Recensione Taiko no Tatsujin Portable

Qualcuno voleva nascondere una perla targata Namco....

Recensione Taiko no Tatsujin Portable
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  • Dancin' Don Don Don!

    Trasportare un rythm game su una console portatile senza dotarla dei quanto mai diffusi optional, siano essi tappetini, chitarre elettriche, "Deck" da Disk Jockey (o touch screen, aggiungerebbe qualche maligno..) appare un'impresa almeno disperata. Fortunatamente c'è chi prova gusto nell'affrontare certe sfide, come Namco, che recentemente ha distribuito la versione Playstation Portable di Taiko no Tatsujin, il rythm game dedicato all'arte musicale basata sull'omonimo tamburo giapponese da celebrazione, un videogame noto in tutto il mondo anche per il suo mastodontico cabinato arcade.
    Oltre al gameplay, coinvolgente ed impegnativo per i riflessi ed il fisico (che dopo una sessione di gioco ne esce provato o quantomeno abbondantemente sudato..) Taiko no Tatsujin ha puntato sull'ambientazione e sui personaggi, per elevarsi dalla media dei rythm game che hanno invaso il mercato negli ultimi cinque anni; privato, almeno in buona parte, del coinvolgimento "fisico" e ridotto di dimensioni, Taiko no Tatsujin Portable è pronto ad accettare la sfida del fratello maggiore...


    Sapori d'oriente

    Una calda estate, il lungo tramonto che delinea il termine della giornata di lavoro, le saracinesche dei negozi che svogliatamente calano sulle vetrine e la popolazione di un piccolo villaggio che vivacemente si dirige verso una radura poco distante dal borgo; solitamente il verde prato offre all'osservatore ben pochi motivi di interesse, ma oggi le decine di bancarelle, i festoni, le luci e i profumi della festa suscitano in tutti una tremenda attrazione e una gioia incontenibile.
    E' giunto il momento di festeggiare, mangiare, giocare e ballare al tonante ritmo dei tamburi taiko, che, dall'alto della torre che si erge tra le colorate pagode, diffondono il potente, rassicurante e caratteristico suono della pelle tesa che vibra, percossa dal legno dei bastoni.
    Balliamo, allora, che la musica abbia inizio!


    Questo gioco ci permette di vestire il kimono di un suonatore di Taiko e di esibirci ritmando, con il nostro tamburo, 35 melodie, più o meno famose, disponibili in più livelli di difficoltà. Il sistema di comando è molto semplice: tutti i tasti che si trovano alla sinistra del grande schermo di PSP sono adibiti a percuotere il tamburo con il braccio sinistro e, di conseguenza, i tasti R, cerchio, quadrato, triangolo ed X sono delegati alle percussioni con il braccio destro. Il grande tamburo può essere colpito in due modi distinti, ciascuno dei quali può essere effettuato con una mano a scelta o con entrambe in contemporanea: si può colpire direttamente la tela con il bastone, ed ottenere il classico suono enfatizzato dalla cassa armonica, oppure è possibile vibrare un colpo all'anello di acciaio che trattiene la pelle al contenitore, creando un suono simile a quello dei piatti della batteria europea.

    Lo schermo presenta tre sezioni distinte, di cui quella centrale è, senza dubbio, la più importante. In essa scorrono, da destra a sinistra, le icone che segnalano quale tasto (colpo al tamburo o al cerchio) il giocatore dovrà premere in corrispondenza di una linea di demarcazione. Eventualmente dovesse apparire un'icona ben più grande delle altre, bisognerà colpire il tamburo con entrambi i bastoni.
    Lo scopo, come in tutti i rythm game, è colpire il tamburo nel momento esatto per un numero sufficiente di volte prima che la musica finisca, così da ottenere la qualificazione e la possibilità di selezionare un altro brano musicale su cui misurarsi. Al termine del brano otterremo una valutazione e un punteggio conseguente: il voto è influenzato sia dalla percentuale di percussioni corrette che dal numero degli stessi eseguiti in sequenza ininterrotta.
    Questo non significa, però, che il massimo punteggio si ottiene completando una sessione musicale con una percentuale di successo pari al 100%: durante lo stage sono presenti degli extra, dei momenti in cui viene richiesto al giocatore di eseguire azioni speciali, che non influenzano il voto finale, ma che premiano con un bel gruzzolo di punti i giocatori più arditi. Le prove sono tante e varie: vi sarà chiesto di ruotare lo stick analogico per suonare una campana, o di percuotere furiosamente il tamburo in un certo lasso di tempo, o di gonfiare dei palloncini premendo contemporaneamente due tasti e così via..
    Non mancano le sfide speciali, che si possono affrontare solo dopo aver ottenuto un certo numero di medaglie d'oro; il superamento di queste prove porta al conseguimento di molti bonus, tra cui melodie extra e modalità di gioco aggiuntive, tra cui degli ulteriori livelli di difficoltà in cui affrontare l'intero gioco.

    Quattro al prezzo di uno

    Oltre al "main game", in Taiko no Tatsujin Portable sono presenti una serie di gustosi extra, su cui fanno da padroni i tre "minigame". Nel primo ci troveremo ad assistere allo spettacolo danzante di un cane con il foulard in testa, e lo scopo del gioco è semplice: bisogna premere una precisa sequenza di tasti ogni volta che si interrompe la musica e il quadrupede assume una posa slanciata. Il risultato è assolutamente esilarante, le contorte posizioni delle mani che il gioco ci costringe ad assumere sono imprevedibili e obbligano il giocatore ad essere estremamente rapido sia nel ragionare che nel muoversi.
    Il secondo minigioco è ambientato nel mondo del sumo... portatile. Su un disco grande come un piatto da cucina si trovano due statuine sagomate con le fattezze dei pesanti sumoka. Il compito del giocatore consiste nel premere due tasti, con il ritmo e la sequenza indicatagli dal gioco; così facendo l' alter ego digitale del giocatore colpisce con un pugno la superficie su cui si trova il piatto, che rimbalzando spinge in avanti la statuina contro il nostro avversario che, nel frattempo fa lo stesso. In caso di errore il lottatore diventa ingovernabile per alcuni istanti, in cui l'avversario ha la possibilità di spingerci fino al bordo del cerchio. Come nella antica arte giapponese, il primo dei due contendenti che esce dal ring ha perso. Un gioco massacrante e divertentissimo per uno o due giocatori.
    L'ultimo dei tre minigiochi consiste in una particolare interpretazione del "Pachinco", il celeberrimo "Flipper verticale" giapponese: al suo interno labirinto, al posto di cadere delle palline, rotolano dei pezzi di Taiko, il simpatico tamburo con occhi e sorriso raggiante che è simbolo del gioco Namco. Questi componenti devono essere depositati all'interno di cinque contenitori situati sul fondo. Per dirigerne la discesa possiamo agire su una serie di ponticelli che, ruotati in senso orario o antiorario, fungono da scivoli. Una volta raccolti sufficienti componenti questi si uniranno dando origine ad un nuovo Taiko; vince chi crea più tamburi!

    Colore ed allegria

    Una componente di primo piano di Taiko no Tatsujin Portable è sicuramente il comparto audio/video: per quanto sia un rythm game e, come risaputo, tale categoria di giochi non ha mai abusato delle prestazioni poligonali di nessuna delle console sul mercato, questo gioco firmato Namco riesce a stupire per pulizia dell'immagine, colori, varietà e stile. Tutto è rappresentato in un rigoroso stile bidimensionale, ricco di colori, personaggi simpatici e buffi in puro stile Anime, e arricchito da animazioni che, per quanto stilizzate, attraggono e affascinano, tanto sono bizzarri e improbabili i protagonisti dei balli celebrativi. E' il classico titolo che si gioca con il sorriso stampato in faccia...
    E poi, ovviamente, c'è la "tracklist", la raccolta di brani su cui cimentarsi: definirlo "a 360°" sembra quasi riduttivo: le tracce spaziano dai motivi tradizionali giapponesi, al più attuale Jpop fino ad alcuni brani tratti dalle colonne sonore più famose dell'animazione made in Sol Levante (tra cui spiccano Ken il Guerriero, Lupin III, Lamù, Dragonball, Touch, Full Metal Alchemist e Gundam Seed), ma sono presenti anche brani di musica classica, Pop e Rock europeo (tra cui l'azzeccatissima "We will rock you" dei Queen) e dei simpaticissimi remix delle più celebri musiche dei giochi Namco (quella di Sky Kid è imperdibile)

    Taiko no Tatsujin Portable Taiko no Tatsujin PortableVersione Analizzata PSPTaiko no Tatsujin Portable è una perla lucente nel nebbioso parco giochi di Playstation Portable: offre un divertimento immediato, frenetico e coinvolgente, nonostante l'apparente ingenuità e semplicità del gameplay. Inizialmente fin troppo facile, presto si rivela un osso inaspettatamente duro, ma induce anche la temibile patologia nota come “Un'altra partita...”, e i minigiochi contribuiscono a tenere il giocatore avvinghiato a PSP fino al termine della batteria. Il più grande limite di questo gioco deriva dalla mancata localizzazione e dall'imietoso idioma nipponico, che impedisce il completo godimento di questo gioco unico e imperdibile.

    8.5

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