Recensione Trilli e Il Grande Salvataggio

Altro Natale, altro gioco di Trilli sotto l’albero

Recensione Trilli e Il Grande Salvataggio
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  • DS
  • Tradizioni disneyane

    Da un paio di anni a questa parte insieme al Natale arriva Trilli. La piccola fatina amica di Peter Pan ha smesso ormai da diverso tempo di essere una semplice spalla. Messosi in proprio, il brioso personaggio Disney è in breve diventato protagonista di un paio di lungometraggi e di una serie di videogiochi. L’anno scorso, non a caso, vi abbiamo proposto la recensione di Trilli e il Tesoro Perduto, un titolo che purtroppo non convinceva fino in fondo a causa di una tendenza a disperdere e disorientare il giovane utente.
    Un anno dopo Trilli ci riprova, sempre su DS. Ancora una volta, lo premettiamo, ci troviamo di fronte a un titolo chiaramente rivolto a un pubblico giovanissimo. La recensione, quindi, tiene conto di parametri diversi da quelli solitamente tirati in ballo, al fine di analizzare il prodotto per quello che è appunto: un videogioco pensato per bambini.

    Nuove storie, identici esiti

    A grandi linee, nulla è cambiato rispetto all’anno scorso. Anche quest’anno l’avventura di Trilli consiste in una sorta di avventura grafica dove, al posto di enigmi e rompicapi da risolvere, ci sono tutta una serie di minigiochi da superare per far progredire la trama.
    A differenza dell’anno scorso, non impersonerete la famosa fatina. Inizialmente infatti, vi verrà chiesto di creare il vostro personaggio, una fata forzatamente di sesso femminile, a partire da un elementare, ma più che efficace editor. Potrete dare un nome al vostro avatar, a partire da un lungo elenco, e scegliere gli abiti e accessori che indosserà. Questo aspetto della produzione è tutt’altro che secondario. Gli sviluppatori infatti si sono impegnati nella creazione di un buon numero di indumenti e acconciature che vi permetteranno un ampio margine di personalizzazione dell’avatar. Inoltre, minigioco dopo minigioco, avrete modo di sbloccare una lunga serie di oggetti extra. Ciò vi spingerà più e più volte a ritornare nella schermata dell’editor per cambiare le scarpe, il fermaglio dei capelli e così via.
    La trama, dal canto suo, funziona piuttosto bene come pretesto narrativo per incatenare tra loro i diversi minigiochi. Impersonando la fatina creata nell’editor, verrete aiutati da Trilli e da altre colleghe, al fine di creare un piccolo e magnifico giardino all’interno del bosco in cui abitate. Almeno inizialmente, quindi, vi sarà chiesto di entrare in possesso di alcuni semi speciali che, si dice, abbiano la capacità di far sbocciare dei fiori dallo splendore difficilmente pareggiabile. Come l’anno scorso avrete modo di parlare e interagire con un altissimo numero di personaggi diversi. Questo è sicuramente positivo da un lato, ma dall’altro impedisce alla produzione di disegnare personaggi caratterizzati che rimangano fissi nella memoria se si esclude, ovviamente, la già famosa e amatissima Trilli.
    La storia, insomma, si trascina senza particolari momenti da ricordare capaci di stimolare più del solito la fantasia o l’immaginario. Ad ogni modo svolge la sua funzione più che degnamente, il che è già sufficiente.

    Nuove fate, nuovi minigiochi

    Quanto al gameplay anch’esso è rimasto a grandi linee invariato rispetto al predecessore. Ancora una volta vi sarà data la possibilità di esplorare liberamente le varie aree della foresta in cui abita Trilli. Questa, tra l’altro, è rimasta pressoché invariata rispetto allo scorso anno, cosa che per chi ha già giocato Trilli e il Tesoro Perduto potrebbe non rappresentare una buona notizia.
    Vagando per i vari scenari avrete modo di parlare con i personaggi e, conseguentemente, affrontare una serie di minigiochi. Questi non brillano per originalità e peccano lievemente di difficoltà di lettura in alcuni casi. Le prove, sia chiaro, non sono affatto ardue: qualunque bambino non avrà grosse difficoltà a superarle anche da solo. Tuttavia, ognuno di questi è anticipato da una serie di schermate che, tramite testi scritti, ne spiegano svolgimento e comandi. L’immediatezza viene quindi un po’ a mancare, cosa che in un prodotto per giovanissimi non dovrebbe mai mancare. I minigiochi in sé, tuttavia, sono piuttosto vari e generalmente ben realizzati. Vi verrà chiesto, ad esempio, di raccogliere dei bottoni lungo un percorso lineare, mentre dovrete preoccuparvi di evitare gli attacchi di un gatto piuttosto antipatico. Oppure, partendo da un impasto, dovrete dare vita a una serie di biscotti occupandovi anche della loro forma e decorazione. Tutte le prove non vi richiederanno che un paio di minuti al massimo e sfrutteranno unicamente il touch-screen. Di sicuro i bambini non si annoieranno con i minigiochi, ma non aspettatevi, anche in quest’aspetto, nulla di vagamente originale o particolarmente geniale.
    Fortunatamente Trilli E Il Grande Salvataggio si preoccupa di eliminare il più grande difetto del suo predecessore: il disorientamento di cui era vittima l’utente. Se in passato vi veniva chiesto di raggiungere un determinato punto dello scenario senza alcun aiuto in termini di indicatori, in questo capitolo tanto sulla mappa dell’ambientazione, quanto negli scenari stessi, saranno sempre presenti delle icone che vi segnaleranno il percorso da seguire. Questa piccola, e ovvia, introduzione rende il gioco estremamente user friendly, permettendo anche ai bambini più piccoli di conoscere, quanto meno, la prossima tappa dell’avventura.
    Tecnologicamente il titolo presenta lo stesso e identico motore grafico già visto all’opera in Trilli e il Tesoro Perduto. Gli scenari deliziano grazie a fondali fantasiosi e ben disegnati. I modelli poligonali non godono di un alto livello di dettaglio, ma sono mossi da animazioni più che sufficienti. Ottimi i menù dominati da una buona facilità di lettura.
    Il sonoro, dal canto suo, non fa più del dovuto: fanfare e trillanti effetti sonori come se piovesse. Poche musiche e assenza assoluta del doppiaggio.
    Parlando di longevità il titolo è sicuramente più durevole del predecessore, tuttavia difficilmente vi intratterrà per più di qualche pomeriggio visto che è abbastanza facile raggiungere i titoli di coda.

    Trilli e il Grande Salvataggio Trilli e il Grande SalvataggioVersione Analizzata Nintendo DSTrilli E Il Grande Salvataggio rappresenta sicuramente un passo avanti rispetto al predecessore. Eliminando il senso di spaesamento provato dagli utenti, Disney ha reso la propria produzione incredibilmente più godibile e di facile lettura anche per i più piccoli. Tuttavia non siamo certo di fronte a un capolavoro del genere. Il titolo è indubbiamente pensato per un pubblico poco pretenzioso, ma la trama, così come la qualità dei minigiochi non vanno oltre la sufficienza. Naturalmente il giudizio cambia sensibilmente nel caso in cui ci sia una grande passione per la piccola Trilli. Il carisma della fatina è fuori discussione e il piacere di incontrarla più volte nel corso dell’avventura renderà estremamente piacevole giocare questo titolo. Trilli E Il Grande Salvataggio è insomma un titolo sufficiente particolarmente indicato per i bambini che amano il personaggio di Trilli. Per tutti gli altri, con un po’ di pazienza, si possono scovare prodotti simili sicuramente più funzionali.

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