Recensione The Sims 2 Live with Friends and Pets

I Sims tornano per l'ennesima volta su DS

Recensione The Sims 2 Live with Friends and Pets
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  • DS
  • Bulimia Ludica

    Pochi giochi hanno avuto un successo paragonabile a quello di The Sims. Fra spin off, sequels ed espansioni, il simulatore di vita nato dai geni di Maxis è ormai un brand consolidato e conosciuto da milioni di giocatori in tutto il mondo. Dopo l'acquisizione da parte di EA, Maxis ha però perso il controllo della sua IP più preziosa ed il gigante Californiano, fiutando l'affare, ha cominciato a produrre giochi a raffica, per tutte le piattaforme, Nintendo DS compreso. Così, dopo il pessimo The Sims 2: Pets del 2006, è arrivato puntuale come le tasse un nuovo capitolo, intitolato con estrema fantasia The sims 2: Live with friends & pets. Ne sentivamo davvero il bisogno.

    In morte del Game Design

    Fin dal menu iniziale capiamo che qualcosa non va. Dopo aver avviato il gioco, infatti, ci verrà chiesto di inserire il nostro nome e personalizzare il Sim che ci rappresenterà. Ecco, anche solo la schermata di inserimento del nome è più frustrante di una partita a Ninja Gaiden giocata a livello Estremo. Sullo schermo inferiore del DS appare la classica tastiera virtuale e noi, con il nostro bravo pennino, dovremo toccare le varie lettere. I programmatori di EA hanno calibrato malissimo il touch screen ed ogni pressione sarà un terno al lotto. Dopo una decina di tentativi andati a vuoto, è molto probabile che la pressione dei tasti vi faccia ottenere un favoloso nome composto da tre consonanti, due asterischi ed uno spazio. Splendido. Non va molto meglio nella schermata di scelta del look del nostro Sim: i vestiti a disposizione sono sei in tutto (o, meglio, è uno solo ma di diversi colori), mentre la personalizzazione del viso e del corpo è limitata ad un paio di pettinature. Completata la tristissima fase introduttiva comincerà il gioco vero e proprio che, se possibile, scivola in abissi ancora più profondi di quelli già citati. Dopo una breve introduzione in cui scopriremo che nostro zio ci ha lasciato in affitto il suo appartamento, potremo dedicarci alla nostra passione (sigh): la cura degli animali. Il primo cucciolo con cui avremo a che fare sarà un pappagallo ma proseguendo nel gioco non si tarda a scoprire che anche tutti gli altri animali seguono le stesse routine comportamentali e che per ogni cucciolo le azioni eseguibili sono sempre le stesse. Dovremo lavarli e pulirli, comprargli giocattoli ed altre amenità estetiche nonché giocarci insieme. Anche qui è interessante notare come comprare un cappello a cilindro per pappagalli sia considerato un momento ludico fondamentale, mentre non c'è traccia in tutto il gioco di mangimi. Mettendo per un attimo da parte l'inquietudine che si prova nel vedere un animale bardato come un clown che ci lecca lo schermo, abbiamo raccolto le forze e ci siamo lanciati nei mini giochi. Ogni animaletto, infatti, ha un suo proprio giochino che, se portato a termine ci permetterà di guadagnare Simleons (la valuta in uso nel mondo di The sims) e fare felici i nostri piccoli amici. Con il pappagallo, ad esempio, si attiva una specie di variazione sul tema di Ouendan, in cui dovremmo premere ritmicamente i punti che appaiono sullo schermo. Purtroppo in questa fase i difetti di calibrazione a cui sopra accennavamo rendono davvero difficoltosa l'esecuzione, e frustrante al massimo grado tutta l'operazione. Archiviato il ballo dei pappagalli è la volta del gioco dei cani e dei gatti, in cui dovremo guidare il cucciolo alla scoperta di tesori nascosti nel nostro giardino. Tralasciando per un attimo di obiettare che i gatti da punta non esistono, anche questo minigame viene presto a noia, dato che il grado di sfida è totalmente assente, la difficoltà è nulla, ed il divertimento latita. I mini giochi che è possibile attivare con gli altri animali sono tutte variazioni di questi due esili concept, o, in altri casi, sono semplici filmati prerenderizzati la cui validità davvero non si spiega, se non in termini del target ideale di questo episodio, che non certo ripecchia quello dei giocatori esigenti.

    Sim 3D

    Tecnicamente Live with friends and Pets è nella media delle recenti produzioni per DS. La grafica tridimensionale è gradevole e anche i modelli poligonali dei personaggi (pur non raggiungendo la qualità di quelli di un Nintendogs) sono più che discreti, nonostante una certa legnosità di fondo delle animazioni. C'è comunque da dire che l'ambientazione in cui ci troveremo a giocare è sempre lo stesso e, dunque, i programmatori non hanno fatto un grande sforzo di ottimizzazione (il mondo di gioco è ridotto a tre stanze, un giardino ed un ascensore). Neppure i negozi di animali o di accessori sono stati disegnati, preferendo affidare tutto a degli scialbi menù contestuali.Gli effetti sonori e l'accompagnamento musicale sono quelli classici di The sims 2, gradevoli durante la prima ora di gioco e snervanti nelle successive, ma qui è una questione prettamente di gusti e probabilmente la componente sonora è la più riuscita del gioco. Calcolando che è identica a quella di un gioco di tre anni fa, anche da questi dettagli si capisce molto bene l'effettivo valore ludico di questo The sims per DS.

    The Sims 2 Live with Friends and Pets The Sims 2 Live with Friends and PetsVersione Analizzata Nintendo DSThe sims 2: Live with Friends & Pets è un prodotto scialbo, superficiale e noioso, costruito a tavolino pensando alla fascia di giocatori che aspetta l'uscita di un nuovo "Giulia Passione". Ma anche in questa categoria ci sono prodotti sicuramente migliori e più vari sia dal punto di vista ludico che da quello tecnico. Questo gioco è solo l’ennesimo tentativo andato male di sfruttare la popolarità di The sims. Speriamo solamente che sia l’ultimo.

    3.5

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