Recensione The Lord of the Rings Tactics

Il mondo è cambiato...

Recensione The Lord of the Rings Tactics
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  • Un anello per domarli

    " I amar prestar aen, han mathon ne nen, han mathon ne chae a han noston ned ‘wilith"

    "Il mondo è cambiato; posso sentirlo nell'acqua, posso sentirlo nellla terra, posso annusarlo nell'aria"


    Lodr of the Rings: Tactics è uno strategico a turni in cui il giocatore assume, all'inizio della partita, il comando di una delle due fazioni in guerra, per poi seguirne le gesta fino alla fine della lunga tirlogia narrata da Tolkien. nell'oramai arcinota mappa delle "Terre di Mezzo", sono ubicati dei segnali luminosi, che indicano il luogo in cui si svolgeranno gli scontri tra le forze del bene e quelle del male. La maggioranza delle battaglie si susseguono in ordine cronologico, dalla dipartita della "Compagnia dell'Anello" da Hobbittville, fino allo scontro finale con Sauron ai neri cancelli di Mordor; solo in casi eccezionali ci sarà concesso di scegliere sentieri alternativi, ovviamente costellati da ulteriori battaglie ispirate a momenti "secondari" della trilogia.
    Il giocatore ha a disposizione tutti i membri della Compagnia dell'Anello (a parte lo sfortunato Boromir, che appare fugacemente solo nel drammatico scontro ad Amon Hen..); a ciascun eroe è associata una tabella di abilità speciali, di cui soltanto alcune sono disponibili da subito. L'accumulo di punti esperienza, il premio di ogni battaglia conclusa con una vittoria, permette al giocatore di sbloccare i poteri interdetti e di far crescere i parametri della costituzione di un personaggio. Inoltre, al superamento di determinate soglie di esperienza, corrisponde il conseguimento di nuove armi o protezioni e, per concludere, potremo raccogliere dell'oro da spendere, al termine di una battaglia, in oggetti curativi o di supporto da usare in guerra.
    E' bene notare che a fianco dei nove protagonisti si muoveranno tutti i più noti personaggi della saga, siano essi buoni o cattivi; Re Theoden, Eomer, Faramir ma anche Grima Vermilinguo, Gollum e il famigerato Barlog di Moria sono pronti a darvi supporto o a schierarsi contro di voi, a seconda della fazione a cui appartenete. Ad ulteriore supporto nelle nostre azioni di guerra troveremo al nostro fianco molti soldati comuni appartenenti agli eserciti dei molti regni che si contendono la terra di mezzo, come i cavalieri di Rohan, i Raminghi, i paladini di Gondor, oppure orchetti, Uruk-Hai e i giganteschi Troll di caverna.
    Nella maggior parte degli scontri, che cercano di essere più aderenti possibili alla realtà cinematografica/letteraria, non è data possibilità di scegliere quali guerrieri scenderanno in battaglia; soltanto in casi molto particolari o nelle "side quest", il giocatore può decidere quali e quanti saranno i guerrieri schierati. Tale scelta è disponibile anche nel gioco in multiplayer, che permette a quattro amici di organizzare avvincenti sfide "all'ultimo orchetto".

    Un anello per trovarli

    "Za dashu snaku Zigur, Durbgu nazgshu, Durbgu dashshu!"

    "Ave, Sauron, Signore dell'Anello, Signore della Terra!"


    Come in ogni strategico a turni che si rispetta anche questo Lord of the Rings suddivide le azioni di combattimento in due momenti ben distinti: movimento e attacco. Durante le fasi di spostamento il giocatore ha la libertà di decidere la posizione delle proprie forze sulla mappa; lo spostamento di un personaggio è influenzato dalle sue caratteristiche di costituzione e velocità, ed è evidenziato dal numero di caselle che si illuminano ai suoi piedi: tanto più alto è il valore della sua destrezza tanto maggiore sarà la distanza (in caselle) che è in grado di percorrere in un singolo turno. Il raggio di azione non è l'unico elemento da tenere presente per posizionare i propri guerrieri: le arene di combattimento presentano spesso notevoli dislivelli ed ostacoli di varia natura (colonne, alberi o muri) che possono essere sfruttati a proprio favore. Un guerriero situato in alto, per esempio, gode di una maggiore visuale della situazione e quindi, nel momento in cui porta un attacco, riesce ad essere più incisivo. Altrettanto indispensabile è lo sfruttamento degli elementi del paesaggio come scudi naturali, che difendano dall'attacco aereo (portato dai pericolosissimi arcieri) o rendano difficoltoso l'approccio nemico.
    A differenza della maggior parte degli strategici a turni, in Lord of the Rings Tactics gli spostamenti delle forze in gioco avvengono tutti contemporaneamente durante una singola azione. Questo provoca spesso degli "incroci" nel cammino di due contendenti, che istantaneamente interrompono il loro cammino e si preparano allo scontro ravvicinato. Altra particolarità della fase di movimento risiede nell'inseguimento di un'avversario: se un nemico si trova in una casella nel raggio di azione del nostro personaggio, sarà possibile "focalizzare" le azioni del nostro guerriero, ordinandogli di marcare stretto il neo acquisito avversario sia che esso indietreggi che nel caso in cui intenda combattere.

    Un anello per ghermirli

    "A Eruchîn, ú-dano i faelas a hyn an uben tanatha le faelas..".

    "O figli di Eru, non mostrate loro la pietà, perché nessuno vi mostrerà pietà.."


    Durante la fase di combattimento ogni guerriero può attaccare sia con la spada che con le armi da lancio (archi, balestre o fionde e sassi). Ciò che è differente è il raggio di azioni entro cui il tiro è ammesso e la forza che il nostro eroe è in grado di imprimere al colpo di spada. Come già citato in precedenza ogni eroe può usare, oltre alle proprie armi, una serie di comandi supplementari, che purtroppo consumano voracemente gli Ability Points (che però si ripristinano turno dopo turno...). Le abilità di cui sono dotati i membri della compagnia rispecchiano fedelmente quanto narrato da Tolkien: Frodo e Sam, da buoni portatori dell'Unico anello, possono rendersi temporaneamente invisibili o sfruttare la nota bravura degli Hobbit nel passare inosservati. Aragon,, oltre ad essere un guerriero formidabile, è anche un leader carismatico capace di donare fiducia e coraggio ai suoi soldati: molte delle sue abilità sono intente a rinforzare l'intero party al suo comando.
    Allo stesso modo Legolas fa leva sulla velocità e silenziosità degli elfi, sulla loro abilità di arcieri e di farmacisti e il buon Gandalf è il membro della compagnia maggiormente dotato di incantesimi letali e punti abilità, essenziali per usufruire delle arti occulte.
    L'obbiettivo delle battaglie è sufficientemente vario: oltre al classico "sterminio" delle forze nemiche dovremo impegnarci in fasi di vera e propria fuga da un luogo troppo pericoloso (il ponte sospeso di Moria, in cui incontriamo il Barlog), di mantenimento della posizione (come nel fosso di Helm) o di difesa di un singolo personaggio. Il senso di coinvolgimento negli eventi del conflitto è esaltato da un'intelligenza artificiale che reagisce con una certa sensibilità agli obbiettivi della missione: se lo scopo dell'esercito di Rohan è di difendere il proprio re Eomer, potete stare certi che gli Uruk di Saruman tenteranno in ogni modo di aprirsi un varco nelle linee dei Rohimmir fino al punto in cui si trova il saggio sovrano.
    L'esito delle battaglie è determinato da tre fattori fondamentali: il numero di guerrieri sopravvissuti, di oggetti utlizzati e di turni impiegati a concludere la battaglia. In quest'ultimo aspetto della valutazione risiede un elemento piuttosto originale del gameplay di Lord of the Rings, ovvero i rinforzi. Alcune battaglie prevedono che, se il giocatore non riesce a risolvere il conflitto entro un certo numero di turni, intervengano dei "rinforzi", a schierarsi con o contro il nostro esercito. Se i nuovi entrati fanno parte della nostra fazione, però, si innesca un crollo verticale della nostra valutazione finale, con conseguente riduzione di crescita del personaggio, oggetti acquisiti e oro accumulato.

    E nel Buio incatenarli

    Ad un gameplay ricco di fascino, sfida, strategia e piccole trovate originali si contrappone una struttura "intermedia" inesistente: tutto ciò che non è battaglia è racchiuso in un singolo menu, che permette al giocatore di visionare lo stato di salute e di crescita dei suoi eroi, dotarli di nuove abilità, di essenziali oggetti ed, infine, di salvare i progressi di gioco. Non ci sono spostamenti sulla world map, sequenze animate in realtime, ricostruzioni poligonali delle centinaia di ambientazioni lussureggianti ed evocative che si sono viste nelle tre pellicole dirette da Peter Jackson... insomma, davvero troppo poco per ritenersi appagati completamente. Tutta la narrazione degli eventi è affidata alle eccellenti cut scene ottenute unendo con gusto le sequenze più belle della trilogia cinematografica. Per quanto apprezzabili, però, le già note gesta di Gandalf, Fordo e soci non donano al gioco un fascino maggiore, anzi, generano in chi gioca un senso di incompleto ed obsoleto: l'utilizzo di lunghi filmati digitalizzati è un espediente, atto ad impreziosire un videogioco, che risale ad epoche ludiche passate, in cui i supporti su cui erano ospitati i videogame non disponevano della memoria sufficiente ad ospitare lunghe animazioni di qualità. In un'epoca pregna di DVD, Divx, UMD e prossimamente di altri mirabolanti supporti digitali, la sola presenza di un buon video non riesce ad appagare l'esigente videogiocatore.
    La rappresentazione delle battaglie è, tutto sommato, più che convincente: i molti protagonisti, gli alleati, persino i soldati comuni conservano inalterato il fascino ampiamente guadagnato dalle loro controparti in carne. Per quanto alcune animazioni non siano abbastanza curate, e il framerate non sia elevato, bisogna ammettere che per il genere di giochi con cui si confronta, ovvero gli strategici a turni, il lavoro svolto è lodevole. Ad enfatizzare ancor di più l'atmosfera contribuisce la colonna sonora, composta dai brani più noti della trilogia cinematografica, gestiti in modo dinamico, così da sottolineare, con temi potenti, le situazioni di pericolo e con cupi cori i momenti di attesa e preparazione al combattimento.

    The Lord of the Rings Tactics The Lord of the Rings TacticsVersione Analizzata PSPLord of the Rings - Tactics è un gioco riuscito, ma solo in parte. I combattimenti sono coinvolgenti, vari e ben ambientati; l'avversario digitale si rivela un partner di gioco bilanciato, capace di offrire il giusto livello di sfida in ogni situazione e il multiplayer è, ancora una volta, sinonimo di divertimento e longevità. Purtroppo la personalizzazione dei protagonisti è povera, inadeguata a questo genere di gioco; inoltre la carenza di struttura e di narrazione della trama tra un livello e l'altro si abbatte come una mannaia su un gioco che altrimenti si poteva considerare eccellente.

    7

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