Top Spin 3: recensione della versione Nintendo 3DS

Tennis e portatili, Top Spin e DS: un binomio da grande slam?

Top Spin 3
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Un vero campione vince su tutti i campi.

    La saga di Top Spin, nata su Xbox nell’ormai lontano 2004, sin dal primo episodio ha saputo in un colpo solo conquistare critica e pubblico. Per comprendere l’importanza che ebbe questo titolo, basti far notare come non si perse tempo a paragonarlo al blasonatissimo Virtua Tennis. A differenza del prodotto Sega, tuttavia, Top Spin abbandonava in buona parte lo spirito arcade, per abbracciarne uno più votato alla simulazione. I due videogiochi tennistici, dunque, andarono a ricoprire due facce della medesima medaglia, godendo entrambi di grande considerazione tra gli appassionati di questo sport.
    Come noto PAM Develompment ha da poco pubblicato il terzo episodio per tutte le console di nuova generazione. Facendo ora leva su un impatto grafico di prim’ordine, nelle versioni per Xbox 360 e Ps3, ora su un sistema input volto a mimare dritti e rovesci, in quella invece destinata alla console casalinga Nintendo, Top Spin 3 non ha certo deluso le aspettative, dimostrandosi un ottimo esponente del genere, nonché una scelta obbligata per gli appassionati di questo sport.
    L’annuncio di un’ulteriore versione per DS è stato accolto con doppio gaudio: oltre alla speranza di poter mettere le mani sull’ennesimo must buy per il portatile delle meraviglie, dando un’occhiata al parco titoli della console, è facile accorgersi di come ancora manchi un vero e proprio esponente di spicco nelle simulazioni tennistiche.
    Top Spin 3, in definitiva, come si comporta nella sua incarnazione per Nintendo DS?

    Dura la vita del tennista.

    Sorvolando sulla qualità estetica dei menù, che per inciso lascia molto a desiderare, quello principale mostra un buon numero di scelte immediatamente effettuabili.
    Necessita di meno spiegazioni quella che permette di affrontare una partita veloce e quella relativa alla modalità tornei. Tra competizioni esistenti, come l’US Open, e altri inventati, uno su tutti l’Amazon Jungle, il loro numero (14 disponibili) è sufficientemente alto per garantire una certa longevità al titolo. Inoltre va considerato che alcuni tornei andranno sbloccati vincendo particolari competizioni.
    Qualunque sia la vostra scelta, tuttavia, una volta selezionate le opzioni legate al numero di game, di set e il livello di difficoltà, dovrete decidere quale tennista impersonare. Rispetto alle versioni casalinghe il roster è stato leggermente sfoltito: manca Rafa Nadal, che per questioni legate ai diritti appare esclusivamente nella versione per Ps3, così come i tennisti storici Bjorn Borg, Boris Becker e Monica Seles. Nonostante le perdite, inizialmente potrete scegliere tra tredici tennisti e otto tenniste. A figure note, come Roger Federer, Justine Henin, Maria Sharapova e Andy Roddick, si alterna uno sparuto gruppo di fittizi professionisti che nonostante abbiano falsi nomi e siano diversi nell’aspetto rimandano ad atleti realmente esistenti.
    Diversamente, nella modalità carriera dovrete creare un personaggio ex-novo. Le possibilità di personalizzazione, a dire il vero, non sono poi così ampie: si sceglie il sesso, il colore della pelle, l’abbigliamento, la nazionalità, lo stile del servizio e la possibilità che il nostro tennista emetta un urlo quando si trova sotto sforzo. Dopo aver ottimizzato i parametri a nostro piacimento, entreremo nel vivo della modalità carriera. Il vostro unico obbiettivo sarà, manco a dirlo, scalare il ranking mondiale per diventare il nuovo numero uno del tennis. Settimana dopo settimana dovrete scegliere se partecipare al torneo in calendario; se prendere parte a un evento, o semplicemente se riposare, per evitare infortuni che vi terranno lontani dai campi per un certo periodo. Per migliorare le caratteristiche del vostro atleta, potrete poi dedicarvi ad una sessione di allenamento.
    Questa si svolge prendendo parte a una serie di minigiochi. Essi, giocabili anche attraverso il menù principale, vi permetteranno, se superati con successo, di incrementare i parametri del vostro alter ego virtuale quali ad esempio il dritto, il rovescio, il volée e la forza. Purtroppo i minigiochi risultano troppo banali per poter divertire a lungo: che si tratti di colpire una particolare zona del campo o di abbattere dei bidoni, tutto sa di già visto e l’unico motivo che vi spingerà a completarli, dopo averli provati la prima volta, sarà solo quello di potenziare il vostro tennista.
    A concludere il quadro delle modalità di gioco disponibili quella legata al multiplayer. Sfruttando il game sharing potrete sfidare un vostro amico in un normalissimo incontro: nulla di trascendentale insomma, ma un'opzione che diverte e intrattiene più che degnamente.

    Dritti, rovesci e volée: l’armamentario per il perfetto campione.

    Tutte queste modalità garantiscono una buona longevità al titolo, che vi terrà impegnati per un ampio numero di ore garantendo anche una certa varietà tra tornei, minigiochi e una modalità carriera che -pur non brillando per novità introdotte- svolge il suo ruolo.
    Il vero fulcro di un gioco di tennis, tuttavia, risiede nella qualità della simulazione una volta scesi in campo.
    Come detto nell’introduzione Top Spin ha da sempre evitato di creare un gameplay prettamente arcade (come accade nella produzione Sega), e anche nel terzo capitolo per le console casalinghe la tradizione è rimasta invariata. Stessa cosa non può dirsi per questa versione per DS.
    Innanzi tutto PAM Development ha deciso di lasciare totalmente inutilizzato il touch-screen. Sullo schermo inferiore sarà sempre visualizzabile punteggio, velocità della pallina durante l’ultima battuta e una riproduzione del campo dove potremo vedere dove ha rimbalzato la sfera.
    Per muovere il nostro tennista, dunque, dovrete affidarvi alla croce direzionale mentre per destreggiarvi tra dritti e rovesci utilizzerete uno dei tasti sulla destra del DS. A differenza di tutti gli alti simulatori tennistici però, il tiro andrà caricato prima che la palla arrivi nei pressi del tennista premendo anticipatamente il pulsante per poi rilasciarlo nel momento di far partire il colpo.
    Sin dal primo match dovrete sudare non poco per portare a casa la vittoria, ma per fortuna in vostro aiuto giungeranno i power shot. Per effettuarli dovrete preventivamente premere il tasto R. Comparirà così una barra e un indicatore che andrà bloccato nella parte alta di questa: solo così il vostro power shot sarà davvero potente ed efficace.
    Il tutto funziona degnamente dando vita a partite molto tattiche e difficili anche ai livelli di difficoltà più bassi. Come detto prima però, Top Spin 3, in questa incarnazione per DS, appare molto più arcade rispetto alle altre edizioni. Gli sviluppatori sembrano essere stati costretti ad "aggiustare il tiro" di fronte ad una console con un sistema di Imput sicuramente meno dinamico rispetto a quella delle colleghe casalinghe. Difatti, la croce direzionale non riesce ad essere precisa come imporrebbe un gioco totalmente volto alla simulazione. Direzionare la palla è un compito fin troppo facile, e mandare fuori dal campo la pallina diventa così quasi impossibile. Anche l'impossibilità di gestire totalmente il posizionamento sul campo, la reattività nei movimenti non troppo elevata, costringe a colpi di reni irreali: spesso assisterete a spettacolari quando impossibili tuffi per recuperare una palla data ormai per persa.

    Quando il frame rate è tutto.

    Passando a parlare dell’aspetto tecnico di questo titolo è forse bene ricordare come l’esperienza offerta da Top Spin 2 fu totalmente rovinata da un frame rate a dir poco improponibile.
    Fortunatamente PAM Development pare abbia capito gli errori commessi in passato e, sebbene
    guardando gli screenshot è difficile notare delle vere e proprie differenze tra la precedente edizione di Top Spin e questa, oggi tutto fila liscio come l’olio. Finalmente è possibile apprezzare le ottime animazioni con le quali si muovono i convincenti modelli poligonali dei tennisti. Anche gli stadi appaiono molto più dettagliati e equipaggiati da texture più definite rispetto al passato.
    A livello sonoro invece è necessario avanzare qualche riserva. Da una parte, infatti, abbiamo gli ottimi effetti sonori che riproducono con un buon realismo il rumore della palla e gli applausi del pubblico. Dall’altra, invece, le musiche: anonime, fastidiose e incapaci di trasmettere alcuna emozione.

    Top Spin 3 Top Spin 3Versione Analizzata Nintendo DSTop Spin 3, anche nella versione per DS, non delude. L’anima leggermente più arcade sicuramente infastidirà gli amanti della simulazione a tutti i costi, ma vuoi per una minor precisione della croce direzionale, vuoi per la natura portatile del titolo, la scelta non pare poi così sbagliata. A completare il tutto, poi, ci pensa un motore grafico solido e performante, una buona selezione di modalità disponibili e un multiplayer che poteva sicuramente essere sfruttato in modo migliore, ma che comunque garantisce del sano divertimento. Peccato per i minigiochi, davvero poco ispirati, peccato per il roster che poteva essere più corposo e peccato anche per la totale mancanza di una modalità on-line. Top Spin 3, in definitiva, merita sicuramente l’acquisto da parte di tutti gli amanti di questo sport, tenendo pur sempre presente i difetti che ci impediscono di definirlo capolavoro del suo genere.

    7

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