Recensione Trine 2: Director's Cut

Una piccola perla del platform moderno arriva sull'eShop di WiiU

Recensione Trine 2: Director's Cut
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  • Wii U
  • L'eShop di Wii U si è rivelato fin da subito molto popoloso. Ospita infatti tutti i titoli disponibili anche in formato retail, più una serie di cinque prodotti esclusivamente dedicati al mercato Digital Delivery. I due titoli di spicco di questa “libreria virtuale” sono senza dubbio l'insospettabilmente bello Little Inferno e Trine 2: Director's Cut, versione estesa del platform firmato Frozenbyte che un anno fa ha incantato gli amanti del genere, già estasiati da un primo episodio davvero meraviglioso. Il secondo capitolo recupera l'eredità del predecessore, ma punta ancora i più sul fascino delle ambientazioni e sulla forza della direzione artistica, che riempie la scena dettagli preziosi, cromatismi rari, esplosioni magiche. Proposta ad un prezzo-lancio molto conveniente (13,49€), la Director's Cut include l'espansione Goblin Menace ed un livello inedito non incluso nelle altre versioni.
    Pur proponendo uno scorrimento bidimensionale, il titolo si colloca veramente agli antipodi rispetto al diretto concorrente che sta monopolizzando l'attenzione dei fan. Mentre New Super Mario Bros U segue infatti un'impostazione molto classica, basata sulla precisione nel salto e sul tempismo, Trine 2 abbraccia un approccio un po' più votato all'azione, infarcendo l'avventura con puzzle ambientali basati sulla fisica. Vediamo dunque quali sono in dettaglio le caratteristiche del prodotto.

    Wizard, Knight and Thief

    Il plot narrativo di Trine 2 è strettamente connesso al primo episodio, con esso condivide l'incipit e lo spessore ancora una volta esiguo. Tanto è vero che nemmeno in questa occasione ci è dato conoscere il background dei nostri eroi e quel poco che riusciamo a carpire ci illustra l'odissea coniugale di Amadeus (il mago): sposato con una moglie bisbetica ma non domata, continua a perseverare nello studio dell'incantesimo della sfera di fuoco.
    La nuova avventura ha inizio quando il Trine (lo stesso artefatto magico della volta precedente) richiama i nostri al loro destino, a loro il compito di scoprire l'origine di alcuni eventi inconsueti che minacciano l'intero regno. Il resto della storia si sviluppa senza risvolti inaspettati ne deviazioni improvvise, l'aspetto narrativo di Trine 2 si mette semplicemente al servizio di un titolo che deve divertire e conquistare il giocatore per la sua vivacità, lasciando agli altri la briga di una trama più complessa.
    Seguendo lo stile inconfondibile di un side-scrolling platform dovremo superare decine di livelli -organizzati in 13 capitoli- risolvendo numerosi enigmi di logica ed ambientali grazie alle abilità dei tre protagonisti, del tutto simili al primo capitolo tranne qualche eccezione.
    Amadeus si rende indispensabile materializzando dal nulla blocchi ed assi da usare per oltrepassare ostacoli altrimenti impossibili, con in più la capacità di far levitare questi quanto i nemici. Pontius, il cavaliere, brandendo un martello da guerra (che adesso è in grado di lanciare) o difendendosi con scudo e spada è indovinato per fronteggiare gli avversari nel corpo corpo ed abbattere ostacoli. Mentre Zoya, la ladra dal passo silenzioso, con il suo rampino e le frecce esplosive, di fuoco e ghiaccio riesce facilmente a tenere a bada qualsiasi goblin.

    Come nel precedente episodio è necessario coordinare tutte queste abilità tra loro per poter procedere, ottenendo così un gameplay dinamico che non concede errori ma soltanto decine di combinazioni diverse per scalare quel muro o per attivare quella leva circondata da inquietanti lame mobili. Le capacità del trio possono essere ulteriormente potenziate, per farlo è sufficiente dedicare una buona parte del nostro tempo nel recuperare delle fiale magiche che, divise in unità di diverso valore, ci daranno modo di ottenere i classici punti talento da spendere nello skill-tree. Quest'ultimo, a differenza del primo capitolo, può essere resettato in ogni momento a piacere del giocatore: davanti a situazioni particolari sarà sufficiente intervenire sull'assegnazione dei talenti piuttosto che, pagando il prezzo delle scelte effettuate in precedenza, arrivare ad una soluzione logica. È chiaro che Frozenbyte così facendo ha voluto standardizzare la natura degli enigmi che, per quanto vari, sono tutti contestualizzati all'ambiente circostante. A nostro avviso questa scelta ha oltremodo inciso sul grado di sfida che risulta tranquillamente accessibile anche con il valore più alto. In sostanza, nella maggior parte dei casi, sarà più difficile applicare la soluzione dell'enigma che trovarla.
    Un grande passo avanti è stato fatto nella modellazione dei nemici. Mentre in Trine il campionario era monotono e tutt'altro che carismatico, in Trine 2 sono presenti diverse specie di mostri (goblin, aracnidi, orchi, anfibi striscianti, serpenti enormi, demoni ect.) perfettamente realizzati e con un dettaglio notevolmente superiore così come le animazioni, sempre fluide e credibili. Alcuni di essi metteranno a dura prova anche il giocatore più smaliziato, soprattutto quando si presenteranno in gruppo.
    Leggermente delusi invece dai boss-fight, come due anni fa anche adesso non brillano per meccanica di gioco, inoltre soltanto uno di essi può essere definito tale poiché gli altri corrispondo più a delle situazioni particolari da risolvere in una manciata di secondi o ad uno scontro fisico non troppo impegnativo che si riproporrà sempre uguale a se stesso. Tuttavia la realizzazione tecnica dell'ultimo scontro vale da sola il prezzo d'acquisto, è impossibile non restarne ipnotizzati.

    Il sistema di controllo dell'edizione Wii U, non è totalmente all'altezza delle aspettative. Essendo un gioco pensato per mouse e tastiera, l'approdo su gamepad si rivela un'esperienza un po' complessa. Trine 2: Director's Cut si appoggia al doppio stick per muovere il personaggio e usare i poteri: il mago può mirare gli oggetti per farli levitare, la ladra riesce invece a scagliare le frecce, e il guerriero utilizza lo scudo per parare i colpi. Anche i tasti dorsali vengono usati spesso, per tirare fendenti, lanciare il rampino o attivare i poteri magici. Probabilmente sarebbe stato preferibile sfruttare molto di più i front button, ma c'è anche da dire che il control scheme è totalmente personalizzabile, e che si può usare il touchscreen per disegnare le casse da far comparire magicamente o per designare il bersaglio delle frecce precise di Zoya. In questo senso l'esperienza di gioco sul GamePad risulta tutto sommato intrigante.

    Gamepad

    E' possibile affrontare su PC così come su Wii U l'intera avventura in cooperativa assieme ad altri due amici, sia online che in locale. Affrontare gli ostacoli in cooperativa, con tutti e tre gli eroi a schermo, enfatizza il gameplay e permette di trovare soluzioni funambolesche altrimenti impossibili da compiere. Notevoli le opzioni per personalizzare la propria esperienza online: dal poter impostare tre differenti livelli di difficoltà fino alle voci Classic ed Unlimited. Con la prima ciascun giocatore potrà scegliere un personaggio -che non potrà cambiare- poco prima che inizi il livello. La seconda invece si comporta come in single-player, tutti potranno controllare ogni personaggio dovendo così coordinarsi al meglio in-game.
    In locale si possono sperimentare le più svariate combinazioni di controller: un solo giocatore può impugnare il tablet-controller di Wii U, ma gli altri due possono scegliere se impugnare l'accoppiata Wiimote e Nunchuck oppure il Classic Controller Pro.

    Per quel che riguarda l'online, il matchmaking va purtroppo a rilento, ed il problema principale è che in ogni momento l'host può disconnettersi dalla partita rispedendoci direttamente alla schermata iniziale. L'assenza dell'opzione Drop-in/Drop-Out, insomma, unitamente alla mancanza di una chat vocale, ci spinge a consigliarvi soprattutto il gioco in locale.
    La versione Wii U, come si diceva in apertura, include anche l'espansione Goblin Menace, risultando quindi molto più interessante rispetto a quella delle altre console, per cui non è previsto il rilascio del DLC (disponibile invece su PC). Si tratta di un pacchetto interessante, in quando aggiunge oltre quattro ore di gioco, che ci porta a scoprire nuove aree e nuovi nemici. Data l'importanza del fattore meraviglia legato proprio allo stile delle ambientazioni, l'upgrade contenutistico è certamente ben accetto, soprattutto quando rimpolpa anche lo skill tree dei personaggi, per sbloccare nuove possibilità. Bisogna però ammettere che a livello di soluzioni ludiche Goblin Menace risulta un po' più spuntata: ci sono fin troppi combattimenti, i puzzle ambientali sono spesso basati sul Trial & Error piuttosto che sull'uso dell'ingegno, e giocata subito dopo all'avventura principale la mini-quest potrebbe stancare un po'. Meglio conservarla per l'inverno.

    Un mondo d'incanto

    Tecnicamente Trine 2 è meraviglioso, il team Frozenbyte ha raggiunto un livello tecnico che non ha nulla da invidiare a produzioni ben più blasonate. Gli scenari di gioco propongo un level design maniacale con una cura per il dettaglio che, unita agli incredibili giochi di luce, lascia a bocca aperta. Mentre i colori, densi ed in contrasto tra loro, danno corpo all'ambiente che di rimbalzo diventa tangibile e vivo: spostarsi da un check-point all'altro diventa veramente un piccolo viaggio incantato, tant'è che le sbavature di alcuni liquidi o l'inconsistenza delle esplosioni vengono immediatamente perdonate. Rispetto alla versione PC le routine fisiche e gli effetti speciali sono ovviamente più semplificati, ed in parte questo influisce anche sul gameplay, visto che gli enigmi sono basati proprio sulle reazioni meccaniche degli oggetti.
    Pure la caratterizzazione dei tre eroi è stata ritoccata, i continui dialoghi del terzetto, che ci accompagnano per tutta l'avventura, regalano momenti divertenti fatti di frecciatine sarcastiche ed ironia in grado di sopperire alla debole trama. L'audio (in inglese) mantiene fede all'alto livello artistico e Ari Pulkkinen ci regala una colonna sonora magica mai fuori luogo, che alterna leggeri valzer a vivaci solfeggi.

    Trine 2: Director's Cut Trine 2: Director's CutVersione Analizzata Wii UTrine 2: Director's Cut è un titolo seriamente consigliato. I passionisti del platform moderno troveranno un prodotto affascinante, caratterizzato da una direzione artistica deliziosa e da un gameplay intelligente. La versione Wii U condivide con quelle dedicate alle altre console un sistema di controllo un po' complesso, che rende la progressione leggermente frustrante in certi momenti, ma al contempo supera il gap qualitativo che la separa dall'edizione PC includendo l'ultima espansione, un livello extra, e le funzionalità legate al touchscreen.

    8

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