    Se per i 17 lottatori disponibili è stato fatto un lavoro certosino e maniacale (alcuni di essi, come Sagat, Balrog e Blanka sono disegnati piuttosto similmente alla serie Alpha) gli stage in HD in alcune circostanze stonano leggermente proprio per via della definizione/pulizia che enfatizza la povertà di dettaglio originale e non trasmette un solido senso di profondità (vedi stage di Dhalsim o di Chun Li); anche in questo caso si tratta di una scelta stilistica, ma l'aggiunta di ulteriori accorgimenti tecnici - in talune circostanze - non avrebbe sicuramente minato lo spirito del remake tanto quanto la rilettura delle animazioni.
    Va inoltre segnalato che alcuni personaggi (Cammy e Fei Long su tutti), seppur disegnati in maniera eccellente come tutti gli altri, non presentano il medesimo carisma nel tratto, come se fossero stati disegnati da un'altra mano - esperta - ma con tocco differente.
    Si tratta di dettagli minimi perché nel complesso, soprattutto grazie alla risoluzione in 1080p, il titolo Capcom si presenta in forma decisamente smagliante e brillante (la bellezza di colori così vivi è rara nelle produzioni tridimensionali moderne), affrancandosi sicuramente come il più affascinante capitolo della serie.
    Per quanto concerne l'audio è stato fatto un lavoro analogo a quello per la grafica, mantenendo intatti gli effetti sonori originali (con una maggiore pulizia per la campionatura) e cambiando solo la tradizionale voce che presenta i match, sostituita con una più incisiva ed enfatizzante.
    La colonna sonora, d'altra parte, è stata completamente remixata dai bravissimi ragazzi della OC Remix (un team esperto nei riadattamenti di soundtrack videoludiche), con risultati eccellenti che colpiranno sicuramente il già provato cuore degli appassionati: i vari "motivetti"conosciuti da quasi 20 anni rivisitati in chiave moderna/elettronica sono di pregevole fattura e resteranno sicuramente più impressi degli originali, comunque selezionabili dal menù delle opzioni.

    Quel tocco in più

    Il già eccellente gameplay, sempre più raffinato e bilanciato col procedere di anni e versioni, raggiunge in questo ultimo capitolo un livello qualitativo elevatissimo, soprattutto grazie al contributo dei giocatori più forti al mondo che hanno partecipato attivamente allo sviluppo del gioco con consigli e preziosi suggerimenti.
    Il risultato è un bilanciamento pressoché perfetto tra i vari lottatori disponibili, con l'aggiunta di piccoli accorgimenti e limature nell'esecuzione di alcune mosse (come ad esempio finte o semplificazioni nel comando da impartire) che sorprendono - positivamente - gli appassionati ed agevolano i novizi.
    Nel menù opzioni è stata aggiunta anche la voce "dip-switch", che prevede la disattivazione ed il controllo di determinate mosse per alcuni personaggi; una ulteriore conferma della bontà del lavoro svolto dei ragazzi di Capcom sul bilanciamento globale del gioco.
    Per godere appieno dello Street fighter 2 più bello di sempre è necessario dotarsi di un buon joystick a 6 pulsanti in fila (3 per i calci e 3 per i pugni), tuttavia il joypad ufficiale in dotazione con la console di casa Sony si comporta più che egregiamente (la croce direzionale digitale del Dualshock/Sixaxis è sempre stata eccellente per i picchiaduro); la stessa cosa non si può dire per il gamepad della xbox 360, che offre la soluzione migliore utilizzando la leva analogica al posto della tragica croce direzionale.
    Il livello di difficoltà medio si attesta su standard piuttosto elevati fornendo una sfida ostica ed impegnativa anche a quello più basso, soprattutto per i giocatori meno avvezzi al gameplay (se esistono ancora); per tutti gli altri c'è quel mostro sacro di Akuma ad attenderli al varco, che è una macchina da guerra a qualunque livello di sfida ("fortunatamente" si affronta solo al posto di Bison raggiungendo la sfida finale in una determinata condizione).
    L'intelligenza artificiale dei lottatori gestiti dalla cpu offre un comportamento non dissimile da quello cui siamo abituati da anni ( Ryu prima o poi farà quel gancio!), tuttavia non mancano nuove situazioni e sorprese anche per i giocatori più esperti e smaliziati.

    Un classico in alta definizione

    Dal punto di vista delle modalità di gioco le più interessanti naturalmente sono quelle relative al comparto multiplayer online, che offre la possibilità di partecipare a match liberi, classificati ed anche ad un torneo ad eliminazione diretta per otto giocatori contemporaneamente (il server gestisce gli accoppiamenti fino alla finale).
    Il netcode si presenta solido e molto più efficace rispetto a quello visto in Street fighter 2 turbo (uscito sul Marketplace di Xbox live! da diverso tempo), in quanto - almeno affrontando altri giocatori europei - non vi è traccia di lag o di ritardo nella risposta ai comandi.
    Coi giocatori d'oltreoceano è possibile che si verifichino sensibili effetti di latenza e cali di prestazione della rete, problemi che hanno un'incidenza maggiore giocando su Playstation 3 per il semplice fatto che il gioco non è stato ancora distribuito ufficialmente sul suolo europeo (ma in molti lo hanno già scaricato dal PSN Usa) ed è più facile incontrare americani o giapponesi; la possibilità di controllare il ping degli avversari e di modulare le prestazioni di rete attraverso una comodissima opzione nel menù generale, comunque, aiuta molto i giocatori a prendere le distanze da partite ad alto rischio.
    Il cuore del gioco, per quanto concerne la modalità single player, è rappresentato come sempre dalla classica storia affrontabile con uno qualsiasi dei 17 lottatori disponibili, ove ciascuno di essi presenta un percorso personale peculiare ed un buon motivo per partecipare a questo torneo, che verrà spiegato attraverso una serie di simpatiche pics finali (riviste nel numero e nell'estetica).
    Il torneo della storia prevede sempre lo scontro con 12 rivali, dove gli ultimi 4 sono rappresentati dai boss storici della saga (ovvero Barlog, Vega, Sagat e Bison o Akuma) ed è possibile giocarla sia in modalità remix che in modalità classica, senza gli accorgimenti nel gameplay di cui abbiamo discusso in precedenza.

    Super Street Fighter II Turbo HD Remix Super Street Fighter II Turbo HD RemixVersione Analizzata PlayStation 3In definitiva ci troviamo innanzi ad un prodotto curato sotto ogni punto vista, fatto da e per gli appassionati di questa celebre ed indiscutibilmente valida saga: a distanza di anni (tanti anni) il gameplay sempre fresco regala ore ed ore di divertimento senza mai stancare, poggiando su basi estremamente solide ed ulteriormente arricchite dalle sostanziali aggiunte di cui abbiamo parlato. La componente online da sola varrebbe l’acquisto del gioco per chi segue la serie da quasi 20 anni, ma Capcom ha voluto investire tempo e risorse per creare qualcosa di nuovo, che colpisse forte al cuore degli appassionati e che potesse far breccia anche tra le generazioni di giocatori più fresche. Super street fighter 2 turbo HD remix rappresenta il sogno di tutti quei giocatori che sono cresciuti col cabinato da bar e le varie versioni casalinghe, un titolo che se fosse stato proposto in questa veste anni fa avrebbe fatto saltare più di qualche coronaria, nell’epoca in cui il 2d dominava la terra (Jurassic Park docet). Vista l'importanza storica del prodotto - un grande classico senza tempo - la redazione ha deciso di non applicare un voto numerico alla recensione. Street Fighter è, del resto, lo stesso di sempre.

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