Recensione The Simpsons Arcade

La riedizione di un classico da sala per iPhone

Recensione The Simpsons Arcade
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  • iPhone
  • Per EA Mobile è giunto il momento di sfilare dalla tasca l’iPhone e proporci una rivisitazione in salsa mobile di un arcade di molti anni fa, ispirato alla serie animata probabilmente più famosa d’America: i Simpsons.
    Ma se Konami, ormai quasi venti anni orsono, incontrava le sale giochi offrendoci un beat ‘em up di discreto successo, cosa ne sarà della versione targata EA? E soprattutto, riuscirà la casa statunitense a riproporre sui device Apple la stessa comodità ed intuitività di cui potevano farsi vanto i cabinati?

    Non tutte le ciambelle...

    Basta aver visto qualche puntata della serie per non stupirsi del fatto che la trama del gioco si apra con un pretesto che definire “semplice”, “demenziale”, “ridicolo”, è eufemistico: tutto inizia da un progetto segretissimo di Mister Burns, che avendo riunito tutte le personalità più influenti di Springfield (più, non si sa bene perché, Krusty), sta cercando un modo sicuro per far arrivare la penna USB contenente i dati a chi di dovere; e quale miglior involucro di una ciambella, per passare inosservati?
    Sembra tutto perfetto, ma ad attendere l’assistente di Burns all’uscita del nascondiglio capita per caso una variabile di nome Homer J. Simpson, che non chiedeva niente di meglio di una zuccherosa ciambella inaspettata.
    E tra un pugno, qualche calcio e vari morsi alla ricerca dell'ambito dolciume, i cattivi di turno riescono a farla franca e fuggire, lasciando il nostro Homer da solo, per strada, con un solo obiettivo: recuperare quel dolce strappatogli dalle mani mentre era così vicino ad addentarlo.
    Questa la vicenda che da l’avvio al gioco, dandoci il controllo di Homer nel primo dei sei livelli di cui consta il prodotto. Come abbiamo già avuto modo di accennare qualche riga fa, navigando in rimembranze di antichi cabinati targati Konami, The Simpson Arcade è un beat‘em up a scorrimento laterale, incentrato (come tutti i giochi del genere) su combattimenti generalmente contro numerosi nemici a schermo. Nei panni di Homer dovremo vedercela contro svariati generi di avversari, che andranno da un goffo Winchester a guardie del corpo molto più seriose ed eleganti, ma sempre costrette entro il velo di costante ironia che permea il gioco così come la serie.
    I livelli, come già detto, sono sei (più qualche minigioco qua e là), due in meno della versione di due decenni fa (perché?), e nonostante il taglio inatteso garantiscono una longevità piuttosto elevata (anche se poco incline alla rigiocabilità), presentando numerosi stage per ognuni schema e gradite comparse degli altri personaggi della famiglia (toccando il simbolo di Bart, ad esempio, il ragazzino ci verrà in aiuto colpendo di fionda a destra e a manca). Sono solo questi "Cameo Videoludici" ad inspessire l’impianto ludico, confinato altrimenti ad un colpire qualsiasi cosa ci si presenti davanti, e davvero poco di più.

    ...riescono col buco?

    Veniamo ora a parlare del nocciolo di ogni remake che vede la piattaforma di Apple come destinazione: il sistema di controllo. Il pad e i due pulsanti che abbiamo imparato a conoscere nei cabinati sono qui riprodotti graficamente, situati come di consueto sugli angoli in basso a destra e sinistra del touch screen, e si presentano abbastanza comodi e fedeli (sempre, ovviamente, tenendo ben in considerazione il fatto che parliamo di schermo tattile, quindi nessun feedback fisico che ci faccia capire quando stiamo premendo il pulsante), senza mai risultare stancanti o imprecisi. Trascinando la levetta virtuale muoveremo Homer, premendo il pulsante verde effettueremo un salto, mentre quello rosso ci permetterà di darle di santa ragione, con pugni, calci e cariche; infine, abbinando i due, potremo facilmente dare origine a numerose combo ed attacchi speciali.

    Parlando invece del lato tecnico del gioco, c’è davvero ben poco da dire, e soprattutto ben poco da criticare: EA si è impegnata nel rendere tutto il più simile possibile alla serie televisiva, e il risultato è un cartone animato interattivo, con linee pulite e colorate e animazioni dinamiche e convincenti, sia per quanto riguarda i personaggi, che gli ambienti, che gli oggetti in giro per i livelli.
    Stesso discorso per il sonoro: molte delle tracce sembrano prese di peso da un episodio della serie, a partire dal famosissimo theme caratterizzante i gialli personaggi di Groening, le cui note ci accompagneranno già dai primi istanti dopo l’avvio dell’applicazione. Durante l’avventura, inoltre, faranno la comparsa alcuni ritmi meno conosciuti e più volti al gioco, che pur non brillando per una particolare cura realizzativa, non stonano e si collocano bene nel contesto del titolo.

    The Simpsons Arcade The Simpsons ArcadeVersione Analizzata iPhoneThe Simpsons Arcade riesce nell’impresa di riproporre un vecchio classico su piattaforme moderne: nonostante i due livelli in meno rispetto alla versione originale, il gioco garantisce svariate ore di divertimento che poggiano le basi su un sistema di controllo solido e preciso, oltre che su di un ottimo comparto tecnico che ricalca quasi alla perfezione i fasti audiovisivi della serie. Purtroppo, una volta terminata l’avventura avremo ben pochi sproni per riprenderla, ed alla luce di questo sarebbe stata gradita qualche modalità in più, andando oltre al semplice impianto beat ‘em up cui si limitava la versione per cabinato. Ad ogni modo, quella di EA è una ciambella riuscita decisamente bene: consigliamo di spendere i 3,99€ richiesti per l’acquisto sia ai fan della serie (che possono tranquillamente dare un +1 al voto di questa recensione), a cui di certo brilleranno gli occhi alla luce delle innumerevoli citazioni e dell’ironia tipica della saga, sia a coloro che i Simpsons non li conoscono poi così bene, ma che siamo convinti potranno trovare in The Simpson Arcade qualche ora di divertimento portatile, senza troppe pretese.

    7

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