Recensione Uncharted: Fight for Fortune

L’epopea di Drake si tramuta in un inaspettato gioco di carte

Recensione Uncharted: Fight for Fortune
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  • PSVita
  • Inutile negarlo: dopo aver scoperto che dietro a Uncharted: Fight for Fortune si nascondeva “solo” un gioco di carte ambientato nell’universo di Nathan Drake, un po’ di delusione ha pervaso persino i nostri inossidabili e ottimistici cuori. Del resto la PS Vita non se la sta passando molto bene né in Giappone né nel resto del mondo e un bell’annuncio bomba, rilasciato senza preamboli e anticipazioni, avrebbe sicuramente rinfrancato i tanti che hanno investito nella nuova console di Sony e tutti quelli che, complici le ormai prossime vacanze natalizie, volevano farci un pensierino.
    Così non è stato, ma la decisione di Sony ha ugualmente il suo senso. Con un mercato ormai dominato da smartphone e giochi mobile, un prodotto di questo genere, per cui costi e tempi di sviluppo non devono essere stati eccessivi, strategicamente parlando può rivelarsi estremamente importante e redditizio anche sul lungo periodo.
    Al di là delle strategie, interessanti fino a un certo punto per il singolo videogiocatore, resta da vedere se questo Uncharted: Fight for Fortune è meritevole dei nove euro necessari per acquistarlo dal PSN. Nathan Drake è riuscito a sfoderare tutto il suo fascino anche in questo gioco di carte?

    Archeologia delle carte

    Uncharted: Fight for Fortune è un gioco di carte piuttosto classico che eredita buona parte delle sue meccaniche da brand ben più blasonati come Magic L’Adunanza. L’esperto non si dovrà aspettare sostanziali innovazioni, né un raffinatissimo dedalo di regole tale da rendere il titolo peculiare rispetto al resto della concorrenza. L’altra faccia della medaglia fortunatamente, vede un gioco ideale per un pubblico estremamente eterogeneo e galvanizzato da meccaniche semplici da apprendere, ma in grado di dar vita a partite tattiche, ragionate, stimolanti e divertenti.
    Un dato su tutti per esplicitare il concetto: il tutorial dura meno di una decina di minuti, tempo più che sufficiente per apprendere le basi e non ritrovarsi disorientati alla prima vera partita contro la CPU. Ovviamente l'esperienza sul campo è fondamentale, e vi aiuterà a imparare qualche nuovo trucco, qualche effetto collaterale delle carte che giocherete o alcune mosse elusive per gabbare gli avversari.
    Ogni turno si divide in tre distinte fasi. Nella prima dovrete scegliere quale personaggio mandare sul campo di battaglia, facendogli occupare uno dei cinque slot disponibili. La scelta dipenderà anche dal numero di punti guadagnati in una delle tre categorie disponibili, Eroi, Mercenari e Nemici, che verranno aggiunti automaticamente al termine di ogni tornata. In seconda battuta dovrete gestire le così dette Ricchezze. Queste speciali carte possono essere abbinate ai personaggi, oppure sacrificate immediatamente per accumulare un po’ di valuta. Essa tornerà utile nell’ultima fase, dove potrete acquistare specifici bonus da donare agli Eroi, Mercenari o Nemici schierati sul tabellone di gioco. Si tratterà di punti vita extra, danni d’attacco maggiori e così via. Effettuate queste delicate operazioni, tutte le carte in campo attaccheranno automaticamente l’avversario e qui si inserisce un’altra particolarità di Uncharted: Fight for Fortune. Ogni personaggio colpirà l’oppositore posizionato di fronte a lui, ferendolo o eliminandolo all’occorrenza. Nel caso il vostro avversario non abbia carte in quello specifico slot, verrà intaccata direttamente la sua barra di salute: consumandola completamente avrete vinto la partita.

    Queste, a grandi linee, sono le meccaniche che regolano il gioco. Naturalmente, trattandosi di Uncharted preparatevi a incontrare tutti i volti noti della saga, Nathan in primis, e a vedere ricchezze e bonus tramutati in antichi manufatti, pistole, bombe a mano e così via. Il gameplay è quindi piuttosto semplice e canonico, ma basterà la carta giusta, o una strategia ben delineata, per ribaltare le sorti di uno scontro all’apparenza già deciso.
    Non mancano alcune problematiche. Tanto per cominciare, per quanto possa sembrare assurdo, tra un turno e l’altro il software si prende la libertà di concedersi un paio di secondi per il caricamento. Nulla di così invadente, sia chiaro, ma il ritmo già lento e ragionato, come è giusto che sia del resto, viene ulteriormente spezzato e appesantito. Non vanno poi ignorati alcuni limiti dell’IA. Pur perfettamente in grado di mettere in difficoltà qualsiasi tipo di videogiocatore, spesso rimarrà incastrata nelle sua strategie, incapace, se non con colpevole e mortale ritardo, di adeguare le sue mosse al variare delle situazioni. A volte, per esempio, lascerà sguarnito uno slot per troppi turni, lasciando che la vostra carta consumi la barra di salute in tutta tranquillità. Si tratta di casi piuttosto rari a dire il vero, ma quando vi capiterà vi sembrerà di essere stati fin troppo aiutati dall’incapacità dell’IA.
    Un'altra lacuna deriva invece dal multiplayer. Se Passa e Gioca funziona alla perfezione, permettendo a due utenti di sfidarsi in locale utilizzando la stessa console, l'Online sfrutta un concept che incontrerà le simpatie di pochissimi. L’idea di partenza non è sbagliata: un gioco di carte presuppone lunghi momenti morti e non è detto che tutti abbiano il tempo di aspettare i comodi dell’avversario. Al posto di affrontarsi in tempo reale, dunque, i due utenti si limiteranno a completare il proprio turno avendo fino a un giorno di tempo prima di dover effettuare la mossa successiva. E’ il cosiddetto multiplayer asincrono: potrete imbastire fino otto partite contemporaneamente, che possono prolungarsi anche per giorni e giorni. E' una soluzione funzionale al genere d’appartenenza di Uncharted: Fight for Fortune, ma non risulta certo adeguata a chi invece vuole giocare una partita in tempi rapidi.

    Ad accompagnare la modalità multiplayer, ce ne sono naturalmente altre dedicate al gioco in solitaria. Duello Rapido si spiega da solo, Cercatore di Tesori propone circa una ventina di duelli contro personaggi controllati dalla CPU. Album di Carte non solo vi da modo di controllare quali avete sbloccato e quante ve ne mancano per ottenerle tutte, ma tornerà utile per la gestione del deck. Pur non essendo imposto un limite massimo di carte che compongono il proprio mazzo, visto che in ogni partita vengono pescate casualmente, sarà consigliabile deselezionare quelle che si ritengono poco utili alla causa.
    Come se non bastasse sul PSN sono già presenti due espansioni. Al prezzo di tre euro, aggiungono nuove sfide per il single player e un buon numero di carte da vincere battendo gli avversari.
    Difficile parlare di grafica e sonoro in termini canonici. I menù sono di facile lettura e la semplicità di ogni schermata è tale da rendere ogni cosa chiara sin dal primo momento. L’affollamento di icone, tra l’altro, non deve spaventare, visto che è sempre disponibile una guida pronta a fornire spiegazioni piuttosto efficaci. Fin troppo povero il sonoro: perché non riempire i lunghi momenti d’attesa con qualche brano tratto dagli episodi di Uncharted? Gli effetti, dal canto loro, hanno il grosso pregio di non infastidire l’utente.
    Il single player è in grado di garantire circa una decina d’ore di intrattenimento per sconfiggere tutti i personaggi, ma per completare l’album il tempo necessario triplicherà. Se a questo ci si aggiungono le due espansioni e il multiplayer, non si può che restare soddisfatti del quantitativo di contenuti messi in campo da Uncharted: Fight for Fortune.

    Uncharted: Fight for Fortune Uncharted: Fight for FortuneVersione Analizzata PlayStation VitaSe vi aspettavate un nuovo capitolo dell’epopea di Nathan Drake sarete sicuramente rimasti delusi dall'annuncio di un Card Game, ma ciò che conta è che Uncharted: Fight for Fortune è un gioco meritevole delle attenzioni di appassionati al genere e non. Grazie a un gameplay semplice da apprendere, ma sufficientemente permissivo in termini strategici, neofiti ed esperti riusciranno in ugual misura a divertirsi con questa produzione Sony. Purtroppo non è un gioco perfetto: alcuni problemi dell’IA nemica e nel concept del multiplayer online abbassano le sue ambizioni. Consigliato a chi è sempre stato incuriosito dai giochi di carte fin dai tempi di Metal Gear Acid, o a chi ne è in forte astinenza: di sicuro non vi pentirete dell’acquisto.

    7.5

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