Recensione Time Splitters 3

Arriva il terzo episodio dei Free Radicals

Recensione Time Splitters 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Introduzione

    E’ il genere più abusato per il botolo di casa Microsoft, e dai proclami giunti da quel di Los Angeles, sponda E3, appare anche la tipologia di gioco più amata dagli sviluppatori delle “Nextgeneration”; sto parlando ovviamente dei FPS, da sempre ritenuti esclusiva degli utenti Pc, e che invece negli ultimi anni hanno trovato accogliente dimora anche sulle console.
    Time Splitters, giunto al terzo episodio, è indubbiamente una delle saghe più riuscite degli ultimi anni; ironico, esilarante e dal multyplayer pressoché infinito, può contare su una miriade di fan che hanno accolto con sommo gaudio l’uscita di questo terzo capitolo. I Free Radicals, nati da una costola della Rare (per chi si fosse sintonizzato sul mondo dei videogiochi soltanto con l’avvento dei 128 bit, sappia che la Rare prima di diventare la negligenza fatta software house era una delle case più geniali del mercato) e da poco passati sotto l’ala protettrice di Electronic Arts, sono riusciti a mantenere intatta l’immediatezza della serie, anche se non è tutto oro ciò che luccica...

    Cortez, che buontempone!

    Ancora una volta vestiremo i panni di Cortez, sergente dall’aspetto da autentico duro (assomiglia come una goccia d’acqua a Vin Diesel), ma dal cervello tutt’altro che “all’avanguardia”. La sua goffaggine è resa ancora più grottesca da un doppiaggio completamente in italiano a dir poco riuscito, che strapperà più di un sorriso. Per salvare la Terra dai soliti alieni cattivoni desiderosi di nuovi territori di conquista, il nostro simpatico Cortez dovrà viaggiare nel tempo; attraverso un’avventura che lo vedrà combattere nel passato, nel presente e nel futuro, dovrà cercare di sistemare le cose prima ancora che accadano, in modo tale da cambiare le sorti dell’umanità, altrimenti destinata alla totale distruzione. Ovviamente, all’interno dei livelli ci saranno anche delle porte temporali; attraversandole provocherete dei paradossi, e vi capiterà di collaborare con un Cortez del passato o del futuro...in fondo salvare l’umanità è la priorità, e Cortez è pronto a tutto pur di eliminare la minaccia aliena.

    Gameplay

    Time Splitters è un FPS di vecchia scuola in cui la componente strategica è completamente oscurata da un’azione furibonda, un ritmo incandescente e migliaia di proiettili che volano da una parte all’altra dello schermo. Non c’è tempo per tattiche d’azione o anche il benché minimo ragionamento; l’unica cosa che conta è essere pronti a pigiare come forsennati il grilletto, anticipando il fuoco nemico. A dire la verità, i ragazzi della Free Radicals hanno timidamente inserito alcuni enigmi, che però vista la loro ovvietà risultano essere un inutile tentativo di evolvere il gameplay stantio di Time Splitters. Questi ruoteranno prevalentemente intorno all’utilizzo di un gioiello della tecnica che permetterà di interagire attraverso il controllo neurale con tutti gli oggetti circostanti. Idea carina, ma realizzata con una tale velleità da diventare controproducente. Interessante l’introduzione dei veicoli, anche se forse si sarebbe dovuta concentrare una maggiore attenzione nella creazione dei livelli, senza tentare in vano di innovare la serie con futili espedienti.

    Modalità

    Nelle vostre sessioni solitarie vi cimenterete nella classica modalità “Storia”, affrontabile anche in cooperazione con un amico. Sebbene condita dalla consueta ironia, appare l’anello debole del titolo; soprattutto il level design, a dir poco lineare, compromette l’azione di gioco che altrimenti sarebbe gradevole, vista la discreta varietà di situazioni. Inoltre la modalità cooperativa non migliora la situazione ma anzi la rende a dir poco frustrante, visto che basta che un giocatore perda la vita per arrivare alla fatidica schermata del Game Over.
    Ciò nonostante, ad un scialbo single player si contrappone un multyplayer immenso. Time Splitters 3, grazie anche all’esperienza accumulata con i precedenti episodi, si conferma re del divertimento multigiocatore. Le modalità sono tantissime: oltre agli scontati “Deathmatch” e “Ruba la bandiera” (qui denominata “Cattura la borsa”), fanno la comparsa alcune trovate veramente geniali. Che ne pensate della modalità “Vampiro”, in cui uccidendo i nemici ci si vede allungata la durata della vita? Oppure del “Virus”, in cui i concorrenti prendono fuoco appena toccati (vince ovviamente il superstite)? Immancabili, le mascotte della serie: quelle simpatiche quanto letali scimmiette che vi supporteranno nella modalità “Scimmia assistente”. Inoltre, oltre ai personaggi che incontrerete nella modalità storia (esilarante l’ agente segreto “fricchettone” Harry Tripper, un misto tra Austin Powers e Magnum P.I.), potrete sbloccarne oltre 150, tra cui cocomeri esplosivi, cervi zombie e orsi ninja.
    La vera novità è rappresentata dal supporto per il gioco in rete, sempre più obbligatorio in casa Microsoft. Oltre ad affrontare giocatori provenienti da tutto il mondo, tramite il servizio Live sarà possibile condividere le proprie mappe (realizzate con l’apposito editor, veramente molto versatile), confrontare i propri record e addirittura pubblicare i replay delle proprie gesta. I server Electronic Arts si dimostrano in linea di massima idonei a delle godibili sessioni di gioco online, anche se in certi frangenti il lag raggiunge livelli insostenibili, pregiudicando il divertimento.

    Grafica e sonoro

    Il comparto tecnico conferma che gli sviluppatori hanno dato maggiore importanza alle modalità multiplayer; è altrimenti inspiegabile la maggiore velocità e la più curata caratterizzazione dei livelli nelle modalità per più giocatori. Per il resto, il motore grafico è di ottimo livello e presenta modelli 3d di buona fattura e una fisica in grado di gestire al meglio le traiettorie degli oggetti. Molto curate anche le animazioni: pensate che i nemici reagiranno in modo diverso a seconda di dove verranno colpiti.
    A livello sonoro il gioco si difende bene; sono presenti le campionature di tutte le armi, che garantiscono effetti sonori sempre vari e realistici, mentre la colonna sonora è composta da musiche azzeccate che accompagnano il giocatore lungo tutto il corso dell’avventura. Molto buono anche il doppiaggio, completamente in italiano, e ottimamente recitato.

    Time Splitters 3 Time Splitters 3Versione Analizzata XboxSe Time Splitters fosse esclusivamente un gioco multiplayer sarebbe indubbiamente eletto re degli sparatutto; purtroppo però la modalità single player ha grande importanza, e vederla realizzata con così poca attenzione mi rende perplesso; se la paragoniamo alla magnificenza del multiplayer, infatti, sembra proprio di trovarsi di fronte ad un altro gioco. Intendiamoci: nulla di scabroso; le 13 missioni della modalità “Storia” vi regaleranno 12-15 ore di sano e spensierato divertimento. Tuttavia, la certezza che una maggiore cura avrebbe regalato al mondo dei videogiochi un’ autentica KA, mi vede costretto a punire il gioco in fase di votazione. Caldamente consigliato se avete l’opportunità di giocare con i vostri amici, sia su internet che tramite split screen (fino a 4 giocatori). In caso contrario, rivolgetevi altrove; il mercato dei FPS offre titoli molto più profondi ed appaganti.

    8.3

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