Recensione Trackmania DS

Scalda il motore, la gara sta per iniziare sul doppio schermo del DS!

Recensione Trackmania DS
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  • La mania delle corse approda sul DS!

    Trackmania è un vero e proprio fenomeno, sviluppatosi in particolare su PC grazie alle enormi potenzialità fornite dalla condivisione online dei suoi circuiti home-made. Nel tempo ha saputo creare una folta schiera di appassionati, attratti dalle prestazioni mordi e fuggi di un racing adrenalinico, originale, veloce e sempre nuovo, grazie alle piste custom.
    La sua capacità di generare proseliti stranamente non ha mai però attecchito nel mercato delle console, restando uno dei pochi baluardi rimasti a rappresentare il PC gaming.
    Eppure, il fenomeno (mediatico, commerciale, ludico) del Nintendo DS ha attirato l'attenzione e la curiosità degli sviluppatori che hanno deciso di portare sul doppio schermo portatile questo brand.
    Vediamo di scoprire assieme qual è il risultato di questo interessante esperimento.

    Corse pazze!

    La struttura di gioco è divisa sostanzialmente per categorie di circuito.
    Troviamo infatti l'area di gioco dello Stadium, quella del Desert e infine quella Rally.
    Nel primo caso dovremo districarci tra rettilinei e paraboliche da pista, in circuiti asfaltati studiati appositamente per gare di corsa. Nel secondo caso il tracciato si districherà tra cemento e sterrato all'interno di aree sabbiose, mentre l'ultimo settore è quello che tra foreste e fango ci spingerà a mantenere il controllo dell'auto tra strada e fuori pista.
    In ciascuna area ci troveremo a guidare diversi mezzi, dalle vetture monoposto alle aggressive fuoristrada, senza dimenticare le sportive. A seconda del mezzo lo stile di guida subirà variazioni non indifferenti, rendendo il gioco abbastanza vario, almeno per quanto riguarda l'approccio necessario al mantenimento di traiettorie ottimali.
    La guida delle monoposto richiede una maggiore fluidità e compostezza. Una guida precisa, ma moribida, permetterà di mangiare quei decimi di secondo necessari per registrare i tempi migliori.
    Al contrario, quando saremo sulle vetture da rally saremo chiamati a lavorare molto di sterzo e contro-sterzo, anticipando l'ingresso in curva per derapare con la parte posteriore della vettura, richiamandola con un rapido movimento di rotazione inverso, per eseguire i tornanti al meglio.
    Più aggressivo e scattoso risulta il controllo dei camion e dei fuoristrada del deserto, con rapidi cambi di direzione e un'aderenza al terreno appena accennata, per una guida più schizofrenica, fatta di riflessi rapidi e zero tempi morti.
    In ogni caso il sistema di controllo, del tutto tradizionale (frecce analogiche per lo sterzo, più i tasti per accelleratore e freno) restituisce una buona sensazione di guida e di controllo, aspetto fondamentale per la tipologia di prodotto che questo titolo rappresenta.
    Infatti, essendo strutturato come una serie di brevissime gare a tempo su circuiti di piccole dimensioni, riuscire a padroneggiare al meglio la vettura risulta importantissimo, se non vitale, per poter gestire al meglio il poco tempo a disposizione.

    Che carrozzeria! Ma il motore fa un rumore strano...

    L'overall tecnico offerto dal titolo sotto il versante grafico è di notevole impatto per il piccolo portatile Nintendo.
    Le vetture appaiono ben delineate nei loro modelli poligonali, rendendo perfettamente conto delle differenti strutture di design e aerodinamica. L'immagine di gioco è organizzata secondo il paradigma della semplicità, che detto in altro modo significa scenari piuttosto vuoti e privi di grandi elementi di contorno, con l'offerta di poche, ma ben delineate, informazioni visive (il modello dell'auto visto da un'inquadratura posizionata alle spalle del veicolo, leggermente rialzata; il circuito con i suoi limiti laterali; pochi elementi di sfondo). Il risultato è quello di uno schermo pulito, sgombro da elementi di distrazione o disturbo e sufficientemente pieno di fattori di attrattiva ed interesse.
    Il rovescio della medaglia -come detto- consiste nella povertà di particolari secondari, la qual cosa risulta però poco influente ai fini di apprezzamento anche solo grafico del prodotto, soprattutto nel momento in cui la struttura di gioco prevede un flusso informativo gestito ad una velocità notevole. E qui troviamo l'altro aspetto positivo del comparto tecnico del gioco, che è quello del frame rate. Esso risulta infatti sempre costante, anche in fasi di corsa decisamente rapide. La somma quindi degli elementi visivi restituisce un insieme pulito, scattante e di sicuro impatto.
    Non si può essere altrettanto positivi verso il comparto audio, purtroppo. In questo ambito, infatti, notiamo una certa superficialità di fondo che inficia la buona riuscita sonora. Campionature ed effetti audio non si distinguono per qualità e convinzione, così come la soundtrack pecca di una ripetitività quasi esasperante, con un esiguo numero di tracce che ci accompagneranno per tutta la durata del titolo.

    Che peccato, ho finito la benzina...

    Uno degli aspetti più importanti del brand è sempre stato quello legato all'editor.
    Anche in questo episodio non poteva mancare, anche perchè il touch screen sembra idealmente perfetto per la gestione di questo strumento.
    Purtroppo, però, anche se l'idea resta ottima, e il risultato finale comunque discreto, gli sviluppatori non sembrano aver trovato il modo per sfruttare al meglio questa modalità tramite lo schermo tattile del portatile, lasciando l'amaro in bocca per un'occasione sfruttata solo in maniera superificiale.
    L'editor in sè presenta una discreta varietà di strumenti e pezzi da mixare tra di loro, sia per quanto concerne il set di base, che quello espandibile tramite acquisti in negozio (dopo aver conquistato le monete necessarie vincendo le diverse sfide di velocità presenti nella modalità principale del gioco). Anche le opzioni di assemblaggio non sono per nulla poche, nè troppo banali o ripetitive, e in sostanza un giocatore medio dotato di una discreta pazienza sarà in grado di ricreare circuiti molto originali e diversi tra loro.
    Quello che non convince del tutto però è l'implementazione tecnica del touch screen e la mappatura dei tasti di gestione del menù. La telecamera infatti è di difficile gestione, essendo assegnata per metà al touch screen e per metà ai tasti della console, risultando poco intuitiva. Inoltre, il vero e proprio atto del disegnare il circuito, trascinando il pennino sullo schermo dopo aver selezionato il pattern di pavimentazione base, non risponde al meglio, dando una sensazione di lettura non perfetta nella sua mancanza di fluidità e continuità.
    Anche la gestione dell'inventario, per metà assegnata al pennino e per metà ai tasti del portatile, finisce per fiaccare un po' la vena creativa, ponendo continue interruzioni all'atto stesso della costruzione.
    Creare circuiti diventerà ben presto relativamente fristrante. Il tutto è reso ancor più demoralizzante nel momento in cui la vita delle nostre opere risentirà in negativo della mancanza di un supporto online per lo sharing dei file personalizzati.
    Purtroppo, infatti, sarà possibile scambiare i circuiti creati con l'editor soltanto tramite il wifi locale, cioè con altri possessori del gioco fisicamente vicini a noi. Questo ovviamente va a minare la creazione di una vera e propria community, elemento chiave per ammantare di valore le nostre produzioni.
    Il risultato è quello di ritrovarsi poco invogliati, se non impossibilitati, a fruire di piste sempre nuove, minando non poco la longevità del prodotto.

    Trackmania DS Trackmania DSVersione Analizzata Nintendo DSTrackmania DS è un esperimento che non convince del tutto. Non ci sentiamo di criticare eccessivamente gli sviluppatori, perchè ci auguriamo sinceramente che ripropongano un seguito che sia capace di prendere spunto dai difetti, evidenti, di questo primo episodio, per proporre un titolo di profilo davvero alto. In particolare, maggiore cura dovrà essere riposta nella creazione e nella condivisione dei circiuti, vero cuore pulsante della serie, che si ritrova zoppicante su DS. Un editor strutturato in maniera più diligente per quanto concerne l'uso del touch screen (perfetto sul piano ideale) e una struttura online che consenta lo sharing delle piste generate in casa tra tutti i possessori del titolo sparsi per il mondo proietterebbero il gioco verso vette di apprezzamento davvero notevoli. Che si mantenga però quanto di buono fatto in questa prima produzione, come ad esempio la differenziazione degli stili di guida, il livello grafico generale e il frame rate solido anche in situazioni di estrema velocità.

    6.5

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