Sword Art Online Hollow Realization: Recensione del DLC Warriors of the Sky

Abbiamo provato la nuova espansione di Sword Art Online: Hollow Realization, un add-on creato appositamente per fungere da collante tra gioco base e DLC.

Sword Art Online Hollow Realization: Recensione del DLC Warriors of the Sky
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PSVita
  • PS4
  • Switch
  • Quando Bandai Namco Entertainment annunciò che avrebbe supportato Sword Art Online: Hollow Realization con una serie di contenuti post-release, ed addirittura con un'espansione corposa e assolutamente gratuita, più di qualcuno ebbe il ragionevole dubbio che il pacchetto fosse composto perlopiù da contenuti precedentemente estrapolati dal gioco base, al fine di non posticiparne il lancio globale. Anche perché gli studi Aquria e Artdink, impiegati da qualche anno rispettivamente sui giochi legati a SAO e ALO, hanno garantito ai fan del franchise almeno un nuovo gioco ogni dodici mesi, dando vita a una serie ormai piuttosto nutrita; il sospetto era dunque più che legittimo, soprattutto dopo quanto accaduto a produzioni ben più in vista.
    In attesa di poter mettere le mani su Explorer of Illusory Mists, il primo dei tre DLC inclusi nel Season Pass del gioco, abbiamo provato la suddetta espansione, intitolata Warriors of the Sky, che purtroppo è arrivata in Occidente con parecchi mesi di ritardo rispetto ai mercati asiatici, ma comunque in tempo per richiamare all'ovile una fanbase ormai trasferitasi su altri lidi. Sì, perché Warriors of the Sky non è la chiacchierata raccolta di contenuti tagliati, bensì un genuino add-on creato appositamente per fungere da collante tra il finale della campagna principale del gioco base e l'inizio di Abyss of the Shrine Maiden, la nuova storia che verrà narrata attraverso i tre DLC a pagamento. Mettetevi dunque comodi e tornate con noi su Sword Art: Origin per testare le novità e i cambiamenti apportati al titolo in questi ultimi mesi.
    Piccolo avvertimento: essendo l'espansione ambientata dopo la conclusione del gioco base, la nostra recensione potrebbe contenere fastidiosi spoiler sul finale della trama.

    Il Gladiatore Nero

    Nonostante l'espansione giunga così in ritardo sulle nostre PlayStation 4 e PS Vita, su Sword Art: Origin è trascorsa solo una settimana dall'epico scontro finale che ha visto prevalere Kirito e compagnia cantando. La terribile catastrofe che rischiava di distruggere il mondo virtuale di SA:O è stata sventata e, mentre la maggior parte dei giocatori continua ad ignorare il pericolo corso, lo Spadaccino Nero e la sua cricca di buontemponi non possono fare a meno di interrogarsi sulle sorti di Tia, la diabolica NPC che avrebbe voluto far collassare l'intero gioco. È proprio durante la sua disperata ricerca, atta probabilmente a redimerla del tutto, che i nostri eroi vengono a sapere di una misteriosa NPC coi capelli bianchi che si aggira da sola in un'area inesplorata. Possibile che si tratti di una coincidenza? In Sword Art Online?

    Convinti che la misteriosa figura sia proprio Tia, Kirito e gli altri si vedono dunque costretti a tornare su Aincrad, il castello fluttuante -ormai in rovina- dove ha avuto luogo la battaglia decisiva per decidere il destino di SA:O, per partire in avanscoperta di un'inedita e immensa area colma di tetri labirinti e sfide da superare. La nuova area, infatti, presenta diverse arene da combattimento in cui Kirito -o comunque il personaggio personalizzato dal giocatore- affronterà i boss di turno in duelli in chiave "uno contro uno" (di cui parleremo dopo), al fine di ottenere un pezzo di equipaggiamento dal cosiddetto "Ordine del Drago Blu". Ciascun armamento vinto in arena permetterà al giocatore di esplorare una diversa porzione della vasta mappa inedita; di conseguenza, a equipaggiamento completato, il nostro protagonista potrà finalmente affrontare la sfida finale e ottenere il titolo di "Guerriero del Cielo". Proprio questo è lo scopo dell'espansione: insignire il giocatore dell'ambito titolo e accogliere sul già affollato palcoscenico del franchise un misterioso personaggio incappucciato di sesso femminile che -a quanto pare- giocherà un ruolo fondamentale nella tripletta di DLC che costituiscono Abyss of the Shrine Maiden. Equipaggiata col gigantesco spadone appartenuto in precedenza a Genesis, la new entry infatti spia da lontano le mosse di Kirito e compagni, quasi come se volesse studiarli in previsione di un incontro futuro. Fungendo appunto da ponte fra il gioco base e i DLC a pagamento, la trama dell'espansione si è rivelata piuttosto piatta e poco coinvolgente, in quanto l'unico elemento davvero interessante, ossia la figura misteriosa sopramenzionata, compare solo in alcuni frangenti, rimandando la sua caratterizzazione ai DLC veri e propri. Per addolcire la pillola, Bandai Namco ha ben pensato di includere in questo contenuto extra due personaggi richiestissimi dagli aficionados, ma purtroppo assenti nella storia principale: Rain e Seven, le graziose sorelle guerriere introdotte da Sword Art Online: Lost Song, ciascuna delle quali si presenta con nuove skill, missioni secondarie ed eventi in pigiama sul letto del dongiovannesco protagonista.

    È tempo di duellare!

    Il pezzo forte dell'espansione è rappresentato dai molteplici accorgimenti apportati al gameplay e dalla tanto attesa introduzione della modalità PvP. Alla modalità online che permette di trovare compagni d'avventura per affrontare i raid più ostici, è stata infatti aggiunta una nuova funzione che consente al giocatore di sfidare a duello altri utenti: una volta trovato un potenziale sfidante, i due contendenti vengono catapultati in una spaziosa arena da combattimento, in cui hanno a disposizione otto minuti esatti per sopraffare l'avversario.
    Le regole della battaglia PvP sono poche e piuttosto semplici: i giocatori gareggiano da soli, quindi senza la solita marmaglia NPC al seguito; alcune abilità e l'uso degli oggetti è molto più limitato del solito, così come le statistiche e le prestazioni dell'equipaggiamento, al fine di assicurare tenzoni leali ed esaltati; infine, è necessario che ciascun guerriero configuri prima dello scontro un'apposita Tavolozza delle abilità che si attiva solo durante i duelli online e le boss battle della nuova area. Esistono, inoltre, due diverse tipologie di scontro: la Battaglia Libera e la Battaglia Classificata.

    Mentre la prima permette al giocatore di scegliere se ospitare il duello o se cercare uno sfidante già in attesa, magari del proprio livello, la seconda è un vero e proprio incontro al buio che premia i vincitori con Punti Rango, utilissimi per potenziare ulteriormente i propri personaggi offline. Al contrario, il sistema sottrae i preziosi punti ai giocatori sconfitti, persino nel caso in cui la propria connessione a Internet venga interrotta.
    Come anticipato, l'aggiornamento Warriors of the Sky ha introdotto una serie di piccoli accorgimenti alle meccaniche di gameplay che spaziano dal combattimento al contorto sistema relazionale (che abbiamo abbondantemente esplorato nella recensione del gioco base).

    Non solo le abilità di spada sono state finalmente potenziate o comunque opportunamente bilanciante, ma ora vantano persino attributi aggiuntivi, e soprattutto il recupero, l'attivazione ed il raggio d'azione sono stati migliorati, limitando al minimo quei colpi a vuoto che in passato si verificavano troppo spesso. Persino i Passi, fondamentali per schivare gli attacchi nemici ma spesso troppo lenti, sono stati velocizzati e godono ora di un maggior tempo di invulnerabilità, bilanciata giustamente da una minore distanza percorsa durante gli stessi. Fra le altre novità significative, va segnalato che qualsiasi arma consente finalmente al personaggio di assumere una posizione difensiva: sacrificando tempestivamente i propri PR (l'equivalente degli MP in qualsiasi altro RPG), la guardia riduce drasticamente il danno inflitto dagli attacchi nemici, ma al contempo espone il personaggio alle nuove tecniche spezzaguardia. Infine, tutti i giocatori in pericolo possono ora eseguire dei propizi contrattacchi per respingere gli assalti dei propri avversari: chiamata Energia Furiosa, questa nuova meccanica può essere utilizzata solo se sbilanciati o storditi, o comunque quando si recupera da un attacco parato. In questi casi, il personaggio controllato ricorrerà ad un poderoso contrattacco in grado di stordire il nemico e ribaltare così le situazioni più disperate.

    Sword Art Online: Hollow Realization Sword Art Online: Hollow RealizationVersione Analizzata PlayStation 4Nonostante una trama abbastanza debole, questa prima espansione di Sword Art Online: Hollow Realization riesce nel suo compito principale: introdurre i richiestissimi personaggi del cast ancora mancanti e perfezionare tutte le meccaniche di gameplay meno riuscite della versione base del gioco, preparando al contempo il terreno all’imminente avvento dei prossimi DLC. La mole di accorgimenti apportati al gameplay conferma ancora una volta l’indiscussa propensione di Aquria a tender l’orecchio ai propri consumatori, già ampiamente dimostrata ai tempi di Sword Art Online: Hollow Fragment, quando lo sviluppatore rilasciò un’espansione gratuita che non solo espandeva la storia con almeno 20 ore aggiuntive, ma correggeva buona parte dei difetti imputati al gameplay dai giocatori stessi. In attesa di toccare con mano il primo episodio di Abyss of the Shrine Maiden, non possiamo che apprezzare la buona volontà del team del sviluppo, conferendogli una meritata sufficienza.

    6

    Che voto dai a: Sword Art Online: Hollow Realization

    Media Voto Utenti
    Voti: 25
    6.5
    nd