Syberia si fa tascabile: recensione della versione Nintendo DS

Un sogno vissuto fra ingranaggi e mitici continenti scomparsi

Syberia si fa tascabile: recensione della versione Nintendo DS
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  • Il rinascimento di un genere dimenticato

    Arriva sul portatile di casa Nintendo il remake di una delle avventure grafiche di maggior successo degli ultimi anni, Syberia di Microidis, uscito su PC nel 2002. Sviluppato con la collaborazione dell'artista belga, Benoit Sokal, già autore del premiatissimo Amerzone, il gioco fu un successo sia di critica che di pubblico e contribuì non poco a rilanciare un genere, quello del punta e clicca, che sembrava ormai confinato negli archivi più polverosi del retrogaming. L'uscita del Nintendo DS ha accentuato ancora di più questa tendenza: l'interfaccia touch screen, unita alle tempistiche medie delle avventure, che ben si adattano ai paradigmi del gioco portatile, ha portato ad un vero e proprio rifiorire del settore, sostenuto sia da sviluppatori occidentali che nipponici. Addirittura Nintendo, con Another Code (di cui, fra l'altro sono in dirittura d'arrivo un sequel ed un wiimake) ha tastato il genere, dimostrando che la sua evoluzione futura passerà per forza sul DS, più ancora che sugli agonizzanti PC.

    Arte Franco - Belga

    Benoit Sokal nasce a Bruxelles nel 1954 e, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti, comincia a lavorare nell’editoria e diventa, in breve tempo, una delle matite di punta del fumetto franco - belga. A partire dal 1999 collabora stabilmente con Microidis nella produzione di avventure grafiche. Fra le altre ricordiamo Amerzone, Syberia I & II ed il prossimo Aquarica, previsto per il 2009.

    In Syberia vestiremo i panni del giovane avvocato Kate Walker, inviata da New York in un remoto paesino dell'alta Francia per gestire le pratiche di acquisizione riguardanti una fabbrica di giocattoli posseduta da una tanto anziana quanto eccentrica nobildonna, Anna Voralberg. Kate però arriverà a Valadilène, questo è il nome del villaggio, proprio nei giorni in cui si celebrano i funerali della signora. Sperando di riuscire a concludere l'affare nel più breve tempo possibile, la ragazza si metterà in contatto con il Notaio del paese, dove si vedrà consegnare una lettera, contenente le ultime volontà della Voralberg, in cui si svela che il fratello della donna, Hans, creduto morto per decenni, in realtà è vivo e si trova da qualche parte in Siberia, alla ricerca degli ultimi Mammuth viventi. Ma non è finita qui: esplorando la vecchia fabbrica Voralberg, Kate scoprirà un treno, controllato da un automa senziente di nome Oscar, costruito appositamente per raggiungere il luogo in cui si trova Hans. Spinta dalla sete d'avventura e dai tanti interrogativi che si nascondono dietro alla famiglia Voralberg, la nostra protagonista deciderà di partire alla volta dell'estremo oriente russo, per trovare Hans, ma anche per conoscere meglio se stessa.Ai tempi della sua uscita su PC, Syberia aveva tre punti di forza: la grafica, con le bellissime tavole disegnate da Sokal; il doppiaggio hollywoodiano e la curva di difficoltà pressoché perfetta degli enigmi, mai troppo semplici o eccessivamente cervellotici. Per ovvi motivi tecnici, su DS gli sviluppatori di Tetraedge (chiamati a lavorare sulla conversione da Microidis e The adventure company) hanno dovuto fare dei tagli non indifferenti, soprattutto dal punto di vista grafico. I capolavori visivi di Sokal, ispirati alle grandi saghe steampunk e capaci di mischiare l'estetica decò degli anni '30 con la natura selvaggia delle steppe siberiane, sono ridotti a dei cumuli di pixel molto poco significativi che, di certo, non rendono onore né all'artista né al lavoro degli animatori. Anche i modelli grafici dei personaggi sono molto poveri, perfino per gli standard del DS (che, ricordiamolo, con Zelda, Final Fantasy ed altri giochi ha mostrato di avere capacità tridimensionali di tutto rispetto) e si muovono con legnosità. Il risultato finale, così, perde tutto l'epos del gioco originale e l'interesse per l'avventura scema velocemente, dato che uno degli sproni maggiori ad andare avanti nei punta e clicca è proprio la scoperta continua di nuove aree. A poco vale anche il donchisciottesco tentativo degli sviluppatori di lasciare almeno alcuni dei filmati in Full Motion Video che impreziosivano la versione PC di Syberia, in primis perché sono talmente tagliati e compressi da poterli paragonare più a pallide scene d'intermezzo che a veri e propri video esplicativi, in seguito perché, privati dell'audio originale, in molti casi si trasformano in scenette non-sense di dubbio gusto. E qui arriviamo al secondo grande problema di questa edizione di Syberia: l'audio; naturalmente su DS il doppiaggio e gran parte delle musiche originali sono andate perdute, il primo sostituito da dialoghi a scelta multipla interamente scritti, le seconde invece hanno subito dei brutali tagli e, di fatto, sono rimasti solo i temi principali di ogni ambientazione, ripetuti allo sfinimento. Se il passaggio dalle conversazioni "ascoltate" a quelle "lette" non è poi così traumatico, grazie anche all'ottima traduzione italiana, la perdita delle musiche si fa sentire (se ci perdonate il gioco di parole), e spinge ad azzerare il volume del nostro DS dopo i primi minuti di gioco. Un vero peccato per un'avventura che fa, o avrebbe dovuto fare, dell'atmosfera uno dei suoi punti di forza.L'unico elemento rimasto pressoché immutato sono gli enigmi, che, effettivamente, grazie al pennino, sono ancora più intuitivi e divertenti da risolvere; anche l'uso dei menu è molto intelligente, potremo infatti richiamare l'inventario in qualunque momento semplicemente toccando un'icona, nell'angolo in alto a destra sullo schermo e manipolare ogni oggetto senza troppe difficoltà. E' altresì possibile tenere i cinque strumenti più utilizzati sempre a disposizione sul touch screen, in modo tale da poterli usare mantenendo una certa continuità ludica, evitando di dover sempre mettere il gioco in pausa.

    Syberia, dunque, è un gioco difficile da giudicare: l'impianto di base è più che buono, essendo costruito sulle fondamenta di uno dei migliori titoli del decennio, ma la realizzazione su DS ha molte lacune che, con tutta probabilità, si sarebbero potute risolvere con una programmazione più accurata e, perché no, evitando di riciclare il materiale originale concepito per una piattaforma strutturalmente troppo diversa dal portatilino bianco di Nintendo. Ci sentiamo di consigliare Syberia, dunque, solo ai veri appassionati di avventure che scopriranno, o più probabilmente assaporeranno per l'ennesima volta, un'esperienza ludica ampia ed appagante, seppur con tutti i limiti descritti sopra. A chi ne ha la possibilità, in ogni caso, consigliamo di procurarsi la versione domestica del gioco, fra l'altro da qualche tempo reperibile in edizione budget insieme al suo sequel.

    Syberia SyberiaVersione Analizzata Nintendo DSSyberia è frustrato dal malriuscito tentativo del team di sviluppo di adattare un comparto tecnico da PC alle limitate possibilità di una console portatile come il DS. Il comparto grafico è molto carente, così come quello sonoro, ed insieme non rendono per nulla onore al grande lavoro profuso da Sokal e Microidis nella definizione artistica e tecnica del mondo steampunk di Syberia. Tuttavia la vicenda è molto coinvolgente ed i ritmi lenti del punta e clicca classico ben si conciliano con il gioco pendolare permesso dalle console portatili. Consigliato solo ai veri amanti delle avventure grafiche.

    6

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