The Darkness 2 Recensione: la tenebra contamina anche il PC

La tenebra contamina anche i nostri PC

The Darkness 2
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • La prima trasposizione videoludica del fumetto americano “The Darkness” nel 2007 fu -purtroppo- gustosa esclusiva Playstation 3 ed Xbox 360, ma i nuovi sviluppatori Digital Extremes hanno avuto la saggia idea di pubblicare una versione del secondo episodio anche per PC. Fu un vero peccato la mancata commercializzazione del prodotto originale plasmato dalla svedese Starbreeze -autrice di The Chronicles of Riddick e del prossimo Syndicate-, fps inequivocabilmente bistrattato da critica e pubblico che tuttavia è riuscito ad esaltare -e non poco- chi ne apprezzò le meccaniche e lo splendido plot narrativo, nonostante alcuni difetti. Toni cupi, trama adulta ed una violenza esasperata erano gli ingredienti principali dell'epopea personale del protagonista Jackie Estacado, incastonata tra infelici frequentazioni mafiose, l'amore per la fidanzata Jenny e la terribile Tenebra, demone dell'oscurità che da tempi immemori sceglieva un cosiddetto “ospite” influenzandone la vita in un circolo di orrore e morte. Gli sviluppatori di The Darkness 2 hanno attinto a piene mani dal substrato del primo capitolo ma ne hanno forgiato un prodotto profondamente differente all'interno del medesimo genere, a partire dal rinnovato e delizioso impianto stilistico.

    Amore ed oscurità

    Tutto ha inizio un paio di anni dopo la fine del primo capitolo. Jackie è a capo della Famiglia (la classica organizzazione mafiosa italo-americana) e si gode la vita da gangster tra lussi e donne, portandosi dentro due pesanti fardelli: la perdita dell'amata Jenny -uccisa dalla malavita nel corso della prima avventura- ed ovviamente la Tenebra, imprigionata nel suo corpo solo grazie alla sua forza di volontà che ne placa gli impulsi di morte e distruzione di cui essa si nutre. Com'è noto dal fumetto e come viene spiegato in alcuni passaggi dell'opera Digital Extreme, la Tenebra passa da un ospite all'altro preferendo corpi e menti deboli da influenzare. Il rapporto tra lei e Jackie è del tutto peculiare ed è inevitabilmente destinato a riesplodere sin dai primi frangenti di gioco. Il pubblicizzato assalto al ristorante -spettacolare ma non quanto la sequenza in auto di The Darkness- è l'incipit del nuovo incubo di Jackie Estacado: attaccato dalla cosiddetta Fratellanza, in punto di morte è costretto e spinto a far riemergere il demone che è in lui e con esso poteri devastanti e ricordi struggenti, tanto vividi da apparire reali. La delicatezza con cui viene affrontato il sentimento verso la defunta Jenny -al cui omicidio Jackie, impotente, fu costretto ad assistere dalla Tenebra- è uno degli elementi più riusciti dell'impianto narrativo, ricco di colpi di scena in un susseguirsi di eventi spettacolari ed imprevedibili sino al gran finale. I toni cupi e maturi del primo capitolo sono rimasti inalterati così come la carica introspettiva del protagonista, i cui tristi e sagaci monologhi tra una sezione e l'altra, fanno gradito ritorno. Il tutto è condito da una violenza inaudita e feroce, a volte gratuita e sicuramente inadatta ai deboli di stomaco. Sebbene ettolitri di sangue e crudi smembramenti siano parte integrante della crudele storia di Jackie, la gratuita volgarità del Darkling -un demone evocato dalla Tenebra che accompagna il protagonista lungo l'avventura- in talune circostanze sorpassa ampiamente la soglia della decenza.

    La tastiera è sempre meglio

    Il primo The Darkness era un fps dotato di alcune velleità strategiche, sia nella gestione della Tenebra -sotto forma di creatura tentacolare- che del già citato Darkling, presente in 4 razze con poteri differenti. The Darkness 2 perde totalmente questi aspetti in favore di meccaniche e dinamiche più fluide, da fps arcade puro nel quale al massimo si affrontano piccoli e semplici enigmi ambientali spesso legati all'illuminazione (la luce, ovviamente, non piace alla Tenebra). In questo seguito il piccolo e scostumato demone è un compagno di viaggio -controllabile personalmente in un paio di brevi sezioni- praticamente sempre presente e che ci aiuterà in vari modi, ad esempio aggredendo i nemici o fornendo supporto nei boss fight. Potremo addirittura “raccoglierlo” e scagliarlo contro un malcapitato sbloccando l'apposito talento nello shop. Oltre all'arsenale classico, composto da pistole, fucili e mitragliette, il principale asso nella manica di Jackie è rappresentato proprio dalla Tenebra, demone tentacolare dalla potenza devastante i cui poteri possono essere amplificati spendendo le essenze negli appositi “negozi”, se così li vogliamo chiamare. La Tenebra è controllabile attraverso la pressione dei tasti Q ed E della tastiera -rispettivamente per aggredire i nemici e mangiare i cuori- e tenendo premuto il tasto centrale del mouse seguito da movimenti verticali ed orizzontali, combinazione per eseguire violentissime “frustate” in grado di smembrare i malcapitati o distruggere determinati oggetti, come luci o interruttori. Coi tasti numerici, una volta catturati i nemici col tasto Q, si possono eseguire terribili fatality in grado di ripristinare salute, proiettili, energia oscura e via discorrendo. Sebbene il sistema di controllo possa apparire inizialmente piuttosto macchinoso, è sufficiente fare un poco di pratica per abituarsi ai comandi. Abbiamo tuttavia trovato inconsueto associare al tasto numerico 1 l'interazione dei dialoghi e soprattutto al backspace l'indicatore che ci suggerisce il percorso da seguire (che rimane fondamentalmente è inutile); anche l'albero dei talenti nello shop è ruotabile attraverso la poco intuitiva pressione dei tasti N ed M e troppe volte ci è capitato di uscire dalla sessione premendo il tasto destro del mouse. Il tasto G attiva invece il potere della tenebra sulle armi (le rende più potenti e non consumano proiettili), tuttavia si tratta di un potere dotato di una ricarica molto lenta e dalla durata davvero limitata, anche aumentandola acquistando il talento necessario. Il sistema di comandi è stato chiaramente programmato per essere goduto con un joypad -quello per Xbox360 è pienamente compatibile- , tuttavia chiedere ad un PC gamer incallito di giocare ad un fps con tale periferica è come dare in mano ad un appassionato di guida una Lamborghini col cambio automatico. La pratica o al massimo la reimpostazione dei tasti fanno superare agevolmente il macchinoso impatto iniziale.
    Il cuore del gioco è nella modalità campagna, della durata di circa 8 ore con possibili fluttuazioni in base al livello di difficoltà selezionato ed alla curiosità esplorativa del giocatore (vi sono alcuni collezionabili da recuperare). A corollario vi è la cosiddetta modalità Vendetta, giocabile sia offline che online in cooperativa utilizzando 4 loschi figuri, ciascuno dotato di un'arma specifica (come una katana o un bastone) ed un potere della Tenebra. Si tratta di 18 missioni secondarie aggiuntive e legate in qualche modo alla storia principale e, sebbene abbiano obiettivi piuttosto simili fra loro, sono una buona aggiunta alla longevità del titolo.

    Il lato bello della Tenebra

    Dal punto di vista squisitamente artistico il titolo Digital Extreme è pura poesia per gli occhi. La tecnica di cel shading adottata dagli sviluppatori, pur stravolgendo le alchimie del prodotto originale, regala all'opera un taglio da graphic novel tridimensionale di fattura deliziosa. In 1080p con i parametri al massimo e 60 frame al secondo sembra di assistere ad un cartoon di grandissimo spessore, arricchito da certosina e maniacale cura per il dettaglio. Gli appassionati del fumetto e gli amanti dello stile non potranno fare a meno di notare tocchi di classe ovunque. Nel profilo di un cassonetto, sull'imbottitura di una sedia o sulla sponda di un letto, da ogni parte si trova il taglio graffiante che riporta in mente l'origine cartacea del titolo. Ad esempio, restando immobili ad osservare lo scorcio di una stanza di villa Estacado si viene letteralmente ammaliati dalla bontà dell'immagine che ci si para innanzi: sembra di guardare un superbo disegno fatto a mano piazzato sullo schermo, la statica di un cartoon bidimensionale dei tempi che furono. Ma la magia di The Darkness 2 deve ancora manifestarsi. Facendo un passo o ruotando la visuale gli oggetti prendono vita, possono essere esaminati, quasi toccati. Si può sbirciare laddove parrebbe impossibile. E' incredibile la sensazione di trovarsi immersi all'interno di un cartone animato, nessun videogame basato sulla tecnica del cel shading era riuscito a proporre una tale concretezza artistica, nemmeno l'eccezionale Borderland o i vecchi classici come XIII o il bellissimo Jet Set Radio. Ottimi anche gli effetti di illuminazione e buoni quelli particellari. Le texture invece hanno generalmente una qualità altalenante, con alcuni picchi verso l'alto e verso il basso. Considerando la tecnica grafica adottata, tuttavia, esse perdono buona parte dell'influenza che solitamente hanno sull'impianto tecnico. Col nostro voto abbiamo deciso di premiare non tanto il contenuto tecnologico, che si assesta su livelli discreti per gli standard attuali, quanto la bontà stilistica e la cura riposta nel ricreare una graphic novel tridimensionale di indubbio spessore.
    Abbiamo testato il titolo Digital Extreme con una doppia configurazione (i5 750 O.C. 3.2 Ghz, crossfire di HD5870 con 8 GB di Ram e portatile Acer Aspire 5750G con Nvidia GT540M 2GB) e con entrambe abbiamo potuto giocare al massimo senza nessun sacrificio in termini di resa e fluidità. Alla luce dei recenti traguardi raggiunti da titoli come L.A. Noire stonano un poco le animazioni facciali dei personaggi ed i labiali imperfetti, tuttavia si tratta di inezie se confrontate alla travolgente cura che sprizza in quasi ogni dettaglio del gioco. Le animazioni che riguardano la Tenebra, capace di cattivissime esecuzioni, sono di fattura davvero impressionante, mentre il comparto fisico nel complesso è piuttosto limitato e coinvolge solo alcuni elementi dello scenario, anche se i corpi dei nemici rispondono perfettamente alle sollecitazioni del giocatore e possono essere smembrati e lanciati con devastante efficacia. I livelli di The Darkness 2 sono inoltre costellati di suppellettili da raccogliere e scagliare con violenza inaudita contro i nemici: tra le più divertenti vi sono sicuramente le portiere delle auto (che possono fungere anche da scudo), le bombole del gas e le spranghe di metallo che impalano i malcapitati. Il level design, sebbene piuttosto lineare e un poco diluito nelle fasi finali del gioco, si attesta su ottimi standard e garantisce la giusta dose di varietà e divertimento in ogni frangente. La colonna sonora non è inferiore al reparto grafico e può sfoggiare anche pezzi del calibro di Black Betty dei Ram Jam, inoltre i temi strumentali che accompagnano le gesta di Jackie sono del tutto assimilabili a quelli di produzioni cinematografiche dal buon budget. Il doppiaggio, favoloso in inglese e buonissimo anche in italiano, chiude il quadro tecnico assieme agli effetti sonori, questi ultimi non particolarmente incisivi soprattutto per ciò che concerne i colpi delle armi da fuoco.

    The Darkness 2 The Darkness 2Versione Analizzata PCThe Darkness 2 è un fps arcade dalle qualità indiscutibili anche su personal computer, dove viene magnificato grazie alla maggiore potenza di calcolo ed alla risoluzione a 1080p nativi. La componente artistica è semplicemente deliziosa e rappresenta, attualmente, quanto di meglio si possa desiderare dalla tecnica del cell shading. La giocabilità è ottima ma per essere apprezzata al meglio è necessario fare pratica col sistema di controllo inizialmente poco intuitivo: per chiunque volesse il titolo è comunque pienamente compatibile col joypad della Xbox 360 o personalizzabile nei comandi. Buona longevità, trama adulta e coinvolgente ed ottima colonna sonora rendono The Darkness 2 uno dei migliori prodotti di questo inizio 2012 ed è dunque consigliato a tutti. Se il buongiorno si vede dal mattino...

    8.8

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