Recensione Tiger Woods PGA Tour 2006

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Recensione Tiger Woods PGA Tour 2006
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • Psp
  • Come ogni anno, EA Sports propone la nuova serie sportiva aggiornata all'ultima stagione. Pur non essendo uno sport prettamente stagionale, Tiger Woods PGA Tour 2006 non fa eccezione.
    Con la versione 2004, EA ha portato sugli scaffali un gioco di golf che aveva ben poco di migliorabile. E' riuscita comunque a darci la versione 2005 e possiamo trovare ora sugli scaffali l'edizione 2006, sviluppato per X Box e 360. Ed è proprio di quest'ultima versione che andremo a parlare: un titolo che, purtroppo per i possessori della nuova Microsoft, di Next Gen ha ben poco, persino ridotto in quelle che sono le sue caratteristiche, rispetto alla trasposizione per la vecchia generazione. Ma andiamo con ordine.

    Prima impressione

    Una volta caricato il gioco, ci troviamo di fronte al menù principale, semplice ed intuitivo.
    Possiamo notare da subito le ridotte dimensioni dei caratteri come a sottolineare la possibilità di fruire del gioco in alta risoluzione. Invero, i caratteri risultano spesso troppo piccoli.
    Dal menù principale possiamo iniziare una partita veloce, creare il nostro personaggio, giocare in modalità carriera e accedere al Live oltre, ovviamente, a poter configurare vari parametri del gioco.
    La creazione del personaggio si basa sul Gameface già presente nei precedenti titoli. Possiamo tuttavia notare fin da subito la nutrita quantità di dettagli disponibili per la personalizzazione e l'elevata qualità dei personaggi creati: sono moltissimi i parametri configurabili e il risultato finale è eccellente. Ad una attenta analisi visiva è possibile, ad esempio, vedere le vene sporgere dai muscoli delle braccia.

    Mancanze: scelta o costrizione?

    Dopo aver selezionato i vari accessori e l'abbigliamento per iniziare, procediamo nella modalità carriera. Da subito si nota l'assenza della modalità sfida, presente sulla versione X Box. La carriera ora procede per obiettivi, più o meno semplici, fino all'accesso al PGA tour.
    Taglio o scelta ponderata? Da ciò che possiamo vedere sembra di trovarsi di fronte ad un altro titolo penalizzato dalla necessità di uscire nei tempi previsti dal lancio della console.
    In ogni caso, qualunque fosse il reale motivo di queste discutibili scelte, mina gravemente la validità del titolo.
    La modalità carriera risulta abbastanza impegnativa e lunga da portare a termine. I percorsi a disposizione sono solo 6 e verranno via via sbloccati durante il proseguire della carriera. Pertanto, senza un impegno iniziale nella carriera, vi ritroverete a giocare sempre le solite 18 buche nelle partite veloci.
    Anche se i percorsi sono stati migliorati dal punto di vista estetico, resta il fatto che nella versione per X Box possiamo trovare circa il doppio dei percorsi. Il Tiger Wood di nuova concezione rischia, pertanto, di diventare noioso in fretta.
    Un altra mancanza è quella degli RTE (Real Time Events), sfide o tornei disponibili in particolari giorni dell'anno, una modalità molto apprezzata nelle precedenti edizioni del gioco ed inspiegabilmente scomparsa.

    Il gameplay

    Con i due stick controlliamo la gran parte delle caratteristiche del tiro. Rispetto alle versioni precedenti, la scelta dell'effetto è molto più completo: con lo stick destro è possibile selezionare il punto dove verrà colpita la pallina, mentre con il sinistro si effettua lo swing con un movimento oscillatorio dello stesso. La lunghezza dello swing indicherà la potenza del tiro. Variando la direzione dello swing è possibilie effettuare uno swing tagliato o ampio in modo da poter imprimere alla pallina un ulteriore effetto. Le possibilità di tiro sono molteplici.
    Alcune scelte tecniche alle quali EA ci ha abituato da tempo continuano ad essere presenti anche in questa versione, come la presenza dello spin: è possibile, una volta colpita la pallina, imprimervi una rotazione in modo tale da modificare il rotolamento di quest'ultima una volta toccato il manto erboso. Niente, più di questo, va oltre le naturali leggi della fisica.
    Con il tasto X è anche possibile modificare la tipologia di tiro tra i vari full, punch (tiro basso con molto rotolamento), chip (tiro alto con poco rotolamento), e via dicendo.
    La Tiger Vision è stata sostituita dal GameBreaker. Eseguendo una serie di buoni tiri si andrà a riempire la barra del GameBreaker che, una volta completa, ci permetterà di effettuare un tiro impeccabile, anche di notevole difficoltà. Una gradita variante.
    Una volta sul green le cose si complicano: la visuale per il putting non è più verticale dall'alto, ma resta quella utilizzata durante tutto il gioco. Un tempo era possibile, tramite la crocetta, decidere potenza e direzione del tiro, avvalendosi anche dell'aiuto del caddy. Ora invece ci viene proposta una griglia che ci indica le pendenze del green e con questa dobbiamo valutare direzione ed effettuare uno swing a tutti gli effetti per decidere la potenza del tiro. Le prime volte sarà un disastro. Ma con il passare del tempo si acquisirà una discreta familiarità con il mezzo.
    La grafica di Tiger Woods è notevole, ma data la tipologia del gioco sarebbe naturale aspettarsi qualcosa di più. Su schermo abbiamo il nostro giocatore, dettagliatissimo, ed un paesaggio estremamente vasto, ricco di dettagli. Il tutto si traduce in caricamenti che superano il mezzo minuto. Ci si aspetterebbe un utilizzo più efficiente dell'harddisk, ma così non è. Gli effetti d'acqua sono piacevoli, ma nulla che faccia gridare al miracolo. Così come gli alberi: migliaia di alberi, estremamente vari, che soffrono tuttavia di bad clipping e di una fastidiosa implementazione del livello di dettaglio: con il muoversi dell'inquadratura i modelli cambiano il numero di poligoni in maniera troppo evidente.
    Il pubblico presente sul percorso non rende assolutamente giustizia alle capacità della macchina.
    Altra nota dolente: la varietà. Immaginate di giocare ad un torneo completo di 72 buche differenti, ma le condizioni di gioco sono sempre le stesse: non cambia l'illuminazione, il clima, non esiste la nebbia, non è neanche possibile giocare in diversi momenti della giornata. Niente di tutto questo. Più di una volta sembrerà di giocare ad un best seller mancato, un gioco con molte cose da dire, ma troncato.
    Le situazioni vengono tuttavia ricreate in maniera piacevole anche grazie agli effetti audio, molto immersivi. La colonna sonora è orecchiabile, piacevole e adatta al contesto. Il commento dei cronisti è molto simile alla versione 2005, non che questo possa creare dei problemi. L'unica novità a riguardo sono i commenti dei giocatori. Ad ogni modo vento, cinguettii, aeroplani, scroscii d'acqua, fanno il loro dovere. L'utilizzo di un buon sistema 5.1 aggiunge un ulteriore spinta alla resa audio di questo titolo.

    Multiplayer

    Il multiplayer è ben implementato, anche giocando in più persone sulla stessa console: una caratteristica piacevole è la possibilità di scommettere sulla riuscita di un tiro o di un approccio in buca.
    Persino la gestione delle opzioni Live fa il suo dovere: dopo aver accettato le condizioni dettate dalla lunghissima licenza EA ed aver acconsentito alle varie richieste potremo, finalmente, accedere al gioco in rete. Sfide, tornei, scommesse, in numero elevato: davvero non male. Tutto è organizzato in maniera molto semplice ed immediata. Il motore grafico non risente di modifiche o rallentamenti così come, data la tipologia di gioco, non si risente mai di problemi di lag.

    Tiger Woods PGA Tour 2006 Tiger Woods PGA Tour 2006Versione Analizzata Xbox 360Insomma, anche se la scelta di EA di sviluppare questo titolo da zero per la 360 è lodevole, il lavoro non è stato svolto nel migliore dei modi. Si ha la costante impressione di giocare un prodotto a metà. Un cambio di rotta non indifferente per chi era ormai abituato a tonnellate di modalità e bonus sbloccabili. Dal punto di vista grafico, seppur ben fatto, Tiger Woods non è all'altezza della piattaforma. La meccanica di gioco, anche se complessa, è ben collaudata e si sente. Considerando la possibilità di giocare in Live può risultare anche discretamente longevo. Risulta però monco rispetto alla controparte X Box: meno buche, meno modalità. Per gli appassionati di golf è comunque un gioco da prendere in considerazione. In grado di soddisfare i casual gamer ma che deluderà le aspettative di chi, per anni, ha giocato questa serie. Non ci resta che sperare in un importante cambio di rotta per il futuro.

    6.5

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